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Autore: Akiko__    03/08/2012    2 recensioni
Colto alla sprovvista non riuscì a spostarsi facendosi trapassare il cranio dal proiettile e cadendo a terra come un pezzo degli scacchi sotto l'abile mossa di un giocatore.
Morto.
Una nuova storia,nuove indagini,nuove piste da seguire ma sempre i nostri vecchi personaggi pronti a farci vivere una nuova avventura
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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The mentalist_3-Red kisses Nvu

Red Kisses


Era quasi passato un mese da quando era ufficialmente rientrata in servizio,un mese di fascicoli da compilare ,di omicidi da risolvere e di Jane da tenere a bada.

Oddio!No,non c'era nessun Jane da tenere a bada!Jane non combinava più guai da quasi un mese!

-Sta male- asserì Rigsby guardando il suo toast

-Anche secondo me- concordò Grace

Lisbon li guardò corrucciata,li aveva richiamati tutti e tre nel suo ufficio per parlarne,nessuno ci vedeva chiaro in questa storia.

-Sta male da un mese?- chiese Teresa scettica

-Che abbia imparato a rispettare le regole?- chiese Grace trovando l'approvazione di Rigsby

-Ma sapete che stiamo parlando di Jane o no?- chiese Cho allucinato

Lisbon lo ringraziò mentalmente,sembrava l'unico suo sottoposto ancora sano di mente

-Secondo me si è preoccupato per Lisbon,si sente in colpa per quello che è successo e dato che è stata in ospedale ora non vuole farle fare gli straordinari-

Ok,scherzava,anche Cho era impazzito .Jane che sacrificava la sua natura schietta impicciona e rompiscatole per lei?Che idee che venivano al suo team!

-Ma dai Cho!Non lo farebbe mai,e non di certo per me-

Grace alzò lo sguardo maliziosa,sapeva che stava ripensando alla conversazione in ospedale,Cho la guardò come si guardano i bambini di quattro anni che non capiscono un qualcosa di elementare e Rigsby...bé Wayne spostava lo sguardo dal toast a Van Pelt senza sapere chi guardare più a lungo e con più adorazione .Ma in fondo l'aveva sempre saputo,Rigsby era l'ingenuo della squadra,tutti erano esasperati ma allo stesso tempo inteneriti del suo modo di fare quindi non si stupì della sua (non)reazione.

-Ah,io vado a chiederlo direttamente a Patrick- si alzò e uscì il più velocemente possibile dall'ufficio

Grace,Kim e addirittura Rigsby alzarono la testa e si guardarono

-Patrick?!- chiese poi Wayne allibito,Van Pelt e Cho si guardarono sorridendo sotto i baffi

-Rigsby?- chiamò poi Kim

-Si?-

-Angolo scommesse su- gli disse uscendo dall'ufficio seguito a ruota da Rigsby,non vedeva l'ora di recuperare quei cento dollari che aveva dato a Cho.


oOoOoOo


Seduto vicino alla finestra guardava il sole scivolare su Sacramento espandendo i suoi rflessi,gli piaceva sedersi ed ammirare la città,lo aiutava a pensare.

Vide una famiglia passare per la strada,mamma papà e due bambini.

Lei era piccola,magra con i capelli neri e lisci lasciati liberi di correre sulle spalle,lui più alto i capelli ricci e biondi come il bambino che gli camminava a fianco,e poi una bimba in braccio alla mamma,non aveva più di tre quattro anni,i capelli lisci e neri un visino grazioso e sorridente,la fotocopia della mamma. Sorrise.

Una famiglia felice insomma,guardandoli bene si rese conto che somigliavano terribilmente a lui e Lisbon.

Non devo pensare a queste cose” scosse la testa

Si va bé,allora non pensarci,tanto fanno parte della tua vita queste cose” sorrise

Ehy coscienza!Sei tornata!”

Purtroppo non me ne vado mai”

Che c'è,non ti piace essere la mia coscienza?”

No. A chi piacerebbe essere la coscienza di un cretino?”

La smetti di insultarmi?”

La smetterò quando farai discorsi sensati”

Senti non posso permettermi di affezionarmi troppo”

E perché mai?Ormai John è morto,non corri più alcun pericolo”

Ho vissuto di vendetta per troppo tempo non sono l'uomo giusto per lei,non ho niente da offrirle”

Ancora non capisci che tutto quello che cerca è amore?”

