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Autore: wendynoh    03/08/2012    2 recensioni
[Glee x Skins]
Kurt Hummel ha sempre desiderato una vita perfetta: una carriera invidiabile a Broadway come attore protagonista, un ragazzo stupendo, pieno di talento e follemente innamorato di lui, un ragazzo come Blaine Anderson. Sembra andare tutto per il verso giusto, fino a quando non arriverà a Lima una compagnia di giovani attori inglesi pronti a prendergli il posto da superstar.
**
Maxxie Oliver sta finalmente per dare una svolta alla sua vita, Lima sarà il trampolino di lancio per la sua futura carriera e non può di certo farselo scappare.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3.
You felt pretty good 'cause you'd really had a good time.





« Non trovate che il preside Figgins abbia assegnato apposta al Glee Club l'organizzazione della festa di Halloween? Voglio dire, così non verrà nessuno e risparmierà sul buffet! Nessuno verrebbe alla festa del Glee, persino Sugar ha detto che non verrà, e lei fa parte del Glee Club! »
« Joe ha detto che verrà. »
« Per forza, siamo gli unici amici che ha! »
« Guarda il lato positivo Rachel, avremo la sala tutta per noi! »
Rachel stava per ribattere nuovamente ma in quel momento entrò il professor Schuester che le fece segno di azzittirsi.
« Ragazzi, so che avevo dato il mio consenso per mettere in scena il musical di Osama, ma le provinciali sono sempre più vicine e ora che Kurt è senza voce dobbiamo sperare che si rimetta al più presto, non possiamo aggravare la sua situazione con questo musical. Mi dispiace. »
« Ci sta dicendo che anche il musical è cancellato? Oh fantastico, ora anche questo! » sbuffò Rachel già disperata per la festa che si sarebbe tenuta quella sera.
« So che non sarà proprio la stessa cosa, ma faccio parte del cast di Osama come comparsa, posso provare a rimediarvi alcuni biglietti. » intervenne Blaine, che non aveva ancora proferito parola.
« Beh è fantastico Blaine. Non trovate? »
I ragazzi annuirono, per niente convinti della cosa.
« Professore, prima di iniziare vorrei dire una cosa. » aggiunse Sam Evans alzandosi dalla sua sedia per avvicinarsi a Will. « Il preside Figgins mi ha offerto una parte del budget se fossi andato a decorare la sala questo pomeriggio. So che al Glee servirebbe tutto il ricavato, ma sapete in quali condizioni si trova la mia famiglia e per questo non me la sono sentita di rifiutare. Spero non sia un problema per voi. »
« Un problema Sam? La tua famiglia ha molto più bisogno di soldi rispetto a noi, hai fatto benissimo ad accettare! »
« Sam, se non ti dispiace verrò ad aiutarti. » aggiunse Rory Flanagan sorridendo debolmente. « Non è molto che sono qui, mi piacerebbe conoscervi meglio tutti. E poi in questo modo avrai meno lavoro da fare! »
« Alle 5 nella palestra della scuola, Rory. » sorrise Sam al ragazzo prima di prendere nuovamente posto sulla sua sedia.
« Professore, cosa ne dice di scegliere le canzoni per le provinciali? Ho giusto un paio di brani da proporvi, io direi che posso cominciare con “What I did for love”, o magari con “Don't rain on my parade”, oppure... »
« Rachel, sarà Mercedes ad aprire le provinciali. »
Le due ragazze si rivolsero uno sguardo di fuoco, poi Mercedes si alzò e con maestosità prese posto accanto al pianoforte, che fece uscire le prime note di “I will always love you” della Houston.
Rimasero tutti estasiati dalla performance che stava avvenendo davanti ai loro occhi, e più di tutti Sam Evans, che non si dava per vinto e aveva intenzione di riconquistare la ragazza che credeva di amare.

