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Autore: Cla_blueB    01/08/2012    1 recensioni
E se per una volta Elisa avesse proprio voglia di rischiare tutto?
i one direction non esistono, e Harry Styles, Niall Horan e Zayn Malik e gli altri sono semplici ragazzi, ma davvero o è solo un'impressione?
Anche nelle vite più noiose spesso si annidano segreti, rancori passati e a volte, la magia. Perchè in fondo, non esiste nessun buono e nessun cattivo nel mondo, siamo tutti vittime
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non sono una fan sviscerata dei one direction ma non so perchè questa storia calza a pennello con loro, spero vi piaccia. xx
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10°


dedicato a Pulce9_ per la sua pazienza ad aiutarmi nella storia <3


'Inoltre' pensò Elisa 'che razza di nome era Zayn?'. Lei non era la signora Rodd, lì qualcosa puzzava veramente...

Non sapeva esattamente cosa non quadrasse in quella serie di eventi, ma aveva questa sensazione.

E quindi con questo Zayn cosa ci hai fatto?” chiese Elisa.

In quel momento arrivò la cameriera, la conosceva bene, dai tempi delle medie, il chè, era normale in una cittadina così piccola.

Ei Elisa!” disse raggiante la ragazza avvicinandosi al tavolo “Ciao Giselle” aggiunse con una faccia quasi schifata lanciandole un'occhiata sprezzante; certo non c'erano bei trascorsi tra le due, risalenti agli anni del Liceo, ma Elisa non pensava che lei potesse ancora serbare rancore nei confronti di Giselle. Questa, invece di rispondere con qualche insulto o presa in giro, si limitò ad accennare un debole gesto col capo senza neanche guardare in faccia la ragazza.

Ei Jessica, come stai? Sono secoli che non ci vediamo!” esclamò Elisa per salvare la situazione, rivolgendosi alla ragazza.

Si sai... ero a New York, ho fatto uno stage come fotografa lì” disse sorridendo Jessica.

Oh ma è bellissimo” esclamò Elisa.

Già, peccato che adesso, tutto quello che ho trovato come lavoro è stato questo posto come cameriera nel bar di mio zio, bella storia!” disse amareggiata scuotendo la testa.

Mi dispiace” rispose Elisa, e in effetti le dispiaceva veramente. Ma stava succedendo lo stesso a tutte le ragazze con cui era rimasta in contatto nel tempo.

Anche a me...cosa ti porto comunque?” tutta questa conversazione era accaduta senza che nessuna della due ragazze degnasse della minima attenzione Giselle, che pensava a controllarsi le lunghe unghie, meticolosamente laccate di rosso.

Ehm un aperol spritz per me e tu, Giselle, cosa vuoi?” Disse Elisa rivolgendosi finalmente alla ragazza seduta di fronte.

Oh anche io...” disse distrattamente l'amica.

Ma come!? Aveva passato tre ore a leggere quel benedetto menù e alla fine non sapeva neanche che ordinazione fare!?

Non aveva mai visto Giselle così distratta e misteriosa. Appena Jessica se ne fu andata con le ordinazioni, Elisa rivolse uno sguardo minaccioso all'amica... avrebbe parlato, e le avrebbe detto tutta la verità, con le buone o con le cattive.

Si può sapere quanto era bravo a letto questo benedetto Zayn, per ridurti così?”

Così come?” chiese innocentemente Giselle sbarrando gli occhi come una bambina.

Così!” disse Elisa indicandola con la mano. In quel momento arrivarono i due aperol, Elisa sorrise a Jessica e poi si rigirò verso la bionda davanti. “Sembri una quattordicenne innamorata” disse aspettando che l'altra ragazza si allontanasse di nuovo. “se non mi spieghi cosa ti ha fatto di così fantastico e indimenticabile, dovrò ipotizzare il peggio!!” esclamò.

E cioè?” rise Giselle, cosa pensava Elisa, che Zayn l'avesse stregata? Ahaahah.

Elisa la guardò minacciosa bevendo un sorso del drink.

Eh va bene” sospirò Giselle prima di fare lo stesso “Allora, ieri salgo nella sua macchina, e lui inizia a guidare verso casa sua...” ecco, adesso si riconosceva: aveva preso a parlare a macchinetta. “Allora io gli faccio 'scusa ma non mi chiedi dove abito?' e lui mortificato (era tutto rosso, era dolcissimo, avresti dovuto vederlo), mi fa 'oddio scusa'. In quel momento indovina cosa succede? Si fora una ruota!”