Ma io...io non l'amo”

Sono la tua coscienza Jane,non puoi mentirmi” sorrise

A volte odio avere una coscienza” si alzò e si buttò di peso sul letto malconcio sdraiandosi e facendolo scricchiolare

Di cos'hai paura Patrick?” sospirò

Di tutto. Di farla soffrire,di non essere abbastanza per lei,di non poterle darle tutto ciò che chiede,di tradire la memoria di mia moglie e della mia bambina,di...di aver aspettato troppo a lungo,magari lei non mi ha aspettato...”

Uno,non la faresti soffrire,due, lei non pretende nulla da te non l'ha mai fatto,tre,ti ho già detto che lei chiede soltanto un po' d'amore,quattro,Angela e Charlotte sarebbero felici per te,e Teresa sai che non cercherebbe mai di insidiare il posto riservato a loro nel tuo cuore,cinque,ecco questo potrebbe essere un problema...”

L'uomo che si era perso nelle dolci rassicurazioni a quella rivelazione si alzò di scatto “Come?”

Bé guarda fuori dalla finestra”

Lui si avvicinò lentamente alla finestra. La notò subito,difficile non farlo,una Ferrari gialla parcheggiata vicino alle porte del C.B.I.


OooOoOo




Non aveva trovato Patrick nel bullpen e si era quindi decisa a salire le scale per raggiungere la sua soffitta ma non era riuscita a sorpassare neanche il primo gradino,una voce l'aveva bloccata prima.

-Teresa- si voltò con il sorriso sul volto,stava pensando ad una battuta di Jane,che le si gelò quando vide Walter Mashburn davanti a se.

-W-Walter...che ci fai tu qui?- lui si avvicinò

-Che c'è non sei felice di vedermi?Eppure il nostro ultimo incontro mi sembrava essere andato piuttosto bene-sorrise malizioso,Lisbon arrossì.

-Ehy,Tess- le sventolò una mano davanti al viso -non mi abbracci?- le chiese allargando le braccia,lei timidamente avanzò e si sentì avvolgere dal corpo dell'uomo,il volto premuto sul maglione inspirando il suo profumo identico all'ultima volta che l'aveva incontrato.

Alzò un po' il volto e vide,oltre la sua squadra,Jane che guardava Walter male,ma male davvero. Si schiarì a voce arrossendo e si allontanò,non con poca difficoltà,dall'uomo.

-Ciao ragazzi,ci si rivede!- salutò la squadra

-Ragazzi,tornate al lavoro,forza- imperò Lisbon,ancora rossa

Van Pelt se ne andò guardando preoccupata Jane,Rigsby sembrava essersi già dimenticato di tutto e Cho fece finta di non aver visto niente.

Jane,invece,rimase fermo a guardarli.

-Bé io ero venuto solo a salutare ora...vado...ciao Lisbon- si chinò e le sfiorò le labbra,avvampò

-Jane- fece un gesto con la mano e usci dal C.B.I voltandosi solo per sorriderle un'ultima volta.

-Lisbon- la chiamò Patrick in tono duro

-Si?- domandò con un filo di voce e doveva ammetterlo,impaurita

-Nel tuo ufficio,subito- Teresa,pur essendo stranita insomma tra i due il capo era lei,ubbidì

Filò nel ufficio seguita a ruota da Jane che appena entrato sbatté la porta facendola tremare e abbassò le veneziane,poi si voltò a guardarla sembrava,arrabbiato,si.

-J-Jane?-

-Teresa cosa ci faceva Mashburn qui?!- le chiese spingendola verso la sedia

-E io che ne so?- chiese Lisbon,sedendosi sulla sedia

-E perché ti stava abbracciando?- chiese facendosi più vicino

-Ma cos'è un interrogatorio?- lui alzò le spalle,ero tornato difficile da tradurre,troppo bravo a nascondere le sue emozioni. Era incredibile come cambiasse rapidamente atteggiamento

-Ti ha baciata- le disse rialzandosi e sorridendo strafottente

Teresa arrossì -Non mi ha baciata proprio baciata era...bé...-

-Ti ha baciata- le ripeté lui e la guardò intensamente.