**

« Maxxie, ripetimi ancora una volta per quale motivo Tony è venuto con noi. »
« Per supportare la sua ragazza -che saresti tu- e... No ok, per allontanarsi da Bristol e spassarsela in America lontano dalla sua famiglia. » rise il biondo guardando l'amica.
« Devo amarlo davvero tanto. » proferì lei prima di scoppiare a ridere insieme a Maxxie.
I due arrivarono davanti l'ingresso del teatro e trovarono una trepidante folla di ragazzi pronti ad entrare. Quel pomeriggio c'erano le prove generali, e Michelle e Maxxie avrebbero dovuto recitare con tutte le comparse per i cori. Si fecero largo tra la folla e con non poca fatica riuscirono ad entrare nel teatro, dove il regista li stava aspettando.
« Eccovi finalmente! Andate a cambiarvi, svelti che tra poco faremo entrare tutti gli altri. »
Fecero un cenno con la mano al regista per far vedere che avevano capito e si diressero verso i loro camerini, uno accanto all'altro. Impiegarono 15 minuti per vestirsi, poi Maxxie uscì dalla sua porta e bussò a quella di Michelle.
« Sai per caso fare il nodo alla cravatta? » chiese il ragazzo in una smorfia, come per scusarsi della sua imbranataggine.
« So fare il nodo alla cravatta, e siamo in tremendo ritardo per le prove, sento già un milione di voci sul palco pronti per iniziare. » annuì Michelle, aiutando il ragazzo con la cravatta e avvicinandosi al palco.
« Ok, siamo pronti. »
Blaine e Sebastian erano lì sul palco con le altre comparse, pronti a cantare non appena sarebbe arrivata Michelle. Maxxie fece il suo ingresso e dalle sue labbra fuoriuscì una voce calda e vellutata.

Once I was a lonely banker,
All I cared for were margins and accounts.

