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Autore: Alex96_    05/08/2012    6 recensioni
[Pairing Caroline/Klaus - Original Family - Others]
Storia che ha preso ispirazione dalle poche interazioni Klaroline nello show. Non mi atterrò a nessun fatto dalla 3x19 in poi perché ho iniziato a scrivere questa storia quando lo show era ancora in pausa.
Caroline e Klaus in una notte fresca d'autunno, da lì inizierà l'avventura che porterà la bionda ad andare contro a quelli che credeva essere i suoi amici, a fare nuove conoscenze, a riscoprire persone che credeva essere orribili, un viaggio alla scoperta di se stessa e dell'amore con l'aiuto di più di uno degli Originali al suo fianco...Se vi ho incuriositi LEGGETE E RECENSITE!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Klaus, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You're Mine, Don't Think You Are Not'
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Rebekah e Bonnie dopo altre due ore di macchina raggiungono finalmente il centro di Charlotte e tirano un sospiro di sollievo.

“Alleluia! Credevo non saremo più arrivate!”

Bonnie sogghigna e digita sul navigatore l’indirizzo della casa dell’amico d’infanzia datole da Matt mentre Rebekah fischietta rilassata il motivo di una canzone pop in onda alla radio, subito seguita dalla strega che si lascia coinvolgere dall’atmosfera serena e familiare che si respira nell’abitacolo della
macchina.

Quando però al ritornello entrambe le ragazze iniziano a cantare le parole della canzone e si scambiano un’occhiata divertita, la magia si interrompe facendole rendere conto che l’altra persona con loro era qualcuno che non sopportavano.

Così le due si schiariscono la voce e tornano a guardare l’una la strada, l’altra il panorama piene d’imbarazzo.

Solo 5 minuti più tardi Bonnie interrompe il silenzio creatosi e si accinge a parlare nuovamente all’Originaria.

“Credo sia quella la casa di Tyler”

La mora poi accosta e scende dalla macchina, subito seguita dall’Antica.

“Credi che Caroline sia con lui?”

Bonnie sospira e sale gli scalini della casa piuttosto titubante.

“Non ne ho la più pallida”

Quando la strega bussa alla porta del vecchio amico Rebekah saggiamente si nasconde dietro la porta per impedire all’ibrido di vederla, considerando i
loro trascorsi non proprio amichevoli.

Tyler spalanca la porta e guarda non poco meravigliato la giovane di fronte a sé.

“Bonnie? Che ci fai qui e soprattutto perché non sei cambiata per niente?”

La strega accenna un sorriso prima di rispondere.

“Sono qui in cerca di Caroline e il motivo per il quale non sono cambiata è piuttosto lungo da spiegare, ti basti sapere che sono ancora una strega”

L’ibrido guarda piuttosto confuso la strega ma non può evitare al suo corpo di irrigidirsi al nome di Caroline.

“Sai che sono anni che non vedo nessuno dei miei vecchi amici, come fai a pensare che la mia ex sia qui?”

Rebekah, stanca di perdere tempo con le frottole dell’ibrido, fa la sua entrata in scena sbucando da dietro alle spalle di Bonnie, riuscendo a scioccare completamente Tyler.

“Rebekah?”

L’Originaria sorride divertita.

“Vedo che ti ricordi ancora di me, mi fa piacere. Sappiamo che Caroline è stata qui, non sforzarti di mentire”

L’ibrido ringhia leggermente e guarda adirato la strega di fronte a lui.

“Mi hai incastrato e sei passata al lato oscuro a quanto pare. Che diavolo vuoi da me Bonnie?”

La strega guarda annoiata il giovane, non era mai stato svelto a capire le cose.

“Non preoccuparti Tyler, non vogliamo farti del male ma abbiamo veramente bisogno di sapere dov’è Caroline”

L’ibrido digrigna i denti rumorosamente.

“Perché”

Bonnie gli si avvicina scura in volto, la pazienza al limite.

“Sono stanca di ripetermi Tyler. Sai dov’è Caroline?”

L’ibrido sospira e si appoggia allo stipite della porta mentre si porta pensieroso una mano tra i capelli.

“No. È venuta qui 4 giorni fa, mi ha usato perché voleva far ingelosire Klaus ma non è riuscita ad andare fino in fondo, poi io mi sono arrabbiato e lei se né andata, fine della storia”

Bonnie annuisce e guarda decisa Rebekah.