Lisbon non capiva poi guardandolo meglio afferrò e si avvicinò al volto dell'uomo

-Esci dalla mia testa Patrick!- gli intimò

Lui sorridendo si fece più vicino -Non mi occorre entrare,te l'ho sempre detto è la tua mente che urla,per farsi sentire. Quindi non ti ha baciata?-

-Ancora?No!-

-Quindi tu non consideri quello un bacio-

Si avvicinò ancora di più,ormai Lisbon non respirava e non riusciva a non far saettare gli occhi dalle sue iridi azzurro cielo alle sue labbra perfette.

-Teresa,Teresa,Teresa- il suo fiato le arrivò dritto sulle labbra mandandola ufficialmente in tilt

-Teresa pensa meglio alle cose che dici in futuro-annullò la distanza tra loro,ma non fu un bacio vero e proprio,fu più che altro uno sfiorarsi di labbra,quelle di Lisbon che fremevano e agognavano qualcosa di più mentre quelle di Patrick che fredde ma passionali e continuavano a infondere quella lenta e dolcissima tortura.

Lei aveva chiuso gli occhi appena aveva avvertito l'avvicinarsi di quel contatto ma avrebbe scommesso che lui gli aveva tenuti aperti pronto a captare qualsiasi segno che la tradisse. Ma c'era davvero bisogno di captarli?Non era abbastanza ovvio il messaggio che il suo corpo regalava?

Per questo si stupì quando socchiudendo gli occhi vide quelli di Jane chiusi,la cosa non seppe spiegarsi perchè la emozionò così tanto da pensare di approfondire il bacio...e l'avrebbe fatto se non fosse stato per il suo dannato cellulare.

-Lisbon?-rispose guardando Jane che intanto aveva aperto gli occhi stralunato.

Si accorse che Teresa diventava più rossa di quanto non fosse già e pensò di aver purtroppo capito chi parlava dall'altro capo del telefono,e infatti...

-Oh,una cena di beneficenza...si bé ora chiedo...ok,si,si ci sentiamo Walter,a dopo- chiuse la telefonata senza smettere di guardarlo.

-Mashburn ha chiesto se siamo disposti a fargli compagnia in una pallosissima serata di beneficenza,testuali parole-

-Oh,divertente,io ci sto!Magari potrei fare di nuovo un altro dei miei trucchetti di magia,vado a chiedere agli altri se vengono...Lisbon dai non guardarmi così in fondo l'hai detto tu che non era un bacio- le sorrise ed uscì dall'ufficio,lo aveva molto irritato il comportamento di Mashburn quella mattina ed il fatto che Teresa lo lasciasse fare,aveva deciso quindi di farla un po impazzire prima di dirle davvero ciò che sentiva. Anche se quello sfiorarsi aveva mandato in tilt anche lui. Si leccò le labbra per sentire ancora un po quell'aroma di caffè e cannella.

Sperò con tutto il cuore che riuscisse a farla impazzire velocemente perché altrimenti sarebbe impazzito lui,si diresse con le mani nelle tasche verso il bullpen dove la proposta della serata di beneficenza trovò l'accoglienza di tutti,era sempre bello avere una serata da passare in compagnia senza pensare ad omicidi ed orrori vari,poi tornò in soffitta a pensare a lei,alla sua Lisbon.

Se proprio cotto”

Eh,si coscienza,mi sa che hai ragione...secondo te quella famiglia prima...era frutto della mia fantasia?”

Può darsi”

Cioè?”

Senti,io sono te,so le cose che sai tu,non sono un veggente o un sensitivo”

Sorrise “I sensitivi non esistono coscienza”

Lo so”.



Angolino mio:

Ok,Walter è tornato facciamo un'ola a Walter?*Olè* Si io adoro Mashburn,non quanto Janeninno bello ma è l'unico che riesce a fare smuovere quei due quindi Viva Walter!!!!

Bene d'ora in poi alle recensioni rispondo con dei messaggi personali.

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito che mi hanno inserito nelle seguite e spero che questo capitolo vi piaccia.

A presto(dai questa volta ho aggiornato presto : D )

Akiko__

  
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