"In posizione!"

"Si anch'io in posizione!"

"Eccomi!"

"Bene, al mio via!"

Tre ragazzi nascosti dietro un albero ciascuno, attendevano l'ordine del loro sensei.

"Ora, via!" I tre uscirono dal loro nascondiglio e di soprassalto, saltarono addosso a quello che doveva essere un gattino, un gattino molto fastidioso.
Il felino in miniatura, pur accorgendosi all'ultimo dei tre, riuscì ad evitare il loro assalto e cominciò a correre per tutta la foresta inseguito dai tre genin che si stavano leggermente alterando.
Kakashi mentre li fissava, sbuffò consolato. Il micio correndo non si accorse della copia del biondo che scese in picchiata bloccandolo. Missione compiuta.
I quattro cercando di tener fermo il micio che graffiava la faccia di Naruto sotto le imprecazioni di quest'ultimo, mentre le due ragazze se la ridevano e Kakashi sospirava sconsolato.
Arrivarono al palazzo dell'Hokage e consegnarono il gatto alla sua padrona, la moglie del Daimyo del fuoco. Dava i brividi ai tre ragazzini.
L'Hokage, complimentandosi con i ragazzi sfogliò l'elenco delle missioni rimanenti per poi assegnarne una al team 7.
"Bene, questa è una missione di livello D. Dovrete andare a raccogliere delle erbe medic..." non finì di parlare che il biondo gli diede le spalle e sedendosi disse "E no. Questa volta non mi scomodo per
una stupidaggine simile, Ojii-chan! Ho già sprecato energie per un gattino, io di qui non mi muovo."  disse mettendo i broncio, facendo sospirare il sensei. "Sbaglio o quel gatto ti ha fatto più graffi di quanti te ne sei procurato nell'esercitazione?" chiese schernendolo l'argenteo, sapendo che il biondo odia le provocazioni.
"Si ma è stato un incidente di percorso, resta il fatto che da qui io non mi muovo." continuò a dire testardo il biondino, che si rifilò un pugno dalla ragazza rosata.
L'Hokage vedendo la scena si mise a ridere per poi dire "E va bene Naruto, ti assegnerò una missione di livello C, d'accordo?" chiese sorridente. Il biondo al solo pronunciare la lettere "C" si girò di scatto per poi chiedere incessantemente di cosa si trattasse.
"Mi spiace Hokage-sama, ma io devo svolgere la missione che mi avete affidato, e non posso accompagnarli." disse Kakashi fissando con la coda dell'occhio il biondo, che gli lanciava imprecazioni a non finire, facendo sospirare per l'ennesima volta l'Hatake.
"Possiamo accompagnarli noi!" disse una voce sconosciuta, entrando nell'ufficio dell'Hokage, lentamente si potè intravedere il volto della persona, che si scoprì essere Asuma Sarutobi, figlio di Hizuren Sarutobi, terzo Hokage. Era accompagnato da Chouji Akimichi, Shikamaru Nara e Sai. Sembravano un quadretto comico."Siamo venuti a far rapporto della missione, ma a quanto abbiamo sentito, ce n'è un'altra di livello C. Può essere una missione per fare esperienza, quindi le chiedo se possiamo accompagnarli noi." continuò Asuma. L'Hokage ci riflettè ma poi accettò sorridendo.
"La missione consiste nell'andare a Sunagakura, dovrete recuperare rotoli importanti, che riguardano gli esami Chuunin." informò il Sandaime, per poi dargli le carte della missione.
"Cominciate ora. Potete andare" disse congedandoli con un gesto della mano. I sei annuirono, e tutti tranne Kakashi andarono alle porte del villaggio. Naruto che saltava quà e là come un ossesso, Shikamaru annoiato, un Chouji che si spazzolava quintali di patatine, Asuma che sorride, Ino e Sakura che riprendono Naruto continuamente e un sorriso falso di Sai. Non era un team dei più normali di Konoha.

Marciarono per Suna fino alla notte, dove decisero di accamparsi. A notte fonda, dopo aver cenato stavano dormendo tutti, o quasi.
Due ragazzi entrambi biondi e occhi azzurri, erano seduti vicini a guardare il cielo stellato. Ognuno perso nei propri pensieri.
Si stava creando un silenzio imbarazzante, raramente il biondino e la Yamanaka non si parlavano quando erano da soli.
L'Uzumaki ruppe quel silenzio imbarazzante "Ehm... Come mai non dormi?" la ragazza lo guardò scettica "Beh... Potrei farti la stessa domanda, ma comunque non avevo sonno." rispose girando il viso e fissandolo. "Tu invece?" continuò poi rivolgendosi al biondo. "Lo stesso..." rispose vagamente girando anche lui e fissando negli occhi Ino.
"Ecco... Io volevo ringraziarti" disse sorridendo dolcemente, tanto che stupì Naruto, non era da lei questo comportamento. "E se posso sapere, per cosa dovresti ringraziarmi?"" chiese confuso, fissandola. "Baka, per l'esercitazione. Grazie per avermi dato il campanello" disse prima arrabbiata, per poi calmarsi sul finale della frase. "Non preoccuparti, siamo compagni di squadra. È normale aiutarsi fra noi." disse sorridendole. La ragazza ricambiò lo sguardo e poi andò nella sua tenda. Naruto si sdraiò a fissare il cielo. Gli oocchi cominciarono a farsi pesanti, e in un attimo il buio si impossessò del biondino.

