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Autore: Alexiel_Slicer    01/08/2012    4 recensioni
Nella Parigi del 1780 una ragazza di nobile famiglia è costretta a vivere una vita stereotipata e programmata dagli altri ed a sposare un ragazzo che non ama, incontrerà un giovane misterioso che gli aprirà le porte di un nuovo mondo...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 15
Fuori calò la notte e l'aria divenne stranamente gelida, mentre io ero sola in quell'edificio dell'orrore che aveva chiarito molti punti oscuri che mi avevano circondato in quella nuova, folle vita.
Il vento si levò facendo muovere le fronde degli alberi che producevano un rumore impetuoso che riecheggiava per tutto l'ambiente circostante.
Un'ombra minuta comparve, improvvisamente, davanti all'arcata e lo stormo di corvi che stava sul tetto si levò nel cielo accompagnati dal loro gracchiare.
"Finalmente faccia a faccia" disse soddisfatta quell'ombra con una voce acuta per poi scoppiare in una stridula risata fastidiosa
"C-chi sei?" chiesi attonita e quella figura avanzò di un passo finendo sotto uno spiraglio di luce lunare che la illuminò scoprendone i lineamenti: una ragazza dal viso piccolo e paffuto, ma bianco tanto da farlo sembrare di porcellana era incorniciato da capelli biondissimi e inanellati che rilucevano alla luce dando l'impressione di essere argentati, le labbra incurvate in un ghigno sadico erano di un rosso cremisi, mentre i suoi acquosi occhi verdi mi osservavano con riluttanza. Sembrava una di quelle bambole di porcellana tanto belle quanto terrificanti.
"Il tuo peggior incubo" rispose mostrandomi i denti acuminati "Non lo trovi carino questo posto?" mi domandò poi compiaciuta e facendo una giravolta su se stessa "Questa sarà la tua tomba" concluse in un ghigno
"Jacqueline!" ruggì un'altra voce dietro le sue spalle
"Mio caro arrivi appena in tempo" rispose saltellando con un entusiasmo infantile e fuori luogo
"Non toccarmi!" disse con riluttanza la voce che mi era terribilmente familiare e che ora aveva anche un viso: Tom.
Il cuore mi si bloccò in gola impedendomi per un attimo interminabile di respirare, la vista si offuscò per lasciare spazio a copiose lacrime che scendevano lungo il mio viso per poi cadere a terra.
Era bello, bellissimo come sempre, come l'ultima volta che l'avevo visto e ai miei occhi la sua immagine non cambiava neanche adesso che ero a conoscenza della sua vera natura.
"Tom" mormorai con la voce spezzata
"Hélène!" esclamò lui con il viso stravolto e fece per venire verso di me, ma quell'odiosa Jacqueline lo afferrò scaraventandolo contro una parete 
"Dove credi di andare?!" disse con la voce strasformata in un suono mostruoso, poi rise di nuovo in quel modo fastidioso "Guarda un pò cosa mi ha regalato Tom" e pronunciò quel nome in una nota ancora più acuta, quasi isterica e mi mostrò il fermaglio a forma di lupo che aveva tra i capelli
"Quello è mio!" gridai
"Non più" disse con un ghigno soddisfatto
"Tom va da lei! Non riesco a trattenerla per molto!" gridò una terza voce che altri non era che Bill che bloccò Jacqueline.
Tom in un lampo fu al mio fianco e stringendomi a sè disse "Scappiamo via", ma la vampira udendo quelle parole uscì fuori di sè e si liberò violentemente dalla presa del ragazzo "Voi non andrete da nessuna parte!" ruggì e scomparì.
Improvvisamente quell'orrenda cantilena iniziò a echeggiare nella stanza, mentre Jacqueline compariva e svaniva da una parte all'altra ad ogni frase:
"La folle danza delle tenebre è un valzer senza orchestra,
 la morte sa di festa
 e la paura che ti infesta
 ti uccidon lentamente
 quando ancora sei cosciente:
 una giravolta e sei dissanguato,
 un inchino e ti trovi mozzato.
 La folle danza delle tenebre si esegue nella notte,
 di dolore son le note
 e di orrore le capovolte:
 se caschi, inciampi o sbagli
 tu non aver paura
 perchè il tuo peggior incubo
 ti ucciderà nella sciagura."
Tom si accovacciò sul mio corpo e un'espressione di atroce dolore le si dipinse sul viso e sotto ai miei occhi attoniti lo vidi soccombere sotto a dei colpi invisibili. Era pazzesca la velocità con cui si muoveva quel mostro.
Il suo corpo si sollevò dal mio, cercai di afferrarlo, ma invano e fu lanciato con forza sopra l'altare che al contatto con la sua schiena di spezzò di netto in due parti uguali, mentre dalla sua bocca vidi uscire del sangue.
Volevo urlare, ma la voce si era bloccata nella gola. I miei occhi erano sbarrati dalla paura e dal dolore: stava subendo tutto quello, rischiando di morire solo per proteggermi.
"Tom!" urlò Bill in un atroce lamento e con gli occhi fuori dalle orbite si lanciò contro la vampira, ma questa non risparmiò neanche lui gettandolo inseme al corpo del fratello.
Jacqueline si avvicinò ai due pronta a sferrare il colpo di grazia. Volevo intervenire, volevo impedirglielo, ma non potevo, non riuscivo a muovermi. Ero come immobilizzata da una morsa invisibile. Ero costretta a rimanere inerme e guardare disperata la sua, la mia, la nostra fine.
"Che peccato! Non volevo ucciderti, mi piacevi così tanto! Ma mi hai costretto..." disse con finto rammarico
"Lascialo a me!" urlò un'ennesima voce e vidi Gérard "Voglio ucciderlo io quel bastardo! Lascia a me l'onore" continuò
Jacqueline si girò e i suoi occhi si spalancarono "Julie..." mormorò
"Ah, si! La tua amica non era un granchè!" disse Gérard con non curanza.
Notai che aveva qualcosa in una mano: la testa di una ragazza che teneva per i capelli. Rabbrividii.
