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Autore: BigghLuv    06/08/2012    1 recensioni
Si massaggiò le tempie e sospirò svariate volte. Era davvero così debole e fragile? Non lo avrebbe mai pensato, ma era la verità e non poteva farci niente, senza sapere neanche il perché non voleva crescere in quel modo, nell’oscurità, ma ora era tardi per tirarsi indietro e mai avrebbe avuto il coraggio di dire a suo padre quello che provava, anche perché non lo avrebbe ascoltato.
When I’m lying in my bed at night
I don’t wanna grow up
Nothing ever seems to turn out right
I don’t wanna grow up
How do you move in a world of fog thats
Always changing things?
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Time to say goodbye

 
La campanella che indicava l'inizio delle lezioni suonò la prima volta. Draco la sentì inerme e si voltò dall'altro lato tirandosi su le coperte. Voleva uscire dal mondo, rimanere li, nascosto. Trillò un'altra volta. La ignorò di nuovo. La terza volta aprì gli occhi e si stiracchiò. Non aveva alcuna intenzione di andare a lezione. Non gli importava più niente e se qualcuno glielo avesse chiesto si sarebbe finto malato.
Sapeva che il dormitorio era deserto così si alzò e si vestì silenziosamente, poi guardò fuori dalla finestra. Osservò il sole così limpido e placido che splendeva alto e senza vergogna, non si nascondeva. Ripensò ancora a ciò che era accaduto con Harry il giorno prima, non riusciva a dimenticarlo. Più cercava di scacciare via il pensiero più gli tornava vivido nella mente. Ci aveva riflettuto tutta la notte, ma non ne era venuto a capo. Cosa aveva provato? Non riusciva a spiegarselo, ma di certo era qualcosa che l'aveva reso diverso da come era sempre stato,l'aveva trasformato.
Udì dei passi e si voltò di scatto. Blaise Zabini entrò nella stanza e trasalì vedendo l'amico in piedi.
- Ciao, Draco. Ti sei appena alzato, immagino. Allora sbrigati e preparati per gli allenamenti di quidditch di oggi dopo le lezioni. Ti aspetto, ma fai veloce. -
Si sedette sul suo letto e iniziò a frugare nella valigia, prese delle scarpe da ginnastica e le infilò. Il biondo si voltò nuovamente verso la finestra e rispose secco:
- No. Non gioco oggi. Non sono proprio in vena di uscire. -
Blaise si fermò, lo guardò e rispose:
- Che diavolo stai dicendo? Tu devi giocare oggi! Io non ti capisco, Draco! Da un po’ di tempo non sei più tu! Cosa cavolo ti è successo? Non è da te essere così apatico! -
Malfoy non si girò a guardarlo, ma si limitò a rispondere tranquillo:
- Non è periodo, Blaise. Lasciami in pace, ti avverto. -
Ma l'amico si alzò, lo costrinse a girarsi e continuò a insistere.
- No, Draco. Ora è il momento! Il momento in cui devi tornare quello di sempre, in cui metti da parte i tuoi momenti no che si susseguono da più di un mese ormai! Io e gli altri siamo preoccupati per te, ti vediamo diverso... da quando frequenti quel maledetto sgorbio di Potter! -
Draco lo afferrò per la camicia e lo spinse al muro, poi gli girò il braccio con le due mani. Blaise gemette per il dolore, ma Malfoy non mollò la presa, rispondendo:
- Ascoltami bene, perché non te lo ripeterò di nuovo, caro amico. Io sono stufo di ogni cosa, di te, di Hogwarts e di tutto il resto. Sono stufo persino di me, mi faccio schifo. Non ti darò spiegazioni, ma ti dico di lasciarmi in pace e, soprattutto di non fare il finto amico, che è quello che tu e gli altri sapete fare meglio. -
Era rosso in viso per la rabbia, allentò la stretta al braccio. Blaise chiuse gli occhi e tentò di rispondere ansimando, ma Draco gli calciò la pancia con il ginocchio e sussurrò:
- E, inoltre, non ti azzardare mai più a insultare Harry Potter. Sono stato suo amico solo per poco tempo, con te lo sono da anni, ma sai che ti dico? Lui mi è stato vicino dieci volte più di te, Blaise. E di certo è una persona dieci volte migliore di me. Con questo ho chiuso. -
Lo lasciò cadere. Il ragazzo ansimò a terra, poi si rialzò lentamente e si buttò ferocemente addosso al compagno. Gli mollò un pugno sulla guancia destra. Draco gridò e si sfiorò il viso ricoperto di sangue, poi afferrò Zabini per il braccio e lo scaraventò contro il muro.
Gazza il custode entrò in quel momento sentendo le urla e divise i due litiganti.
- Siete in guai seri, giovanotti. -
I due ragazzi si guardarono ansimando, poi seguirono l'uomo fino alla stanza della preside.
Il colloquio con la McGranitt fu breve e conciso. La preside sgridò velocemente, ma pesantemente i due ragazzi e li costrinse a fare le pulizie del castello da cima a fondo per un'intera settimana, senza l'uso della magia. Poi avrebbero dovuto recuperare tutte le lezioni e, come prova sarebbero stati interrogati in tutte le materie. Zabini sbuffò arrabbiato, Draco rimase impassibile. Le parole della preside gli erano scivolate addosso e il pensiero di pulire per un'intera settimana non lo smuoveva minimamente.
All'uscita dal colloquio i due incrociarono i grifondoro attraversare il corridoio in massa. Draco abbassò subito lo sguardo, ma non servì a niente. Harry era con Ron ed Hermione. Aveva guardato Draco, ma era passato tranquillamente. Forse non si era nemmeno accorto del suo lungo taglio sulla guancia e dei vari cerotti, forse non si era accorto neanche di lui. Blaise scosse la testa.
- Ci hai mollati e mi hai picchiato per uno che neanche ti considera. Sei finito, Malfoy. Hai perso completamente la testa. -
Se ne andò borbottando. Draco rimase li, sempre impassibile, ma questa volta le parole dell'amico non gli erano semplicemente scivolate addosso. Draco le aveva ascoltate e anche trovate vere. Era finito, non era più nessuno e aveva perso tutto.
Tornò in dormitorio, si buttò sul letto e chiuse gli occhi. Poco dopo un gufo attraversò la stanza e fece cadere una lettera nelle mani di Draco. La osservò e notò che era stata inviata da dentro il castello. La aprì e lesse tutto ad un fiato.


