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Autore: _perfectstyles    05/08/2012    2 recensioni
Prologo:
A volte dicono che gli opposti si attraggono, forse per alcune persone sarà vero, ma se c’é una cosa che so per certo é che io non potrò mai, e ripeto MAI andare d’accordo con Harry Styles, il fratello della mia migliore amica Gemma 
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2


-E mi raccomando, appena arrivi chiama.- sbuffai
–Mamma? Guarda che non parto per il Vietnam, Gemma abita a tre isolati da qui, non succederà nulla, sono stata moltissime volte a dormire da lei no? Non abbiamo dieci anni.-
dissi calcando sull’ultima frase. Lei mi guardò e continuò a farmi raccomandazioni inutili, ignorando completamente ciò che avevo appena detto. Sentii il clacson dell’auto di Gem nel vialetto, afferrai lo zaino e diedi un bacio veloce sulla guancia di mia madre.
 –Mi raccomando…- non la lasciai finire e uscii di casa urlando
–Si, stai tranquilla mamma.- aprii la portiera della Mini rosa di Gemma e lasciandomi cadere sul sedile sospirai
–Ricordami perché hai un’auto pazzesca? A già, sei ricca sfondata.- lei rise
–Sono contenta anche io di vederti. Ehi, come mai quella faccia?- roteai gli occhi
–Mia madre. No, seriamente, secondo me non si rende davvero conto che non ho più dodici anni. Continuava a dirmi cose del tipo “Quando arrivi chiama” o “Non state alzate fino a tardi” le stavo per chiedere se mi prendeva per il culo.-  Gem scosse la testa e mise in moto ridacchiando
–Infondo è positivo, vuol dire che ci tiene a te se si preoccupa.- disse trattenendo una risata
–No, spiegami, ora ti ci metti anche tu?- le lanciai uno sguardo sconvolto e lei scoppiò di nuovo in una risata fragorosa
–Okay,okay, stavo scherzando. Cambiando argomento, indovina con chi sono uscita ieri sera?- mi guardò pimpante –Fammi indovinare, un nome a caso, Louis?- dissi fingendomi emozionata. Lei strillò eccitata
 –Oh mio Dio, sììì. Appena mi ha visto mi ha abbracciata e mi ha chiesto di andare a fare un giro. È stato così dolce Ellie.- sospirò sognante –Oggi quando verrà a trovare mio fratello ha detto che deve darmi una cosa, non sto più nella pelle.- se non fosse perché stava guidando, penso che si sarebbe messa a saltellare come una bambina. –Ehi ehi, sono felice per te Gem, ma ora fa’ attenzione alla strada sennò non arriverai a vederlo.- dissi così da farla rallentare
. –Oddio, hai ragione, se mi mostrerò troppo felice capirà che mi piace, devo essere leggermente distaccata.- scossi la testa,era inutile farla ragionare quando era presa da un ragazzo, impazziva, era su un altro pianeta. Svoltò nel vialetto della sua villona e parcheggiò –Eccoci a là maison.- disse con fare teatrale. Entrammo nel sontuoso atrio di marmo e trovammo Anne, sua madre, ad accoglierci. Lei mi abbracciò
–O Ellie, sono così contenta di vederti, era da tanto che non venivi a trovarci. Come stai? E la scuola?- le sorrisi e Gem sbuffò –Mamma? Hai intenzione di sottoporla ad un interrogatorio o possiamo andare in camera?- se avessi parlato così a mia madre, ora probabilmente il mio cellulare sarebbe sotterrato in giardino. Ma Anne era diversa, era una mamma mitica, permetteva a Gem di fare quasi tutto e, soprattutto non era imbarazzante come i miei genitori. Lei ridacchiò –Okay, ho capito, ora me ne vado e vi lascio sole. Oh, a proposito, stasera torno tardi perché devo passare dall’ufficio quindi potete ordinare qualcosa da mangiare dove volete. Ciao ragazze.- ci sorrise per poi uscire di casa.
Gem sbuffò –Scusa- disse –sa essere pesante quando vuole.- io la guardai più o meno come si guarderebbe un marziano.