"Tieni qui!" disse e la lanciò alla vampira che l'afferrò al volo e la gettò via urlando
"Julie! Maledetto!" ringhiò digrignando i denti affilati e si buttò contro il ragazzo.
La colluttazione fu violenta e anche Gérard non ebbe la meglio.
"Ora tocca a te!" sputò tra i denti una volta che finì girandosi vero di me.
Deglutii e per un istante trasudai puro terrore, ma poi guardai Tom inerme per terra, ancora vivo, e pensai con quanta determinazione aveva cercato di proteggermi a costo della sua stessa vita e io non avrei reso quel sacrificio vano, non sarei stata da meno e mi preparai a combattere la più grande battaglia, forse anche l'ultima della mia vita.
"Lasciami libera di muovermi almeno" dissi
"E a che ti serve? Tanto non puoi scappare!" rispose sprezzante
"E chi ha detto che io voglia scappare?!" replicai, mentre Jacqueline mi guardava con aria interrogativa "Cos'è hai paura?" le domandai in tono provocatorio
"Scherzi?!" fece con stizza "Adesso puoi muoverti" disse secca un secondo dopo.
Provai a muovere una mano e constatai che effettivamente avevo riacquistato la mobilità, così mi alzai in piedi.
"La pagherai! La pagherai per tutto quello che hai fatto! La pagherai per avermi reso la vita un inferno! La pagherai per aver fatto del male a Tom!" dissi stringendo i pugni lungo i fianchi
"No! Scappa!" mormorò con un filo di voce il ragazzo
"Io non ti lascio qui" dissi
Jacqueline scoppiò in una risata isterica "Bene! Vuol dire che farai la stessa fine dei tuoi genitori!"
a quelle parole spalancai gli occhi "Sei stata tu?" dissi tra i denti
"Certamente! Una cosa così in grande stile chi vuoi che l'abbia fatta?" disse compiaciuta e soddisfatta.
Mi sentii andare a fuoco. La rabbia, l'odio e la vendetta mi accecarono. Finalmente mi trovavo davanti al carnefice.
"Perchè l'hai fatto?" le domandai fuoribonda
"Era un piccolo avvertimento" disse con non chalance "Voleva dire stai lontano da lui, perchè è mio" disse poi indicando Tom
"Sei folle! Sei una maledetta pazza!" le gridai fuori di me e mi lanciai contro di lei.
Mi respinse abilmente con un movimento del braccio, ma non mi lasciai intimidire e di nuovo cercai di attaccarla, ma di nuovo invano e questa mi colpì violentemente facendomi scontrare contro il soffitto. Mi aggrappai in tempo ad una trave di legno, mentre le macabre bambole oscillavano a causa dello spostamento d'aria che ne era derivato da quel colpo. Ne distrussi una per la rabbia.
"Non toccare le mie bellissime bambine!" protestò adirata Jacqueline che mi raggiunse sulla trave. Mi scansai subito e la colpii, inaspettatamente, alla schiena e ne provenì un suono gutturale che rimbombò per tutto l'ambiente.
Mi afferrò per i capelli lanciandomi contro l'abside che si crepò. Un dolore lancinante e acuto mi pervase annebbiandomi i sensi tanto da impedirmi di schivare un altro violento colpo della vampira.
Mi accasciai portandomi un braccio attorno allo stomaco e mi preparai mentalmente a subire un altro pugno ben assestato.
"Jacqueline!" urlò Tom facendola girare e distrarre per un secondo permettendomi di spingerla contro la parete adiacente e riacquistare le forze.
Un pensiero mi squarciò la mente: le bambole. Quando ne avevo distrutta una ero riuscita a colpirla, forse quello era il suo punto debole. Tutti avevano un punto debole e anche lei doveva averlo.
Spiccai un balzo e mi sollevai su un'altra trave dove distrussi un'altra bambola e come previsto si arrabbiò e mi raggiunse. Sferrai un colpo che andò a buon segno e allora continuai così finchè quasi tutte le figure macabre furono distrutte e fino a quando non fui esausta.
Caddi a terra con il respiro affannato: nonostante l'avessi colpita innumerevoli volte ed era livida e sanguinante quell'essere era indistruttibile e non si stancava mai.
"E' finita" disse prendendomi per il collo e sollevandomi di qualche centimetro da terra
"Non ancora" mormorai e raccolsi le ultime forze che mi restavano per affondare la mano nel suo petto e strapparle il cuore.
La sua bocca si aprì in un urlo muto e cadde in ginocchio "Maledetta cagna" biascicò e si portò una mano ai capelli dove tolse il fermaglio che le fece cadere una ciocca sulla fronte e lo mise in bocca "Ma non me ne andrò da sola" concluse e conficcò l'oggetto nel mio petto.
"Nooo!" urlò Tom e poi sentii ogni mio nervo, ogni vena, ogni muscolo andare a fuoco.
Mi accasciai sul pavimento e vidi lo spiraglio di cielo stellato che si poteva vedere dall'interruzione del tetto offuscarsi. La gola si fece secca, mentre sentivo pulsare le orecchie.
Mi trovai il viso di Tom a pochi centimetri dal mio, ma non riuscivo a vederlo perfettamente, in tutti i suoi dettagli e in tutta la sua bellezza, vedevo solo delle linee informi, ma riconobbi lo stesso che era lui. Sapevo che quelli erano gli ultimi istanti della mia vita e non vedere il suo volto prima di chiudere gli occhi per sempre era straziante.
"Hélène! Hélène non morire...non mi lasciare, ti prego!" mormorò con voce tremante, mentre mi accarezzava con le dita fredde e lisce una guancia
"Ti amo" dissi in un sussurro impercettibile e sentii il mio viso inumidirsi di lacrime che scendevano fino alle orecchie
"Anch'io ti amo, mia piccola Hélène" mormorò stringendomi a sè
"Scusami se ti ho odiato"
"Ma che dici? Sei tu che devi perdonarmi per averti abbandonato, l'ho fatto solo per il tuo bene e invece...".
Accarezzai il suo viso e sfiorai le sue labbra con le dita, poi le forze mi abbandonarono e gli occhi si fecero pesanti e gli chiusi.
"No rimani sveglia! Ti prego!"
"Lasciala, ci penso io" 
"T-tu chi sei?"
"Arièl".
 
