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Autore: Pikkola_Fe    14/02/2007    5 recensioni
ciao a tutti... questa storia si basa su un'esperienza personale, e nasce per consolarmi un pò.. ho pensato che la mia coppia preferita (D/G) si addicesse all'idea che mi frullava per la testa... spero che vi piaccia e che meriti almeno un commentino! "Ginevra Molly Weasley sgranò gli occhi, chiuse ripetutamente le palpebre, si tirò di nascosto un pizzicotto, e tutte queste operazioni la convinsero che quello che stava vivendo non era un sogno. Si era innamorata. Della persona sbagliata, forse, ma le piaceva quel calore che la stava invadendo."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-beh.. in breve.. tu mi piaci, Ginny-.

Ginevra Molly Weasley sgranò gli occhi, chiuse ripetutamente le palpebre, si tirò di nascosto un pizzicotto, e tutte queste operazioni la convinsero che quello che stava vivendo non era un sogno. Harry Potter, il ragazzo che amava “segretamente” da cinque anni, aveva proferito le parole che aveva sognato sentirgli dire più di una notte. E l’aveva fatto il 13 Febbraio, ciò significava che avrebbero passato S. Valentino insieme..

Gli occhi verdi di lui si incastrarono in quelli azzurri di lei. Stranamente la rossa non sentiva nulla.

“probabilmente lo shock mi ha sconvolta… non posso crederci..”. prese un respiro, poi un altro ancora, poi si decise a parlare:

-credo tu sappia che mi piaci da un po’ di tempo…-.

Lui la guardò sorpreso, poi rispose:

-e perché non me l’hai detto prima?-

-perché sapevo di non essere ricambiata…-

-oh… quindi…?-.

Ginny fissò negli occhi quello che tra breve sarebbe stato il suo ragazzo e chiese:

-cosa succede ora?-

-stiamo.. insieme..-.

I due ragazzi si guardarono l’un l’altro poi si sorrisero. Rimasero così per parecchio tempo, ciascuno intento a riflettere su quanto appena successo, poi Harry Potter ruppe il silenzio:

-d’accordo allora.. io devo andare a lezione, ma ci vediamo presto, ok?-.

Lei annuì mentre lui si avvicinava. Chissà perché ma iniziò a temere il momento del saluto. Avrebbe voluto schioccargli uno dei suoi soliti baci sulla guancia, ma non si addiceva a quello che era appena divenuto il suo ragazzo. Tuttavia, provò comunque a puntare sulla gota del Grifondoro.

“tentativo fallito” pensò quando si accorse che Harry aveva effettuato una torsione del collo talmente complicata da sembrare impossibile. Le loro labbra si incontrarono per qualche istante e la rossa aspettò la “scarica elettrica” che avrebbe dovuto attraversarla a quel contatto. Niente. Un po’ sorpresa, si staccò dal moro e lo guardò con un sorriso scettico.

-beh allora.. ciao!-

-ciao..-

I due si voltarono le spalle e si avviarono in direzioni opposte, uno con un sorrisone stampato sul viso, l’altra con una serie di dubbi che le vorticavano in testa.

 

Ginny arrivò senza fiato in Sala Comune, dribblò tutte le sue compagne curiose e si chiuse in camera sua. Rimase per più di un’ora seduta di fronte allo specchio, aspettando di essere invasa dalla felicitò che tanto attendeva. Si scrutò in viso, cercando traccia di quello splendore tanto potente che solo gli innamorati avevano, ma non lo trovò. Il viso riflesso nello specchio era quello di una ragazza sconvolta, con gli occhi socchiusi per la preoccupazione. E piano piano cominciò a farsi strada in lei un’ipotesi… Harry non le piaceva. Non avrebbe dovuto sentirsi così male, dopo che il ragazzo che amava si era dichiarato, o no?

Si infilò sotto le coperte, tentando di addormentarsi, ma non ci riuscì. Sentiva un peso sullo stomaco, qualcosa che la opprimeva, ed una vocina nella sua testa continuava a dire “hai fatto un’ idiozia..”.

Si tirò su a sedere proprio nel momento in cui la porta del dormitorio si spalancò con violenza ed una ragazza dai capelli ricci irruppe all’interno.