“Siamo al punto di partenza”

L’Originaria si ravvia i capelli e sbuffa sonoramente mentre Tyler guarda preoccupato in direzione della strega.

“Credete che sia in pericolo?”

Bonnie si stringe nelle spalle e guarda l’ibrido frustrata.

“Noi non lo sappiamo, è tanto che Care non si fa sentire ma per ora non sappiamo niente e quello che ci hai detto non ci è stato molto d’aiuto ma grazie lo stesso Tyler”

Le due poi si accingono a tornare alla macchina quando l’irido le richiama.

“Fatemi sapere cosa scoprite e non esitare a chiedere il mio aiuto Bonnie”

La strega sorride e ringrazia il vecchio amico prima di ritornare sconfitta in macchina insieme a Rebekah.

“Ora cosa facciamo?”

L’Antica si stringe tra le spalle.

“Non ne ho idea ma dobbiamo pensare razionalmente: da chi potrebbe essere andata Caroline?”

Bonnie si stringe tra le spalle.

“Non lo so. Forse da Liz o da Elena ma non possiamo escludere che sia da qualche parte in mezzo al mondo sull’orlo di un precipizio senza anello”

Rebekah scuote la testa.

“Non si è uccisa o Nik lo saprebbe. Sono molto legati e si sono scambiati tante volte il sangue, anche se non se ne sono resi conto possono percepire se l’altro è in pericolo”

Bonnie annuisce seria.

“Beh, allora non rimane che fare un paio di telefonate”

L’Antica le fa un cenno e aspetta paziente che la strega faccia le sue chiamate, sperando che possano portarle a scoprire qualcosa di più sull’amica.
 
 


Caroline saluta con la mano Elena, la quale ha deciso di uscire presto per poter andare all’enoteca a rimediare un altro po’ di sangue poiché da quando la vampira rossa si era trasferita da loro questo era quasi del tutto finito e per evitare che Damon la prosciugasse, la doppelganger si era ritrovata costretta ad uscire.

 La vampira intanto si guarda intorno annoiata e và a sdraiarsi sul divano mentre affianco a lei Damon si serve un bicchiere di bourbon.

“Ne vuoi uno Barbie?”

La ragazza scuote la testa e guarda curiosa il vampiro davanti a sé.

“Non dovresti essere a pezzi per bere?”

Damon si esibisce nel suo classico sorriso storto e scuote la testa.

“Sono un vampiro tesoro, non ho bisogno di una scusa se voglio farmi un bicchiere”

Caroline dissente e incrocia le braccia sotto al petto.

“Si beve per dimenticare i propri problemi, non perché non si ha nulla da fare”

Damon sorride e si avvicina alla vampira, incurante del rifiuto di questa, con un bicchiere colmo fino all’orlo di liquore che le porge prima di andarsi a sedere su una poltrona.

“Mettiamola così allora: tu soffri di pene d’amore e io ti faccio compagnia, lo sanno tutti che bere da soli è deprimente”

Caroline sbuffa e posa il bicchiere sul tavolino, evitando di berlo.

Damon la lascia fare e allunga le gambe davanti a sé prima di guardare la vampira curioso.

“Fino a quando hai intenzione di rimanere qui?”

La ragazza si morde un labbro e si agita leggermente sul divano prima di rispondere.

“Io..non lo so, credo per poco ancora”

Damon annuisce e beve un sorso di bourbon pensoso.

“Ne sono felice perché per quanto tu sia una deliziosa spina nel fianco Barbie, mini la mia relazione con Elena”

La rossa annuisce e si morde, questa volta, un’unghia dal nervoso.

“Si, lo so. Vi ho sentiti ieri sera”

Damon piega la testa da un lato e continua a bere ripensando alle sera precedente durante la quale aveva provato a fare l’amore con la sua fidanzata ma questa l’aveva respinto perché aveva il terrore di poter turbare la sua amica facendo sesso nella stanza accanto alla sua.

Caroline riprende nuovamente la parola e guarda il vampiro lievemente imbarazzata mentre si alza dal divano.

“Per questo me ne andrò tra pochi giorni”

 La ragazza fa per lasciare Damon da solo ma la sua voce la richiama.

“Dovresti tornare a casa”

Caroline si volta di scatto verso il vampiro e lo guarda scioccata.

“Cosa hai detto?”

Damon sorride bieco e ripete tranquillamente.

