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Autore: Princess of Dark    07/08/2012    8 recensioni
Incontrare Johnny Depp è il sogno di tutte noi donne, o almeno era il sogno di Denise.
E lei credeva di stare veramente sognando quando lo incontrò.
Denise ha un lavoro noioso, una migliore amica un po' pazzerella, una vocina maligna nel suo cervello, un "fidanzato" e un sogno nel cassetto. Johnny sarà lì per renderlo vero.
ATTENZIONE:Johnny Depp dovrebbe essere illegale, ma visto che non lo è, va preso come minimo preso a piccole dosi. E' veramente rischioso per la vostra salute una meraviglia così!
Se anche voi lo amate, questa è la ff giusta per voi...aspetto le vostre recensioni!!
Booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=rLHOJc3yhPM
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti!! Voglio scusarmi per il mio piccolo ritardo e annunciarvi che questo capitolo è un po' più lunghetto degli altri ^^ ma in fondo è quello che volevate, no? :3
Ci vediamo di sotto!!


Era come se fossimo tornati bambini: dopo la lite, ci tenevamo un po’ il broncio e poi tornavamo a fare la pace come se nulla fosse accaduto. In quei momenti mi sembrava sul serio di essere dei bambini così ingenui da cadere nelle “trappole” dell’amore.
Bleah, mi stai facendo voltare lo stomaco!
Sei solo invidiosa!
Ma piantala!
Può darsi che troverai un Ginevro adatto a te…
Puoi chiedere a Johnny se ne ha uno? Ti prego, ti prego, ti prego!
Togli gli occhi da Johnny. Tutto ciò che è suo, appartiene anche a me.
E quand’è che avete fatto questa comunione dei beni?
Trovati un altro Ginevro e non rompermi. Ma perché sto a parlarti?!


<< E così ti è bastata la sua lingua per farvi rimettere insieme …>> mi prese in giro Marylin e Orlando rise. Sbuffai, facendogli una linguaccia.
<< piantatela!>> esclamai ridendo. Keira ci venne vicino e mi prese per mano.
<< ho bisogno di te …>> accennò, facendomi un occhiolino. Mi condusse nell’altra stanza e mi sorrise amara.
<< cosa c’è?>>
<< oh, nulla.>> sorrise lei, come se non fosse realmente accaduto nulla.
<< perché mi hai tirato in disparte allora?>>
<< perché … volevo lasciare da soli Orlando e Marylin.>> sorrise maliziosa. La guardai sorpresa.
<< eh?>> dissi con un sottile filo di voce che uscì strozzato dalla mia bocca. Lei fece un risolino.
<< sembra che Orlando sia interessato a lei, e anche Marylin starebbe benissimo con lui: sto solo cercando di aiutare un mio amico!>> esclamò sorridendo. La fissai perplessa: davvero Keira stava cercando di creare la giusta situazione tra Orlando e Marylin? E Orlando? Gli piaceva sul serio Mary?! Feci per aprire bocca, ma la richiusi immediatamente, ingoiando l’aria che avevo imboccato. All’improvviso mi sentii infastidita, come se mi avessero preso in giro: credevo che a Keira piacesse Orlando! E che a Orlando piacesse Keira. Non mi aveva mai detto che ad Orlando piacesse Marylin. Mary poi? Non mi aveva detto di essere interessata a lui!!
Stai sclerando …
Lo so!

<< mmh …>> mormorai, andando via. Aprii la porta ed andai a sbattere contro qualcuno.
Se il petto liscio e perfetto di Johnny si può definire “qualcuno” ok …
<< oh …>> mormorai imbarazzata, spostandomi più a destra per uscire e andare via. Mi afferrò una mano e mi fece voltare. Osservai i suoi occhi scuri e intensi.
<< mi stai evitando?>> mormorò perplesso. Lo scrutai.
<< no!>> dissi sorpresa: come gli veniva in mente?
<< mi sei passata accanto e mi hai ignorato …>> si scusò lui.
<< voi attori soffrite tutti di egocentrismo, eh? Non è che ti sto per forza evitando se non ti saluto!>> esclamai isterica.