Caro Draco,
Non è facile scriverti ora come ora, ma ci ho provato e ho buttato giù questo testo. Sento di doverti comunicare qualcosa in più di quello che ti ho già detto, ma forse questo sarà solo una sorta di componimento di tutto quello che sai già, o forse no. Credo che ciò che è avvenuto ieri si possa considerare uno dei tipici momenti di debolezza. Si, potrebbe anche essere definito così, ma io da parte mia ho desiderato quel momento senza neanche saperlo. Non aggiungerò altro sull'episodio in se, perché credo basti questo e anche perché sono dell'idea che tu lo considererai solo un errore. Non so se le cose tra di noi si potranno mai aggiustare e sinceramente ora credo che questo passi in secondo piano, perché innanzitutto tu devi trovare la tua strada, i tuoi sogni, i tuoi desideri. Devi entrare nel mondo, Draco. Farne parte davvero. Siamo giovani e abbiamo tempo per trovare il nostro posto, ma è ora che si provano le prime emozioni e si trovano i primi stimoli. Avrei voluto far parte di questo tuo mondo e forse lo vorrei ancora, ma questo non importa. Tu devi vivere, andare avanti, dimenticami se questo ti può essere d'aiuto. Non so cosa dire riguardo la tua misteriosa paura, ti ho già espresso le mie opinioni, metti da parte il tuo orgoglio. Poco tempo fa ti ho guardato intensamente in treno, sono rimasto impressionato da quello sguardo e non l'ho più dimenticato; poi ti ho osservato ancora e ho sempre visto qualcosa nascosto nei tuoi occhi, quasi una doppia identità. Trova il tuo io Draco e salvati, perché credo tu abbia bisogno di salvarti o essere salvato. E fai le tue scelte. Forse questo ti suonerà come una specie di guida per la vita, ma è ciò che sento di dirti e non mi dilungo. Ho deciso di non essere egoista, così ti lascerò in pace. Questo è un addio. Un addio riflettuto e impulsivo, voluto e non, ma è un addio.  Grazie di tutto, di ciò che hai detto e di ciò che ti sei tenuto dentro.


Harry



Sospirò e stracciò la lettera.
- Addio, Harry.... - Mormorò.
 
Just don't wanna waste another day
Im tryin to make things right, but to shove it in my face
And all those things you've done to me i cant erase
And i can't keep this inside
It's time to say goodbye               (Time to say goodbye - Simple plan)
   

 proprio non voglio sprecare un altro giorno
sto cercando di fare le cose per bene
ma me l'hai sbattuto in faccia
e non posso cancellare tutte quelle cose che mi hai fatto
e non posso tenermelo dentro
è tempo di dirsi addio

                     

   
 
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