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Autore: Lemma    01/08/2012    1 recensioni
FF sui Van Halen.
Annette è una ragazza straniera che si ritrova a dover frequentare l'ultimo anno di high school a Pasadena.
Si ritroverà in classe con un certo Eddie Van Halen che la farà entrare nel suo mondo.
Che cosa succederà tra i due?
Esiste veramente il filo rosso che lega le persone destinate a rimanere unite? E il destino li aiuterà o' li dividerà?
Eddie e Annette lo scopriranno!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Fecero ancora una visita veloce al ragazzo che poi fu libero di tornare a casa
 “Allora cos’hanno detto i medici?”
 mi si avvicinò sorridendo
“Che mi serve un’infermierina sexy”
 ecco stava bene senza alcun ombra di dubbio!
 “Complimenti Alex, sei riuscito a renderlo ancora più scemo!”
“Ehy io sono qui! Vi sento”
disse stizzito provocando una risata a me e a suo fratello, poi uscimmo finalmente da quel posto!
 Eddie mi stava appiccicato, penso più per piacere personale che per giramenti di testa.
 Arrivati alla macchina però si fermò a salutare Olive e la abbracciò. Giù le mani bella, lui è mio!
Arrivati a casa lo accompagnai dentro dove la madre ci accolse preoccupata
 “Ragazzi mi avete fatto prendere uno spavento di quelli pazzeschi! Tesoro come ti senti?”
“Mi sento come se mi servisse una chitarra nuova”
“0k stai bene”
perché doveva sempre fare così?
“Approfittatore”
gli sussurrai nell’orecchio per poi tornare nell’atrio e uscire;
“Aspetta”
“Che vuoi adesso Eddie?”
“Se tu ora tornassi a Parigi, che ne sarebbe?”
“Non sto tornando a Parigi! Notte Eddie!”
 gli diedi un velocissimo bacio a stampo e corsi a casa mia.
La sua domanda mi tormentò per tutta la notte, che cosa avrei fatto se fossi tornata a Parigi da Lucas? L’unica certezza era che per ora ero a Pasadena e il mio ragazzo in quel momento era Eddie, ma quello che accadde mi portò a pensare al futuro. Non sapevo che cosa sarebbe successo finita la High School, avrei dovuto vivere al meglio ogni momento con Eddie.
“Eddie come stai?”
 quel giorno non era venuto a scuola così avevo deciso di andare a vedere come stava
“Ora meglio”
 ok, stava bene senza alcun dubbio
 “Mi sono preoccupata non vedendoti arrivare”
“Scusa mamma!”
“Edward Lodewijk Van Halen – usai il nome completo perché mi aveva detto che la madre lo usava sempre quando era arrabbiata – sei uno scemo!”
 si alzò dal letto sul quale era comodamente spaparanzato e mi si avvicinò sempre di più, molto lentamente, poi a pochissimi millimetri dalle mie labbra soffio un
“Non ti piace?”
 le sue labbra si incollarono alla mie, ma poi mi ricordai del giorno prima e mi staccai subito buttandolo sul letto
“Ehy con calma baby!”
 ma mentre lui si aspettava che gli saltassi addosso non lo feci
“Ieri hai detto che ti serviva un infermiera giusto? Bene, eccomi qui”
 il sorriso di Eddie si fece sempre più largo
“Uuuh mi piacciono sti giochi, l’infermierina sexy e il paziente!”
 “Ma quali giochi?! Sarebbero poco professionali!”
 la verità è che mi divertivo troppo a torturarlo! Mi sedetti accanto a lui e vidi sul suo comodino un termometro
“Bene ora provati la febbre o’ hai bisogno della mamma?”,
“Forse un aiutino mi farebbe comodo”
mi chinai su di lui, ma mi fregò afferrandomi immediatamente per i fianchi e avvicinandomi a lui. Questa volta il bacio fu inevitabile e non solo il bacio!
“Sa infermiera”
 disse Eddie prima che me ne andassi
“grazie alle sue particolari attenzioni mi sento molto meglio”
 presi un cuscino e glielo lanciai uscendo da camera sua
“Idiota, tu stai più che bene e me lo hai dimostrato, se domani mi abbandoni a scuola giuro che te la faccio pagare!”
 l’ultima frase che riuscii a sentire chiudendo la porta fu
“Ti adoro anch’io!”
 e poi le risate per la serietà della mia faccia un attimo prima.
Quando entrai in casa i miei genitori erano già arrivati dal lavoro, ops avevo perso un po’ di tempo con  Eddie, ma come mi si può biasimare?!
 Comunque anche se ero chiusa in camera mia li sentivo discutere, sembrava stessero litigando, probabilmente si trattava di lavoro come al solito. La discussione durò un po’, ma non riuscii a seguirli, infatti quando sentii nominare Parigi, la città dove avevo abitato gli ultimi anni, mi tornarono alla mente tantissimi ricordi e solo quando mi accomodai alla scrivania per scrivere sul mio diario mi accorsi della lettera indirizzata a me.
La lettera era in francese, il nome di Lucas sulla busta era come un colpo al cuore, è vero che l’avevo lasciato, ma era pur sempre stato il mio primo vero ragazzo e una parte di me non poteva fare a meno di pensare all’eventualità di tornare in Francia e di ritrovarlo.
Lucas era il classico ragazzo affascinante, dal quale non riuscivi a staccare gli occhi di dosso, era dolce e altro piccolo particolare, era il figlio del capo di mio padre.  L’avevo conosciuto ad una cena organizzata dai miei genitori proprio come era successo con Eddie; io mi ero subito innamorata e la nostra storia durò parecchio fino al giorno in cui lo vidi con un’altra. Non sono neanche sicurissima che mi avesse tradito veramente, ma sapendo che stavo per partire per Pasadena ne approfittai per lasciarlo. Ci stetti veramente male perché mi sentivo ferita sia dalla mia partenza che dalla presenza di quella ragazza fra le sue braccia.


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mmm chissà cosa dice la lettera?! Lo scopriremo nella prossima puntata, cioè molto presto ;) Scusate il ritardo, ma sono stata via e non sono più riuscita a condividere il capitolo! Grazie a tutti voi santi che vi leggete la mia storiella. Ditemi che ne pensate, alla prossima ;)
   
 
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