Aprii gli occhi e trovai il viso straziato di Tom che quando mi vide sveglia fu sostituito da un bellissimo sorriso:
"Hélène" mormorò; lo guardai per un istante e buttandogli le braccia al collo lo abbracciai tra le lacrime, poi finalmente le nostre labbra si toccarono in un bacio tanto atteso.
"Non dovrei essere morta? Jacqueline mi ha trafitto con il fermaglio impregnato del suo veleno..." dissi attonita
Tom fece una smorfia "Un lupo bianco, Arièl, ti ha salvato"
"Arièl?! Dov'è?" mormorai stupita e il ragazzo mi indicò un angolino buio dove il pelo bianco dell'animale spiccava.
Corsi verso di lui e accarezzai quel morbido manto "Grazie Arièl, non dovevi" dissi trattenendo le lacrime
"Guarda che non sono morto, ti ho solo donato metà della mia vita" disse, improvvisamente, il lupo levandosi sulle quattro zampe imponente e maestoso come sempre
"Arièl!" esclamai felice abbracciandolo "E Jacqueline che fine ha fatto?" domandai poi asciugandomi gli occhi
"Lei non c'è più" disse Tom sorridente e visibilmente sollevato, mentre mi accarezzava i capelli "Questo è tuo" mormorò e posizionò il fermaglio che mi aveva regalato al suo posto: nei miei capelli.
"Perchè stavi con lei?" gli domandai con un pò d'amarezza
"Dopo che divenni un vampiro io e Bill la incontrammo e ci insegnò molte cose, però poi fece di me una sua proprietà, diceva di amarmi, ma era un amore folle, così scappai, ma ovunque andassi mi trovava e perseguitava...ero venuto a Parigi per sfuggirle, ma li ho incontrato te e lei si è arrabbiata tremendamente, voleva farti del male così ti ho lasciato, ma non è servito a niente..." ammise dispiaciuto
"Va bene così...l'hai fatto per me, grazie" dissi sorridendole teneramente e posai la testa sul suo petto di pietra
"Adesso che tutto è finito verrai con me? Ti farò vedere il mondo, come desideravi..." mi sussurrò dolcemente mentre mi baciava la testa
"Con te andrei ovunque...sei tu il mio mondo" mormorai chiudendo gli occhi. Ormai ero al sicuro tra le sue braccia.
 