“Ho detto che dovresti tornare a casa. Ad Atlanta, da Klaus. Andiamo, ti sarai tinta i capelli e fai credere a tutti di essere forte ma si vede che non aspetti altro che il tuo principe azzurro venga a salvarti. Quello che ti suggerisco io è di anticiparlo e tornare tu da lui”

La vampira guarda innervosita l’altro ma torna a sedersi sul divano, in fondo turbata dalle parole usate da Damon.

“Perché dovrei? Nik mi ha ferita”

Il vampiro annuisce e beve un sorso di liquido ambrato dal suo bicchiere prima di replicare.

“È vero, si è comportato da stronzo ma nonostante tutto tu lo ami. Per questo motivo dovresti tornare ad Atlanta. Una volta ho sentito una persona dire che quando l’amore è vero non si può fuggire e, anche se non sono proprio un vostro fan, è palese che il vostro è un legame indissolubile”

Caroline abbassa la testa, gli occhi arrossati e in procinto di versare lacrime ma si fa forza e devia il discorso, non sapendo cosa rispondere al vampiro.

“L’ha detto Lexi ad Elena, vero?”

Damon annuisce e alza il bicchiere in direzione della rossa.

“Un punto per te”

Caroline accenna un lieve sorriso e si passa una mano tra i capelli.

“Anche Stefan mi ha raccontato della sua visione dell’amore, sai era la sua migliore amica. Non so se te la ricordi, ma è quella che hai ucciso”

Il vampiro alza le braccia e sorride beffardo in direzione della ragazza, cercando di non farle notare quanto le sue parole l’abbiano infastidito.

“Ma se l’ha rimpiazzata perfettamente! Tu sei la nuova Lexi: bionda, carina e decisamente meno rompiscatole dell’originale”

Caroline sbuffa e si alza dal divano decisa ad uscire dalla stanza quando la voce del vampiro la costringe a tornare sui suoi passi per la seconda volta nell’arco di pochi minuti.

“Lo ricordo, certo che lo ricordo. Stefan non me l’ha mai perdonato e mai lo farà”

La rossa si gira nella direzione del vampiro e lo guarda con un lieve sorriso ad incresparle le labbra.

“Ti sorprenderesti delle cose che ti ha perdonato”

La vampira successivamente imbocca le scale e và a rifugiarsi nella camera che Elena le aveva preparato mentre le parole sul vero amore pronunciate da Damon continuano a ronzarle in testa, facendole domandare se la scelta di scappare da Klaus fosse stata giusta o meno.
 
 


Bonnie sorride vittoriosa e chiude la telefonata con l’amica d’infanzia soddisfatta e si volta, ancora sorridente, verso Rebekah.

“So dove si trova!”

L’Originaria che era intenta a mangiare un panino nell’autogrill dove le due si erano fermate, guarda impaziente la strega.

“Dove?”

Bonnie sorride felice.

“Da Elena. Credo che dovremmo prendere al più presto un aereo per Toronto”

Rebekah annuisce e non perde tempo, corre fuori dal Grill laciando una banconota sul bancone mentre con la mano libera afferra il braccio della strega e la tira a sé per portarla il più velocemente possibile verso la macchina.

“Forza, muoviamoci allora. Abbiamo una missione da compiere!”

 
 

Esther, diametralmente opposta alla direzione dove si stava dirigendo sua figlia, và alla ricerca di Klaus che, nel suo studio, sta tentando invano di riprodurre il volto della sua donna.

L’ibrido neanche si accorge della madre, troppo impegnato ad accartocciare e a buttare un disegno venuto nuovamente con il volto sconvolto dalle lacrime
di Caroline, ma questa si fa notare schiarendosi la voce.

Klaus subito fa segno alla donna di avvicinarsi alla poltrona e questa, con un sorriso, acconsente.

“Allora madre, cosa vi porta nel mio studio?”

Esther sorride del tono formale del figlio e lo guarda divertita.

“Sono venuta a cercarti Niklaus. Desidero parlarti”

L’ibrido annuisce e fa segno alla donna di proseguire.

“Di cosa precisamente?”

Esther esita qualche secondo prima di rispondere, conscia che l’argomento non sarà facile per il giovane.

“Vorrei parlare di Caroline, Niklaus”

L’Antico sospira leggermente e si passa una mano tra i capelli prima di parlare nuovamente alla madre.

“Temo che non ci sia più niente da dire su di lei. L’ho ferita e lei se ne è giustamente andata”

La Strega Originaria annuisce e guarda incuriosita il figlio.

