Una giornata insolita
Capitolo terzo
Ringrazio
tutti coloro che stanno continuando a seguire la mia
prima storia che ormai è giunta alla fine. Mi presento meglio: io sono
Alessandro, ho sedici anni e mi piace
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Vegeta
entrò nella doccia, prima di iniziare il solito allenamento nella gravity room. Mentre
Bulma è in cucina a parlare con ChiChi.
Goku, nel frattempo, si stava abbuffando delle mele
che lui stesso aveva comprato per suo fratello. Quando Bulma inizia a parlare di quanto il comportamento di Vegeta
gli desse fastidio.
- Non lo
sopporto più! – disse – Sempre a brontolare, lui e il suo stomaco, e sempre col
broncio!
Goku
intervenne:
- E che ci vuoi fare! Non per questo si chiama Vegeta.
Vegeta nel
frattempo, si sentì sollevato da quella doccia, tanto che decise di rimanerci
un bel po’, e mentre canticchiava pensò:
- Quanto è
diventato forte quell’essere
insulso di Kakaroth.
Goku e Chichi stettero per andarsene, anche perché, più Chichi che Goku era preoccupata
di cosa stessero facendo Gohan e Goten.
Anche Bulma lasciò la casa
per un attimo, per incontrare un’amica.
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Vegeta
uscì dalla doccia, rinvigorito, e si accorse che non c’era nessuno in casa. Il
principe dei saiyan notò a suo malincuore, che non
c’era più un asciugamano, a causa della sua rabbia sfogata contro quella porta
in precedenza. In più si rese conto che non era il caso di mettere i suoi
vestiti da combattimento, distrutti e maleodoranti. Si affacciò nell’armadio di
camera da letto, pensando per un attimo a Bulma che
non gli lava mai i vestiti e notò che c’erano solo
quella camicia rosa e quei pantaloni gialli che tanto odiava. Quindi
consapevole che al momento era solo in casa, si
rifiutò categoricamente di indossarli. Neanche fece in tempo di chiudere la
porta che arrivò la madre di Bulma che vide Vegeta
senza vestiti e disse:
- Oh mio
caro, guarda che se vuoi trovare un po’ di intimità –
disse avvicinandosi pericolosamente – non c’è problema puoi benissimo restare
così.
Vegeta ribattè preoccupato:
- Ma tu sei matta, stammi lontano donna terrestre.
La signora
Brief lo inseguì per tutta la casa, quando Vegeta se ne uscì dalla finestra e volò via prendendo al
volo quei vestiti che tanto odiava, ma la signora non si dette per vinta, saltò
dalla finestra, e inizio a inseguirlo con la sua navicella. Vegeta era preso
dalla rabbia, riuscì fortunatamente ad evitarla, nascondendosi in una galleria lì vicino. Quando di fronte a
lui apparve la figura di Goku che rideva sotto i
baffi vedendolo vestito in quel modo. Vegeta piuttosto irritato gli disse:
- Che
diavolo ci fai qui, vai via, che devo andare ad
allenarmi! Viaaaa!
Goku ribattè:
- Calmati
Vegeta, ti ho solo portato la carta igienica…ahahahaha.
Vegeta, ferito all’orgoglio, se ne tornò a casa pensando a quanto sia deficiente quel
Kakaroth. Appena arrivato il povero Vegeta venne inseguitodalla madre
di Bulma e dalle migliaia di sue amiche che aveva
portato con se per vedere quell’uomo.
La
giornata di vegeta finisce qui, baciato e calpestato da quelle migliaia di
terrestri che lo desideravano ardentemente.
Ah..povero
Vegeta…
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Spero che
la storia vi sia piaciuta…a presto!