<< non è egocentrismo: si chiama educazione al mio paese!>> ribatté incredulo. Stavo per ribattere qualcosa, quando Orlando parlò prima di me.
<< non vorrete tornare a litigare di nuovo?!>> disse scettico con un po’ d’ironia. Lo guardai sottecchi, lui mi fissò e si allargò un sorriso. Scoppiammo a ridere.
<< certo che no! Ne ho abbastanza di litigi!>> esclamò Johnny, abbracciandomi. Mi strinsi a lui, chiudendo gli occhi per sentire tutto il suo profumo.
<< l’amore non è bello se non è litigarello ….>> cantilenò Keira sorridendo. Marylin sorrise.
<< andiamo via …>> sussurrò lei, trascinandosi dietro Orlando e Keira per lasciarci da soli. Johnny si abbassò per darmi un bacio sul naso.
<< cosa ci posso fare se mi fai incazzare?>> sorrise lui divertito. Ridacchiai.
<< sapessi quante cose mi fanno incazzare di te, Johnny …>> sospirai. Alzò un sopracciglio.
<< e sentiamo … quali cose?>>
<< ecco, anche questo: il tuo sorrisetto malizioso.>> borbottai. Lui aggrottò la fronte.
<< ti fa arrabbiare il mio sorriso?>> ripeté perplessa. Lo fissai.
<< sì. Perché quando sorridi non capisco più nulla, come se il mondo ti ruotasse attorno. Mi sento in uno stato confusionale e questo mi fa incazzare. >> borbottai, fingendo di essere seria. Lui rise, afferrandomi per la vita.
<< allora sorriderò all’infinito perché –numero uno- mi piace la tua espressione confusa e –numero due- sei più sexy quando ti arrabbi.>> mi sussurrò all’orecchio.
<< fuck.>> borbottai e ridemmo.
<< avevo pensato di fare qualcosa di divertente per rilassarci un po’, con tutto questo lavoro e questo stress!>> annuii.
<< e cosa proponi?>> chiesi curiosa e divertita. Lui ci pensò su e poi mi sorrise.
<< ti piace il mare?>>
<< lo adoro!>>
<< perfetto: domani non ci saremo per nessuno allora>> mi sorrise, facendomi l’occhiolino. Annuii ridendo. In quel momento, passò Charlene che ci guardò furtivamente e avanzò il passo sperando di passare inosservata. Per la prima volta, voleva che NON la guardasse.
<< Charlene … noi dovremmo parlare.>> la chiamò Johnny, facendola trasalire. Il cuore mi si fermò in gola: non mi aspettavo che la chiamasse e la cosa mi stava già dando parecchio fastidio. Charlene ci guardò ancora ed esitò prima di venirci incontro a testa bassa.
<< cosa vuoi?>> mormorò. Johnny le sollevò il viso con due dita e potemmo vedere i suoi occhi lucidi.
<< perché hai fatto tutto questo?>> sussurrò lui. Charlene serrò le mascelle e con un buffo mandò via la sua mano.
<< perché ti amo, cavolo! Possibile che tu non l’abbia ancora capito?! L’ho fatto perché sono stata terribilmente gelosa di una ragazzina che è venuta così all’improvviso e ti ha “stregato” mentre io da anni cerco di attirarti a me! Ho sbagliato, lo so, ma ho agito d’istinto. Volevo che tu fossi mio.>> disse con enfasi, mentre le lacrime scendevano copiose sul suo viso. Non avevamo la forza di parlare.
<< beh … possiamo dimenticare questo episodio. Non ti porterò rancore Charlene, possiamo tornare come prima.>> proposi sorridendo con amarezza. Lei scosse il capo.
<< se “come prima” intendi che io devo amarlo e soffrire mentre devo vedervi insieme … no: non ce la faccio. Io me ne vado.>> sussurrò, andando via.
<< Charlene, cosa dici?! >> esclamò Johnny, correndole dietro.
<< non puoi lasciare il film, rifletti! Dai!>>
<< oh oh …>> sussurrò Nicky, che stava origliando insieme a Keira e gli altri. Sospirai e guardai Johnny negli occhi. Lui si morse un labbro.