–Gem? Ma sei impazzita? Tua madre è un mito, se la definisci pesante, con la mia ti spareresti dopo dieci minuti.- lei rise –Ma va, tua madre è una donna simpaticissima.- disse sicura. Lasciammo perdere l’argomento genitori ed andammo in camera sua.
Tanto per capirci, quando dico camera, intendo campo da calcio. La stanza di Gem infatti è enorme. Mi sedetti sulla sua fighissima poltroncina girevole e lei si sdraiò sul letto
–Okay, godiamoci gli ultimi minuti di pace prima dell’arrivo dei mammut.- disse indicando la foto del fratello.
L’avevo visto solo in foto e dovevo ammettere che era davvero bellissimo, aveva una marea di riccioli biondi e due occhi verde mare dove avresti nuotato per ore inoltre era quasi la fotocopia di Gem. Tuttavia, aveva un po’ l’aria del fighetto e, stando ai racconti della sorella, lo era sul serio.
–Hai sete?- chiese lei guardandomi e andando ad accendere il portatile
–Mmh, un pochino.- dissi.
 –Okay, vado a prendere un paio di aranciate prima che arrivi la mandria assetata.- disse e non potei che ridacchiare –No, lascia, vado io, ormai so dov’è la cucina, tu messaggia con il tuo amato ragazzo-delle-bretelle.- le lanciai uno sguardo beffardo e lei mi fece una linguaccia.
–Okay, e se li trovi, porta anche due pop corn, altrimenti dovremo stare a digiuno fino a stasera e sinceramente, non credo di farcela.- disse appoggiando una mano sullo stomaco che gorgogliava facendo una smorfia. Scesi la scalinata e mi diressi verso la cucina. Okay, c’erano almeno tredici ante di legno, tutto stava nel capire dove tenessero i pop corn. Riempii due bicchieri di aranciata e cominciai ad aprire le ante una ad una. Ero intenta ad aprire l’anta sopra il frigo quando qualcuno mi appoggiò una mano sulla spalla dicendo
–Ehi!-
sobbalzai, mi girai di scatto e rovesciai l’intero bicchiere di liquido arancione sulla maglietta bianca del proprietario della mano. Alzai lo sguardo e guardai il ragazzo sporco di aranciata, era il fratello di Gem, Harry.
Che figura di merda, uccidetemi vi prego! Mi alzai da terra e lui mi guardò in cagnesco –Scusa, mi dispiace tanto, io non…- lui non mi lasciò finire e urlò –E tu chi cazzo saresti? Cosa ci fai in casa mia? Guarda come minchia ai conciato la mia maglietta nuova.- disse strizzando un lembo della maglia nel lavandino. Ma che razza di stronzo era quel tipo? -Senti, ho detto che mi dispiace okay? E comunque sono un’amica di Gem- dissi risentita.
Lui rise aspro –Non me ne frega un cazzo delle tue scuse, dovrei chiederti le 20£ che ho speso per comprarla.- disse incazzato per poi voltarsi e andarsene borbottando tra se ‘Che cazzo di amiche ha mia sorella!?!’ tornai in camera di Gem furiosa, come si permetteva quello stupido ricciolino di insultarmi?  Vedendo la mia espressione, lei mi guardò attenta
–Ehi, come mai quella faccia?- disse preoccupata
–Tuo fratello è un cretino.- dissi semplicemente appoggiando le bibite sulla scrivania.
Lei spalancò gli occhi –Oddio, l’hai conosciuto? Che ti ha detto?- disse a metà tra l’ansioso ed il curioso
–Niente di che, mi ha insultato perché l’ho riempito di aranciata.- dissi incavolata. Lei scoppiò a ridere e non la smise per un paio di minuti. La guardai mentre si teneva la pancia ridendo e le lanciai uno sguardo confuso
–Gem? Mi spieghi che c’è di divertente?-
lei si asciugò le lacrime che le rigavano il viso e si calmò
–Mi immagino la faccia di Harry, sei stata mitica Ellie, l’hai riempito per bene almeno?- disse ridacchiando.