Nonostante tutte le difficoltà attraversate, la mia nuova vita non fu poi così male, soprattutto perchè era al fianco di Tom.
Girammo il mondo accompagnati da Arièl, che rimase con noi, e da Bill. Finalmente avevo afferrato la mia vita, quella giusta e che volevo e insieme ad essa avevo afferrato anche la felicità. Non mi importava se lui fosse un vampiro, io l'amavo ed era questo che contava. Ora potevamo vivere sereni senza mostri che volessero ucciderci o genitori che ci impedissero di essere felici. Eravamo solo noi, il mondo e le nostre vite che si erano fuse in una sola, entrambi cullati dal nostro amore reciproco.
FINE.
 
***
 
Muse - Neutron Star Collision (Love is Forever)
"Io ero alla ricerca 
 Tu eri in missione 
 Poi i nostri cuori si combinarono come 
 Una stella di neutroni in collisione 
 
 Non mi è rimasto nulla da perdere 
 Ti sei presa il tempo per scegliere 
 Poi ci siamo parlati 
 Senza nessuna paura che... 
 
 Il nostro amore sarebbe durato per sempre 
 E se moriamo 
 Noi moriamo insieme 
 E bugie, non ne ho mai dette 
 Perchè il nostro amore sarebbe stato per sempre 
 
 Il mondo è marcio 
 le auree non riescono a brillare 
 Hai provato a fare la differenza 
 Ma nessuno vuole ascoltare 
 
 Salve, predicatori, falsi e orgogliosi 
 Le loro dottrine saranno nuvole 
 Poi si dissolveranno 
 Come fiocchi di neve in un oceano 
 
 L'amore è per sempre 
 E noi moriremo, noi moriremo insieme 
 E bugie, non ne ho mai dette 
 Perchè il nostro amore potrebbe essere per sempre 
 
 Ora non mi è rimasto nulla da perdere 
 Ti sei presa il tempo per scegliere 
 Posso dirti senza alcuna paura che... 
 
 Il nostro amore durerà per sempre 
 E moriremo, moriremo insieme 
 Io non mentirò mai 
 Perchè il nostro amore durerà per sempre"
 
  
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