<< cosa dovrei fare io ora?>> mi chiese esasperato. Feci spallucce.
<< non puoi fare niente.>> 
<< mi sento in colpa: mi dispiace che lei soffra per me.>> ammise ed io gli andai vicino per accarezzarlo dolcemente.
<< si è innamorata della persona sbagliata, Joh. Questo fa tanto male, ma si dimentica.>> mormorai. Lui sospirò e mi prese tra le braccia, ispirando sonoramente come se mi stesse annusando da cane.
<< non troverei in nessun’altra quello che hai tu, Den.>> mormorò, baciandomi i capelli. Sorrisi amara.
Le puntai un cucchiaio di legno contro, quello con cui stavo cucinando e la fissai in cagnesco.
<< ok, sputa il rospo.>> ringhiai. Marylin mi squadrò perplessa.
<< stai bene?>> mormorò. Alzai gli occhi al cielo.
<< tu e Orlando …>>
<< io e Orlando cosa?!>> esclamò lei scocciata. Sbuffai.
<< ti piace?>> mormorai. Lei fece spallucce.
<< no, non direi. Orlando è un uomo bellissimo, è stato il mio attore preferito per un bel po’, ed è anche simpatico, ma non ne sono innamorata! E poi, scusa, ma ce lo vedo meglio con Keira: sono troppo carini>> esclamò sorridendo.
<< già.>> sorrisi. Ok, Marylin o non è interessata a Orlando o ha saputo mentire benissimo, il che è quasi improbabile, anche se ora fa l’attrice! Ora che il rapporto con Johnny era tornato rose e fiori, volevo vederci chiaro anche in quello degli altri: volevo che anche gli altri fossero felici.
<< non oso immaginare la sfuriata che farà Robert quando Charlene gli dirà che si ritira!>> ridacchiò infine Marylin. Risi anche io all’idea.
<< hai visto quella che dichiarazione che ha fatto?! Johnny si è sentito in colpa dopo!>>. Marylin fece spallucce e io le sorrisi.
<< domani non ci sarò … però mi dispiace che tu rimanga da sola …>> accennai.
<< dove vai?>>
<< Johnny vuole portarmi al mare.>>
<< e cosa aspetti?! Non so, forse mi organizzo e resto con Keira: lei deve continuare con le riprese e credo che le farò compagnia.>> mi informò. Sorrisi.
<< va bene.>>

Misi nell’enorme borsa da spiaggia in paglia un costume a due pezzi con dei fiori colorati e indossai una vestina bianca e un grosso capello di paglia gialla che avevo voluto mettere per scherzo. Spazzolai i capelli, misi un velo di lipgloss e mascara poi, quando Johnny mi venne a prendere, scesi di casa dopo aver dato un bacio sulla guancia a Marylin.
<< bon jour!>> esclamai, salendo in macchina. << vamos a la playa?>> rise lui, partendo. Mi fissò.
<< quanto sei adorabile con questo cappello.>> ridacchiò, abbassandomi la visiera. Risi, sistemandomelo sul capo. Avete presente quella dose di adrenalina e gioia quando dovete –per esempio- partire e vi siete appena messi in viaggio? Beh, io ero felice di andare al mare con Johnny ed ero entusiasta all’idea di passare una giornata in totale relax con il mio fidanzato. Accesi lo stereo e iniziai a canticchiare, muovendomi al ritmo di musica. Johnny guidava, guardandomi ogni tanto, con un sorriso divertito sulle labbra e socchiudendo gli occhi ogni volta che aspirava fumo dalla sigaretta. Era dannatamente sexy il modo in cui cacciava fuori il fumo. Oramai ce lo avevo davanti da mesi, era il mio fidanzato, e ancora dovevo farmi capace di ciò, ancora non mi ero abituata a simile bellezza accanto a me.
Vamos a la playa, a mi me gusta bailar!
Ginevra!! Anche tu di buon umore oggi?
