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Autore: Notperfect    06/08/2012    6 recensioni
Samantha è costretta a trasferirsi a casa del compagno della madre, Ron Stlyles, a Holmes Chapel. Qui conoscerà gli amici di Harry, suo fratellastro. Tra chi nascerà amore questa volta?
***
–Sam, semplicemente mi piaci e sono bastati quei cinque difetti, che hai accennato poco fa, a renderti perfetta ai miei occhi.
***
-Preferiresti respirare o...o stare con me?-.
- In realtà non mi interessa perché quando sto con te, mi togli sempre il fiato-.
Lo guardo stravolta.
-Che c'è? Ti ho tolto il respiro?-. Domanda ironico.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Five imperfections to make you perfect 

Abracadabra e…no, sono sempre incollata alle sue labbra.
Non sono Cenerentola, devo farmene una ragione.
Vorrei allontanarmi da lui apparendo meno goffa possibile, ma non ho idee. Devo solo aspettare che rilassi i muscoli della sua bocca e mi faccia ritornare a respirare regolarmente.
Ora conto.
Magari contando porterà a far passare il tempo più velocemente.
Uno, due, tre, quattro, cinque…
Finalmente!
Era ora, Jawacoso.
Lo guardo perplessa e spaesata, quasi intimorita. Noto nei suoi occhi una luminosità maggiore e un sorriso incerto stampato sul volto. I miei occhi saettano dai suoi alla sua bocca, non riuscendo a credere di averla toccata realmente.
Beh, devo dire che è un bravo baciatore…nel senso che bacia normale. Per esempio c’era un tipo a Londra che mi ha letteralmente fatto la pulizia dentale. I miei denti erano così puliti che alla fine gli ho chiesto: ‘Ehi amico, quanto ti devo?’ , alludendo che fosse il mio dentista.
L’ansia predomina il mio stato d’animo in questo momento ma provo anche un pizzico di rabbia. Insomma, non può aspettarsi che sia io a parlare per prima, eppure è ancora impalato di fronte che mi guarda speranzoso, sembra quasi che mi stia implorando di non lacerargli la guancia con una pinzetta.
-Zayn…c-cosa significa?-.
Naturalmente sono sempre la stupida della situazione e a parlare per primo sono io.
-Lorsque vous toucher pour la première fois ... Je le ferai avec mes lèvres, ricordi?-.
Giuro che ora svengo e solo per farmi fare la respirazione bocca a bocca da Zayn.
Do a ognuno di voi cinquanta sterline se mi trovate un ragazzo più dolce di lui.
E’ una sfida.
Via!
-Io penso che sia chiaro-. Riprende poi in tono ovvio.
Che genio!
Ma io voglio una di quelle dichiarazioni romantiche e principesche, quelle che si vedono solo nei film, quelle da far piangere o addirittura svenire per la commozione.
Okay, non esagerare, Sam.
Si schiarisce la voce abbassando lo sguardo sul tappeto per poi riportarlo nuovamente su di me, sicuro e deciso. –Non sono portato a dire frasi d’amore poetiche, quindi arrivo dritto al punto…-.
E la dichiarazione?
Sospira come se voglia trovare coraggio tra il silenzio che vige in questo momento nella mia camera da letto chiudendo gli occhi per poi riaprirli due secondi dopo. –Sam, semplicemente mi piaci e sono bastati quei cinque difetti, che hai accennato poco fa, a renderti perfetta, ai miei occhi-.
Non so cosa dire, rimango sbalordita dalle sue parole, incapace di dirne altre a mia volta.
Mi sento come quando avevo nove anni e le vecchie prozie, vedendomi, esclamavano: ‘Samantha, come sei cresciuta, sei diventata davvero una bella signorina!’, ed io rimanevo a guardarle in silenzio, accennando un sorriso sforzato e imbarazzato, e magari arrossendo.
-Eh?-. Sussurro incredula.
-La voglia di risponderti con ‘Chupa’ è irrefrenabile, ma il rispetto che ho nei tuoi confronti mi frena-. Ripete la mia frase detta qualche giorno fa, scimmiottando il mio tono di voce, invano.
Rido inconsapevolmente, abbassando lo sguardo e sentendo le guance andare a fuoco.
Non sono abituata a queste cose. Ho avuto solo due ragazzi precedentemente a differenza delle mieconoscenti che invece cambiavano fidanzato come fosse un paio di perizomi (loro non indossavano mutande normali).
-Voglio provarci, Sam-. Appoggia la sua mano sulla mia coscia ed io reagisco istintivamente rabbrividendo.
-Fa caldo qui dentro, devo dire a Ron di accendere i climatizzatori!-. Sbotto improvvisamente alzandomi dalla poltrona e iniziando ad andare avanti e indietro.
-Ma siamo a inizio novembre!-. Contraddice divertito, raggiungendomi nell’angolo della stanza dove mi sono fermata pochi istanti fa.