Oook.. casualità?

E allora gli faccio 'e adesso..?' e lui si è messo a cambiarla lì! in mezzo alla strada, con quel freddo. Era di un sexy!! avresti dovuto vederlo. Poi è stato gentilissimo, non ha voluto che io facessi nulla, ha fatto tutto da solo..”

Mi sembra il minimo” borbottò Elisa, Giselle non le rispose, si limitò ad un'occhiataccia, prima di andare avanti.

Insomma alla fine mi fa 'possiamo passare da casa che vedo come sta il mio coinquilino che sta male, e siamo a due passi?' così siamo andati a casa sua. Lui mi ha fatto entrare ed è andato a vedere il coinquilino che era a letto, e quando è sceso, era tutto così romantico. C'erano delle candele accese, e l'atmosfera era molto mooolto...bella.- e sorrise in modo malizioso- Allora ho acceso la radio e lui ha stappato una bottiglia di un vino, aspetta il vino si chiamava qualcosa tipo Pi...Pignot ros? Rol? Qualcosa del genere...”
“Peignot Rot...” mormorò Elisa.

esatto! Il concetto è che abbiamo brindato alle serate 'no' e dopo tre bicchieri di quel vino ero caput. Morta. Insomma ci siamo baciati. Ed è stato un bacio da urlo. Stupendo! È il miglior baciatore che io abbia mai conosciuto. Non sto scherzando! E comunque, sai come sono queste serate, una cosa tira l'altra. E così mi sono svegliata sta mattina di fianco a questo Adone e non mi sembrava vero. Pensa che mi ha portato la colazione a letto, con una rosa rossa sul vassoio. mi stavo letteralmente sciogliendo. E poi mi ha portato a casa per cambiarmi e mi ha portato al cinema! E poi mi ha accompagnato qui, e lui è.. è così.. perfetto” disse estasiata sbattendo le ciglia.

Ecco l'aveva detto. Aveva pronunciato la parola 'perfetto'. Era perduta.

Elisa era intelligente. Capì che dirle quello che pensava davvero, non sarebbe servito a nulla, se non ad allontanarla da lei, e a farla avvicinare a quel cavolo di Zayn, chiunque lui fosse.

Quindi decise che avrebbe giocato sporco, per capire meglio che diavolo stava succedendo. Anche se questo avrebbe comportato mentire alla sua migliore amica.

Oh sono così felice per te Gi! Finalmente! Te lo meritavi un ragazzo così” disse prendendole la mano. Che grande attrice che era. Giselle sorrise grata.

Grazie El. Sapevo che saresti stata felice per me. Perchè lo so, non sono una stupida dopo tutto, so che può suonare strano detto così, che lui sia così perfetto, e magari non durerà per sempre, ma insomma... se fosse stato uno stronzo, oggi non mi avrebbe portato al cinema e poi qui, no?”

Stronzo forse non era, ma di sicuro, qualcosa non tornava.

Già..spero vada tutto bene. Te lo meriti Gi. Sai cosa stavo pensando poi?” disse continuando il suo piano malefico. “Ora che sei felicemente cotta anche tu di un ragazzo, che ne diresti di un'uscita a quattro: io, te, Zayn e Harry. Magari si starebbe simpatici, scommetto che hanno molte cose in comune...”

Oscar, che qualcuna la nominasse per l'oscar. ORA.

Anche se un po' le dispiaceva mentire proprio a Giselle. Proprio a lei, che aveva sempre pensato sapesse leggerle dentro.

E' una bella idea El, ma sai... non vorrei affrettare le cose con Zayn”

E cosa c'è di più affrettato del conoscersi, andare al letto e al primo appuntamento, in meno di 12 ore?” era una frecciatina bella e buona, ma Elisa proprio non ce la fece a trattenersi. Giselle per tutta risposta le tirò un'occhiataccia limitandosi a schioccare la lingua.

Finì in un sorso il suo aperol, prima di alzarsi e infilarsi il giubotto. Era lì da quanto? Mezz'ora? E se ne andava? Giselle di solito per raccontarti di una serata ti parlava per tre ore senza pause. E in genere, un'ora soltanto, per descrivere come le aveva tolto la camicetta. E adesso, tre frasi e liquida così la serata con l'amore della sua vita? Bah...

Chissà peerchè la cosa continuava a puzzarle sempre di più. Doveva indagare per bene. Tenente Elisa Colombo a rapporto.

