Capitolo 4.

Avevo un sorriso enorme, non avevo mai fatto un sorriso del genere. 'è il giorno più bello della mia vita' pensai.
Forse Alex era davvero 'il mio angelo': aveva realizzato il mio sogno! O meglio, parte del mio sogno. Il mio vero sogno era quello di diventare una cantante, non ne avevo mai parlato con nessuno, a parte Eleanor.
Sentii una fitta dolorosa al cuore, ogni volta che pensavo a lei sentivo queste fitte. 
Mi sbagliavo, questa era il giorno più brutto della mia vita. 
Litigare con la tua migliore amica.
Sentirsi dire da lei cose che fanno male.
Arrivare a non parlarsi senza saperne il motivo.
Tutto questo era assurdo, tutto questo era un sogno, avrei voluto svegliarmi da un momento all'altro e dimenticare tutto, al diavolo gli one direction, loro sarebbero stati soltanto un incontro e poi *poof* tutto finito. Eleanor sarebbe rimasta per sempre, ma purtroppo tutto questo era la realtà e la cosa migliore da fare non era piangersi addosso, ma affrontarlo.
Mi asciugai le lacrime che mi caddero senza il mio controllo e mi alzai dal letto. Dovevo reagire, non potevo rimanere chiusa in quella camera senza far niente. 
Le mandai un messaggio ''Non ci crederai ma oggi ho incontrato gli one direction. Stasera usciremo insieme, se vuoi raggiungici, siamo alla piazzetta. Baci Charlotte. xx'' non ci avrebbe mai creduto, ne ero consapevole, ma avevo il bisogno di dirglielo a qualcuno, in fondo se li conoscevo era grazie a lei.
Buttai il telefono sul letto e andai a farmi una doccia.
La doccia era il miglior posto in cui pensare alla vita. Pensai al messaggio che mandai a El, ma che cretina che ero stata, come poteva credere a una cosa del genere? Quando si metteva qualcosa in testa era così e basta. La conoscevo troppo bene e non mi avrebbe mai perdonata. Di nuovo la fitta al cuore, e poi la cosa che non volevo, le lacrime scendevano sul mio volto confondendosi con l'acqua. Non ce la facevo più. Detti un pugno sul vetro della doccia, sangue, riuscii soltanto a gridare un piccolo ''aiuto'' e sentii i passi di mia madre e un ''santo cielo Charlotte, che succede?'', da lì in poi non ricordo più niente.
Mi risvegliai su un letto di un ospedale con una mano fasciata e mia madre che stava seduta affianco al letto.
''Mamma che succede?'' riuscii a balbettare. 
''Niente tesoro, è tutto a posto!'' disse mentre una lacrima gli uscì dall'occhio sinistro. 
''Mamma perché piangi? Mamma che sta succedendo?'' cazzo, perché piangeva se era tutto a posto? non ci stavo capendo un cazzo. 
Mia mamma non disse niente.
''Mamma ma che mi nascondi?''
''E' che il vetro era molto doppio e i tagli erano profondi, e...'' si bloccò.
''Mamma ti prego continua.''
''e potevi morire dissanguata'' disse tutto d'un fiato. 
Tremai, piansi, l'avevo combinata grossa.
Mia madre mi abbracciò, ma poi mi distaccai.
''Mamma ma quanto tempo dovrò restare qui?'' le chiesi.
''Non molto, però devi stare a letto senza sollevare pesi.''
''Cosa? Mamma è soltanto un taglietto. Io stasera devo uscire, come cazzo faccio?''
''Non esci, e non è un taglietto come dici tu!''
''Mamma ma devo uscire con gli one direction.''
''Piccola meno canne, ah... comunque ti ha chiamato Alex.'' cambiò discorso. 
''Alex?''
''Sì, così c'è scritto.''
Presi il cellulare e trovai 5 chiamate perse di Alex. Oh merda, lo chiamai e gli spiegai tutto.
''...okay arriviamo subito, ciao!'' e attaccò.
Tempo un quarto d'ora ed ecco che lo vidi attraversare la porta con Niall, Zayn, Liam, Harry e Louis. 
''Come stai?'' mi chiese Alex. 
Guardai mia madre che era sbalordita e gli sussurrai un ''bene, grazie.''
Mia madre ''scappò'' via e Zayn mi accarezzò i capelli dicendo ''l'importante è che il peggio è passato.'' in quell'attimo avrei voluto urlare e abbracciarlo ma riuscii soltanto a dirgli ''grazie''. Non capii  nemmeno io perché dissi 'grazie' ma okay. Mi riempirono di attenzioni come se stessi sul punto di morire lol. La stanza era piccola e a stento ci entravano tutti e sei, da dietro vidi degli occhi diversi, erano di una ragazza, ma io li riconoscevo, quegli occhi erano di... Eleanor. La guardai strana, lei mi guardò strana. I ragazzi capirono e ci lasciarono sole.
''Che ci fai qui?'' le domandai.
Silenzio. Ma poi parlò.
''Ecco, Lottie io sono qui per chiederti scusa.'' lo disse a bassa voce, come se non volesse farmelo sentire. 
Non risposi, rimasi lì a guardare la parete senza battere ciglio.
''Lottie ho sbagliato, ti prego perdonami.'' questa volta scandì bene le parole.
Scoppiai a piangere, non seppi perché lo feci.
''Ti perdono.'' riuscii a dire tra una lacrima e l'altra.
Ma perdonare cosa? Per avermi detto di aver fatto un qualcosa che nemmeno io so? 
L'abbracciai forte, come se sarebbe scappata di nuovo. 
''El, mi spieghi cosa è successo?'' non so perché glielo chiesi. 
Prese fiato e cominciò a raccontare.
Non capii bene di cosa si trattasse ma una cosa la capii, una sua ''amica'' oca le aveva raccontato che IO avessi baciato il SUO ragazzo. 
''El ma io non ho fatto niente.'' dissi sconvolta.
''Lo so, e solo ora mi sono accorta che questa l'ha detto solo per farmi lasciare con lui''
Rimasi più che sconvolta, avevo sofferto tutto questo tempo per un qualcosa senza capo nè coda.
Avevo pianto per una cosa mai accaduta. Stavo morendo per questo.
Avrei voluto uccidere quella troia. 
L'abbraccia forte di nuovo, avevo paura che tutto questo sarebbe finito.


TO BE CONTINUED... 




Ecco il capitolo 4. Un po' triste? Beh, ma come si dice? Tutto bene quel che finisce bene. Ma il peggio deve ancora venire, muahahahahahahhaha. Ok no, recensisci e dimmi ciò che ne pensi. Baci -Annalisa. xoxo