-GINNY! Oh, Ginny! Harry me l’ha appena detto! Sono così contenta per voi! E lui è così felice.. credo che volesse dirtelo da molto tempo…- le urla di Hermione si interruppero alla vista dell’espressione di Ginny.

-ma cosa c’è, Gin?-

-e se non mi piacesse, Hermione? Se avessi commesso solo un enorme sbaglio?-. La mora fissò l’amica negli occhi, e vi lesse la più sincera e profonda preoccupazione.

-ascoltami, Gin.. è normale avere dei dubbi, è un’esperienza nuova.. ma sei stai male, allora no.. dimmi la verità, ti andrebbe di vederlo ora?-

Ginny scosse la testa.

-di sentirlo?-

Ancora un cenno negativo.

-di uscire con lui?-

Stessa risposta.

-tu sai quello che senti, Gin.. non prenderlo in giro, parlagli subito. Potrà sembrarti una cosa da niente, ma queste paure non vanno trascurate. Io so che non vuoi stare con lui..- Hermione pronunciò lentamente l’ultima frase, come a volerla imprimere nella mente dell’amica. Gli occhi di Ginny si fecero improvvisamente lucidi, ed una lacrima solitaria le rotolò sulla guancia.

-ma io… non voglio perderlo come amico.. io gli voglio bene…-

-ma non lo ami. Essere una vera amica significa essere sinceri sempre, anche se questo può causare dolore!-.

Ginny si asciugò le lacrime, guardò la sua amica ed annuì.

-vado a schiarirmi le idee.. grazie Herm..-.

Uscì lentamente dalla Sala Comune ed attraversò tutto il Castello. Erano le 11.30 e Gazza stava probabilmente pattugliando i corridoi, ma non le importava. Sapeva di aver commesso un enorme sbaglio ed ora doveva pagare le conseguenze delle sue azioni.

-che diavolo ci fai in giro a quest’ora, Weasley?- una voce sorpresa giunse alle sue spalle.

-non ho tempo di discutere Malfoy, tornerò in Sala Comune tra un po’…-

-sai che potrei toglierti dei punti Weasley?- Ginny avvertì una sorta di piacere sadico nella voce di Malfoy che non sopportava. Si voltò di scatto verso di lui e gli disse:

-toglimi pure tutti i punti che vuoi non mi interessa, chiaro?-.

Il Serpeverde stava per ribattere quando la luce della sua bacchetta colpì Ginny in pieno viso. La ragazza si scostò subito dal raggio di luce, ma non fu abbastanza veloce.

-ma tu stai piangendo, Weasley-. Questa volta la voce del Prefetto era diversa, quasi dispiaciuta. La rossa non rispose, non voleva dargli soddisfazione, aveva pur sempre un orgoglio.

-e dimmi, perché piangi?- il suo tono di voce era tornato strafottente –forse perché ti sei accorta che anche questo S.Valentino lo passerai senza il tuo amato Potter? Andiamo, Weasley, ti facevo più forte! Non mi sarei mai aspettato che tu piangessi per questi motivi tanto futili…-

Ginny, le mani strette a pugno, le braccia e le gambe che tremavano di rabbia, rispose a denti stretti:

-hai finito?-.

Il biondo, sorpreso da quel tono di voce, rimase per un po’ sbalordito e la Grifondoro ne approfittò per sfogarsi:

-Non sto piangendo per quel motivo, ok? La verità è che Harry Potter mi ha appena detto che gli piaccio!-

Malfoy abbassò lo sguardo, mentre l’ombra di una tristezza innaturale per lui gli scuriva gli occhi.

-ed io ho accettato di stare con lui!-

-beh, congratulazioni, Weasley. In fondo era quello che volevi, no?- intervenne Malfoy in un tono stranamente acido.

-quello che volevo, dici? Pensavo di volerlo! Ed invece mi sono accorta che non è così! E tutto quello a cui riesco a pensare, adesso, non è a lui, a come posso rimediare.. riesco a pensare solo al fatto che ho sbagliato, capisci? So di aver sbagliato e non so cosa fare!- la voce di Ginny era cresciuta sempre più insieme alle sue lacrime. Non sapeva perché era esplosa proprio di fronte a lui, al Serpeverde che tanto odiava e che probabilmente avrebbe raccontato la storia a tutti i suoi amici…

Il biondino in questione aprì la bocca per rispondere, ma un rumore di passi alle sue spalle lo fece zittire.