Se lo sei tu, sì! Qui tutti mi reclamano e sentono la mia mancanza! [In particolare mi hanno detto di salutare Miki, ma sssh non ditelo a Denise u.u]
Sai, sono felice: finalmente possiamo fare una cosa normale che fanno tutti i fidanzatini!
Mmmh … intendi dire che vorrai startene sdraiata tutta la giornata sotto l’ombrellone o in acqua avvinghiati a sbaciucchiarvi?
Ma no! E poi, non possiamo dare spettacolo … ora che ci penso, qualcuno potrebbe accorgersi di noi: potremmo uscire sui giornali! Oh, no, speriamo che i paparazzi e giornalisti non ci rovinano la nostra giornata romantica!
Non gli conviene affatto! O dovranno vedersela con ME.
E con una ragazza tutta incazzata come ME.
Oh, credo che invece andranno via a gambe levate!!
<< sei diventata improvvisamente silenziosa  …>> sorrise lui, gettando la cenere della sigaretta fuori dal finestrino. Scossi il capo e lo fissai.
Gin! Mi fai distrarre!
Chiedo venia, madame!
<< stavo pensando … se ti riconoscono?>>
<< e allora?>> sorrise lui. Feci spallucce. << beh … giornalisti, paparazzi, non so … se poi …>>
<< nessuno rovinerà la nostra giornata, mon amour.>> sussurrò, baciandomi lievemente sulle labbra.
<< mmh …>> mormorai. Lui sorrise e riprese a fumare la sua sigaretta. Ci mettemmo quasi un ora in più del previsto, dato il traffico che c’era oggi, ma finalmente arrivammo in quello che Johnny aveva definito “angolo di Paradiso”
<< vengo sempre qui quando ho voglia di prendere un po’ di sole e respirare aria pulita >>, mi sorrise, afferrando un paio di borse che ci eravamo portati dietro. Un signore sui quarant’anni si avvicinò a noi e sorrise, mostrando i suoi denti ingialliti dal fumo.
<< Johnny! Welcome! How are you?>> sorrise, dandogli una pacca sulla spalla.
<< fine! Hey, we want to stay…>>
<< don’t worry. >> sorrise facendogli l’occhiolino.
<< tank you.>> ricambiò Johnny. << your girl is very beautiful.>> sorrise poi, baciandomi la mano prima di scomparire. Lo guardai perplessa.
<< lui è il migliore se si vuole un po’ di privacy …>> mi spiegò.
<< è il proprietario della spiaggia?>>
<< già. Mi ha assicurato che non ci disturberà nessuno.>> mi prese per mano e mi condusse verso la riva. Un uomo di colore aveva già sistemato il nostro ombrellone e due lettini. Johnny gli diede una mancia e lui andò via.
<< fa già un caldo pazzesco!>> osservai, posando a terra la mia borsa. Dopotutto, era quasi mezzogiorno!
<< e allora andiamo a rinfrescarci!>> esclamò lui, prendendomi tra le sue braccia e correndo verso il mare. Il mio cappello svolazzò all’indietro sulla sabbia ed io mi dimenai.
<< Johnny, no!>> urlai ridendo, un istante prima che lui mi buttasse sott’acqua.
<< eh, no, non la passi liscia!>> Riemersi subito e lo vidi correre via ridendo, ma riuscii comunque ad afferrarlo per il bordo dei pantaloni –sì, e stata la prima cosa che ho afferrato- e lo tirai all’indietro facendolo cadere in acqua. Risi e lui con me, afferrandomi per la vita e tirandomi verso il suo petto.
<< can I kiss you?>> mi sussurrò. << yes, please.>> mormorai, fissando le sue labbra. “posso baciarti?”, mi aveva chiesto, e non volevo mica rispondere di no! Mi portò alle sue labbra, lasciandomi tanti piccoli baci a stampo, con la lingua che non riusciva a farla intrecciare con la mia. E questo mi faceva impazzire, quindi misi una mano tra i suoi capelli e lo feci restare fermo, mentre lo baciavo.
<< sei salato>> osservai, facendo una smorfia. Lui rise e si sporse per tornare a baciarmi, ma gli misi un dito sulle labbra.
