Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: DearCharlie    02/08/2012    6 recensioni
'-Mamma, questo è Louis, un mio amico di x-factor. Louis, mia madre.- Louis baciò la mano di Anne.
-Incantato, signora! Ora capisco da chi ha ereditato la sua bellezza Harry!- esclamò facendo arrossire mamma e figlio.
Trascorsero la mezz'ora seguente a chiacchierare del più e del meno e, quando l'orario della partenza stava per avvicinarsi, Louis si accostò ad Harry.
-Non scherzavo prima.- gli sussurrò nell'orecchio.
-Su cosa?- chiese l'altro con un brivido.
-Sul fatto della bellezza.
-Oh...- Harry sentì le guance avvampare. Forse anche Louis sentiva qualcosa per lui, forse...
-Tua madre è davvero molto sexy!'
I SHIP LARRY STYLINSON.
Beh, che dire, questa fanfiction rispetta la storia dei 1D, e ho cercato di attenermi il più possibile ai caratteri dei protagonisti.
ENJOY!
P.S. se sei un hater o non shippi Larry, GO AWAY!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ANGOLO AUTRICE!
Buonsalve! Visto che ho trovato il tempo per scrivere? viiiiisto? Ecco, amatemi quindi.
Almeno un quarto di quanto io ami voi. O i Larry.
Beh, i Larry. Non sono bellissimi inthischapter, così impossibili?
E per aumentare i miei già smisurati Larry feelings ci si mette Monitchka, con un video da lacrime e una risposta tenera su twittah. (il video è qui http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.telly.com%2FHWTSS%3Ffromtwitvid%3D1&h=TAQEMYezoAQHmXYI8euhUVU1s0ukzufJhgYB3QPMo19-JDA&enc=AZNrvy8wuDDwJ9K09rj9UMFqZlZLDzcgvPtqar34O_Egirb7mtDltxCa9RoDs72fbHVbP8LviQzoYpPbUbf6JCTtfr1koFvYGrJgquusqzXjuQ ) (copiate e incollate il link nella barra di ricerca)
Oltretutto ho scritto una Ziall, eccola - - - - -> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1189530&i=1 se la recensite vi amo, ok? ok.
E sto per postare una Ziam fighissima, davvero, fighissima per averla scritta sulle note dell'iPod alle 2 di notte.
A propositè, mi trovate su twittah qui. https://twitter.com/larrysperfect

Beh, che dire, vi amo ciao.
Chiara.
p.s. nel prossimo chapter scintille *-*












Era passata quasi un’ora da quando Harry e Louis erano ‘casualmente scivolati’ in acqua, e avevano finalmente raggiunto la riva per abbandonarsi alle tenerezze.
Louis pensava di poter vivere così per sempre, cullato dal sole fra le braccia di Harry.
Poi però si ricordarono che non potevano farsi vedere in pubblico, e si decisero a trovare un bar per telefonare a Liam.
Entrarono nel locale con i vestiti bagnati e le guance rosse e i capelli impossibili e le mani separate a forza e gli occhi che si cercavano in ogni momento e i denti che sporgevano candidi dalle labbra, stretti in sorrisi innamorati.
Louis, che era l’attivo in quelle circostanze, chiese al barista nerboruto un telefono e ordinò una bottiglia d’acqua, giusto per non farsi cacciare, mentre Harry non poteva fare altro che osservarlo in tutta la sua bellezza.
Il barista sparì dietro una porta e tornò un paio di minuti più tardi con un vecchio cellulare in mano.
Lo porse a Louis con un’occhiata circospetta, evidentemente causata dalle mani allacciate dei due ragazzi, che si erano avvicinate quasi senza che se ne accorgessero.
Harry si schiarì la voce e divincolò la mano, mentre Louis sorrideva e prendeva il telefono, componendo velocemente il numero familiare.
Uno squillo, due squilli.
Poi la voce di Liam.
-Possibile che ogni volta che mi chiami avete fatto un casino? Dove siete? Vi veniamo a prendere!
Louis guardò il barista con simpatia, chiedendogli di indicargli la loro ubicazione.
Harry si mise a ridere alla parola ‘ubicazione’, e Louis lo fulminò con lo sguardo, sorridendo.
Non potevano farsi prendere dalla ridarella anche in quel momento, sarebbe stato immaturo.
Del resto, anche buttarsi da una nave in pieno oceano era stato immaturo.
Così Louis dovette sillabare il nome della spiaggia fra le contrazioni, ottenendo due cose:
un Liam incazzato e una barca che li stava venendo a prendere.
Harry pagò l’acqua e ringraziò il barista fra le risate, per poi abbandonarsi sulla spalla di Louis fuori dal locale.
Raggiunsero di nuovo la riva, rallegrandosi del fatto che quella spiaggia fosse deserta e che non ci fosse nessuno che li potesse vedere\fotografare\insultare, e si distesero sulla sabbia vicini.
-Io ti amo, Louis.
-Grazie.
-Oh, vaffanculo.
-Sei tu quello che non vuole che facciamo coming out.
-E tu quello che ha una beard e che ci esce ogni giorno.
-Capirai, facciamo avanti e indietro dallo Starbucks, se sei geloso per questo…
-Comunque tua madre ha torto, sei un pessimo attore.
-E’ che non mi riesce fingere di amare un’oca che per di più ha la vagina!
Harry rise, sollevato. –Oh mio dio, la vagina! Che crimine!
Lou non rispose, e si mise a fissare l’orizzonte con un sorriso strano.
-Tu ci pensi che da qui a dieci anni noi…
-Noi?
-Forse non staremo più insieme?
Harry colpì Louis in viso col dorso della mano.
-Ahi!
-Non dire mai più certe cose.
Il rumore di un motore si udì prepotente, e un secondo dopo un gommone bianco spuntò da dietro la costa.
C’erano tutti e cinque i ragazzi più Paul. Niall era in piedi a prua, stringendo gli occhi per avvistarli.
Poi li vide e in quindici secondi la barca fu di fronte ai due, che la fissarono aspettando che avanzasse.
-Non possiamo avvicinarci più di così, dovete venire voi!-gli urlò Zayn seccato.
Così, senza il tempo di finire il discorso, raggiunsero la barca a nuoto, entrambi col broncio.
 