Ei dove stai andando?” chiese offesa.
“Da Zayn, mi aspetta qui dietro l'angolo, mi accompagna a casa a cambiarmi, che sta sera mi porta a cena fuori!” e sorrise battendo le mani come una bimba di dieci anni.

Ah capisco” disse Elisa, senza capire.

Ok, bè ci vediamo” rispose la bionda.

'Ci vediamo'? Dio … dov'era Giselle e chi era quella sua copia, senza cervello?

Certo..c-ci vediamo. Ah una cosa Gi..” Giselle si fermò prima di aprire la porta del bar.

Dimmi El..” chiese.

Giusto per curiosità... ma dove abita Zayn?” meno male che si era ricordata di chiederglielo.

Uhm..Crohaven Rd 4 mi sembra... si si, esatto”

Crohaven Rd. 4.

Ok. Respira Elisa, respira. Ricordati di respirare.

Perchè?” chiese curiosa Giselle.

Curiosità” riuscire a sputare fuori quelle nove lettere fu un'impresa a dir poco ardua.

Elisa aveva un malloppo nella gola.

Crohaven Rd 4. Casa di Niall.

Tutte le sue paure presero forma.

Ah la sai un'altra cosa?” disse Giselle, affacciandosi da fuori dal bar.

Elisa sta volta riuscì solo a scuotere la testa. “il suo divano puzza!” rise prima di uscire definitivamente.

Cazzo! Che. Diavolo. Stava . Succedendo?



Giselle camminò fino ad arrivare all'angolo di Parade Road e lui era lì, bello come il sole, appoggiato alla sua macchina, con gli occhiali da sole nonostante a Berwick non ci fosse il sole da una settimana buona.

Era davvero bellissimo. 'forse troppo bello per lei' pensò. Scosse la testa per scacciare tutti quei noiosi pensieri e si avvicinò a Zayn.

Ciao Amore!!!”

Amore? Come le era uscito???

Ciao baby!” disse lui. Lei si avvicinò e nonostante i tacchi, dovette alzarsi leggermente sulle punte, per raggiungere per bene le sue labbra e lanciarsi in un bacio poco casto.

Zayn rispose al bacio afferrandola per i fianchi.

Baciava talmente bene che Giselle avrebbe potuto passare tutta la giornata lì. Ma alla fine si dovette staccare, almeno per respirare.

Allora come è andata?” chiese Zayn, aprendole la portiera.

Oh meglio di come mi aspettassi!” disse lei, quando anche lui fu entrato in macchina.

Perchè? Cosa ti aspettavi?” chiese lui curioso. E... preoccupato?

'Che lei sospettasse qualcosa?'

Sai.. non sapevo come l'avrebbe presa di me e te. In genere è molto.. diffidente. Ha paura per me, che io soffra. Ma adesso sembrava stranamente tranquilla.” disse Giselle stringendosi nelle spalle.

Oh capisco...”

Anche se devo ammettere, che mi è sembrata quasi scioccata quando le ho detto dove abitavi...” Zayn ebbe un sussulto mentre guidava.

P-perchè? lei hai detto dove abito?” chiese preoccupato.

Si.. me l'ha chiesto e non mi sembrava fosse un segreto.” disse lei difendendosi.

Si si certo...”

'cacchio'. E se lei avesse capito il collegamento tra lui e Niall. Bè, e anche se...

Poteva essere, che fossero semplici coinquilini e che lei avesse iniziato a uscire con la migliore amica di Elisa. In fondo, non è che Berwick fosse questa metropoli!

Non avrebbe potuto accusarli di nulla, anche se avesse capito che Niall e Zayn vivevano assieme.

Si sentì sollevato.

Allora, Baby” disse rivolgendosi alla bionda seduta accanto “dove vorrebbe cenare questa sera?”

Dove vuole lei Sir” disse lei sorridendogli.

Mmh che ne dici di Terry's? Non ci ho mai mangiato ma mi hanno detto che è il ristorante migliore della città”

Si, andata!” e Giselle non potè fare a meno di sorridergli.



Niall passeggiava nervoso davanti al negozio, ormai in orario di chiusura. Era sabato. Il giorno dopo sarebbe stato chiuso. Aveva solo oggi per farlo. E aveva aspettato la chiusura.

