Continuavano le prove e ogni giorno diventavamo più bravi. Le
scenografie erano quasi finite. Mancavano due settimane alla nostra esibizione
e io dovevo ancora dirlo ai miei.
Mancavano anche tre giorni al mio compleanno. 18 anni,
maggiorenne.
Stavo rimuginando su questo e altro nel mio letto quando mia
madre mi chiamò per la colazione. Scesi e bevvi solo una tazza di tè.
«Tesoro, tieni. Hanno portato questa per te» disse papà
porgendomi una busta. La aprii. All’interno c’era un biglietto aereo con
direzione Los Angeles e un foglietto con scritto ‘Mi sembra che tra poco sia il
compleanno di qualcuno, quindi credo che questo qualcuno possa venire a fare
visita al suo ragazzo che muore dalla voglia di rivedere il suo qualcuno
preferito. Ciao’
«Scar? Perché sorridi?» chiese Ryan che era appena
arrivato.
«Perché andrà a trovare il suo ragazzo a Los Angeles» rispose
mamma per me. La guardai con gli occhi sbarrati. Come lo sapeva?
«Louis ne ha già parlato con noi» Tomlinson, come siamo previdenti..
«Quindi posso andare?»
«Certo!»
«Oddio, vi voglio benissimo!» abbracciai i miei.
Lo dissi ad Alex che iniziò a saltellare, poi esclamò
«Dobbiamo andare a fare shopping!» la guardai ridendo
«Non mi bastano i vestiti che ho? Sono tre giorni mica tre
anni!» lei posò uno sguardo di rimprovero su di me.
«Scarlet, tesoro, lascia fare a mamma Alexandra. Ne sa più di
te. Ora noi andiamo a fare shopping. Ok?»
«Va bene» mi arresi.
Il giorno dopo alle 10 p.m. ero in aeroporto, pronta per il
volo. Salutai tutti e mi imbarcai.
Dopo molte e interminabili ore atterrammo.
Mi aveva già detto Louis che non sarebbero potuti venire a
prendermi per motivi di sicurezza, sia loro che mia. Qualcuno mi avrebbe
accompagnato al loro albergo. Dovevo solo trovare quel qualcuno. Sarebbe venuto ancora Josh? Molto improbabile.
Mi guardai intorno finchè non sentii che qualcuno mi toccava la
spalla destra.
«Sei Scarlet?» mi voltai e vidi una persona incappucciata.
Notai un particolare, gli occhi verdi.
«Harry!!» dissi abbracciandolo.
«Shh! Nessuno deve sapere che sono io»
«Mi avevate detto che..»
«Non ti preoccupare. Vieni con me» lo seguii finché non
raggiungemmo un’auto scura nel parcheggio dell’aeroporto.
Guardai fuori dal finestrino per tutto il viaggio, non credevo
ai miei occhi. Tutto sembrava surreale.
La macchina si fermò sul retro di quello che sembrava un hotel
di lusso. Entrammo da una piccola porta sorvegliata da due uomini in nero e
iniziammo a salire le scale. Dopo tre rampe percorremmo un corridoio fino a
raggiungere una porta con una targa in ottone con inciso il numero 184. Harry
bussò e gli venne subito aperto.
Sentii un mormorio poi un urlo.
«Scaaaaaar!!!» corsi verso Louis e gli saltai al collo.
Tra gli ‘Ohh’ degli altri mi baciò. «Mi sei mancata» disse. «Anche
tu» risposi io.
Passammo il resto della giornata tutti insieme. Era impossibile
allontanarsi dall’hotel. Fuori era pieno di ragazze che urlavano e aspettavano
che anche solo uno dei membri della band uscisse allo scoperto.
Poi, vero le 17, Louis mi chiese se avevo voglia di assistere
alle prove del concerto di quella sera. Accettai e ci dirigemmo tutti insieme a
bordo di un macchinone verso lo Staples Centre. Alla fine delle prove Niall,
Harry, Liam e Zayn si ritirarono in camerino per il trucco, Louis rimase con
me.
«Sai, non credo che avrei resistito ancora molto senza
vederti..» disse abbracciandomi. Rimasi in silenzio.
Poco dopo lo chiamarono per prepararsi e dovetti lasciarlo.
«Ci vediamo dopo, principessa» mi disse con un sorriso. Lo
salutai con un cenno della mano.
Dall’esterno di sentivano le urla di migliaia di ragazze che
aspettavano che il concerto iniziasse.
Un ragazzo dello staff mi invitò a seguirlo.
Alle 21 il concerto iniziò. Lo Staples Centre era colma di
persone.
Verso la fine Louis prese la parola.
«Allora ragazzi!! Ci dispiace tantissimo ma siamo quasi
giunti alla fine! Prima di un’ultima canzone volevamo fare gli auguri alla
nostra amica Scarlet che compie gli anni domani» Cosa..?! urla di assenso.
«Che ne dite di aiutarci a cantarle
‘Tanti auguri’?» Oh, mamma. Altre
urla.
Chiusero poi con l’ultima canzone, I want, e salutarono i fan
per poi uscire dietro le quinte.
Appena furono vicini a me riuscii a sussurrare un grazie e loro
mi abbracciarono.
Poco più tardi eravamo pronti a risalire in macchina per tornare
all’hotel. Qui si presentò un piccolo problema. Tutte le uscite erano bloccate
da ragazze.
«Possiamo uscire lo stesso, non sarebbe la prima volta..»
osservò Niall.
«Però oggi c’è Scar!» continuò Liam.
Io ero in piedi vicino a Louis che teneva il braccio destro
sulle mie spalle.
«Facciamo una cosa, mettiti questa» disse Harry
togliendosi la felpa che aveva indosso «Calati il cappuccio sulla faccia e
stai in mezzo a noi. Cerca di farti vedere il meno possibile» annuii e presi
l’indumento e feci come mi aveva chiesto.
Ero in pantaloncini e si sarebbe comunque notato che ero una
ragazza, ma ero sicura che le attenzioni si sarebbero rivolte a loro e
probabilmente non mi avrebbero notata.
«Siete pronti?» chiese Paul guardando i ragazzi. Loro
annuirono. Poi si rivolse a me «Cerca di farti notare il meno possibile»
«Certo» risposi.
Aprirono le porte. Gli urli si fecero ancora più forti. In
moltissime tendevano le mani perché i ragazzi le stingessero.
«Carini e coccolosi, ragazzi» disse Louis, strappandomi un
sorriso.
Erano a cerchio intorno a me. Corremmo il più veloce possibile
verso la grossa auto dell’andata e entrammo. Speravo che nessuno mi avesse
notata.
«Ce l’abbiamo fatta. Batti il cinque!» esclamò Niall
rivolto a me. Io lo feci sorridendo.
In qualche minuto raggiungemmo l’hotel.
Uno dello staff mi mostrò
poi quale sarebbe stata la mia camera.
Era grandissima per una persona sola. Dalle enormi finestre a
parete si vedeva la scritta Hollywood illuminata dai fari. Stavo mettendo il
pigiama quando sentii bussare alla porta. Andai
ad aprire.
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Ehilà!
Scar è riuscita a vedere Louis! Yeee (?) ok la smetto.
Cosa ne pensate? Se vi è piaciuto me la lasciate una recensione? Suvvia, lasciatela anche se vi ha fatto schifo, così mi aiutate a migliorare lol
Bene, ci vediamo con il prossimo c:
Ciaao.
Ga.