“Questo l’ho compreso, come ho anche compreso la motivazione che ti ha spinto a tradire la fiducia della tua compagnia, ma la mia domanda è solo una:
se avessi la possibilità di tornare indietro rifaresti le scelte che hai fatto?”

Klaus guarda stupito la genitrice, non si aspettava una domanda del genere da lei ma non fatica a rispondere.

“Per quanto riguarda la nostra storia rifarei tutto dall’inizio ma cambierei decisamente il finale e non la tradirei perché, con il mio tentativo assurdo di sistemare le cose, ho perso una delle persone più importanti della mia vita”

Esther sorride contenta per la risposta datale dal figlio e prende tra le sue una mano dell’ibrido.

“Vedi questo è l’importante: hai riconosciuto finalmente il tuo errore. Quando Caroline tornerà, tu meriterai il suo perdono”

Klaus accenna un sorriso in direzione della donna, decisamente poco convinto che la missione di sua sorella e della strega riesca a portare a risultati positivi.

“Se Caroline tornerà, è meglio che vi correggiate madre”

Esther sorride e si alza dalla poltrona, diretta verso la porta dello studio.

“Non temere Niklaus, Bonnie e Rebekah porteranno a casa la loro amiche. Se non riescono loro, chi potrebbe?”

Klaus sorride divertito alla madre.

“Non vi siete bevuta neanche voi la storia della sfilata, vero?”

La Strega ride lievemente e fa l’occhiolino al figlio prima di uscire dalla stanza, lasciando l’ibrido ai suoi disegni e ai suoi pensieri.
 
 


Caroline sfoglia annoiata un vecchio numero di Cosmopolitan quando sente la porta d’entrata aprirsi.

La vampira si dirige velocemente al piano di sotto con l’intento di poter finalmente parlare con Elena, la quale non era più rincasata da quella mattina.

“Elena sei a casa?”

La doppelganger risponde rapida, troppo, ma Caroline sembra non notarlo.

“Sono in salone”

La rossa sorride e raggiunge l’amica ma la sua espressione muta totalmente quando affianco a lei trova niente di meno che Rebekah Mikaelson e Bonnie Bennet armate di un cipiglio severo che scompare appena riescono a scorgere meglio la vampira tramutandosi in un’espressione completamente scioccata.

La prima a parlare è Rebekah che si avvicina, quasi tremante, all’amica.

“Che..che diavolo hai combinato ai tuoi capelli?”

Bonnie anche non può fare a meno di guardare scioccata la vampira.

“Care avevi giurato che non li avresti mai tinti”

La giovane si stringe tra le spalle e incrocia le braccia sotto al seno, nervosa.

“Non è la fine del mondo. Mi sentivo in vena di cambiamenti e li ho fatti rossi, mi piacciono così”

Rebekah si riprende e guarda quella che per lei è più una sorella che un’amica decisa.

“Questa non sei tu Caroline e non pretendere di cambiare personalità solo cambiando colore di capelli”

La rossa sbuffa e và a sedersi sul divano, imitata presto dalle altre amiche che aspettano che lei parli.

“Allora, perché siete qui?”

Rebekah scambia un’occhiata eloquente con Bonnie, la quale decide di parlare al posto dell’Originaria per evitare che questa stacchi la testa dal collo di Caroline per il nervosismo.

“Siamo venute qui dopo averti cercata a Charlotte perché ci hai fatte tremendamente preoccupare Care, non hai più chiamato!”

La vampira, già chiara di carnagione di suo, sbianca ancor di più raggiungendo un colorito spaventosamente cereo.

“Siete state da Tyler?”

Rebekah annuisce piuttosto innervosita e non ci mette molto a informare l’amica di quello che pensa della sua trovata.

“Pessima idea a proposito Caroline e piuttosto un cliché. Sono contenta che tu ti sia fermata prima di combinare una sciocchezza”

Elena, che era rimasta in silenzio, passa lo sguardo da Rebekah a Caroline perplessa.

“Tyler? Sei stata con Tyler Care?”

Rebekah guarda derisoria la rossa.

“Non gliel’hai detto? Eppure è la tua migliore amica!”

Caroline, all’ennesima frecciatina dell’Originaria, sbotta e la guarda arrabbiata.

“Si può sapere che diavolo vuoi Beks? Sei venuta qui per farmi sentire in colpa quando quello che ha iniziato è stato tuo fratello o ti sei per caso dimenticata che l’ho trovato nel nostro letto mentre faceva sesso con la sua ex?”

