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Autore: emylee    31/07/2012    1 recensioni
Edward è al cimitero di Forks, accompagnato da Alice.
Cosa ci troverà?
Una Bella/Edward ambientata durante New Moon. Spero che non sia patetica come idea, e che mi fate sapere che ne pensate
Genere: Dark, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Into New Moon.'
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Buried Alive~
2° Capitolo





Sono passati tre giorni dalla scoperta che Bella è realmente morta, e che non potevo fare niente per riaverla accanto. Sono rimasto per tutto il tempo in camera mia, ripensando -da masochista quale sono- a tutti i momenti passati con lei, in quella stanza, nella sua stanza, o semplicemente nella stessa Forks. La mia famiglia mi ha pregato molte volte di uscire, di andare a caccia o anche solo di parlare, ma non ne volevo sapere. Sto cercando di trovare un modo per raggiungere il mio amore che non c'è più, senza che Alice sospetti nulla, ma fin'ora tutto è stato vano.
Desidero tanto poter morire come ha sofferto lei, ma sicuramente buttarmi da uno scoglio non mi avebbe fatto male, e anche se mi sarei seppellito vivo sarei riuscito a sopravvivere. E' appurato che i metodi umani -data l'enorme esperienza di Carlisle- non funzionano su noi vampiri, ma ci sarà pur un solo modo per morire. Per raggiungerla.
Ho addirittura preso in considerazione di andare in Italia, dai Volturi, cercando di fare qualcosa di stupido che avrebbe sicuramente scatenato la loro ira, ma Alice è stata di gran lunga più veloce di me: dopo l'errore di aver sottovalutato la visione su Bella, non sottovaluterò anche le tue, questo continua a ripetere ogni volta che Emmett e Jasper mi riportano a casa. Vivo.
Sospiro, portando una mano nei capelli e tirandoli. Mi do' mentalmente dello stupido se credo che davvero io possa avere la pace che dona la morte, accanto alla persona che amo. Mi alzo in piedi e apro la vetrata della mia finestra, salto giù sul prato ancora umido dalla pioggia caduta poche ore fa e inizio a correre. Non ho in mente niente, non sto cercando un modo per uccidermi in questo momento. Alice non manderà nè suo marito, nè Emmett alle mie calcagna. Sto solo cercando di non pensare, di cercare di dimenticare solo per pochi minuti del tormento che mi logora dentro. Non voglio cacciare, non merito di provare sollievo alla mia gola bruciante dopo quello che ho fatto. Voglio solo dimenticare, per poco.
Il vento freddo mi sfiora la pelle di marmo, mentre volo alla mia velocità sul manto d'erba bagnato.
Intendo andare a trovarla. Voglio starle vicino anche se ci sono metri di terra a dividerci e, da quale egoista che sono, non posso fare a meno di desiderare di dissotterrarla di nuovo e riabbracciare almeno il suo corpo senza vita. Sono un mostro solo a pensare una cosa simile, ma non posso farne a meno.
Ma, quando arrivo un un vasto prato, i miei sensi captano qualcosa che non quadra.
Mi guardo attorno, poco interessato, solo per scoprire che c'è una donna alzata ai piedi di un albero e che guarda qualcosa alle sue spalle. Mi avvicino, circospetto, e mi accorgo che sta cacciando anche lei. C'è un gruppo di ragazzi accampati tra gli alberi. Si accorge di me solo dopo pochi minuti, quando le sono a pochi passi di distanza e posso vederla in volto.
