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Autore: Ihavenothing    07/08/2012    7 recensioni
Seconda shot per la Kurtbastian week.
Aver viaggiato fino a Miami per vedere come era bello lì il mare era stato sciocco, ma allo stesso tempo bello. Non averlo detto a nessuno era stato altrettanto stupido, ma eccitante. 
Genere: Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei scusarmi per il giorno di ritardo ma avevo detto che non sarei stata precisa per gli aggiornamente e mi dispiace un sacco.. 
Allora questa shot non è demenziale come la prima e forse non c'è nemmeno tanto di demenziale - cioè bu.
Comunque spero che vi piaccia lo stesso. 
p.s per chiunque vuole vedere i miei scleri mentre scrivo o della Kurtbastian in generale o vuole pure contattarmi potete cercare su twitter. Eccolo: https://twitter.com/_Sebanana (lasciate stare il nome sclerotico, ahahah) 
Enjoy.






La lieve brezza che la mattina presto portava, dava un gran piacere a Kurt e anche farsi trasportare dal vento mattutino, non troppo forte, su quella riva del mare dove l'acqua tiepida e limpida gli faceva compagnia. 
 
Amava camminare sulla riva del mare: gli dava un senso di pace, calma e serenità. Con le mani infilate nelle tasche della felpa troppo grande per lui scavava con i piedi , in profondità, sulla sabbia soffice mentre ammirava come l'alba a poco, a poco appariva, illuminando le sue iridi azzurre. 
 
Sorrise, tra sé e sé, per quella bellissima visione e continuò a camminare piano sulla riva del lido in cui il giorno prima si era accampato di nascosto, con Sebastian, non preoccupandosi molto di quello che sarebbe poi successo.
 
Le piccole onde che prendevano forma in quel grande oceano sembravano così libere, che per un momento desidero essere come loro. 
Si fermò davanti a una grande roccia dove si arrampicò e ammirò come i raggi del sole illuminavano quel paradiso.
 
Aver viaggiato fino a Miami per vedere come era bello lì il mare era stato sciocco, ma allo stesso tempo bello. Non averlo detto a nessuno era stato altrettanto stupido, ma eccitante. 
 
Ma dopo aver messo piede in quella spiaggia chi pensava più alle conseguenze? 
 
Doveva solo godersi il suo ragazzo fin che poteva.
 
Si sporse un pò di più su quella roccia e quasi cadde se delle lunghe, ma forti mani non lo avessero preso dalla felpa e l'avessero tirato verso di sé. 
 
“Sta attento, zuccherino.” disse quella voce così familiare, maliziosa e talmente perfetta alle sue orecchie. “Non voglio mica ricordarmi di te come una pappa informe schiacciata da una dolce e flebile acqua limpida." continuò con una risatina.
 
Kurt finalmente si girò verso di lui e si ritrovò un Sebastian con delle piccole occhiaie per aver dormito poco, per via della lunga gita da New York a Miami. Era sempre bellissimo con quella sua aria un pò da 'mi sento figo' insieme a quella 'sono un cucciolo di mengusta.'
 
Kurt fece una piccola risata cristallina, “Solo perché sono un tantino fragile, non vuol dire che il mio corpicino dovrebbe subire una simile fine.”
 
Si fissarono a lungo, perché non c'era niente di più bello di guardarsi negli occhi e scoprire tutte le emozioni che essi mostravano. In quelli azzurri di Kurt si leggeva il chiaro amore che provava per Sebastian, l'emozione che provava per essere toccato da lui e quanto trovasse bello essere lì in quel posto. 
 
Negli occhi verdi di Sebastian si vedeva il piacere dell'avere tra le sue braccia il corpo di Kurt, mentre gli sprazzi di quel sole appena sorto, illuminava il chiaro desiderio di avere le labbra del suo ragazzo sulle sue.
 
Si avvicinò allora, molto vicino al suo viso, le loro fronti si toccarono e co anche i loro nasi. Sebastian avvicinò piano piano la sua bocca e quando stava per toccare quella di Kurt, quest'ultimo si allontanò e iniziò a correre.
 
Dopo il grosso stupore, Sebastian si girò e guardò come Kurt correva su quella spiaggia. Sembra un dolce uccellino che voleva tra il vento e il cielo blu. Sorrideva e rideva, emanando il suono di quella sua splendida risata cristallina.
 
Sebastian iniziò a rincorrerlo e grazie alle sue gambe lunghe riuscì ad afferrarlo e Kurt cadde per terra tra le risate. Sebastian si mise sopra di lui e aderì il suo lungo corpo sopra quello decisamente più piccolo di Kurt.
 
“Lo sai che non potrai mai scapparmi vero?” disse infine.
 
“Chi ti dice che io voglia scappare da te?”
 
“Perché sono talmente bello che hai bisogno a volte di spazio per riprenderti, ma io non posso stare senza toccarti perciò non puoi scappare via. Nemmeno per cinque secondi.”
 
“Ma levati stupido.” rispose Kurt, dandogli una spinta e levandoselo di dosso. Si alzò e ricominciò a guardare verso l'alto, verso quelle piccole nuvole bianche con ogni forma e che vagavano libere. 
 
“Che ne dici di un bel bagnetto?” gli mormorò Sebastian abbracciandolo da dietro e stringendo forte i suoi fianchi.
 
“Dico che ne ho voglia.” 
 
“Bene... ”
 
Non andarono subito verso il mare. Ma si analizzarono e iniziarono a spogliarsi. 
 
Sebastian che spogliava Kurt  e Kurt che spogliava Sebastian.
 
Tutto questo senza smettere di guardarsi.
 
Quando furono completamente nudi, si avvicinarono e iniziarono a baciarsi. Baciarsi con così tanta aggressività, ma allo stesso tempo con dolcezza. 
 
E infine camminarono verso il mare, che si muoveva calmo, calmo come se li stesse aspettando. Quando entrarono il contatto freddo li fece un attimo sussultare e si staccarono - prendendo, così, anche un pò di aria.
 
“Hai mai provato a farlo sott'acqua?”
 
“E' una proposta indecente per caso?” chiese Kurt inarcando un sopracciglio.
 
“Solo se vuoi che tu lo sia.”
 
Kurt sorrise, si avvicinò a lui e lo baciò. “Fammi vedere come riesci a far smuovere queste acque.”
 
“Mai parole furono più belle.”
 
Entrarono dentro l'acqua e probabilmente, nessuno avrebbero mai voluto sapere cosa stesse succedendo là sotto.
 
Per Kurt e Sebastian, una vacanza, fatta di nascosto, non è mai una vacanza tranquilla.
   
 
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