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Autore: Dolceamara    14/02/2007    7 recensioni
Si è andata ad annidare ovunque su di te quella viziosa...
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Farina.

 

Sei bello Draco mentre dormi.

Quando chiudi gli occhi tutto il tuo viso si distende, come fosse liquido.

Non fai nulla per difendere il tuo mastodontico orgoglio serpeverde… non affatichi i muscoli facciali per mantenere un’espressione sprezzante.

Più o meno come quando facciamo l’amore.

Tutta la tensione accumulata dal tuo volto scivola via come cera sciolta dal sudore.

Non trattieni i sospiri, i singhiozzi, i gemiti.

La tua anima esplode come una bottiglia di vetro in una ghiacciaia.

E tu sei troppo fragile in quei momenti per impedirlo.

Mi piace quando ti abbandoni tra le mie braccia, Draco… quando non fai nulla per respingere i miei abbracci.

Mi piace quando lasci che una lacrima, anche una sola, cammini lungo la tua guancia fino ad andarsi ad accasciare sotto il tuo mento.

Mi piace quando sento che con me non hai bisogno di accordare quel violino che ti porti incastonato nel cuore.

Mi piace quando mi guardi e non distogli lo sguardo subito dopo, con scherno.

Mi piace perché mi sembra di toccare le pareti del tuo amore in quegli istanti.

Rigide, ma lisce.

Perfino la tua pelle è come seta sotto le mie dita.

Bianca come la farina sulla quale dormi ora.

Si è andata ad annidare ovunque su di te quella viziosa…

Sulle guance, sulle labbra, sui polpastrelli delle dita.

Ha addirittura osato sporcare in tuo maglione nero, quello che ti ha regalato tua madre il giorno del tuo compleanno… quello che adori.

Hai della farina anche sulle ciglia…le appesantisce Draco?

E’ per questo che tieni gli occhi chiusi?

E la farina che ti induce al sonno?

Quando siamo arrivati a questo mulino scherzavi su quella polvere smaliziata …

C’erano sacchi squarciati e farina ovunque.

Dicevi che probabilmente la signora Weasley era venuta qui a fare una torta.

A quella battuta ho riso, Draco.

Sei bravo a farmi ridere.

Ridi poche volte tu. E quando lo fai lo fai a bocca chiusa. A volte socchiudi appena le labbra. Magari tuo padre ti ha insegnato che ridere a bocca aperta è inadeguato ad un Malfoy.

Chissà quante cose ti ha detto tuo padre.

Me ne hai accennate solo alcune … e nessuna mi è piaciuta.

Mi piaci tu però Draco. Mi piaci tu, e non tuo padre.

Ed è quando te ne sei accorto che ho visto scendere quella lacrima pellegrina sul tuo viso.

L’ho assaporata in tutto il suo camminare… me la sono marchiata a fuoco nella mente e mi sono ripromesso che con me saresti riuscito a piangere davvero.

Un pianto liberatorio, vero. Come quello di un bambino.

Avevo giurato su me stesso che sarei riuscito a farti sfogare in quel modo.

Intanto provavo a farti ridere… e a volte ci riuscivo, a volte ci riuscivi tu con me.

Ma ora piango.

Piango come un disperato piange.

Sono ricoperto anche io di farina… da capo a piedi. Ce n’è anche sulle mie di ciglia.

Eppure non mi incita al sonno.

Vorrei tanto che lo facesse… non immagini quanto.

Vorrei tanto potermi addormentare al tuo fianco, svegliarmi trovandoti accanto a me.

Ma non posso.

Non ci riesco.

Perché sono ricoperti di farina anche i corpi dei mangiamorte che ci hanno assaliti in questo mulino, dove ci avevano attirato con una trappola.

Le loro ciglia non sono coperte dalla farina, ma le loro maschere sì.

I loro corpi senza vita lo sono.

Li ho uccisi io.

Ho dovuto farlo.

Perché…

Perché…

Il tuo corpo è coperto di farina Draco.

Le tue ciglia sono pesanti, vero?

Probabilmente non stai nemmeno comodo così riverso a terra, ma dormi lo stesso.

Sei bello quando dormi, Draco.

Hai il respiro leggero, come se uno dei quattro venti si facesse piccolo piccolo nel tuo petto solo per assaporare anch’egli le pareti del tuo amore.

Ma ora non respiri.

Delle lacrime rigano il tuo volto bianco di polvere, ma non sono le tue… sono le mie.

E penso che ne piangerò così tante da pulire tutto il tuo corpo da questa maledetta farina.

Bacerò le tue labbra bianche fino a renderle rosse del mio calore.

Mi stringerò a te e ti terrò tra le mie braccia fino a pulire anche il maglione nero che adori.

Appoggerò il capo sul tuo petto, e non riuscirò più a piangere.

Perché il violino che ho incastonato nel mio cuore suonerà solo note stridule.

Sei bello mentre dormi, Draco… ma ora darei qualsiasi cosa per riuscire a svegliarti.

 

 

End

  
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