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Autore: Scarlet Blood    17/02/2007    3 recensioni
E' solamente un piccolo stralcio di quotidianeità, una visione personale sul post quinto libro, dal POV di un'Hermione innamorata e preoccupata.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Capitolo 2 –
Finalmente di nuovo Lui

Con la patetica scusa d'essere troppo stanca per restare in sala comune, mi sono rifugiata nella mia stanza subito dopo cena. Ecco una fortuna d'essere un prefetto, una camera singola. E la possibilità di rimanere sola con i miei pensieri.
Anche se forse...non è di grande aiuto per la mia già instabile situazione.
Non faccio altro che pensare a lui.
Percorro ripetutamente il tragitto dal mio letto alla finestra e viceversa, non riuscendo a prendere sonno.
Accidentaccio perchè doveva guardarla così?
Mi allontano dalla finestra, e mi lascio cadere pesantemente sul letto, sprofondando con il viso sul cuscino...
Perchè non riesco a smettere di pensarci? Semplice...sono gelosa. Maledettamente e irrimediabilmente gelosa. Sarebbe assurdo in un momento normale, ma ora, ora quello sguardo vale moltissimo, vista la situazione in cui si trova Harry.
Dovrei esserne felice, quella ragazza con la sua sola presenza è riuscita a riportarlo tra noi, anche se per un breve istante. Ed invece? Riesco solo a pensare cosa posso avere in più di tutti noi, che per ben due mesi abbiamo cercato di riscuoterlo ma senza risultati.
Dopo un tempo che non so quantificare, strofino il viso sul pesante copriletto rosso e oro, per poi rigirarmi di schiena sbuffando. Devo riprendermi, non posso certo restarmene qui a struggermi per questo. Guardo l'orologio poggiato sul comodino...le due passate, e non riesco ancora a dormire.
Forse una piccola passeggiata potrebbe servirmi. Infilo al volo la sua felpa ed esco dirigendomi in sala comune, sicuramente non ci sarà nessuno, e sedermi di fronte al camino guardando le fiamme scoppiettanti forse riuscirà a portarmi un po' di sonno.
Scendo silenziosamente le scale, il silenzio è confortante, sono poche le volte che tra queste mura non riecheggiano urla e risate dei membri della nostra casa. Le uniche volte che mi accade di trovarla così immersa nella calma è quando con Harry e Ron sgattaioliamo fuori nel bel mezzo della notte, ma anche in quei casi, accompagnata dai miei amici non riesco mai a gustarmi totalmente la pace che questa sala accogliente riesce a trasmettere.
Mi dirigo verso il divano, quando mi accorgo di non essere sola, qualcuno rannicchiato in un angolo, come ipnotizzato, osserva il fuoco.
Complimenti Hermione, bel colpo. Mi dico quando riconosco chi è quella persona. Ma proprio qui doveva essere? L'idea di fare dietro front e andarmene mi sfiora appena la mente quando, la sua voce, un sussurro che viaggia melodioso nel silenzio mi raggiunge.
"'Mione?"
Mi stringo le braccia attorno al corpo, tremendamente consapevole di star indossando quella che era la sua maglia. "C..ciao Harry..." Accenno un debole sorriso
"Non riesci a dormire?"
Annuisco mentre facendomi coraggio lo raggiungo sedendomi all'angolo opposto del divano.
"Nemmeno io" ha di nuovo portato lo sguardo verso il camino. Ed io faccio lo stesso.
Restiamo così, in silenzio, persi nei nostri pensieri. Poi è sempre lui ad interrompere quel momento, riportandoci entrambi alla realtà.
Con stupore mi accorgo che ha abbandonato la sua posizione, ed ora, è proprio accanto a me.
"E'...è da allora che non dormo più di un paio d'ore a notte" sussurra flebilmente, quasi soprapensiero "E il mio sonno è sempre agitato da incubi..." fatico quasi a sentirlo.
"Harry...non posso certo dire che ti capisco, sarebbe impossibile. Tu hai sofferto più di tutti per la morte di Sirius. Ma ti assicuro che anche per noi è difficile. Almeno in parte sappiamo cosa stai passando."
E' strano, sono mesi che cerco di farlo parlare, di spingerlo a sfogarsi. E ora? Ora che lo sta facendo ho paura.
Paura di dire qualcosa di sbagliato.
Paura che una qualsiasi delle mie frasi lo spinga a chiudersi ancora di più in se stesso.
