Lovin’ you thousand times
 
In principio
Come diceva una canzone, per ognuno di noi esiste qualcuno.
Esiste una persona in grado di completarci.
In grado di farci capire che la vita ha uno scopo.
E poi in grado di farci capire di aver raggiunto quello scopo.
Per ogni essere umano esiste qualcuno di insostituibile ed indispensabile e non importa quale sia la loro religione, il colore della loro pelle, il loro sesso, la loro condizione sociale o il loro orientamento sessuale.
Basta sapere che, chiunque sia così fortunato da conoscere questa persona, non la lascerà più andare, perché sarebbe come cercare di strappare via una qualsiasi parte di sé.
 
In principio, quando non eravamo ancora nati, era stato programmato per noi un doppione di tutto. Due paia di occhi, due bocche, due nasi, quattro polmoni. Due cuori.
Ma sarebbe impossibile vivere con il doppio di tutto e perciò andava fatta una divisione.
Due occhi andarono a noi e gli altri a qualcun altro.
Una bocca andò a noi e l’altra a qualcun altro.
Un naso andò a noi e l’altro a qualcun altro.
Due polmoni permisero a noi di respirare e i restanti due fecero lo stesso con qualcun altro.
Ed infine un cuore iniziò a battere nel nostro petto ed il secondo venne incastonato, al sicuro sotto la gabbia toracica, nel petto di qualcun altro.
E così avremmo sempre dovuto cercare quel qualcuno, per sentirci, finalmente, completi e finchè non l’avessimo trovata, ci sarebbe sempre mancato qualcosa che in principio ci apparteneva. Ma così valeva anche per quell’altra persona. Ci si cercava e ci si trovava.
E nulla potrebbe mai separarci dalla nostra –comunemente chiamata- metà, perché siamo nati in funzione di quella persona e quella persona è nata per noi.
Ci si potrebbe incontrare in dieci, cento, mille occasioni diverse, ma si finirebbe con l’amare solo e soltanto quella persona. Non importa come, non importa quando.
 
In principio.
In principio era stato creato un solo essere, per poi venire diviso.
Ma destinato a tornare insieme.