Può essere bella, essendo una vampira, ma nessuno mi attrae come faceva il corpo minuto e fragile di Bella. Ha dei lunghi capelli biondi e ricci, un viso pulito con degli occhi grandi e rossi. Probabilmente è una neonata, oppure solo assetata. Lei sbatte gli occhi, confusa forse dalla mia vicinanza e, incredibilmente, lascia andare la sua preda e si avvicina a me.
- Chi sei? - chiede, squadrandomi.
- Edward - sussurro, - Lasciali stare. Non ucciderli.
Hanno la stessa età di colei che amo, vorrei aggiungere, ma mi fermo, aspettando una sua risposta senza leggerle la mente.
- E perchè? Scusa, noi non siamo vampiri appunto per questo?
Sorrido, amaramente. - Già... Ma non farlo.
- Va bene, Edward -, sospira - Vuoi sapere il mio nome?
- Non mi interessa. Non ucciderli - mi limito a dire, pronto ad andare da Bella e dando le spalle alla giovane vampira.
- Hey! - gridò, stando facilmente al mio passo, - Sembri afflitto. Che è successo? Comunque io sono Christabel, piacere.
Mi fermai di colpo, guardandola negli occhi.
- Bel... Christabel... Bel...
E' possibile che qualsiasi cosa mi ricordasse lei? Il nome di questa vampira finiva con Bel... come Bella. Sbatto gli occhi e riprendo a camminare, ignorando la sua presenza alle mie spalle che continua a seguirmi.
- Hey, Edward, ma perchè mi ignori? Che ti prende? Perchè stai così?
- Perchè non ti fai gli affari tuoi? - mormoro, minaccioso, senza fermarmi a guardarla. Dopotutto è una donna, non posso urlarle contro. Non può sapere cosa mi è successo. Inizio a correre, continuando ad ignorare se lei mi sta seguendo oppure no. Quando intravedo il cimitero, mi guardo le spalle e noto con piacere che quella vampira non mi ha seguito, fortunatamente. Cammino lentamente verso la tomba di Bella, nella quale trovo dei fiori freschi e subito li collego ad Alice e a Rosalie. Saranno venute in questi giorni a onorarla, diversamente da come ho fatto io, chiuso in camera mia per tutto il tempo.
- Oh.
Sgrano gli occhi e mi giro di scatto, guardando la vampira bionda -Christabel- fissare la lapide e il nome inciso sul marmo. Poi porta lo sguardo sul mio viso e assume un'espressione dispiaciuta.
- La conoscevi? - domanda, sedendosi sul terreno bagnato accanto a me.
Restio, le rispondo.
- Sì.
- Puoi evitare di rispondermi a monosillabi?
- No.
Sbuffa, toccando lievemente la pietra della lastra con le dita, che subito blocco prendendole un polso.
- Non toccare - ordino, senza guardarla.
- Va bene. Ho capito. Era una persona importante?
- Sì.
- Chi era per te?
Automaticamente le indico la scritta che Bella aveva scritto prima di suicidarsi e lei sgrana gli occhi.
- Oh - ripete. - Lei ama... amava te?
- Ci amavamo. Io continuo ad amarla.
- E cosa è successo?
- Mh, sei curiosa - borbotto, poi abbasso ancora il tono della voce e mi decisi a dirle tutto, o chi la zitterebbe, - Lei era umana, come avrai ben capito. Ed io me ne sono innamorato. Ma da idiota quale sono me se sono andato, sapendo che stando con me era in costante pericolo. Si è suicidata - racconto, atono, dicendole il minimo indispensabile.
- Oh, allora posso aiutarti!
La guardo e sorrido amaramente.
- E' morta. Non puoi aiutarmi. Forse puoi farlo se mi uccidi, ma se non è questa la tua intenzione, non vedo come il tuo aiuto possa essere d'aiuto, appunto.
- Edward, sii meno melodrammatico e ascoltami. Sono sicura che sarai entusiasta di ciò che posso fare.