"Nemmeno io riesco a dormire molto..." sospiro, indecisa se continuare o meno, ma quando girandomi incontro i suoi occhi, capisco che non posso tirarmi indietro "e non è solo per il timore di quello che sta accadendo, non è solo per il dolore e la paura che hanno cominciato ad essere compagne delle mie notti, in cui i ricordi sono più vividi e vengono facilmente a galla. La ragione principale sei tu. Sono preoccupata per te Harry. Vederti così...mi fa male. e non riuscire a far nulla per aiutarti, per lenire un po' la tua sofferenza, mi fa sentire terribilmente impotente. Inutile. Ecco come mi sento."
Chiudo gli occhi cercando di trattenere le lacrime che premono per uscire, ed il suo tocco inaspettato mi fa sobbalzare. Una carezza gentile e dolce, accompagnata da uno sguardo così intenso, capace di riscaldarmi il cuore.
"Tu non sei inutile 'Mione. Ero io che avevo solo bisogno di riflettere. E lo dovevo fare da solo."
Si sporge verso di me allungando le braccia "Vieni qui"
Senza pensare mi ritrovo tra le sue braccia, stesa davanti a lui, che circonda la mia vita stringendomi al suo petto. Non ricordo di essermi mai sentita così al sicuro e protetta. E' una sensazione bellissima.
Porto le mani a raggiungere le sue e le stringo quasi ad incoraggiarlo a parlarmi.
Sembra capire la mia muta richiesta perchè la sua voce mi arriva come un bisbiglio rassicurante proprio vicino al mio orecchio insieme al suo fiato caldo che mi accarezza la pelle.
"Ho pensato molto in questo periodo. Ai miei genitori. A Sirius. Agli ultimi cinque anni, da quando ho saputo veramente chi sono. Da quando ho conosciuto persone che mi hanno insegnato cosa vuol dire avere degli amici. Avere una famiglia. Ricevere amore e amare..." le sue braccia si serrano ancora più attorno a me, ha appoggiato il mento sulla mia spalla, affondando il volto tra i miei capelli "Ho pensato anche che forse sarebbe stato meglio allontanarmi da tutto e tutti. Perchè chi mi vuole bene finisce sempre con il soffrire, e nel peggiore dei casi per morire."
"C'ho provato. Ero convinto fosse l'unica soluzione, la più giusta." mi irrigidisco un attimo, attraversata da un brivido "Ma non ce l'ho fatta. Sono un debole, per quanto sappia che la mia presenza vi metta in pericolo costante non posso fare a meno di voi. Dei Weasley e delle loro invadenti attenzioni anche troppo soffocanti. Di Remus, che è l'unica persona che ora per me rappresenti una figura paterna. Dell'amicizia di Ron, del suo essere distratto e pasticcione, ma sempre pronto al mio fianco, a sostenermi o a contagiarmi in imprese e scherzi. Di Te, Hermione. Del tuo essermi accanto sempre e comunque, del tuo saper dirmi sempre quello che pensi, imponendoti un'analisi razionale di ogni situazione, prima di seguirmi comunque in ogni mia impresa. Senza mai criticarmi. Sempre al mio fianco."
"Harry..."
"Sssh non dire nulla. E' passato. Ora sono pronto ad andare avanti. Sarà ancora difficile, non lo nego, ma non rifiuterò più il vostro aiuto, non vi allontanerò più da me. So che ce la posso fare, Sirius avrebbe voluto che non mi chiudessi in me stesso come invece ho fatto. So che sia lui che i miei genitori mi volevano bene e me ne vogliono dovunque si trovino ora. E so che per loro io devo farmi forza e continuare a vivere. Ma prima di tutto devo scusarmi con voi. E prima di tutti con te Herm. Non credere che non ti abbia visto in questo periodo, per quanto io possa essere sembrato distaccato, sapevo che tu eri sempre al mio fianco. E non mi sono comportato certo bene con te. Perdonami ti prego."
"L'importante è che tu ora sia qui. Io non devo perdonarti nulla Harry. L'unica cosa che voglio però...è far parte della tua vita. Non allontanarci ancora. Non allontanarmi ancora."
"Non lo farò..."
E mentre quell'ultima frase si perde nella stanza, ci accoccoliamo maggiormente.
E io mi gusto a pieno le svariate sensazione che la sua vicinanza mi sta provocando. Quanto vorrei che questo momento non finisse più.
Ora le mie mille preoccupazioni sono magicamente svanite. Perchè so che da questo momento Harry è tornato. E tutto il resto non conta.
O per lo meno...ora non voglio pensarci.
Chiudo gli occhi e mi faccio cullare dal calore del suo petto contro la mia schiena. Immaginandomi come sarebbe bello poter addormentarmi così ogni notte e risvegliarmi al mattino accanto a lui.
  
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