Il teatro si zittì al suono di quella voce, il regista guardò il ragazzo con occhi lucidi per l'emozione e il loro unico spettatore rimase letteralmente a bocca aperta per lo stupore.
Kurt Hummel aveva già visto quel ragazzo, nell'auditorium del McKinley. Allora non si trattava di un nuovo studente, era il protagonista di uno dei suoi musical preferiti, era il ragazzo inglese il cui nome quei giorni si trovava su tutte le locandine della città di Lima.
Michelle entrò in scena e iniziò a cantare. Aveva una bella voce, ma dopo l'esibizione di Maxxie non reggeva minimamente il confronto. Kurt la guardò con una punta d'invidia, e quando vide i due inglesi che si baciavano su quel palco non poté fare a meno di distogliere lo sguardo, cercando di concentrarsi su Blaine poco più distante da loro che cantava con le altre comparse.
« E stop! Meravigliosi, bravissimi tutti, complimenti! Maxxie, Michelle, siete stati favolosi come al solito! »
I ragazzi ringraziarono e non molto ordinatamente scesero dal palco, cercando i loro camerini per potersi cambiare. Michelle e Maxxie avevano i loro camerini personali, gli altri dovevano adattarsi e utilizzare un'unica grande stanza che fungeva da camerino per tutte le comparse. Blaine si avvicinò alla sua borsa e la aprì per cambiarsi, quando sentì una voce chiamarlo alle sue spalle.
« Sei stato davvero magistrale, Blaine Anderson. » intimò Sebastian Smythe avvicinatosi al ragazzo. « Credo che io e te potremmo uscire, qualche volta. »
« Oh, ehm. Senti Sebastian, tu sei davvero un ottimo cantante, e sei anche un ragazzo molto carino, ma ecco vedi, io sono già impegnato. Con Kurt. »
« Oh, Kurt, certo. Non l'hai visto prima come sbavava dietro a quell'inglese? Kurt vuole tradirti Anderson. » Sebastian non aspettò la risposta di Blaine, si allontanò dal ragazzo, afferrò la sua borsa e la sua giacca della Dalton e uscì dalla stanza.
Blaine lo guardò sconcertato, come era possibile che ciò che aveva appena detto Sebastian fosse vero? Lui non conosceva minimamente Kurt, e poi quel ragazzo inglese era effettivamente molto bello ma Blaine era sicuro che fosse etero. Aveva messo passione in quel bacio. Si, lei doveva decisamente essere la sua ragazza.
Stava per uscire anche lui da quella stanza quando Kurt fece il suo ingresso e corse ad abbracciarlo.
« Sei stato davvero uno spettacolo Blaine! Ora però devi muoverti, dobbiamo raggiungere i due protagonisti e chiedergli se è possibile avere qualche biglietto per la prima. L'hai promesso agli altri del Glee, ricordi? »
« Il Glee, certo. » sorrise Blaine stanco ma sollevato che il suo ragazzo fosse lì per lui.
L'ex usignolo prese Kurt sotto braccio e insieme si avviarono verso i camerini delle due star, sperando di trovarli ancora lì. “Maxxie Oliver.” diceva il cartellino sulla porta. Si, il regista prima l'aveva chiamato così, doveva essere lui. Kurt bussò e insieme aspettarono inutilmente che la porta si aprisse. Entrambi si guardarono leggermente spaventati, dovevano assolutamente avere quei biglietti. Non si persero d'animo e provarono alla porta accanto a quella, dove l'insegna recitava il nome di “Michelle Richardson.”. Stavolta fu Blaine a bussare, e poco dopo la porta si aprì e vi si affacciò un ragazzo biondo con indosso un paio di jeans e una maglia a righe, i capelli ancora leggermente bagnati e un asciugamano posato sulla spalla destra.
« Chi è Maxxie? » si sentì dall'interno del camerino, una voce femminile che doveva essere quella di Michelle.
« Scusate il disturbo, io sono Blaine, una delle comparse del vostro spettacolo. E lui è Kurt, il mio ragazzo. » Blaine sorrise dolcemente, sperava che i due inglesi non avessero nulla contro i ragazzi gay.
« Si, penso di ricordarmi di te, canti molto bene. Beh, entrate. » Maxxie sorrise, era contento di vedere due ragazzi presentarsi in quel modo, senza paura di esser presi in giro. E poi, erano entrambi molto carini. Peccato fossero fidanzati.
« Sapete, alla nostra scuola facciamo parte di un Glee Club, e i nostri compagni sono dei grandi appassionati di questo musical. Ci chiedevamo se per caso fosse possibile avere dei biglietti per la prima, in questo modo verrebbero tutti sicuramente. E poi, non vorrebbero mai perdersi due grandi talenti come voi! » aggiunse subito Blaine per accattivarsi la benevolenza dei due ragazzi, dopotutto erano l'unica possibilità per avere quei biglietti.
Maxxie si girò a guardare Michelle, lei era seduta alla toeletta per togliere gli ultimi strati di fondotinta e sistemare i folti capelli ricci. La ragazza accennò un sorriso e si rivolse ai due americani. « Faremo il possibile. »
Gli occhi di Kurt si illuminarono, sorrise raggiante e strinse forte il braccio di Blaine, tanto da fargli provare dolore. Maxxie rise alla reazione del ragazzo, era davvero adorabile.
« Ok beh, grazie mille, ci vediamo venerdì allora. » disse Blaine accompagnando le sue parole ad un sorriso sincero.
« No, per sdebitarci, ecco, vorremmoinvitarviallanostrafestadiHalloweenstasera! » disse Kurt tutto d'un fiato, pentendosi un secondo dopo per aver invitato il ragazzo biondo alla loro festa.
Michelle si alzò e si avvicinò all'amico e, vedendo il volto sorpreso di Maxxie, decise di accettare l'invito.
« Alle 21.00 nella palestra del McKinley High School. » aggiunse Blaine notando la faccia interrogativa di lei.
« Ci saremo. »
« Grazie dell'invito Anderson. » aggiunse Sebastian che proprio in quel momento passava davanti la porta del camerino di Michelle.

