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Autore: itsjones_    02/08/2012    1 recensioni
Sospirai «nessun appuntamento,sono qui per riprendermi le chiavi che avevo dimenticato..»
«oh» fece l’orsacchiotto «vuoi da bere.. ehm..»
«Stella Parker.» sussurrai con un filo di voce «no grazie»
«STELLA!» esclamò il ‘’bimbo’’ «guarda danny, questa ragazza ci è capitata a fagiolo»
Erano fissati con pianeti,stelle e tutto quello che riguardava lo spazio,specialmente Tom, lui si che amava queste cose.
Danny,il ragazzo con la chitarra in mano sorrise «mi stai già simpatica,sai?»
Perfetto. Pensai. Ragazzi. Musicisti. Amanti dei pianeti. O quello che erano non volevo averci niente a che fare, se non portargli pranzo e spuntini.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Danny Jones, Dougie Poynter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 4. - Write me something.



 

 
Quella sera cercammo di stravolgere quei primi giorni che erano decisamente partiti nel modo sbagliato. Harry ci portò in un locale di sua conoscenza, nella quale era stato una volta. Era carino, in stile inglese, con boccali di birra oltre ogni aspettativa.
«cinque birre,mh, ti va bene stella?»
Io annuii sorridendo a Tom mentre si rivolgeva all’uomo dietro al bancone.
Danny seduto tra il biondo ed Harry mi lanciò un’occhiataccia. Poi me ne resi conto, Dougie seduto dall’altra parte, proprio vicino a me fissava la birra ancora piena senza dare alcun segno della sua presenza lì.
«allora,Stella» mi voltai quando mi proferì parola. «cosa ne pensi?»
«a che proposito?»
Dougie fece spallucce «non so,a questo posto, alla casa, a questa vacanza.»
Indugiai prima di rispondere, ma solo per mettere le cose insieme, non avendo davvero idea quale fosse la mia sensazione mi limitai a ridacchiare. «è forte,qui»
Anche lui rise.
«e tu,tu come stai?»
«beh» disse prendendo una lunga sorsata dalla sua birra scura «sono in vacanza,quindi piuttosto bene, anche se non tutto va come dovrebbe andare.» poi notai qualcosa nel suo sguardo, non stava guardando me, mentre diceva quelle parole i suoi occhi erano puntati a qualcuno che mi stava dietro. Danny.
Mi voltai e notai il chitarrista che si era alzato dallo sgabello e si era diretto verso un gruppo di ragazze insieme ad Harry, ridevano rumorosamente. Uomini pensai,sempre a mettersi in mostra.
Poi tornai a fissare Dougie, che nel frattempo aveva preso un’altra sorsata lunga come la precedente.
«mi sbaglio o fra te e Danny c’è qualcosa che non va?»
«ci siamo sempre punzecchiati» fece lui, pulendosi la bocca con la mano «ma anche se non sembra è una persona un po’ egoista»
Egoista? Danny? No, forse un altro Danny Jones, non lui.
«ti ha rubato la ragazza,Doug?» risi cercando di sdrammatizzare. Ma lui sembrava non sentirmi,così mi voltai di nuovo e notai che Danny era rivolto verso di noi, il suo viso era inespressivo ed i suoi occhi pungevano come stalattiti.
«vieni» sussurrò Dougie prendendomi per un braccio.
Mi portò fuori, portandosi dietro il mio bicchiere ancora colmo di birra.
C’era un’aria fresca quella sera, nonostante il caldo torrido che aveva dominato in quei giorni, in quel momento sembrava quasi di essere ad ottobre quando nell’aria c’è un po’ di umidità e si sente che l’estate ormai è finita. Così mi infilai il golf.
«perché siamo usciti?» chiesi,dunque.
Lui si strinse delle spalle e si accese una sigaretta.
Presi una ciocca di capelli neri e la portai dietro l’orecchio prima di riaprir bocca, «siete riusciti a scrivere qualcosa,comunque?»
Finalmente si voltò. «oh,si» mi sorrise ed i suoi occhioni da cucciolo bagnato si strinsero ancora di più.
Non passò neanche un secondo,quando un rumore alle mie spalle mi fece voltare,era un suono a me familiare, una chitarra strimpellava un motivetto nuovo, che non avevo mai sentito prima, poi attaccò una voce e senza perder tempo mi fiondai all’interno. Danny era salito sul palco dove facevano il karaoke per esibirsi assieme a Tom.
Non sono mai stata egocentrica, va bene, forse un tantino si, ma più cantava più mi ponevo delle domande. E più m’innamoravo di quella voce, calda come il sole d’agosto e allo stesso tempo tagliente come un coltello, questa era la voce di Danny Jones, così sporca e perfetta allo stesso tempo. Fu come se non avessi mai sentito cantare prima, come un bambino che impara a camminare io imparavo ad amare qualcosa che non faceva parte del mio mondo.
«è un piccolo estratto,di qualcosa ancora allo stato brado» disse lui al microfono «ma spero vi sia piaciuta» poi sorridendo mi fissò, me ne stavo alla porta e mentre tutti applaudivano lui scese appoggiando la chitarra al bancone e lasciandosi acclamare dalle turiste che aveva conosciuto poco prima.
«wow!» feci girandomi verso Dougie che nel frattempo era rimasto fuori a fumare. Lui mi urlò qualcosa che non riuscii a sentire, forse, vieni qui o forse no.
Mi rivoltai verso l’interno e rimanendo immobile mi ritrovai davanti Danny.
«è fantastica!» per poco non gridai, mi sentii molto ragazzina nel dirlo, come quelle che idolatrano il proprio cantante preferito «voi siete fantastici, tu sei.. wow, Dan,era forte!»
Danny si scostò i capelli da davanti gli occhi chiari e mi fissò «sapevo che ci avresti ispirato bene.» mi diede una pacchetta sulla spalla e tirò fuori le chiavi della macchina per darle a Tom che se ne stava proprio dietro di lui a parlare con Harry.
Quella sera eravamo tutti piuttosto stanchi e così ci buttammo subito a letto, ma noi no, io e Danny rimanemmo a sedere sul materasso fino a tarda notte, forse era l’adrenalina o forse la birra che non avevo toccato. Ma sentivo di volerne ancora, così gli chiesi di cantare per me.
«deve essere completata» esclamai io «fare surf sul sole, questa cosa della gravità, mi piace un sacco!»
«beh, non è che abbia molto materiale» disse soffocando una risata.
«che intendi?»
Danny si sistemò più comodo «che mi devi dare altro su cui scrivere, non posso andare di fantasia»
«è quello che penso,Dan?»
Lui annuii.
Perfetto, sapere di essere il soggetto principale di una canzone, mi faceva venire i brividi,letteralmente, ma perché?
«aspetta, quando tu dici Urano..»
Non riuscii più a trattenersi e scoppiò «perdonami! Speravo non ci arrivassi!» cominciò a giustificarsi.
Sospirai. «dunque?»
Danny si alzò e mi venne più vicino «dunque,non ti piacerebbe venire con me?»
Deglutii, ma era insicuro, aveva quasi paura, così fui io a baciarlo per prima.









spazio dell'autrice._______________________________________________________
e poi bho, invidio Stella. ahahahahahahh. il capitolo è un pò cortino,ma devo finire le valigie e prometto d'aggiornare preeeesto! cià. hope you like it. x
  
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