- Cosa?!
- Non ci credo. E' possibile?
- Ti prego, fallo in fretta, la rivogliamo con noi.
Tutta la mia famiglia è riunita nel salotto, con Christabel che spiega come funziona il suo dono da immortale. Lei può far tornare a vivere una persona che è morta -da umana- a patto che la persona diventi una vampira. Non è una cosa da scegliere, se da vampira o da umana, ma la persona diventa automaticamente una vampira appena Christabel morde il corpo senza vita.
- Non so come funziona, esattamente. L'ho solo provato una volta, per questo so che funziona.
- Facciamolo, allora - mormoro, già pronto a fare qualsiasi cosa questa vampira mi chieda.
- Sì. Devi andare a prendere il suo corpo, poi...
- Sì, vado immediatamente.
Esco fuori e subito sento i passi pesanti di Emmett alle mie spalle, venendomi accanto.
- Sono felice, Edward.
- Tu, eh? La riavrò indietro... Sarà di nuovo quì con me...
- Ah, la mia sorellina! Mi mancherà vederla inciampare, sai?
Sorrido, finalmente sentendo la vita scorrere nuovamente nel mio corpo solo al pensiero che lei possa tornare da me, figuriamoci quando la rivedrò. Viva.

Il corpo di Bella giace sul letto che Alice ha apposta portato nella mia stanza.
Il vestito inizia a logorarsi, dato che è già la seconda volta che la torglievo dalla bara. Mi è dispiaciuto profanare -come ha detto Rosalie- il suo corpo, ma adesso non riesco ad incolparmi più di tanto.
Christabel la riportava alla vita, la riportava da me.
La vampira si avvicina al suo corpo immobile e sposta i capelli scuri dal viso di Bella.
- E'... davvero bella.
- Già - rispondo, fremendo d'attesa.
Christabel annuisce e piega il capo verso il collo mortalmente pallido di Bella e, anche se un po' tentennando, lo morde. Riesco a sentire il suo lavoro di inserirle più veleno possibile nel suo corpo. Poi si stacca e guarda il viso di Bella, che non dava ancora segni di vita. Rimane immobile, ferma come prima che Christabel la mordesse e mano a mano sento la delusione nelle menti dei miei familiari.
Tutti già credono che hanno iniziato a sperare troppo in fretta, invece io mi siedo per terra, vicino al letto in modo tale che il mio viso sia accanto al suo. Inizio ad accarezzarle la testa, mentre tutti rimangono in silenzio, non capendo perchè io continuassi ad essere speranzoso nonostante il corpo di Bella ancora non si muoveva.
Noto con la coda dell'occhio la mano di Bella muoversi quasi impercettibilmente.
Poi spalanca la bocca, senza emettere suono. La sua schiena si inarca.
Poi grida.