**

« Si può sapere come ti sei vestito? » esclamò Sam girandosi a guardare l'amico appena arrivato.
« Mi sono mascherato per Halloween, cos'ho che non va? » chiese Rory ingenuamente, guardando la giacca di pelle di coccodrillo che aveva indosso.
« Ad Halloween ci si veste da lupo mannaro, fantasma, stregone cattivo... nessuno va in giro vestito così! »
« In Irlanda durante lo Samhain si è soliti indossare pelli di animali, oltre alle maschere di mostri che ovviamente ho portato con me. » precisò Rory Flanagan come per scusarsi.
« Ok, va bene, ti lascio indossare questa giacca solamente perché stasera non verrà nessuno oltre noi del Glee, quindi non ci sarà gente a prenderti in giro. »
« Sei gentile Sam, grazie. »
« Forza ora, mettiamoci al lavoro! »
I due ragazzi posarono tutto il materiale che avevano portato e si misero a sistemare la palestra per la festa. Attaccarono alle pareti diverse ragnatele che il Glee Club aveva comprato per l'occasione, montarono le attrezzature sul palco nel caso qualche membro avesse voluto cantare e spostarono i tavoli per il buffet in modo da lasciare la pista libera per ballare. Vi stesero sopra le tovaglie e poggiarono piatti e bicchieri di plastica, coppe piene di patatine, popcorn, punch, varie birre e caramelle sparse qua e là. Rory aveva portato con sé un dolce che tutto aveva tranne che un aspetto invitante. Come spiegò in seguito ad un Sam alquanto interessato, si trattava del “pane d'anima”, un dolce di forma quadrata guarnito con uva passa che simboleggiava la promessa di una preghiera per i defunti. Sam trovava macabro quel dolce, ma vedere Rory così emozionato gli metteva allegria così decise di lasciarlo fare.
« Se mi assento cinque minuti al mio ritorno posso essere sicuro di non trovare teste di animali imbalsamati come decorazioni nella sala? » scherzò il biondo, ma rivelando una punta di seria preoccupazione.
« Puoi starne certo! » sorrise Rory raggiante. Sam era davvero carino con lui, a parte quel commento iniziale sulla sua giacca -comprensibile, dopotutto- non aveva mai obiettato riguardo il suo modo di allestire la palestra. Di certo l'irlandese non avrebbe messo animali imbalsamati nella stanza, ma le ultime decorazioni che aveva portato erano essenziali, poteva benissimo metterle prima che tornasse Sam.
Sam nel frattempo era negli spogliatoi del football, dove aveva lasciato il suo costume per quella sera e le zucche che i suoi fratellini avevano intagliato la mattina stessa. Indossò il suo vestito da vampiro e prese con sé i denti affilati e le zucche prima di tornare in palestra. Ciò che vide al suo ritorno fu quasi agghiacciante: una serie di rape da cucina appese per tutta la sala che fungevano da lanterne. Rory si era davvero superato.
« Allora? Ti piacciono? » sorrise il moro andando incontro al ragazzo.
« Cosa ci fanno delle rape in giro per la palestra? »
« In Irlanda originariamente si utilizzavano le rape al posto delle zucche, personalmente le ho sempre trovate più carine! »
« Va bene, ormai è tardi, lasciamo appese le rape. Ma aiutami a posizionare anche le zucche per favore. » Sam guardò l'amico quasi in tono di supplica, decidendo che sarebbe stato meglio lasciare appese quelle rape per non rovinare quell'atmosfera tanto gioiosa.
« Abbiamo fatto un bel lavoro io e te, non trovi? »
« Si, siamo un'ottima squadra. » disse Sam con convinzione. Dopotutto, a parte qualche piccola follia dell'amico la sala era venuta veramente bene e la festa sarebbe stata fantastica.
« Cosa ne dici del mio costume da vampiro? Spero che faccia effetto su Mercedes, sembra che ormai abbia preso la sua decisione di stare lontana da me. » Sam si rabbuiò ma cercò di non darlo a vedere chinandosi per sistemare l'ultima zucca ai piedi del tavolo.
Rory lo guardò, Sam stava davvero bene vestito in quel modo. Si avvicinò al ragazzo e lo fece alzare, per poterlo guardare senza che lui si nascondesse.
« Stai benissimo Sam, sei davvero splendido. » Rory Flanagan si avvicinò al volto del biondo e gli diede un impercettibile bacio a fior di labbra, prima di ritrarsi e spostare lo sguardo in un'altra traiettoria.
Sam era stupito quanto lui, ma non si mosse da lì. Rimase a fissarlo per qualche secondo, contento del fatto che Rory avesse distolto subito lo sguardo da lui. Dopo qualche istante si fece coraggio e si avvicinò alla porta della palestra, aprendola in modo che potessero entrare tutti.
« Forza, dobbiamo far cominciare la festa. » disse più a sé stesso che a Rory, sperando comunque di togliere entrambi dall'imbarazzo che si era creato.











**
Aw, buongiorno a tutti. Probabilmente avrei aspettato ancora un po' per pubblicare questo terzo capitolo, ma visto che domenica parto e starò via tre settimane, indi per cui non potrò aggiornare/scrivere, ho deciso di postare oggi.
Spero di non aver fatto danni, ditemi che ne pensate!
Ps: la canzone è, ancora una volta, quella del musical di Osama. Giuro che all'interno della storia ce ne saranno anche altre!!!
Pps: si, adoro la coppia Flanevans e no, non tollero la Samcedes. Abbiate pietà di me! >.<

Wendy
   
 
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