Mi afferra i fianchi, mi guarda un istante compiaciuto ed io, guardandolo dritto negli occhi cioccolatosi, mi sembra di leggere un libro. Righe di parole d’amore, di speranza, di desiderio si susseguono una dietro l’altra. Ho già cinto il suo viso con le mie mani e con il tatto riesco a sentire la barba che tende a crescere ma non è un problema e, insicura, inizio ad accarezzarlo. A quel contatto Zayn chiude gli occhi, come se voglia memorizzare quella sensazione. Sorrido soddisfatta e assumo un’espressione di beatitudine, che è anche il mio stato attuale. Non ho desiderato nient’altro che questo dal nostro primo incontro.
-Ho sognato scene del genere qualche volta con te al mio fianco-. Confesso imbarazzata.
-Davvero?-. Chiede perplesso e al tempo stesso divertito, schiudendo lentamente le palpebre.
-Si…certo, nei miei sogni erano belle immagini ma nella realtà è ancora meglio-.
Sorride, poi io riprendo il mio discorso. –Alcune volte, quando mi guardi negli occhi, posso soltanto avere un’esigenza che io pongo a me stessa sotto forma di una sola parola: ‘Baciami’. Vorrei urlartelo in faccia senza pudore, senza vergogna, ma mi risulta difficile, e muoio dentro aspettando che tu te ne accorga; però non lo fai, non mi baci. E’ una cosa stupida, lo so, ma devo essere sincera con te adesso, no?-.
Annuisce sorridendo compiaciuto. –Beh, ma ora ti ho appena baciata-.
-Lo so, ed è stata la sensazione più bella che abbia mai provato. Sembro un’ebete in questo momento, me ne rendo conto, ma desideravo questo momento da tantissimo tempo. Forse desideravo te e basta. Penso che per tutte le mie stranezze tu te ne sia accorto-.
-Penso proprio di si-. Ride facendomi sussultare per la bellezza che il suo sorriso è.
-Ottimo…-.
Socchiudo leggermente le labbra avvicinandole alle sue e lui sembra starci.
Avete presente quando date un morso ad un toast leggermente abbrustolito completamente ricoperto di cioccolata cremosa e una sensazione di piacere vi invade l’animo? Beh, la sto giusto provando in questo momento.
Ciò che ho appena detto è un po’ strano perché mangiare nutella dovrebbe arrecare goduria alle papille gustative, non all’animo. Se però la nutella funge da metafora e viene sostituita dalle labbra di Zayn, beh, è tutto normale.
Non c’è nulla che possa perdere e non c’è nulla di sbagliato se proviamo a stare insieme. E’ una cosa normale, succede tra ragazzi che si vogliono. Io penso di volerlo completamente. Amo tutto di lui e spero se ne renda conto. Amo il suo sorriso, i suoi occhi, il suo modo di camminare, il suo accento pakistano misto a quello dell’Inghilterra meridionale, la sua voce profonda e soprattutto, il suo modo di pensare. Insomma, pensa bene e correttamente se mi reputa…carina.
-Voglio provarci anch’io, Zayn e semmai andasse a finire male…-. Sospendo quella frase ancora meravigliata per la sua abilità come baciatore.
Potrebbe aprire una locanda con su scritto: ‘Baci a cinquanta sterline l’uno’. Si arricchirebbe subito.
Davvero, sono seria.
-Cosa succederebbe?-.
-Beh, sono cazzi amari…per te, naturalmente-. Gli do un leggero colpetto sulla spalla, per poi abbandonarlo e sedermi nuovamente sulla poltrona.
Lui ride ingentemente sedendosi sul parque scuro davanti la poltrona e iniziando a guardarmi con aria…devo dire sembra quasi sognante e questa volta posso giurarlo perché sono sicura di non portare le lenti a contatto.
-Cosa saresti disposto a fare per me?-. Chiedo impertinente.
Naturalmente esterno sempre i miei pensieri e ,in questo caso, le mie esigenze.
Oh, andiamo, non ho chiesto nulla di male, forse un po’ ridicolo, ma è ciò che voglio sapere.
In fondo lui sembra prendere quella domanda come una cosa normale, quindi non vedo perché debba preoccuparmi.
-Per amore intendi?-. Specifica inarcando un sopracciglio.
Sorrido leggermente mentre annuisco.
-Innanzitutto sarei disposto a imparare a guidare una moto-. Risponde ironicamente riferendosi a ciò che ci siamo detti l’altra sera, quando lui era ubriaco.
Un momento…
Questo vuol dire che lui ricorda perfettamente quella sera anche se mi ha detto il contrario.
Bravo Malik, iniziamo con le bugie già da ora?
No aspetta, Sam!
Non voglio sembrare come una di quelle fidanzatine gelose e possessive, magari potrebbe stancarsi di me e lasciarmi…ed io non voglio che accada, no, senza dubbio. Quindi decido di stendere un velo pietoso su questa vicenda e non dire nulla.