 
Arrivarono a Sidney mezz’ora dopo, i volti tirati e i vestiti sporchi di salsedine.
Tutti quanti si chiusero ognuno nella propria camera, e Harry e Louis non si parlarono neanche quando si trovarono entrambi nello stesso letto.
Harry era girato e dava le spalle a Louis, perso nei suoi pensieri, così il più grande pensò bene di addormentarsi.
 
Si svegliò tempo dopo, con le urla di Niall nelle orecchie.
-Ragazzi, svegliatevi! L’intervista doveva iniziare cinque minuti fa! Dovete vestirvi! E’ tardi! Sveglia!
L’irlandese aveva la fastidiosa abitudine di camminare avanti e indietro quando era agitato, così Louis non potette fare a meno di alzarsi per bloccarlo, prima che scavasse un fossato nel pavimento.
Harry aprì gli occhi e cercò la sua mano sul letto vuoto, ma poi si ricordò della ‘quasi lite’ che avevano avuto e, afferrati i vestiti, si chiuse in bagno borbottando.
Louis alzò gli occhi al cielo e si vestì in camera, di fronte a Niall che continuava a camminare avanti e indietro e avanti e indietro imperterrito.
Poi Harry uscì con addosso i vestiti dell’intervista, e Lou notò che aveva il colletto storto, ma si trattenne dal sistemarglielo.
Uscirono tutti e tre di corsa, e raggiunsero il palco in un minuto e mezzo.
Cinque minuti dopo erano tutti e cinque in piedi sul palchetto, circondati da fotografi e giornalisti, e rispondevano alle solite stupide domande.
Arrivò il momento di sedersi, e Louis, messo da parte l’orgoglio, ‘Dove vuoi sederti?’ chiese ad Harry.
Harry lo guardò, per un attimo perplesso, e poi ‘Vicino a te.’ gli sorrise mesto.
Un manager, che aveva seguito la scena, avvicinò Harry e ‘Non potete sedervi vicini.’ gli sillabò a un centimetro dall’orecchio.
Harry sgranò gli occhi, sussurrandogli un ‘E perché mai?’ minaccioso.
L’uomo aggrottò le sopracciglia, e ‘Non vi conviene.’ concluse il discorso.
Harry gli sorrise strafottente e prese posto al fianco di Louis, per poi poggiargli possessivo una mano sul ginocchio, nascosta per fortuna dal tavolino di fronte a loro.
Il manager digrignò i denti e iniziò a premere sullo schermo del suo iPhone.
Louis intanto aveva spostato la propria mano sul ginocchio di Harry, e continuava ad accarezzarlo.
Solo loro potevano far pace di nascosto in diretta mondiale.
‘Ti amo’ gli sillabò impercettibilmente, e sorrise quando vide le labbra di Harry piegarsi in un ‘Anche io’ appena accennato.
Poi a Louis arrivò un messaggio.
‘Domani passi tutta la giornata con la beard, e voglio che ti venga a prendere all’aeroporto. Niente scuse, voglio foto in HD. Così imparate a disubbidirmi.’
Louis passò il telefono ad Harry per poi curvare gli angoli della bocca in giù, perché il giorno seguente era il loro mesiversario e volevano stare tutto il giorno in casa a coccolarsi.
Harry fece per alzarsi, ma la mano dell’altro si posò sulla sua coscia per impedirglielo.
Poi l’intervistatrice chiese a Louis cosa avesse fatto al viso, indicando con l’unghia smaltata il segno rosso dello schiaffo di Harry, e Louis andò nel panico.
La donna, per aiutarlo, ‘Hai litigato con Eleanor?’ gli disse, e Louis fu sommerso d’odio. Odio per il management, per le bugie, per le domande inopportune e i giornalisti impertinenti e per la loro libertà così ridotta.
E aspettò che la donna capisse da sola che non vedeva Eleanor da una settimana, visto che era in viaggio con i compagni di band.
Osservò con disprezzo il viso della donna diventare rosso, e la fissò mentre si girava facendo una domanda stupida a Zayn.
E la sua mano ritornò sul ginocchio di Harry, più salda di prima.
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: DearCharlie