Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: sammyloveskiddo    06/08/2012    5 recensioni
Lindsay, 16 anni. Vive a Miami ma è costretta a trasferirsi ad Atlanta a cause del suo brutto rapporto con la madre, ma lei non sa che le aspetterà una nuova vita.
Ok, questa è la mia prima ff qui su EFP, ed è abbastanza particolare per me, per vari motivi che non sto qui ad elencare, ahahah.
Spero però che la storia vi piaccia e che la seguiate in tanti, io ci tengo parecchio.
Un bacio grande, Sammy. :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Mi diressi di corsa nell'aula di biologia, aprì bruscamente la porta e mi ritrovai gli occhi di tutta la classe puntati addosso: 'nnamo bene.
La professoressa mi guardò con un'espressione interrogativa, e ricambiai lo sguardo, poi mi resi conto della situazione e le risposi, lol.
-Ehm, sono Lindsay Sparks e sono arrivata oggi, già.- mi limitai a dire.
Tutti si misero a ridere, che ho detto di così buffo? Bah, son tutti strani in sta scuola, chi li capisce oh.
-Siediti accanto a Russell.-rispose indicandomi una ragazza a dir poco stupenda, bionda, occhi azzurri, bel viso e sorriso smagliante.
Proprio una bella ragazza oserei dire. Andai verso il banco vuoto affianco a questa tipa, buttai la borsa a terra e mi sedetti svogliatissima.
-Piacere Lindsay, io sono Tamara!- disse lei sfoggiando un bellissimo sorriso.
-Tutto mio.- le risposi secca.
Avrò sicuramente fatto la figuara della fredda, acida, asociale eccetera eccetera, ma io son fatta così, non do confidenza a nessuno.
L'ora passò abbastanza velocemente, forse perchè mi son fatta gli affari miei tutto il tempo, who knows.
SECONDA ORA: STORIA.
Odiavo quella materia con tutta me stessa dai tempi delle elementari, e penso sia per questo motivo che ho sempre avuto il debito in sta materia noiosa&inutile.♥♥
Bando alle ciance, mi diressi verso l'aula di quella materia maledetta, e andai a sedermi in un posto a caso, senza guardare chi avessi accanto.
-Piccola, che fai, mi pedini?- mi sussurrò l'essere più appiccicoso, rompicoglioni e dall'ego smisurato, esistente su questo pianeta.
Porco pene, era BIEBER.
-Santo cielo pensi che il mondo giri attorno a te? In caso fossi talmente ottuso da non saperlo, viviamo in un paese in cui c'è la libertà di sedersi dove capita, e per la cronaca, non mi ero manco accorta della tua presenza.- dissi.
Tre a zero per me, Bieber. 
Justin passò accidentalmente la sua mano sulla mia, e tra un po' mica volavo dalla sedia. Sia chiaro, non perchè mi avesse accarezzato la mano eh, ma perchè mi ha fatto prendere un colpo, ecco.
Cominciò a ridere compiaciuto, ma qual era il suo fottuto problema? Chiusi gli occhi e respirai profondamente: il solo pensiero di dover passare un'ora alla settimana, per un anno, con lui, scatenava in me la gran voglia di farlo fuori.
La sua voce interroppette i miei pensieri, di nuovo.
-Lo sai che sei bellissima?- disse fissandomi.
-Mh mh.- risposi disinteressata.
-Ti va di uscire con me, stasera?- chiede di punto n bianco, stra-super-mega-arci-ultra-imbarazzato.
-Ho di meglio da fare Bieber, e non esco con gli sconosciuti.-
-Ma non siamo sconosciuti, tu sai come mi chiamo e...-
-Non sai come mi chiamo, quindi siamo sconosciuti.- dissi interrompendolo.
-Sei proprio stronza, lo sai?- disse guardandomi negli occhi.
Mi immersi letteralmente nei suoi occhi, i più belli che avessi mai visto, giuro.. Non riuscivo a smettere di guardarli: non erano una calamita, peggio. Scossi la testa per scacciar via tutti sti pensieri, per poi rispondergli.
-Lo so benissimo, tesoro.- dissi facendogli l'occhiolino.
Si morse il labbro e mi guardò con uno sguardo alquanto bizzarro appena lo feci, manco mi avesse vista nuda eh. '-' 
Misi le braccia sul banco, e vi ci appoggiai la testa, avevo proprio intenzione di dormire in quell'ora, non avrei seguito la lezione quindi avevo un motivo in più per farlo.
-Ma che fai?- chiese interrompendo ancora una volta i miei pensieri.
Dico ma non ce la fa proprio a star muto, eh?
-Dormo, non mi rompere.-
Sbadigliai e mi addormentai mentre Bieber mi diceva qualcosa.

