Innanzitutto
chiedo scusa per l’immenso ritardo. Avrei voluto aggiornare
molto prima, ma
come alcuni di voi sapranno ho avuto un sacco di problemi. Primo fra
tutti, la
pigrizia e la mia perdita totale di ispirazione. A questo punto mi
chiedo se
non sarebbe più pratico accettare richieste. (Proposte
aperte, signore e
signori, fatevi avanti!)Secondo, il mio vecchio pc ha deciso di
abbandonarmi
premendo il tasto dell’autodistruzione e portando con se la
scheda video. Ergo,
niente pc per un bel po’ di giorni. Bella storia. Terzo,
the last but not the least, la connessione internet. Mi
sono presa delle ferie, giusto
per staccare un pò. Ovviamente avevo portato con me una
chiavetta internet ma…
No. Non ha voluto funzionare e, quando ha deciso di farlo, dovevo
già rinnovare
l’abbonamento. Insomma, ho deciso di rinunciare ed aspettare
il momento più
opportuno per aggiornare la mia storia. Vi prego sinceramente di
perdonarmi.
Cercherò di impegnarmi molto di più, lo prometto.
Vi adoro.
Concludo
ringraziando Moncherie
per
avermi inserita fra i suoi autori preferiti (sono rimasta a bocca
aperta,
ancora grazie!), Petitecherire
che continua a
seguire questa orribile raccolta (e per sopportare le mie continue
recensioni
:P ), _Sherry_
per aver inserito “Saraba”
fra le preferite, e tutti coloro che semplicemente leggono
le mie storie. Grazie.
[Di
scommesse e lavatrici ]
Prompt: Crash, lust,
cards;
Pairing: Leo Aiolia,
Gemini Kanon, Sagittarius Aiolos, Gemini
Saga;
Rating:
Giallo;
Warning:
One-shot
(828 parole); Ipotetico
post Hades. Mi servivano
questi
personaggi, altrimenti determinate battute non avrebbero avuto lo
stesso
effetto. Inoltre la mia mente malata purtroppo concepisce i finali
tristi solo
di rado. E come potrete sicuramente notare, qui vivono tutti felici e
contenti.
(Solo per questo sarei obbligata a mettere “AU” fra
i warning. Bah! ) Insomma,
situazione paradossale che non mi convince affatto, ma con personaggi
che si prestavano
bene al gioco. Per sicurezza, inserisco anche un OOC. I giudici sarete
voi,
però.
-Credi ne
avranno ancora
per molto, quei due?- bofonchiò
un
titubante Aiolia, carte alla mano e sguardo insondabile.
“Los…Los, rallenta, non così
veloce…”
-Non so e non
voglio
sapere nulla. Per favore, vogliamo continuare a giocare? Se ci penso un
solo
minuto di più mi si blocca la crescita…-
-Kanon, a
trent’anni la
crescita è già
bloccata-
-Non era di
altezza che
parlavo- Ghignò
all’espressione fra il
disgustato e il divertito dell’altro.
–Rilancio-
Concluse, posizionandosi
più comodamente sulla sedia.
“Si!…Continua…”
-Che schifo!-
sbottò
Aiolia, portandosi una mano a coprire il volto. -Ci sto, vedo- Aggiunse poi, lanciando in
malo modo le
fiches sul tavolo. –Dai le carte-
Kanon
eseguì, ordinando
una accanto all’altra le prime tre del mazzo. Entrambi gli
sfidanti si chiusero
in un silenzio di tomba analizzando la propria mano.
“Saga…Saga,
se fai così… Non so quanto…”
-Allora, ti
decidi o no?
Io di rimanere qui tutta la notte non ne ho proprio
l’intenzione, sia chiaro!-
Sbottò l’ex generale di Poseidone, mentre si
massaggiava nervoso le tempie.
“Lascia
fare a me, fidati…”
Cercando in
qualche modo
di sovrastare gli ambigui cigolii e tonfi secchi provenienti dalla
stanza
accanto, il Leone tuonò: -Rilancio!-
-Vedo- Rispose
con tono
altrettanto alto l’altro, unendo la puntata al piatto.
– Che poi mi chiedo. Una
camera come tutte le persone normali, no? Cos’ha la
lavanderia di così
affascinante?- Scoprì infine la quarta carta.
-Vallo a
chiedere a loro,
se vuoi. Io ti aspetto qui- Propose
candidamente.
-Ah, ah.
Simpatico, Simba-
Sorrise poco convinto Kanon. -Check-
“Saga,
credo che stia per…”
“Anch’io…”
-Check!- Guardò
l’avversario scartare prima una carta
dal mazzo, poi, lentamente voltare il river.
“Aiolos!”
Sbuffò
innervosito, Aiolia,
posando silenziosamente alcuni dischetti laccati di rosso accanto
all’enorme
mucchio che imponente riposava in mezzo ai contendenti. - Rilancio di
due. A
te- Impallidì notevolmente quando incontrò il
ghigno sornione di Kanon, fiches
tintinnanti alla mano.