Non potei trattenere un ghigno al pensiero della faccia del riccio che si sbracciava e strizzava la maglietta zuppa –In effetti era proprio fradicio…- Gem batté le mani
–Ottimo lavoro signorina Pierce.- disse con un finto tono autoritario per poi scoppiare a ridere. –Senti, visto che ora tuo fratello ce l’ha a morte con me per aver rovinato la sua fantastica maglia e sarebbe rischioso aggirarmi sola per casa, che ne dici di accompagnarmi in cucina a cercare del cibo?- dissi sorridendo. Lei annuii –Ottima idea, sto morendo di fame.- Andammo in cucina e lei aprii il frigo –Okay, il cetriolo non ha ancora saccheggiato il frigo.- disse contenta
-Allora, c’è della pizza da mettere in microonde, delle patatine oppure…Sì, c’è ancora del gelato.- disse con un sorriso a 32 denti vittoriosa
–Vada per il gelato.- ci mettemmo a chiacchierare ridendo come due cretine. La voce del riccio che urlava, probabilmente dalle scale, interruppe la frase di Gem.
–Gemma! Se arrivano i ragazzi digli di aspettarmi di sotto e di non rompere i coglioni.- disse sbrigativo.
Lanciai uno sguardo alla mia migliore amica –Però, fine il fratellino eh?- lei sbuffò –Non dargli retta, è solo un esaltato.- disse scuotendo la testa. Il campanello suonò e lei si alzò con un sorriso che andava da orecchio a orecchio
–Louis- disse agitata.
Andò alla porta e tornò poco dopo con quattro ragazzi al seguito. La prima cosa che non potei fare a meno di notare era quanto fossero belli. Gem era a braccietto con il famoso Louis e trillò –Ragazzi, questa è Ellie, la mia migliore amica.- un ragazzo moro dagli occhi color nocciola e una frangia perfetta mi sorrise –Ciao, io sono Liam. Loro sono Niall, Louis e Zayn.- disse cordiale. Gli altri ragazzi accennarono un sorriso, poi, il biondino, che a quanto avevo capito doveva chiamarsi Niall ululò
–Gelatoooooo!!! Posso prenderne un po’? Ho una fame che non ci vedo.-
Gem rise e gli passò un cucchiaio –Mi mancavano i tuoi tre stomaci Horan.- e lo guardò ghignando. Lui le rivolse una linguaccia divertita
–Haha, sei sempre simpatica eh?- poi si buttò sul gelato e non proferì parola.
Stavo chiacchierando con Liam e Zayn quando sentimmo un fischiettio e mi girai verso il lavandino. Il riccio era intento a versare un bicchiere d’acqua…sulla mia felpa. Ci misi un secondo a realizzare cosa stesse facendo poi saltai in piedi e gliela strappai di mano
–No, dico, sei cretino? Ci sei nato deficiente o ci sei diventato col tempo?- dissi urlando sotto lo sguardo di tutti. Lui, per niente preoccupato ridacchiò e mi guardò con aria innocente
–Aah, non è così che ci si presenta ora? Scusa, credevo fosse d’abitudine.- disse ironicamente
–Ma sei proprio uno stronzo lo sai? Brutto idiota, ti avevo già chiesto scusa prima.- dissi cercando di trattenere l’impulso di prenderlo a schiaffi. Zayn ci guardò confuso poi disse
–Ma…ma voi vi conoscete?- chiese, probabilmente sconcertato dal nostro modo di ‘dialogare’
–No- dissi io convinta –E non ci tengo nemmeno.- aggiunsi scoccando un’occhiataccia al riccio che rideva divertito
. –Gem, ti spiace se vado di sopra?- le chiesi. Lei smise di ridere alla battuta di Louis e mi guardò sorridendo –Okay, tra poco arrivo anche io.- salì le scale e mi chiusi nella sua camera. Avrei volentieri spaccato qualcosa.
Brutto cretino di un fratello della mia migliore amica, non ti conosco nemmeno da due ore e già ti odio. 



Tadaaaaaa!
Ecco il secondo capitolo :) Il primo l’ho messo solo ieri sera ma visto che avevo già scritto questo lo posto lo stesso  :) Ringrazio tutte quelle che hanno letto, recensito o seguito la storia  per me è importantissimo il vostro parere  :) così mi vengono idee per continuare ;)
Thank you ;)
Un abbraccio by Harrys_wife_  :)
(scusate gli eventuali errori, ho riletto ma non si sa mai xD) 

 
   
 
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