Le mie labbra si aprono in un sorriso facendo intravedere i miei denti bianchi e uniformi; posso quasi dire che sono perfetti ma non voglio sembrare troppo vanitosa. Mi limiterò a dire che sono ‘okay’.
-Devi dirmi una cosa-. Affermo decisa.
-Tutto ciò che vuoi-.
Oh, così mi farai arrossire, Malik.
-Perché hai voluto ripetizioni di francese quando sai parlarlo perfettamente?-. Inarco un sopracciglio e incrocio le braccia al petto, iniziando a sbattere il piede a terra con un certo ritmo.
Si passa una mano tra i capelli e noto che è imbarazzato e anche un po’ incerto per ciò che risponderà. –Beh…volevo stare con te, conoscerti meglio-.
Abbozzo un sorriso da rimbecillita e arrossisco prepotentemente.
Accorgendomi del pomodoro che mi ritrovo come faccia, porto una mano sul viso per coprirlo.
Lo sento ridere e, con un gesto delicato, stacca la mano dal mio viso.
-Voglio guardarti, Sam. Sei perfetta e mi rallegro quando osservo la tua bellezza-.
-Ora mi sciolgo, davvero-. Sbotto spontaneamente.
Zayn inizia a ridere leggermente per poi ritornare a guardarmi con aria compiaciuta e soddisfatta.
-Posso chiamarti Jawaad?-. Chiedo speranzosa nonostante sappia perfettamente a quanto tenga alla segretezza del suo secondo nome.
Mi guarda come se non avesse voluto che introducessi quest’argomento ed io intuisco che la sua risposta sarà un no.
–Andiamo, Zayn! Cosa ti importa degli altri? Se loro avranno qualcosa da dire, che se la vedano con me. Con un pugno li stendo tutti, non preoccuparti-. Gli lancio un occhiolino imperfetto, facendolo ridere. –E poi non dovresti vergognarti delle tue origini, sono tutto ciò che sei e non puoi lasciare che dei ragazzi ignoranti ti giudichino per il tuo secondo nome!-.
Sembra quasi cambiare idea e colgo l’occasione per aggiungere:- E poi tutti ti chiamano Zayn, io voglio…distinguermi, come ho sempre fatto-. Ribatto decisa, schioccando la lingua.
Ride involontariamente chinandosi più in avanti verso di me e abbracciandomi.
Ha delle braccia e delle spalle enormi…mmh.
Okay, Sam e i suoi pensierini fuori luogo vanno a farsi fottere.
-Ti sei mai innamorata prima?-. Domanda.
Aspetta, ha cambiato argomento, di nuovo!
-Penso di no…più che altro era attrazione fisica. E tu?-.
-Non lo so, forse no. Cosa intendi per attrazione fisica?-.
-Che non c’era nulla che superasse il desiderio. Il termine ‘amore’, lo associo a quella persona che tenga a me più del dovuto, più di quanto mi sia dovuto. Capisci cosa intendo?-. Chiedo.
Approva con il capo.
-E beh…-. Continuo. –Io non ho mai trovato una persona del genere-.
-Forse questa è la volta giusta-. Dice fissandomi negli occhi con quello sguardo che solo lui sa fare e che mi provoca tante farfalle nello stomaco in preda al panico.
-Può darsi-. Scrollo le spalle e abbasso lo sguardo.
Un’altra volta, con un gesto fluido e delicato, mi alza il mento con un dito, portandomi a guardarlo incessantemente negli occhi.
E’ bellissimo.
Per non parlare del suo sorriso. Dio, tra poco mi sciolgo come un ghiacciolo.
Troppo banale come frase, lo so.
Ha un sorriso che mi fa venire voglia di…
-Pizzaaaa!-. Liam urla dal piano di sotto, incitando a raggiungerlo.
Siamo costretti a sciogliere il nostro abbraccio e a dirigerci in sala da pranzo.
Naturalmente ora non so come comportarmi e qualcosa mi dice che la serata non passerà in fretta.
Giù, Harry, Niall e Louis stanno già sbranando le loro pizze, mentre Liam, tanto caro ragazzo e soprattutto educato, ci sta aspettando con pazienza. Sorride e non appena ci sediamo, anche lui azzanna la sua prima fetta di pizza con tanto di mozzarella filante.
-Ehm…Allora, come va? Tutto okay? Come vi va la vita?-. Urlo ai miei commensali come se fossi un venditore ambulante di occhiali Ray Ban falsi sulla spiaggia.
Zayn mi da un calcio da sotto al tavolo, pregandomi con lo sguardo di stare zitta. E’ chiaro che non vuole far sapere della nostra…ehm…storia? Posso chiamarla così?
Almeno per ora.
Sorrido sotto gli sguardi incerti e confusi dei presenti che mangiano le loro pizze quasi in santa pace.
Trascorriamo la serata serenamente, durante la quale Zayn tenta più volte di toccare il mio sodissimo sedere mentre gli altri sono distratti, ma ogni volta io mi ritraggo volontariamente. Addirittura ha cercato di baciarmi mentre stavamo guardando il nuovo episodio di Hannah Montana su Disney Channel.
Ah, non dite a nessuno che vediamo questo telefilm, Zayn non vuole perché pensa che la sua reputazione possa andare a rotoli. Anche se io la trovo una cosa dolce e adorabile.
 