Rebekah si alza in fretta dalla poltrona arrabbiata e guarda l’amica di fronte a sé con occhi fiammeggianti.

“No che non l’ho dimenticato Caroline e fidati, ho reso perfettamente chiaro a Nik il concetto che non apprezzo quello che ti ha fatto ma ha capito il suo sbaglio e voi..voi vi amate così tanto. Devi tornare a casa”

Caroline, anche se le parole dell’Antica l’hanno colpita, non può fare a meno di scuotere la testa.

“Non posso Rebekah. Lui mi ha fatto del male, più di quanto qualsiasi persona avrebbe potuto farmene e se tornassi indietro probabilmente me ne farebbe
ancora”

Bonnie sospira e, inaspettatamente, prende la parola.

“Care sai quanto io non sopporti Klaus ma puoi fidarti di me se ti dico che è stato veramente male. Certo, non si è messo a mangiare gelato o ad ascoltare Adele ma è stato uno schifo, non parlava quasi con nessuno e è stato per una settimana costantemente da solo. Sa di aver sbagliato”

Rebekah dà manforte alla strega e le si avvicina.

“E poi Care il tuo posto non è qui. Il tuo posto è con noi a casa, ad Atlanta. Torna, almeno provaci, poi potrai anche decidere di non perdonare Nik ma almeno sarai a casa con delle persone che ti vogliono bene”

Elena guarda l’Antica piccata e le punta un dito contro.

“Ehi, io le voglio bene!”

L’Originaria minimizza il tutto con un’alzata di spalle e la guarda a malapena mentre le risponde.

“Mai quanto me”

Caroline ignora il battibecco tra le sue amiche e si concentra sulla sua decisione da prendere.

La vampira è piuttosto indecisa perché se da una parte non vede l’ora di tornare alla sua quotidianità consistente nel svegliarsi e fare colazione con la sua famiglia, chiacchierare con le sue amiche e scherzare con Stefan e Kol, non può fare a meno di pensare che tornare ad Atlanta comporterebbe avere sempre intorno Nik e la ragazza non è certa che sia pronta o che sia quantomeno giusto da parte sua perdonare l’ibrido.

Caroline si prende la testa tra le mani indecisa proprio quando Damon entra in casa e arriva in salotto divertito dal trovarsi di fronte due ospiti quantomeno
inattese.

“Qual buon vento! Strega, Becky! Avete deciso di fare un viaggetto insieme?”

Bonnie e Rebekah sollevano in sincrono gli occhi al cielo, annoiate dall’atteggiamento sempre derisorio di Damon e decidono di ignorare il vampiro che, non contento, focalizza la sua attenzione su Caroline.

“Allora Barbie torni a casa?”

La vampira sbuffa e si volta verso Damon con lo sguardo perso.

“Io..non lo so. Dovrei? Sarebbe giusto intendo?”

Bonnie e Rebekah, nuovamente, si ritrovano ad agire in contemporanea, questa volta per rispondere a Caroline sdegnate.

“E lo chiedi a lui?”

Le due poi si guardano schifate e Caroline sospira confusa.

“È solo che non so che fare. Amo Nik e lo amerò per sempre ma non sono sicura di essere pronta a vederlo nuovamente, anche se la tentazione di tornare ad Atlanta con voi è alta”

Rebekah approfitta dell’indecisione dell’amica e le afferra la mano sfoderando il suo migliore sguardo convincente e implorante.

“E allora torna. Ti prego Caroline, stare lì senza te è completamente diverso”

La vampira si morde il labbro convulsamente prima di sospirare afflitta.

“Io..non lo so proprio Bekah”

L’Antica, non sapendo più cos’altro inventarsi alza le braccia e si risiede sulla poltrona sconfitta, proprio nel momento in cui il suo telefono inizia a squillare.

L’Originaria risponde velocemente, contenta che il suo Stefan la stia chiamando.

“Ehi”

Il fidanzato, nella sua camera da letto, sorride del tono di voce dolce usato da Rebekah.

“Ehi, come vanno le cose lì?”

Rebekah ringhia rumorosamente quando Damon le strappa, rapido, troppo perché lei possa fermarlo, il telefono dalle mani per apprestarsi a rispondere
serafico al fratello.

“Alla grande little bro

Stefan inarca un sopracciglio, perplesso.

“Damon? Che ci fai con Rebekah?”

Il vampiro ghigna divertito prima di rispondere.