<< facciamo a chi arriva prima all’ombrellone?>> ridacchiai entusiasta, sgattaiolando via prima che lui potesse rifiutare. Nuotai fino alla riva e iniziai a correre il più veloce possibile. Johnny mi stava alle calcagna.
<< prima!>> urlai, cantando vittoria e iniziando a improvvisare un balletto. Johnny mi raggiunse con il fiatone.
<< non vale! Sei partita prima e poi … ho cinquant’anni, piccolina, non me lo posso più permettere.>> stramazzò sul lettino ed io lo osservai divertita, ridendo. Lo fissai per un bel po’ e vidi che non si muoveva, non dava segni di vita.
Oh ca…spiterina! Controlla cos’ha idiota!
Gin, devo stare calma. Oh merda, sembra che non respiri!
<< Johnny?>> mi avvicinai a lui per constatare se respirasse e non sentii nulla. Pareva morto.
Non lo pensare neanche!!  Mi sedetti accanto a lui e lo osservai confusa. Ad un tratto le sue mani mi afferrarono per i fianchi e lui emise uno strano verso, iniziando a farmi il solletico. Risi, dimenandomi.
<< vaffanculo! Mi hai fatto morire dallo spavento!>> esclamai, dandogli una gomitata. Lui rise. Dovevo aspettarmelo: dopotutto, era un attore e questa era una cosa che non dovevo mai dimenticarlo quando ero insieme a lui. Sapeva maledettamente fingere bene. Mi guardò divertito. Era così stupendamente sexy con i vestiti bagnati addosso, una visione paradisiaca. Il suo sguardo scivolò sul mio corpo: il mio vestito bagnato –e per di più bianco.- era diventato trasparente, ed io non avevo indossato il pezzo di sopra del costume. Che imbarazzo!
<< sai dove sono le cabine?>> mormorai, cercando di evitare che mi guardasse arrossire. Lui sorrise pacato.
<< devi fare il giro della spiaggia, non ti conviene. Ho per sbaglio ho notato che non indossi il costume: potresti metterlo qui.>> mi disse malizioso.
<< devo spogliarmi davanti a te?>> dissi terrorizzata, come una stupida ragazzina alle armi con le prime “esperienze”. Lui rise spontaneamente.
<< non mi dispiacerebbe, ma non voglio fare scandali: per quanto siano discreti qui, c’è sempre gente.>> sorrise. Arrossii e abbassai il capo, lui mi scostò un ciuffo di capelli dagli occhi.
<< con quanti uomini sei stata, prima di Fred?>> mi chiese spontaneamente.
Eh certo! Con quella grande figura di merda che hai fatto, starà ipotizzando pure che sei vergine!
<< due o tre …>> accennai. Due con precisione: uno e Fred. Lui annuì.
<< oh Dio, una ragazzina sarebbe stata più disinvolta di me in questo momento.>> sospirai ridacchiando, nascondendo il mio viso arrossato tra le mani.
<< già.>> borbottò lui. Mi scoprii il volto e lo guardai incredula.
<< grazie, eh!>> esclamai, fingendomi offesa. << che c’è? Cercavo di sdrammatizzare! Dai prendi il costume, ti copro con un asciugamano.>> sorrise. Era una delle cose che mi piaceva di più di Johnny: mi tirava sempre fuori dalle situazioni imbarazzanti “sdrammatizzando”. Afferrò un grosso asciugamano e mi avvolse, così mi sfilai il vestito e indossai il pezzo di sopra del costume colorato. Lui mi strinse ancora più forte. Sentivo la pressione delle sue mani sul mio corpo ed era favoloso, più bollente del sole rovente di mezzogiorno. Incrociò il mio sguardo e mi sollevò.
<< pronta per un altro bagno?>> rise, ritornando a correre per buttarmi in acqua.
<< mettimi giù! No!>> esclamai, ripetendo la scena di prima. << non ho ancora messo il pezzo di sotto!>> esclamai e lui si fermò di colpo, mettendomi giù in riva al mare, ancora arrotolata nel suo asciugamano.
<< ok, per lo stesso motivo di prima ti lascio andare. Per stavolta.>>
<< per non fare scandali?>> chiesi e lui annuì.
