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Quando lui rideva, lei lo poteva sentire a chilometri e chilometri di distanza. Sentiva quando lui era divertito, amareggiato, deluso, arrabbiato, eccitato. E lui sapeva che lei sapeva.
E se ne compiaceva.
Anko Mitarashi è a disposizione del suo paese a qualsiasi ora del giorno, a qualsiasi condizione. Ma in tutta questa bandiera di lealtà, c’è un solo filo scucito, solo qualche ora di buio.
La notte lei accende una luce e aspetta.
Aspetta che lui sia pronto e che la raggiunga.
Lei sa che lui verrà a qualsiasi ora della notte, perché a lui piace la notte nello stesso modo in cui odia il giorno
[non è stato forse di notte che l’ha concupita?]
lui verrà e la prenderà, sbattendola al muro. Anko potrà sentire un respiro inesistente accarezzarle il collo e degli invisibili occhi gialli denudarle l’anima. Mille mani la accarezzeranno in modo vorace e mille voci le parleranno in maniera verace.
[Tu mi ami ancora, piccola Anko, nello stesso modo in cui mi odi]
E sarà come il giorno e la notte, come il giorno con la notte.
Un distruggersi a vicenda
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Un grazie sincero a tutte le persone che hanno commentato: Suzako, Solarial, Scintilla, la mia Lady, Aleptos, Shuriken ed Helen Lance. Avete scritto commenti che ognuno vorrebbe poter leggere. Grazie.
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