“Una reunion. Spero non ti dispiaccia ma stiamo rivangando i bei vecchi tempi”

Damon finisce in tempo di formulare la frase che l’Originaria si riprende il cellulare e gli dà un cazzotto nello stomaco, facendolo piegare in avanti.

Rebekah và poi a sedersi nuovamente sulla poltrona, sotto lo sguardo divertito di Caroline e Bonnie e quello arrabbiato di Elena.

“Tuo fratello è un’idiota comunque sono a Toronto. Caroline è qui ma non si decide a tornare a casa”

Stefan non può fare a meno di sorridere vittorioso quando un’idea geniale gli passa per la mente.

“Passamela Bekah, provo a convincerla io”

L’Originaria annuisce e dà il telefono a Caroline che sbuffa prima di iniziare anche solo a parlare con il vampiro.

“Senti Stef sono piuttosto combattuta, non ti ci mettere anche tu”

Il vampiro sogghigna.

“Mi dispiace sapere che stai così Caroline ma torneresti se fosse veramente necessario?”

La rossa corruga le sopracciglia, perplessa, come il resto dei vampiri all’ascolto della conversazione.

“Beh, si. Se fosse una cosa di vita o di morte tornerei”

Stefan sorride apertamente e si passa una mano sulla mandibola, soddisfatto.

“Allora devi tornare subito qui ad Atlanta”

Caroline guarda allarmata in direzione delle amiche, alla ricerca di risposte che quelle però non sanno fornirle.

“Di che parli Stef? Qual è l’emergenza?”

Il vampiro ride di gusto e risponde pacato alla ragazza, sapendo di avere la vittoria in mano.

“Ricordi la promessa che mi avevi fatto qualche mese fa? Non è proprio questione di vita o di morte ma credo che sia un’ottima ragione per tornare a casa”

Caroline si guarda intorno decisamente perplessa ma poi si ricorda della promessa fatta all’amico nella quale aveva giurato di essere al suo fianco quando
di sarebbe proposto a Rebekah e sbuffa, infuriata.

“Stai veramente tirando fuori questa storia ora Stefan?”

Il vampiro ride nuovamente e annuisce.

“Si, perché in questo modo sei costretta a tornare”

Caroline digrigna i denti e trattiene a stento un’imprecazione.

“Bene. Ci vediamo tra qualche ora”

La rossa chiude la comunicazione nella confusione generale ma non si perde in spiegazioni e và subito ad abbracciare Elena.

“Grazie per l’ospitalità. Ti voglio bene”

Elena ricambia l’abbraccio anche se piuttosto incerta del perché la sua amica stia tornando a casa così di fretta.

Quando la rossa deve salutare Damon ci pensa qualche secondo prima di abbracciare anche lui che, sorridendo beffardo, le scompiglia i capelli.

“Ci si rivede Barbie”

La vampira quando si stacca accenna un sorriso e piega la testa in segno di ringraziamento nei confronti del corvino che l’aveva consolata più volte,
anche se a modo suo.

La giovane poi si volta verso le amiche e le guarda perplessa.

“Allora? Dobbiamo andare o no?”

Le due annuiscono e velocemente escono dalla casa dopo aver salutato i due vampiri e aver permesso alla rossa di prendere il suo leggero bagaglio
quando Rebekah dà una spallata a Bonnie.

“Ci siamo riuscite”

La strega annuisce e sorride.

“Già, a quanto pare siamo un buon team”

Rebekah sorride e manda un messaggio al fidanzato prima di chiudersi lo sportello dell’auto sportiva alle spalle.

“Non so come tu abbia ricattato Care ma ti ringrazio. Ti ricompenserò adeguatamente per quello che hai fatto quando sarò a casa :P  –Beks” 


Angolino Autrice:

Salve a tutte! Non ho molto tempo per le note personali oggi ma ci tengo a dedicare questo capitolo alla mia adorata 
ErikaconlaK che è sempre un tesoro e alla quale voglio taaanto bene (cara spero che tu abbia colto l’allusione di Bonnie al Klaus disperato xD). Inoltre vi ringrazio tutte per seguire questa storia e per recensirla, sapete che vi amo e..niente, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non vi abbia deluso. A presto con il prossimo aggiornamento nel quale scopriremo come andranno le cose con Caroline di nuovo ad Atlanta, si prevedono fuochi d’artificio :P Bacii, Alessandra.
Vi ricordo come sempre la pagina
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