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Autore: _Aras_    06/08/2012    4 recensioni
Dafne è in vacanza a Rodi, un’isola della Grecia, e incontra Michael, un ragazzo del posto che ogni mattina passa davanti alla sua casa correndo. Cosa succede quando lui si ferma e le parla? Cosa nascerà tra di loro in quei miseri nove giorni di vacanza che le restano?
“Smettila di essere così sarcastico.”
“Perché?”
“Perché non mi piaci così!”
“Quindi quando non sono sarcastico ti piaccio?” domandò, cogliendo al volo l’occasione.
“Oh, ma smettila!” Rise e lo spinse ancora, questa volta abbastanza forte da farlo sbilanciare e cadere di schiena.
“Che manesca!” si lamentò lui, afferrandola per un braccio e tirandola sopra di sé. Dafne si ritrovò allora a cavalcioni sui suoi fianchi, il polso destro stretto dalla sua mano.
“E ora che vorresti fare?” lo provocò lei.

SEQUEL IN CORSO: "BOLLE DI FELICITA'"
Capitoli revisionati: 1/10
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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giorno 3
Molecole di vita



GIORNO 3

Stesa a pancia in giù sul suo asciugamano, Dafne stava leggendo per l’ennesima volta Orgoglio e Pregiudizio e cercava di non pensare ad altro che alla rabbia che provava Elizabeth mentre rifiutava Darcy.
“Posa quel libro e andiamo a farci una nuotata, devi scaricare la tensione.”
Voltò il capo verso la sua amica Allie, stesa accanto a lei. “Non sono tesa, sto benissimo, davvero.”
“Raccontalo a qualcun altro. Ti conosco troppo bene, Daf. So che sei arrabbiata perché stamattina non è passato, ma avrà avuto un impegno. Non ti sta evitando, non ci pensare troppo.” Le posò con dolcezza una mano sulla spalla e le rivolse un sorriso comprensivo, ma nulla servì a trattenere l’ira che, chiamata in causa, esplose.
“Non sono arrabbiata, okay? Sono solo… seccata. Insomma, ieri avrebbe potuto dirmi che aveva un impegno e che non poteva venire, così non l’avrei aspettato come un’idiota per quasi due ore!”
“Daf, lo stai dando troppo per scontato. Non avevate fissato un appuntamento, come poteva sapere che l’avresti aspettato?”
“Perché è passato di qua tutte le mattine da quando siamo arrivate, anche quando non ci conoscevamo ancora. Insomma, ieri è stato così carino e adesso non viene più!” Mise il broncio, come se fosse ancora una dodicenne e non una ventenne matura. Sapeva di apparire sciocca, ma non poteva proprio farne  a meno. Perché diavolo non era venuto? Perché, perlomeno, non l’aveva avvisata?
“No, Dafne, non ci provare nemmeno! Toglitelo subito dalla testa, dimenticalo, non ci pensare! Non puoi innamorarti di lui, non puoi nemmeno prenderti una cotta per lui! Tra dieci giorni ripartiamo e non lo vedrai più, non puoi! Ti farai solo male.” Allie si mise a sedere, presa dalla foga del suo discorso, agitando le mani e scuotendo la testa.
“Ma non mi piace! Cioè, sì, è simpatico ed è obiettivamente un gran figo, lo sai, ma nulla di più.”
“Lo spero davvero,” commentò lei, puntando lo sguardo alle spalle di Dafne e aggrottando la fronte. Dopo un istante, tornò a guardare la sua amica. “Sembra che non ti abbia dato buca, è solo in ritardo,” l’avvertì, indicando il ragazzo che si stava avvicinando loro.
Dafne si voltò, troppo rapidamente per i gusti di Allie, e sorrise apertamente non appena lo vide, già dimentica di tutte le paranoie delle ultime ore.
“Ehi!” Michael sollevò la mano destra in segno di saluto, raggiungendole e salutando Dafne con un bacio sulla guancia.
“Tu devi essere Allie, giusto?” le porse la mano con un sorriso e lei la strinse. Sebbene temesse che la sua amica si ritrovasse ferita alla fine della loro vacanza, non poteva trattarlo in modo meno che gentile. Aveva un viso così simpatico, semplice e aperto.
“E tu sei Michael. Finalmente ci conosciamo.” Il sorriso sul volto di lui rimase, ma i suoi occhi corsero, per un istante, a Dafne.
“Sono in ritardo, lo so, ma ho avuto un impegno improvviso questa mattina.”
“Oh, non preoccuparti! L’importante è che sei ar- Cioè, non era nulla di brutto, giusto?” Si corresse appena in tempo ma nulla la trattenne dall’arrossire vistosamente. Ovviamente aveva capito cosa stava per dire, l’espressione sul suo viso non lasciava dubbi.
“No, assolutamente no. Sono andato in una palestra per vedere se serviva del personale, ovviamente hanno detto di no. Però la moglie del proprietario gestisce una linea di abbigliamento e mi ha proposto di partecipare ad un servizio fotografico. Non è nulla di importante, solo un’azienda locale, ma pagano bene e stavo pensando di accettare.”
“Quindi alla fine sei finito davvero a fare il modello!”
“Beh, non è ancora sicuro. Hanno detto che devo portare anche una ragazza per la linea femminile.” Terminò, fissandola.
“Troverai sicuramente qualcuna disposta ad aiutarti, non preoccuparti.”
“Sì?” 
Mentre Allie, che già aveva capito tutto, rideva alle sue spalle, Dafne si rese conto che lo sguardo di Michael non prometteva nulla di buono. “Oh, no. No, no e no! Neanche per sogno! Non contare su di me!” Fece un passo indietro e allungò le braccia, negando con tutta se stessa l’idea di posare per un servizio fotografico. Lui poteva farlo, era dannatamente splendido, ma lei no.
“Mi lasceresti senza lavoro? Saresti davvero così crudele?”
“Non ti sprecare, non attacca. Io non verrò, assolutamente NO!”
“Perché no?”
“Perché… beh, perché no, non voglio!”
“Ma perché? Hai paura di essere dall’altro lato dell’obiettivo?”
“Non ho paura!”
“E allora dov’è il problema?”
“Io… non sono fotogenica, rovinerei il servizio.”
“Non ci credo.”
“E’ la verità.”
“Io scommetto che saresti stupenda.”
“Non verrò.”
“Ti porto fuori a cena.”
“No.”
“Ti faccio girare l’isola.”
“No.”
“Ti porto a fare un giro in motoscafo.”
“NO!” Quasi urlò, per poi rendersi conto delle sue parole. “Hai un motoscafo?”
“E’ dei miei, ma lo uso quasi sempre io. Allora?”
“Non verrò a fare quel servizio, è inutile che provi a corrompermi.”
“Non credo che rifiuteresti davvero l’opportunità di andare all’isola Alimia in motoscafo e di vedere le antiche rovine solo per evitare un servizio fotografico che non vedrà quasi nessuno. Ci sono un sacco di cose da vedere e fotografare là.”
Con un sospiro, Dafne si arrese. “Hai vinto. Quand’è il servizio?”
“Domani pomeriggio.”

