Ieri Logan mi ha detto di andare da lui a cena.
Così, dopo scuola, ho fatto una doccia, e mi sono cambiata.
Non ho messo un abito, e anche se avessi voluto metterlo, non ne ho.
Maglietta rossa non troppo attillata, jeans stretti, e le mie converse rosse che si abbinano alla maglia.
Se fossi in Italia probabilmente adesso sarebbero qui Enzo e Carla a dirmi 'Ma come ti vesti?!'.
Ok, no.
Sono le sette, è meglio che mi affretti ad uscire. Tiro fuori dalla tasca il bigliettino che mi ha dato Logan con l'indirizzo oggi a scuola.
'Victoria Street, numero 9'.
Ed eccola lì.
Una villetta bianca con un giardino grandissimo.
Suono al citofono.
-Si, chi è?- mi risponde una voce femminile, probabilmente è sua madre.
-Sono Alexandra Evans, Logan mi ha invitato a cena- rispondo.
-Prego, entra pure- mi dice lei.
La sua voce è calma e tranquilla, mi sembra una donna di gran classe.
Davanti a me il cancello si apre.
Mentre percorro il corridoio fatto in cemento per raggiungere l'entrata, noto meglio tutti i particolari del giardino. Per esempio, c'è una fontana con degli alberi intorno sulla destra, e una piscina sulla sinistra. Roba da ricchi sfondati.
Raggiungo la porta, e prima che possa aprirla io, mi apre un ragazzo dagli occhi azzurri color cielo, di quelli in cui vorresti nuotarci dentro, visto che sono azzurri come l'acqua del mare.
-Ciao Alex- mi dice.
-Ehi Logan, bella casa.-rispondo.
-Non hai ancora visto l'interno, vieni, entra pure-
-Poco modesto, mi dicono.- sussurro.
-Cosa scusa?-
-Niente, niente.-
Il salone è enorme, è grande quasi quanto tutta casa mia. Al centro ci sono tre divanetti posti davanti ad una televisione da cinquanta pollici.
-Wow, vi mantenete bene qui-esclamo.
-Vieni, sul terrazzo è già tutto pronto- mi dice lui, e io lo seguo fino al terrazzo dove c'è un tavolo pieno di cibo.
-Ciao cara- mi saluta sua madre.
-Salve- rispondo educata.
-Wow, sei anche meglio di come ti ha descritto Logan- mi dice il signor Lerman, che è seduto vicino alla moglie e sta sorseggiando un bicchiere di vino.
Ci sediamo tutti a tavola, e dopo poco iniziamo a mangiare.
Prendo una porzione di riso freddo per il primo, e poi una cotoletta con pomodori di secondo. Noto che Logan mangia molto velocemente, e qualche volta si ingozza, così ridacchio. Lui mi guarda, ma continua a mangiare.
-Allora Alex, che programmi hai per il futuro?-mentre stiamo mangiando il dolce, panna cotta con caramello o amarena.
-Non ho ancora le idee chiare.- rispondo tra un boccone e l'altro.
-Logan andrà all'università, invece.-mi spiega suo padre.
'e come pensa di andare all'università con una media del 6 regalato in matematica?' penso.
Dopo cena io e Logan andiamo in giardino a fare una passeggiata.
Restiamo un pò in silenzio, fino a quando lui non rompe il ghiaccio.
-Sono i miei che vogliono che vada all'università, sono così convinti che io debba andarci che non guardano in faccia alla realtà. Insomma, io non voglio e non posso andare all'università..- mi dice.
Non so cosa rispondere, ma sono sollevata visto che lui cambia argomento.
-Sai, sei una bellissima ragazza- emh.. preferivo l'altro argomento.
-Logan, non ci provare con me.- rispondo.
-Non ci sto provando, e poi perchè dovrei? io ce l'ho la ragazza.-
*spazio autrice*
questo capitolo non mi piace molto cwc
scusate se non ho scritto per mooolto tempo cwc
per il prossimo capitolo dovete aspettare un pò, anche perchè sabato parto, e torno tra due settimane.
perfavore, lasciate una piccola recensione c:
alla prossima,
alessia.