<< fregato!>> esclamai ridendo e liberandomi dall’asciugamano per spingerlo in acqua. Riemerse e iniziò a schizzarmi.
<< brutta bugiarda!>> esclamò, iniziando a galleggiare sull’acqua come un morto. Passarono diversi minuti.
<< eh, no, risparmia il fiato! Non ci ricasco!>> esclamai e lui si tirò su ridendo, poi mi guardò da lontano. Ero un po’ imbarazzata perché non mi aveva mai visto in costume, mi sentivo quasi nuda. Lui distolse lo sguardo e uscì dall’acqua.
<< mi dai due minuti di tregua per togliermi almeno i vestiti di dosso?>> disse ridacchiando, sfilandosi i pantaloni e la giacca. Mi sorprese a guardarlo e mi voltai di scatto.
<< che c’è?>> mi chiese ridendo. << oh … io …n-niente …>>
<< puoi anche voltarti, non sono mica in mutande! Poi se ti faccio così schifo da non potermi neanche guardare, mi rivesto …>> disse ironico.
Denise, giuro che se per colpa tua si riveste TI UCCIDO. E non credo che lo farò solo io …
Ennesima figuraccia. Mi voltai lentamente ed osservai il suo petto liscio, la sua pelle leggermente abbronzata e il suo costume a boxer blu scuro.
<< non mi fai schifo!>> esclamai con troppa sincerità. << è già un passo avanti.>> sorrise lui sempre ironico, mettendosi una mano tra i capelli per smuoverli.
<< vuoi restare lì imbambolata come una statua tutto il giorno o mi ridai la mia Denise?>> disse noncurante, continuando a sistemarsi i suoi capelli scuri. Sobbalzai.
<< la tua Denise?>> lo stuzzicai, stendendo l’asciugamano sul lettino accanto al suo, in direzione del sole. Lui mi fissò in segno di sfida.
<< già. La mia Denise. La conosci per caso? Forse l’ho buttata in acqua e ho dimenticato di ripescarla …>> scherzò ed io gli diedi un buffo sulla pancia.
<< ahia!>> esclamò lui scherzando. << così impari.>> borbottai, stendendomi con il viso verso il sole.
Il tepore del sole sulla pelle bagnata è una sensazione magnifica. Se resti ben concentrata si può sentire come le cellule della pelle assorbano i raggi ultravioletti con brama. Mi voltai verso di lui, steso al sole come me a godersi il sole.
<< ehy, non è che ti bruci?>> osservò lui. Misi una mano davanti agli occhi e lo guardai.
<< ho scordato la protezione solare.>> dissi, ricordandomi. Lui si alzò dal lettino.
<< dovrei avercela io in borsa … sempre se Vanessa non l’ha tolta …>> accennò, iniziando a frugare nella borsa. Estrasse una bottiglietta arancione e sorrise, tornando a sedersi. Lo sentii spalmarla sulle spalle e sussultai. Mi lasciò tanti piccoli baci sul collo, mentre passò a stendere la crema solare sulla mia schiena. Chiusi gli occhi sospirando, mentre le sue mani viaggiavano avide lungo il mio corpo. Mi circondò con un abbraccio, passandomi le mani sporche di crema sul ventre in un moto circolatorio. Sorrisi quando la sua bocca arrivò all’angolo della mia. Era tutto così terribilmente erotico in quel momento.
<< vivi ancora con Vanessa?>> dissi ad un tratto, rovinando l’incantesimo di quel bacio che stava per darmi. Aprì gli occhi lentamente e si allontanò da me.
<< non ci siamo lasciati, non ancora. Per lei è come se tutto fosse normale.>> spiegò ed io annuii amara.
<< e quando verrà a sapere di noi? O hai intenzione di farmi fare l’amante? No, perché se è così io non vo->>
<< smettila.>> sussurrò lui dolcemente, dandomi un bacio sulla guancia. << non sei neanche lontanamente la mia amante. Fai conto che io non sia impegnato.>> mormorò. Mi scostai da lui per guardarlo negli occhi.