-Gazza..- mormorò piano, ma Ginny non sembrava preoccuparsene. Sembrava troppo occupata ad asciugarsi le lacrime con sguardo assente, pensando all’indomani, quando tutta la scuola avrebbe saputo come Ginny Weasley fosse scoppiata a piangere di fronte a Draco Malfoy.

Quest’ultimo la fissò esasperato, poi la afferrò per un braccio e la trascinò lungo un corridoio sulla destra.

-ehy.. ma cosa..?- la ragazza provò a ribattere ma Malfoy la zittì con un’occhiata di fuoco. Dopo alcuni minuti, il ragazzo si fermò e spinse Ginny in una stanza buia.

-Malfoy! Che diavolo stai..?-

-cerco di impedire che Gazza ti trovi, stupida!- rispose lui irritato.

-oh..-.

La voce di Malfoy era vicina, molto vicina. All’improvviso Ginny si accorse di avere il corpo di Malfoy premuto addosso, probabilmente erano finiti in un ripostiglio. Iniziò ad arrossire violentemente, senza saperne neanche il motivo.

-ascolta, Weasley..-

-si, Malfoy, lo so che sono una stupida e il mio sfogo di poco fa ne è una conferma.. non avrei dovuto piangere in quel modo, e per di più di fronte a colui che mi odia..-

-vuoi stare zitta un secondo?- la interruppe lui esasperato. La rossa annuì. –volevo solo dirti che mi.. mi.. mi dispiace per quello che stai passando-.

Ginny spalancò la bocca. Era davvero Draco Malfoy quello?

-voglio dire.. è normale che tu sia così confusa e.. non lo so…-

La ragazza continuava ad arrossire e ringraziava il fatto che fossero al buio, così lui non poteva vedere il suo viso.

-non so, Weasley, sarà l’orario, sarà l’aria di S. Valentino, ma mi sono accorto che per la prima volta sono davvero preoccupato per una persona-.

-Malfoy, io..- la mano di Malfoy si spostò sul suo viso ancora arrossato. Ed improvvisamente, inaspettatamente arrivò. La scarica elettrica, quella che aspettava con ansia solo poco prima, le attraversò il corpo, creandole brividi freddi lungo tutta la schiena. Era bastato quel gesto a farla reagire in quel modo.

-credo di essermi preso una cotta per te, Ginny..-

La ragazza tremò sentendo pronunciare il suo nome da una voce che sempre l’aveva disprezzata.

-o, probabilmente, mi sei sempre piaciuta, non lo so.. so solo che ho voglia di baciarti-.

Ginevra Molly Weasley sgranò gli occhi, chiuse ripetutamente le palpebre, si tirò di nascosto un pizzicotto, e tutte queste operazioni la convinsero che quello che stava vivendo non era un sogno. Si era innamorata. Della persona sbagliata, forse, ma le piaceva quel calore che la stava invadendo.

-credo di essermi presa anch’io una cotta per te…- rispose lei a fior di labbra, poi il viso di MAlfoy si avvicinò e le sue labbra furono chiuse da un bacio. Era strano pensare che solo poche ore prima aveva desiderato provare quelle sensazioni con la persona che credeva di amare. 

Le labbra di Malfoy erano diverse da quelle che immaginava: calde, sicure, forti come le braccia che le cingevano i fianchi. Una, due, tre, infinite scariche elettriche le percorsero la schiena e la felicità che tanto agognava arrivò in un colpo solo. Si erano appena staccati quando la porta si spalancò all’improvviso e Gazza disse soddisfatto:

-siete nei guai…-.

Malfoy, con le braccia sempre avvolte sul corpo di Ginny guardò scocciato il custode e disse:

-ti spiacerebbe passare più tardi? Ho appena scoperto qualcosa che non conoscevo-.

-cosa?- chiese la ragazza curiosa.

-l’amore-. Rispose semplicemente lui. Poi chiuse la porta con un calcio e tornarono a baciarsi come se da quello dipendesse la loro stessa vita.

 

 

  
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