-All. In.
– Scandì
quest’ultimo, leccandosi le labbra.
“Saga!
Per gli Déi!”
-Fammi vedere
che sai
fare, lumaca di mare- Rispose a tono il custode della quinta casa, un
sorriso
appena accennato. –Conosco il tuo gioco-
Simultaneamente
voltarono
le loro carte.
“LOS!
Io…Io…!”
-MERDA!- I pugni
di Kanon
si scontrarono violentemente con il piano di legno, compromettendo del
tutto il
già precario equilibrio del tavolino. - Una coppia di dieci?
Una coppia di dieci?! Maledetto
bastardo!-
-Kanon, questo
è il tuo
quarto bluff. Anche un bambino saprebbe leggere la tua pessima faccia
da poker,
dopo tre partite. Certe volte mi domando come tu abbia fatto a fregare
così
bene Poseidone.- Concluse
Aiolia
gongolante chiudendo in un affettuoso abbraccio l’immenso
piatto in palio.
-Crepa, micio-
Ribattè
offeso l’altro – Quanto ti devo?- Aggiunse
sistemando le carte sparpagliate in
giro.
-Beh,
ecco… Diciamo…-
Iniziò Lia, contando la vincita grossolanamente sulle dita
–Direi una
pizza- Sorrise poi,
amichevole. –Visto
che animo magnanimo?-
-Sono commosso-
Rispose
Kanon. –Ma non voglio favori da te, chiaro? Ho un…-
Un rumore di
ferraglia,
forse molle, in frantumi accompagnata da urla e grugniti di ogni sorta
interruppero il suo sproloquio.
“Saga,
Saga, non resisto, devo…Devo!”
“NO!
Ti prego!”
-Ok, e pizza
sia- Tagliò corto Kanon, il volto
impallidito dallo shock, mentre si fiondava fuori dalla terza casa il
più in
fretta possibile.
-Ottima scelta-
Concordò l’altro, mentre lo seguiva
a ruota, i palmi premuti sulle orecchie. –Non
riuscirò mai più a guardare in
faccia mio fratello, lo so-
-Non dirlo a me-
-Ti avevo detto
di non allentarlo così tanto, quel
bullone!- Sbraitò un infuriato Saga tamponandosi i capelli
con un asciugamano.
Aiolos, altrettanto fradicio, uscì dalla lavanderia, chiave
inglese e
cacciavite saldi in mano.
-Hai una vaga
idea di cosa sarebbe accaduto se non
mi fossi comportato così? C’era troppa pressione,
dovevo! Ma tu no,
figuriamoci, avresti preferito mille volte esplodere insieme a
quell’affare che
vedere un po’ d’acqua sul pavimento-
Ribatté.
-Un
po’ d’acqua? Un po’
d’acqua?! Lì sotto è completamente
allagato, ti rendi conto?
Ora chi lo sente, il Grande Sacerdote? Mi dispiace, io non ci tengo!-
-Saga..-
-E la muffa?
Come la vogliamo mettere con la muffa?
Ci vorranno giorni, non voglio nemmeno pensare a quanto verranno a
costare le
riparazioni e poi..-
-Saga-
-…E
poi è per principio, diamine! Che vergogna. Non
saper riparare un guasto simile? Che idiota, che…-
-Saga!-
Silenzio.
-Che cosa c’è?!-
-Lo stai
facendo. Di nuovo. Non sbroccare-
-..Scusa.-
Sbuffò, voltando lo sguardo altrove, un
broncio fanciullesco sul volto.
-La rimetteremo
apposto, la lavatrice, dai.- Lo
consolò con fare paterno Aiolos, mentre gentilmente gli
posava una mano sulla
spalla.
-D’accordo.
Però potevano darci una mano-
Si lamentò Gemini strizzandosi per
l’ennesima
volta i capelli. – A proposito- Continuò poi,
spostando lo sguardo verso la
sala centrale – Dove sono finiti?-
-Chi?- chiese
l’altro distrattamente, alla ricerca
di un altro asciugamano.
-Mio fratello ed
Aiolia-
Estrasse la
testa da uno stipite accanto a loro,
Aiolos, puntando lo sguardo nella stessa direzione del compagno.
-Boh- Rispose-
Valli a capire, quei due- Concluse
con un’alzata di spalle.
-Già-
-Già-
*
Fate felice questa povera ed
incompetente autrice: aderite alla causa Recensioni!!! *
[Note
dell’ “autrice”]
Non sono un asso
del
poker, ma ogni tanto mi diverto a perdere ( e per questo capisco
Kanon). Per
chi non fosse pratico di Texas Hold’em, consiglio questo sito
per eventuali
informazioni: http://www.pokerfiches.com/regole-holdem.html
In
più, mi scuso per la
pessima fic e per avervi fatto perdere tempo con un’idiozia
simile. Diciamo che
dovevo rimettermi in moto. Un bacio a tutti!