Aveva troppa paura che qualcosa andasse storto. E così, mentre il suo amicone Zayn se ne andava in giro sbaciucchiandosi con una ragazza, a lui toccava la parte sporca del lavoro. Aveva passato tutta la mattinata cercando un modo alternativo, ma proprio non ce n'erano.

In quel momento, un signore in forte sovrappeso, mezzo calvo e con la barba alquanto incolta e sporca, uscì dal negozio, iniziando a chiudere porta e saracinesca.

Niall gli si avvicinò e aspettò che l'uomo parlasse per primo.

E tu che diavolo vuoi??” borbottò l'uomo grattandosi la pancia in maniera rumorosa.

E Elisa lavorava per quell'individuo spregevole? Forse le stava facendo un favore, dopo tutto.

Salve signore, mi chiamo Niall, sono venuto a farle una proposta..” disse calmo.

Se sei anche tu, uno di quei teppistelli, che vuole usare il mio magazzino come pista, la risposta è sempre no, assolutamente e inequivocabilmente, no.”

disse sbruffando.

No signore.. sono venuta a chiederle di assumermi” iniziava ad innervosirsi.

Mi dispiace ragazzo ho già un commesso” disse allontanandosi, Niall lo seguì.

Signore mi ascolti trenta secondi. L'offerta che sto per farle, le potrà sembrare molto allettante, mi creda”

Non ora ragazzo, ho fame..” disse.

Mi ascolti” disse Niall spazientito, afferrandolo per il braccio. L'uomo sembrò come stupito, da quella mossa affrettata. “Io lavorerei per lei, per la metà dello stipendio che paga ora al suo commesso.” continuò Niall guardandolo negl' occhi.

sempre otto ore al giorno?” chiese Jack tutto d'un tratto interessato.

Sissignore. Otto ore e gli costerei la metà. Che dice...?” e gli allungò la mano.

Dico che inizi dalla prossima settimana figliolo.” disse stringendogli la mano sorridendogli.


Cosa?!?” urlò Elisa, stringendo il cellulare così forte da poterlo rompere. “No Jack! non mi puoi licenziare così! Non senza preavviso!” continuò a sbraitare.

Te la farò pagare Jack, ci puoi scommettere il tuo culone ciccione” e chiuse la conversazione buttando poi il cellulare sul divano. Si accasciò di fianco prendendosi la testa tra le mani.

Un anno e mezzo, a lavorare come un cane, per uno stronzo che la licenziava su due piedi al telefono. Era comico, quasi. Aveva le lacrime che stavano per scendere, così si costrinse a guardare in alto. Non voleva piangere, non per quel ciccione pervertito e miserabile di Jack. Ma adesso, le cose si sarebbero complicate. Avrebbe dovuto trovare un altro lavoro. E in fretta anche.

Harry entrò in quel momento in casa, con delle buste della spesa in mano.

Ei El..” disse senza guardarla, andando dritto in cucina. Intanto, Elisa rimase seduta immobile, a pestare il piede contro il pavimento, cercando con tutte le sue forza e di calmarsi. Una volta che Harry ebbe finito di mettere a posto le cose della spesa, andò in soggiorno, trovandola seduta, con le mani congiunte, come se stesse pregando, il viso alzato e alcune lacrime sparse per il viso.

Che diavolo succede El..?” chiese preoccupato, inginocchiandosi davanti a lei, prendendole le mani.

Jack... mi ha appena licenziato” disse ridendo dal nervoso.

Come?! E perchè!?” chiese senza capire.

Ah boh! Saperlo! mi chiama, e mi dice che mi licenzia e mi da altre due settimane di stipendio... poi ciao!” Elisa si alzò dal divano, prendendo a passeggiare per la stanza. “Ma sai cosa ti dico? Meglio così. Troverò qualcosa di meglio, di quello stupido lavoro, in quello stupido negozio!” disse.

Sono sicuro” disse Harry, sorridendole. “Adesso, per festeggiare, sai cosa facciamo?” disse poi abbracciandola, “andiamo a cena fuori” e sorrise a trentadue denti. Non vedeva l'ora di fare vedere a tutti che Elisa era ancora sua. Ed erano felici, finalmente.

E cosa c'è da festeggiare, nel fatto che mi hanno licenziato, sentiamo?”

Bè, che adesso avrai un lavoro cento mila volte meglio!” disse.

E ok allora! Dove mi porti?”

Mmh, che ne dici di Terry's”


Ecco il decimo capitolo...

Ditemi cosa ne pensate!

Xx cla_


  
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