<< ti sto parlando seriamente.>> borbottai e lui assunse un espressione più seria.
<< Denise, sto solo aspettando il momento giusto. Per ora voglio far passare questo periodo: una volta che sarà uscito il film, le dirò tutto. Non è facile per me, non so neanche che reazione potrebbero avere lei e i miei figli.>> mi disse con amarezza. Abbassai lo sguardo.
<< ti avevo promesso che niente avrebbe rovinato la nostra giornata, quindi che ne dici di chiudere qui l’argomento?>> mi sorrise ed io annuii. << ok, scusa.>> mormorai, lasciandogli un lieve bacio sulla bocca.
<< dai, adesso te la spalmo anche a te, altrimenti avrai un invecchiamento della pelle precoce: se ti si accartoccia la pelle mi farai schifo sul serio.>> scherzai. Lui mi afferrò per i fianchi.
<< chiudi quella boccaccia.>> borbottò, baciandomi. Risi e iniziai a ricoprirlo di crema. Mi avvicinai al suo collo e sentii il profumo della crema mescolato a quello della salsedine e a quello di Johnny. Un mix favoloso.
<< che ne dici di pranzare? Ho una fame!>> mi propose lui ed io annuii. Si mise gli infradito e prese la borsa con i cellulari e il portafogli, poi mi circondò la vita con un braccio e ci incamminammo nel ristorantino della spiaggia. Ordinammo un piatto di pasta e due gelati, poi tornammo in spiaggia. Lui girò il lettino e occupò tutta l’ombra dell’ombrellone.
<< vieni accanto a me: fa male stare sotto il sole a quest’ora.>> mormorò, facendomi spazio. Sorrisi e corsi accanto a lui, sdraiandomi.
<< sai, Johnny, devi essere un padre davvero premuroso.>> ipotizzai all’improvviso. Lui sorrise.
<< grazie.>> commentò. Mi strinsi forte a lui, baciandogli il petto e chiusi gli occhi. Non dormivo mai in spiaggia, non mi riusciva, ma lì tra il calore delle sue braccia, a stomaco pieno, con il suono del mare che mi sussurrava all’orecchio, era impossibile non dormire. Anche Johnny si era addormentato, stringendomi tra le sue braccia, e quando mi svegliai lo trovai che respirava lievemente con il labbro inferiore che sporgeva un po’. Era adorabile così. Mi morsi il labbro e mi alzai lentamente per evitare di svegliarlo, poi presi la macchina fotografica dalla borsa e gli scattai una fotografia. Mi ero preoccupata di togliere il flash per non svegliarlo, ma il “clic” mi tradì e lui aprì prima un occhio e poi l’altro, sorridendo.
<< ehy, questa si chiama azione di lucro.>> scherzò con la voce ancora impastata di sonno, iniziandosi a muovere. Risi, riguardando la foto: era adorabile sul serio. Lui si alzò e si stiracchiò.
<< che ore sono?>>
<< le quattro.>> Afferrò la macchina fotografica e mi inquadrò. Risi, coprendomi.
<< che fai?>>
<< voglio farti una foto! Dai, sorridi!>> esclamò. Tolsi le mani dal volto e poggiai un dito sulle labbra, poi sorrisi e mi misi in posa. Lui mi scattò la foto. Mi ripresi la macchina fotografica e mi rimisi accanto a lui, poi cliccai il pulsante di scatto e facemmo una foto insieme. Mi baciò una spalla.
<< facciamo un altro bagno? Sei peggio di una stufa: mi hai fatto sudare.>> osservò ed io ridacchiai, arrossendo. Ci incamminammo verso il mare e mi immersi subito con un tuffo, riemergendo un paio di metri più in là. Dall’altra parte, anche Johnny era appena riemerso dall’acqua e stava rabbrividendo.
<< hai freddo?>> sorrisi. Lui annuì.
<< ho bisogno della mia stufa personale.>> scherzò, allargando le braccia. Gli feci una smorfia e lo circondai con un abbraccio e lui andò sott’acqua, trascinandomi con sé. Incontrai la sua bocca, poi le sue mani che mi accarezzavano le gambe, palpandomi il sedere. Riaffiorammo per prendere aria e gli morsi il labbro, conducendo le sue mani sui miei seni.