***

-Lindsay... Lindsay svegliati, tra qualche minuto suona e se ti becca la prof. ti manda in presidenza...- disse lui sussurrandomi all'orecchio.
-Mmmmmmh.......- gli risposi.
-Dai piccola, svegliati.-
Appena sentii quella parola mi alzai di scatto tanto da attirare l'attenzione dei miei compagni, successivamente fulminai Bieber con lo sguardo.
-Ma hai la mente bacata o cosa? Quante accidenti di volte ti ho detto di non chiamarmi piccola? Vuoi per caso un altro schiaffo per rinfrescarti la memoria, Bieber?- gli dissi guardandolo malissimo.
Si mise a ridacchiare e io diventai furiosa, è così divertente vedere una ragazza incazzarsi? Questi tipi non sono strani, peggio!
Al suono della campanella presi la borsa e mi diressi verso la porta, quando "qualcuno" mi prese per il braccio.
-Sicura di non voler uscire stasera?-
-Te l'ho detto, ho di meglio da fare. Nell'estremissimo caso in cui non avessi nulla da fare, ti faccio sapere, ma non illuderti troppo.-
Sfoggiò uno di quei meravigliosi sorrisi, che ti lasciano senza fiato, e i suoi occhi brillavano, Dio mio, era la perfezione quel ragazzo.
Mollai la sua presa e andai al mio armadietto, non ero stanca, di più.
La giornata passò lentissima, ma finalmente si fecero le quindici, e finalmente tornai a casa.
Appena arrivai mi accorsi che sul frigo c'era un post-it: 'Ciao tesoro, oggi lavoro fino a tardi, se hai fame ordina una pizza o del cinese, mi dispiace non poter esserci. Ti voglio bene, papà.'
Cominciamo, il lavoro lo farà star fuori fino a tardi e non mi cagherà di striscio, perfetto direi.
Andai in camera mia e mi buttai a peso morto sul letto, presi il pc e mi connessi a Facebook.
"Due nuove richieste di amicizia: Justin Bieber e Tamara Russell." Accettai entrambi, ma mandai un messaggio di posta a Tamara per scusarmi per come le ho risposto oggi in classe, in fondo voleva solo fare amicizia, non volevo intimidirla.
Lasciai il computer acceso sulla scrivania e mi addormentai, tutt'un tratto.

Fui svegliata dal rumore insistente della chat, ma chi me l'ha fatto fare di non disconnettermi.
Lo presi e vidi che Bieber mi scrisse.
"Per stasera allora?" mi scrisse lui
"Quale parte di 'in caso ti faccio sapere' non ti è chiara?" risposi.
"Sei simpatica come un paletto nel culo, lo sapevi?"
"Sì, grazie."
"Sei bellissima, Dio santo."
"Hai finito di provarci o no?"
"Dico solo la verità io, sei bellissima e stop. :)"
Diventai tutta rossa, avvampai proprio, le mie guance stavano cuocendo, solo per un 'sei bellissima'.. Ma che diavolo ti prende, Lin?
"....grazie. ora devo andare, ciao Bieber."
"Ciao meraviglia.:)"
Spensi il computer e ordinai una pizza e dopo averla mangiata andai a dormire, anche se dormire era una parola grossa.
Continuavo a pensare alle parole di Justin, insomma non sono abituata a tutti questi complimenti, ma solitamente li ignoro, perchè ora continuo a pensarci?

Non so cosa mi stia prendendo, ma non riserva nulla di buono.

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ciao dolcezze. :)
scusate tantissimo se non sono riuscita ad aggiornare prima, ma ho avuto
una settimana impegnatissima. :s
com'è il capitolo? è come ve lo aspettavate?:)
lasciatemi una recensioncina con quello che pensate,
ci tengo tantissimo, lo sapete. ç_ç
un bacio grande, Sammy. c:
  
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