“Ti avviso, sarò di pessimo umore.”
“Buon per me.”
I brevi istanti di silenzio che seguirono furono subito interrotti da Allie, che domandò: “Vuoi bere qualcosa?”
Michael accettò e lei lo guidò dentro casa, divertita come poche volte in vita sua, mentre una taciturna Dafne li seguiva.
“Una birra?” propose Allie, aprendo il frigorifero.
Michael annuì mentre lasciava scivolare lo sguardo sul soggiorno, per poi fermarsi su Dafne. “Non mettermi il broncio, dai. Sarà divertente,” le sue parole furono poco più che un sussurro mentre le si avvicinava e le sollevava il mento con la mano destra. “Non sarai mica arrabbiata?”
“No, certo che no,” Dafne abbozzò un sorriso: come poteva resistere quando lui era così carino?
“Ecco qui,”  Michael si staccò subito da lei e si diresse verso Allie, ringraziandola per la birra. Si sedettero e Michael e Allie iniziarono a chiacchierare e a conoscersi, e sebbene gli occhi di Michael incrociassero spesso quelli di Dafne, lei non pronunciò nemmeno una parola. Era tornata con la mente al discorso che Allie le aveva fatto meno di un’ora prima: “Non puoi innamorarti di lui, non puoi nemmeno prenderti una cotta per lui! Tra dieci giorni ripartiamo e non lo vedrai più, non puoi! Ti farai solo male.”
Suvvia, lo conosceva da appena due giorni! Non poteva davvero innamorarsi di lui! Okay, era carino, simpatico e incredibilmente dolce, senza contare che era forse il più bel ragazzo che avesse mai visto, ma tutto ciò non significava nulla. Poteva nascere una cotta passeggera che non l’avrebbe ferita, di certo non avrebbe sofferto quando fosse giunto il momento di andarsene. Sarebbero potuti restare amici, e magari un giorno si sarebbero rivisti, ma nulla di più. Dopotutto, aveva sempre voluto avere un amico di penna. Quella poteva essere la sua occasione, no?

*             *             *

Note:
Buongiorno! E con questo capitolo avete conosciuto anche Allie, che potete vedere qui. Voglio ringraziare le dodici persone che hanno messo la storia tra le seguite e le due che l'hanno messa tra le seguite, e le autrici delle otto meravigliose recensioni che ho ricevuto. Grazie!
 
Che dire, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e aspetto le vostre opinioni!
Ah, e vi lascio un piccolo spoiler del prossimo capitolo, che sarà pubblicato giovedì 9.

“Oh, dovresti vederla quando è ubriaca. Uno spettacolo!”
“Allie!”
“Alla festa di fine anno, all’ultimo anno di liceo, ha costretto i nostri ragazzi a portarci al mare e ha voluto a tutti i costi fare il bagno. Non ti dico gli sforzi che ha dovuto fare quel povero disgraziato perché non morisse annegata. Com’era… Paul? No, Patrick!”
“Allie! E comunque non è che tu fossi poi così calma! Io avrò anche costretto Patrick a fare il bagno, ma tu hai quasi violentato Jared nel parcheggio!”

Sì, lo so che avreste preferito un pezzo dove i protagonisti sono Michael e Dafne, ma ci tengo a farvi conoscere Allie, perché l'adoro quasi più degli altri due e da adesso diventerà più presente nella storia. Spero che l'apprezziate almeno la metà di quanto lo faccio io!
Un bacio :)

   
 
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