- Non sapevo che avrebbe fatto una trasformazione. Io l'ho provato su un orso perchè avevo troppa fame - brontola Christabel, seduta al mio fianco.
Le grida di Bella fanno da sottofondo alla nostra conversazione.
- Un orso?
- Esatto. Sai, quegli animali pelosi, enormi... Quelli che somigliano a tuo fratello Emmett...
- Sì, ho presente. Sai, noi Cullen ci nutriamo talvolta di loro - le risponde Jasper, sarcastico. Diversamente dagli altri -Alice ed Esme non hanno sopportato vedere Bella urlare così dolorante, Carlisle è andato a preparare tutto l'occorrente per quando Bella aprirà gli occhi e Rosalie ed Emmett hanno preferito aspettare al piano di sotto- Jasper è rimasto nella mia stanza, dato che è l'unico che se Bella sarà una vampira pericolosa portà calmarla con il suo potere, con me e Christabel. E Bella.
Rimango in silenzio, guardando il viso di Bella e ascoltando le sue urla che iniziano a scemare, mentre mio fratello e colei che ha salvato me e la mia vita discutono.
- Vi nutrite di animali? Ma sono disgustosi! Quell'orso era... immangiabile!
La guardiamo per un tempo lunghissimo, prima che lei si accorga che la stiamo fissando. Come me, Jasper sta pensando alla fine dell'orso. Se è stato immangiabile, ha trasformato un orso?
- Che c'è? - domanda, ignara.
- L'orso che fine ha fatto? - chiede Jasper, alzando un sopracciglio.
- Ehm... Beh, è morto.
- Allora non hai provato su nessuno il tuo potere!
La guardo con occhi sgranati. Cavolo, di chi mi sono fidato? Ho dato il corpo di Bella nelle mani di un'idiota.
- No. Però si vedeva che stava diventando un vampiro... sai, l'odore...
- Sì, ma...
Interrompo Jasper e prendo per la prima volta parola in quella conversazione che mi ha lasciato scioccato.
- Quindi non sai come diventerà Bella quando si sveglierà, vero?
- Ho delle supposizioni...
- Quelle che hai raccontato a noi - dice mio fratello, seccato.
Guarda Bella e non fa a meno di pensare che sua colpa sua. Si sta dando la colpa della stronzata che ho fatto io, e non voglio. E' inutile, ora come ora. Lo sente dalle mie emozioni e sorride leggermente, rassicurato. Sente che non lo considero il responsabile e che non serbo rancore nei suoi confronti.
- Esatto - sussurra lei.
Christabel si morde il labbro, imbarazzata. Di primo impatto sembra una vampira persino intelligente, invece è completamente e totalmente svitata.
- Beh, potevi dircelo prima - dice Alice, entrando improvvisamente dalla porta e mettendosi al fianco del marito. Guarda la nuova vampira bionda alquanto stralunata.
Porto nuovamente lo sguardo sul viso di Bella, contratto dal dolore che il veleno le causava. Si è calmata, non urla più, ma si vede benissimo che sta soffrendo. Mi fa male vederla così. Se potessi, prenderei io il suo posto, pur di non farla soffrire così. Ma non posso e mi limito a rimanere immobile a guardarla, impotente.
- Io non so altro, comunque. Si vedrà quando si sveglierà.
- Manca poco - aggiunge Carlisle, entrando anche lui, seguito da Esme, Rosalie ed Emmett. Si avvicina a me e, con la calma che lo contraddistingue da tutti gli altri vampiri, mi appoggia una mano sulla spalla, come ad incoraggiarmi. Lo ringrazio mentalmente per il suo silenzioso gesto.
Bella geme e inarca la schiena, nello stesso istante in cui sentiamo il suo cuore aumentare i battiti. Durante tutta la trasformazione, il suo cuore si ha battuto talmente lievemente che a malapena riuscivo a sentirlo, mentre adesso sembra quasi stia per uscirle dal petto. Le stringo una mano che ricambia la stretta e questo semplice gesto è stato capace di rassicurarmi. La trasformazione si sta svolgendo al termine e, nello stesso istante in cui -di nuovo- il cuore di Bella smette di battere, lei emette un ultimo grido di dolore, continuando a tenere i suoi occhi chiusi, come li ha avuto fin dall'inizio.
Dopo che l'ultimo battito le ha fatto inarcare la schiena, lei ricade sembrando stremata sul letto.
Non respira. Rimane immobile nella sua postura, come quando l'ho trovata nella tomba tre giorni prima.
Poi apre gli occhi, rossi come il sangue.



Spazio Autrice:
Eccomi qui con il secondo capitolo! Spero tanto che sia di vostro gradimento e che non abbia deluso nessuno, se le cose che ho immaginato siano andate così. L'avevo detto che, comunque, in un modo o nell'altro, le cose sarebbero andate bene! ;D
Il prossimo è l'ultimo capitolo. Ci sarà una piccola svolta al risveglio di Bella, ma nulla di preoccupante!
Ringrazio di tutto cuore a chi ha recensito, chi ha messo la ff tra le preferite/ricordate/seguite e anche chi ha solo letto. Sono veramente felice che vi sia piaciuta, ci tengo molto a questa mini fic quindi mi fa veramente felice che piace! ^.^
Il terzo capitolo arriverà presto, forse anche domani! Quindi non aspetterete molto =D
Ora, fatemi sapere se questo vi è piaciuto come il primo o no!

Emily ♦
  
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