Ora sono stesa sul mio letto soffice e comodo e sento ancora il profumo di Zayn nell’aria. Mi inebria totalmente le narici e mi si increspa un sorriso da ebete sul volto. Mi sento così stupida. Con ‘stupida’ intendo ‘innamorata’ perché, come diceva il mio saggio nonno, l’amore è per gli idioti, mentre bestemmiava tutti i pokemon per aver sposato nonna Katy.
Cerco di pensare a come dire a Harry e agli altri ragazzi di me e di Zayn e, sinceramente, spero che sia Zayn a farlo.
Prendo una penna e un foglio.
Ho l’ispirazione stasera, la mia fonte è Zayn, sicuramente, e tento di appuntare qualcosa. Magari potrei scrivere un romanzo d’amore intitolato ‘Zayn Jawacoso Malik e il suo adorato Pakistan portano l’amore a casa di Samantha Monroe’.
Il titolo è lungo perché ho intenzione di realizzare una vera è propria saga, come quel film di vampiri e di quella ragazza bianca come la neve che sembra sempre sul punto della morte o in pieno orgasmo.
 
‘Quando si sentono movimenti ambigui all’interno dello stomaco, quando la tua mente è piena e un attimo dopo non lo è più, quando smetti di respirare per un secondo e quando senti un fischiettio nelle orecchie…non preoccuparti, non stai morendo, sei solo innamorata di un sexy figo di un pakistano che sembra un cioccolatino pronto da addentare e…’.
 
Okay, non ho più ispirazione, ho sonno.
Spengo la luce e chiudo gli occhi.
‘Movimenti ambigui’….ma questi paroloni da dove sbucano? Ho una mente geniale.
Buonanotte, Sam!







Babieeeees!

Come state? Spero bene. 
Come avrete capito questo è il
capitolo 'boom' di cui vi parlavo.
Naturalmente ce ne saranno altri
del genere nel seguito della storia.
Lo so, è un po' stupido però...
boh, facciamoci una risata.
Vi do un'anticipazione sul prossimo capitolo:
si chiamerà 'Yes, we are in love',
non perdetelo...e RECENSITE, per favore.
Continuo a cinque recensioni!
Questa è una One-Shot che ho scritto
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1186627&i=1 
Se vi va date un'occhiata....anche al mio
profilo -notperfect-.
 
  

   
 
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