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Autore: imborntodie    06/08/2012    1 recensioni
PREMETTO: è la mia prima FF non uccidetemi u.u Larry♥
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I'm so glad i met you.



Continuavo a guardarlo quando scese dal palco, non potevo farne a meno, era un impulso irrefrenabile, i miei occhi avevano sempre più bisogno di lui, avrebbero sempre avuto bisogno di lui. Adoravo il mondo in cui continuava a rispondere a complimenti e pacche sulla spalla cercando di nascondere la più totale indifferenza dietro un sorriso, in un attimo me lo ritrovai di fronte
“Tu sei Styles giusto?”
Il sangue smise di circolarmi nelle vene, il respiro si bloccò in gola, non riuscii a risponderli per diversi secondi, dovevo sembrare veramente un ebete in quel momento, ma avrei pur sempre potuto dare la colpa a qualche bicchiere di troppo.
“Si sono Harry, piacere. Non credevo tu fossi amico di Zayn, non ti avevo mai visto.”
“Piacere mio, in effetti ci conosciamo da molto tempo, ma mi sono trasferito adesso”
“Oh bene, quindi ci vedremo spesso, suppongo”

L‘unica cosa che desideravo in quel momento era un si, avevo un immenso bisogno di quel si.
“Credo proprio di si”
Come poteva lui essere così calmo mentre dentro di me un peso opprimente stava svanendo e le gambe cominciavano a cedermi, era come quella sensazione di libertà che provi quando sei in autostrada con il tuo cd preferito e il finestrino aperto, tu solo coi tuoi pensieri, che lentamente si dissolvono lasciando spazio solo all’aria che ti scompiglia i capelli.
“Andiamo a bere qualcosa?” Era incredibile che io fossi riuscito a sputare fuori, la stanza girava intorno a me, intorno a lui, intorno a noi. Il noi che era iniziato da quel primo scambio di sguardi, anche se in lui probabilmente non esisteva. Passammo un po’ di tempo a parlare. Avete presente le farfalle nello stomaco, quelle di cui tutti parlano, ma che solo nei film le persone riescono a sentire. Bene, le mie non erano farfalle, erano dinosauri e stavano distruggendo tutto quello che trovavano al loro passaggio, trasformandolo in qualcosa di migliore, di paradisiaco. Sarei rimasto là per sempre ad ascoltare la sua storia o qualsiasi altra cosa di cui avesse voluto parlare, ma non potevo, non più.
“Amico scusa ma devo proprio andare, ho un mal di testa atroce.”
Amico, noi non eravamo amici, né amanti, non eravamo niente più che conoscenti. Non avevamo niente in comune, lui era perfetto, io ero un disastro, la sua unica pecca? Avere dei genitori che non lo apprezzassero a pieno, per quando potesse essere possibile non apprezzarlo.
“Oh certo, ci vediamo a scuola.”
Avevo forse capito male o aveva detto a scuola? Non poteva essere vero, così i miei voti si sarebbero abbassati ancora e questo, che era quasi impossibile, non sarebbe sicuramente stata una cosa positiva, se non per il fatto che sarei stato vicino a lui. Ogni volta che avrei voluto vederlo mi sarebbe bastato girarmi, non sarebbe più stato come gli ultimi due giorni passati, nei quali per ricordarlo avevo dovuto fare affidamento soltanto alla mia mente e hai miei ricordi annebbiati.
“Bene.” Non sapevo più che dire il mio cervello non era più in grado di pensare, così mi allontanai ancora shoccato. Stavo cercando Niall, quando lo divi in un angolo con una biondina, non sarebbe stato proprio il caso di disturbarlo, mi avrebbe odiato per tutta la vita.
“Ti serve un passaggio?”
Ancora lui, che forse riuscisse a sentire almeno un decimo delle emozioni che mi trasmetteva?
“In effetti mi farebbe comodo”
“Bene andiamo”
Salimmo sulla sua macchina e ingranò la marcia. Non era spericolato come me, guadava molto piano ed era una cosa che mi faceva impazzire. Se avesse continuato a guidare così ci avremmo messo mezz’ora, non è che mi sarebbe dispiaciuto. Per un tempo che non saprei precisare rimasi imbambolato a guardarlo. Fissava la strada con la faccia seria, ogni volta che un’auto passava la luce dei fanali si perdeva nei suoi occhi facendoli brillare, mentre il mio cuore perdeva un battito. Non so quanto fosse passato, sicuramente più di quanto non ci avessimo messo io e Niall ad andare.
“Grazie Louis, ci vediamo.”
“Figurati.”

Ci abbracciammo, un abbraccio da amici. Da amici che non si vedono da tanto tempo e si rincontrano per caso in un bar, uno di quelli pieni di tristezza per tutte le cose che si sono perse, per le esperienze mai provate, pieno di gioia per essersi ritrovati, ma soprattutto pieno d’amore che non è mai svanito. Riuscii veramente a respirare soltanto quando fui fuori dalla macchina, a pochi passi dalla porta di casa. Mi sentivo leggero, come se stessi volando, ero una nuvola passeggera che una sola folata di vento, per quando tenue, avrebbe spazzato via. Girai la chiave nella toppa con in sottofondo soltanto lui che se ne andava per la sua strada. In casa c’era ancora la tv accesa, entrando in salotto vidi mia cugina che dormiva sul divano, era così bella. Avevo sempre pensato che fosse stupenda, aveva quei suoi lineamenti perfetti, i capelli così chiari, in quel momento sembrava estremamente fragile. Mi sedetti accanto a lei finché non mi addormentai, abbracciandola. La mattina dopo mi svegliai alle 6.00 sentendomi veramente uno schifo, come se avessi portato tutta la notte un masso sul collo. Jennifer ancora dormiva, così cercai di non svegliarla e filai dritto al piano di sopra a farmi una bella doccia e a prepararmi per la scuola, quel maledetto posto. Era ancora presto e mi misi a preparare la colazione per tutti, non era mia abitudine farlo, ma quella mattina ero particolarmente felice, senza un motivo ben preciso, anche se io sapevo benissimo il perché. Avevo parlato con lui, la sua voce mi risuonava ancora nelle orecchie, avevo sentito la sua pelle morbida e calda sotto le mie dita. E se il paradiso fosse stato proprio quello? Chi ha detto che quel posto così sconosciuto a noi si possa trovare solamente dopo anni di sofferenza inutile, di lavori sfiancanti e di pianti per persone che non merita niente? Io avevo trovato il mio paradiso e non era uno stupido posto come tutti volevano farci credere, il mio era in carne ed ossa e nella mia mente mi sorrideva, con tutta la purezza e l’amore che da molto tempo non riuscivo a trovare in una persona. Mi stava forse succedendo di nuovo? No, impossibile, era tutto così nuovo per me, non avevo mai provato qualcosa di così forte, un’attrazione disumana nei confronti di qualcuno, tantomeno di un ragazzo, di un ragazzo che conoscevo soltanto da tre giorni.









P.S:
Ok, lo so che è corto, ma il mio cervellino non riesce a tirare fuori altro, almeno per stanotte. Spero di pubblicare il prossimo il prima possibile. Volevo ringraziare tutte quelle sante donne, credo siate tutte donne, che leggono questa sottospecie di FF, tutte quelle che recensisono e quelle che leggono senza dire niente. GRAZIE VERAMENTE
  
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