Il biondo si svegliò di soprassalto, era sudato. Uno stranissimo sogno aveva visto, due occhi rossi come il sangue, con tre tomoe nere. Si trovava in uno strano luogo, c'era un luogo in contrasto col nero e col rosso. La luna era rossa.
Gli altri erano già svegli e vedendo il biondo non fecero a meno di preoccuparsi, ma lui continuava a dire che non era niente. Riprenderono il viaggio verso Suna.

Intanto due uomini incappucciati continuavano a camminare per il deserto che avrebbe portato alla fine di Sunagakure, per intraprendere la foresta.
"Finalmente... Posso vendicarmi... Sarutobi!"

Il biondo continuava a saltare fra rami, questa volta accellerò il passo e non aveva più la voglia di scherzare, tutti videro la sua agitazione e non erano tranquilli.
"Naruto, rallenta non è una missione importante."  cercava di fermarlo Sakura, vedendo che accellerava sempre di più si rassegnò sbuffando.
"Devo finire alla svelta questa missione. Quando ripenso a quegli occhi, un brivido mi attraversa la schiena, che sensazione terribile." pensò il genin continuando ad accellerare.
Intanto le due ragazzine dietro continuavano a lanciargli occhiatacce. Continuarono così finché arrivarono all'inizio del deserto, che avrebbe portato a Suna no sato.
Mentre continuavano a camminare, Naruto e gli altri avvistarono due uomini incappucciati, si misero subito all'erta, due tipi sospetti come loro, in questo deserto non lasciavano pensare nulla di buono.
I due ragazzi si accorsero dei cinque ninja, e vedendo i coprifronte i due sorrisero.
"Bene... E' da qui che comincia la mia vendetta!" pensò uno dei due. A vedere la metà parte del viso non incappucciata, ad Asuma gli venne in mente chi potesse essere, ma scosse la testa  per ricacciare indietro quel pensiero "Chi siete? Sembrate sospetti, e dato che siamo in missione, non vorrei accadesse qualcosa di brutto." disse il maestro che cominciava a stringere le sue due lame.
I due uomini si guardarono e annuendo si tolsero il cappuccio, lasciando sbigottito Asuma. Non appena quest'ultimo vide chi era quell'uomo, mise del chakra nelle due lame per poi correre verso il misterioso ragazzo.
"Asuma-sensei!" gridò Chouji che cominciò ad andare in preda al panico. Invece Naruto rirprovò quello strano brivido di quegli occhi, però questa volta era diverso.
Intanto Asuma con le sua lame chakra stava per trafiggere l'uomo misterioso, ma l'altro ragazzo in sua compagnia si mise davanti e facendo uscire delle lame formate di chakra urlò "Bisturi di chakra!" per poi contrastarli alle due lame del sensei. Quest'ultimo guardava con disprezzo il ragazzino che aveva dei grandi occhiali rotondi. "Che bella sorpresa... Yakushi Kabuto, Orochimaru! Che diamine ci fate qui?!" chiese di nuovo l'uomo ai due che non sembravano per nulla intimoriti dallo shinobi di Konoha... L'uomo con la pelle lattea fece un ghigno perfido e facendo fuoriuscire una lingua lunghissima dalla bocca rispose "Sono diretto a Konoha, appena mi sbarazzerò di voi la distruggerò e con lei anche Sarutobi-sensei." Asuma si allontanò con uno scatto all'indietro.
"Orochimaru-sama! Cosa facciamo?" chiese il ragazzo dai capelli argentati raccolti in una coda, senza annullare i suoi Bisturi di chakra. "Occupati dei mocciosi, io mi sbarazzo del figlio di Hizuren, e così parte della mia vendetta sarà compiuta!" disse l'uomo cacciando una spada dalla bocca e tenendola fra la lingua. "Muori!" urlò allungando la testa e attaccando il sensei con la spada Kusanagi.
Quest'ultimo contrastò la spada con una lama, ma la forza di Kusanagi spazzò via la lama di chakra. Così mosse la testa in diagonale cercando di decapitare il ninja di Konoha. Quest'ultimo evitò all'ultimo la lama della spada, ma del sangue dalla guancia sinistra cominciò a fuoriuscire. Orochimaru ritirò la testa e ringoiò Kusanagi. I ragazzi tentarono di dare man forte al loro sensei, ma il ragazzo argenteo gli si parò davanti. "Mi occupo io di lui." disse determinato il biondino ma non fece in tempo a fare un altro passo che Sai in picchiata con la sua spada lo attaccò. Kabuto si accorse del pericolo e con un bisturi contrastò la spada, mentre con l'altro toccò il braccio sinistro del ragazzino "Ora hai un bicipide in meno, vediamo cosa fai." disse calmo l'argenteo per poi toccare il bicipite femorale sinistro del ragazzo che barcollò, per poi spedirlo a terra lontano con un calcio nello stomaco. Naruto fissò la scena, per poi sorridere. L'argenteo non fece una piega ma il suo ghigno si trasformò in stupore quando due copie di Naruto cominciarono a scendere in picchiata, e due dietro lo bloccarono.  Il ragazzo fece non pochi sforzi per liberarsi, ma con un calcio alla prima copia dietro riuscì a muoversi e ad evitare le altre due copie. Naruto ghignò di nuovo, e si ritrovò il corpo dell'amica bionda fra le braccia, lo shintenshin era riuscito. La poggiò delicatamente a terra e fissando l'argenteo annuì. Kabuto si riaffiancò a Orochimaru e all'improvviso lo attaccò, ma Orochimaru sapeva quanto successo e con un calci in viso fece alzare dal terreno l'argenteo, e con un pugno nello stomaco lo fece andare ai piedi del sensei.
"Ino, rilascia la tecnica. Non puoi nulla contro lui." gridò Asuma facendo sì che la bionda rilasciasse la tecnica, e così fu. Tornò nel proprio corpo e si rialzò tenendosi lo stomaco.
Naruto si arrabbiò all'improvviso e scattò contro Orochimaru che appena lo vide sogghignò sadico. Si limitava a evitare i colpi che Naruto continuamente lanciava, evitando anche la tecnica di Chouji e il controllo dell'ombra di Shikamaru. Ma si stufò e allora tese il braccio verso Naruto che con un balzo si portò vicino. "Sen'ei Tajashu!" disse la serpe facendo uscire dal braccio cinque serpenti che andarono a bloccare Naruto e stritolarlo. "Naruto!!" gridarono all'unisono Ino e Sakura che provarono a correre verso l'amico. Ma Asuma con un balzo tranciò tutti i serpenti che intrappolavano Naruto, e continuò con la sua tecnica preferita: Le ceneri brucianti con il quale investì in pieno Orochimaru e infuocandolo. "Ho vinto?" si chiese Asuma ansimando, ma sgranò gli occhi vedendo Orochimaru di nuovo di fronte a se, e quando la polvere si diradò si vide perfettamente la vecchia pelle di Orochimaru. Asuma digrignò i denti ma appena Orochimaru cominciò a parlare, cominciò ad agitarsi.
"Così avete portato con voi il Jinchuuriki del Kyuubi. Ma vedo che non è degno di portare un simile potere nel suo corpo, non ti spiace se me lo prendo io vero?" disse sogghignando fissando Naruto.
"C...C...Cosa vuo...vuoi dire? In che senso Jinchuuriki?!" disse Naruto sgranando gli occhi. "Significa quel che ho detto moccioso, dentro di te è rinchius..."  Venne interrotto da Asuma "Chiudi il becco, non parlare!" disse Asuma avventandosi su Orochimaru, quest'ultimo scaraventò lontano il sensei. "Quindi moccioso... Tu non sai niente? Ebbene si. Dentro di te si racchiude lo spirito del Kyuubi, demone che distrusse Konoha dodici anni fa, e secondo me ti disprezzano tutti." disse cominciando a ridere. I ragazzi compreso Naruto sgranarono gli occhi, e Ino bisbigliò "Naruto..." . Naruto si ripeteva che non era possibile, e lentamente per la rabbia un chakra rosso lo avvolse facendo sussultare tutti i presenti, tranne Orochimaru. Il biondo alzò lo sguardo, i suoi occhi non erano più azzurri, erano rosso sangue e le pupille incredibilmente sottili, come un gatto, i graffi sulle guance più calcate e i canini più lunghi. "Voglio ucciderti!" urlò in preda all'odio, e con uno scatto velocissimo si portò di fronte al sannin. Esso era tranquillo e con la stessa tecnica di prima bloccò Naruto, ed avvicinandosi gli alzò la maglia con la lingua per poi posò le dita della mano sul sigillo dove veniva rinchiusa la volpe "Gogyo Fuuin!" esclamò e dopo aver eseguito l'operazione il chakra rosso scomparve, facendo perdere i sensi, e lasciato dai serpenti ora stava per venire trafitto dalla Kusanagi che il sannin aveva fatto uscire nuovamente. I ragazzi dietro tentarono il tutto per tutto, ma erano troppo lontani e il sensei era sdraiato a terra. Ino e Sakura chiusero gli occhi per non vedere il loro compagno.

Silenzio.

Le due riaprirono lentamente gli occhi e videro davanti a Naruto un uomo dai capelli bianchi uniti in una lunga coda, un kimono rosso con un rotolo legato alla schiena.

"Jiraiya... Quanto tempo" sussurrò Orochimaru ghignando.

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Scusate se questo capitolo fa schifo, ma essendo forse l'ultimo capitolo che scriv prima delle vacanze, ho voluto fare qualcosa di lungo e che faccia piu cose possibili
Scusate ancora e grazie in anticipo a chi leggerà e recensirà.
Alla prossima ^_^