<< non ho mai fatto l’amore in acqua.>> sussurrai sulle sue labbra. Lui si staccò da me e mi guardò in modo strano.  << Denise stai calma, non correre …>> mormorò lui.
<< e chi sta correndo?>> dissi ironica, gettandogli le mani al collo. Lui mi sfiorò le braccia.
<< voglio fare le cose con calma con te. Tutte le mie precedenti relazioni sono nate tutte quante a causa di una scopata. Sei la prima che amo senza farci sesso. Non voglio rovinare tutto.>> confessò. Lo guardai perplessa.
<< intendi dire che n->>
<< non ho detto di no. Ma non ora.>> mi interruppe. Lo guardai e sorrisi. << come vuoi.>> mormorai e lui sorrise. << ma sia ben chiaro che quando a settant’anni arriverai tutto sorridente e mi dirai felice “è arrivato il momento giusto”, io non avrò la minima intenzione di fare sesso con un vecchio decrepito. >> aggiunsi fingendomi seria. Lui rise, schizzandomi. Anche se non condividevo al cento per cento i suoi pensieri, io non avevo di certo fretta: se non sarebbe successo oggi, sarebbe accaduto domani o l’altro giorno ancora. Johnny era un uomo e non poteva resistere per sempre. I gabbiani ci volarono quasi sopra la testa e noi alzammo lo sguardo verso il cielo.
<< deve essere bello essere un gabbiano: volare libero nel cielo, andare ovunque si voglia …>> osservai.
<< mmh, ma un gabbiano non è abbastanza intelligente da andare dove tu vorresti andare. Lui cerca cibo, punto.>> commentò. Lo guardai e lo attirai a me, i nostri nasi si sfiorarono e si sfregarono, giocando. Uscimmo dall’acqua e ci avviammo sotto l’ombrellone. Johnny prese il cappello che mi era volato via stamattina e lo poggiò sulla sabbia accanto le borse, poi mi coprì con un asciugamano e si tamponò i capelli. Mi stesi al sole per far asciugare il costume e Johnny si mise sopra di me all’improvviso. Aprii di scatto e gli occhi ed incrociai i suoi ardenti e intensi. Mi accarezzò la guancia, bagnandomi con i suoi capelli ancora gocciolanti. Prese a baciarmi sulla mascella, iniziando a mordicchiarmi la guancia, stuzzicandomi. Misi una mano tra i suoi capelli e chiusi gli occhi.
<< non hai cambiato idea, vero?>> dissi amara. << no.>> ridacchiò lui, guardandomi divertito. Allungò la lingua e mi sfiorò la punta del naso, poi sorrise e si alzò da me, sedendosi sul suo lettino. Dopo circa mezz’ora al sole fummo asciutti. Erano quasi le sei oramai, Johnny fumava una sigaretta osservando l’orizzonte. Avevamo già sistemato tutto nelle borse e indossato i nostri vestiti. Lui prese il cappello di paglia e me lo mise in testa, alzando un po’ di sabbia che mi andò a finire sul viso. Feci una smorfia, tossendo. Lui rise.
<< sorry.>> sussurrò, scrollandomi la sabbia che era uscita dal cappello dalle spalle. Ci rimettemmo in macchina e Johnny accese l’ennesima sigaretta.
<< sono sfinita >>, sussurrai, sprofondando nel sediolino. Lui sorrise.
<< a chi lo dici! Sei parecchio stancante, lo sai?>> ridemmo e arrivammo nel giro di due ore –sempre per il solito traffico- a casa mia.
<< sicura che non vuoi cenare con me?>>
<< no, davvero, grazie lo stesso. Voglio solo fare una doccia e mettermi al letto. Ci vediamo domani a lavoro.>> gli diedi un bacio a stampo sulle labbra.

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<< bonne nuit>> sussurrai sorridendo, aspettando che chiudesse la porta di casa dietro di sé. Misi in moto e gettai il mozzicone della sigaretta, dirigendomi verso casa. La giornata con Denise è stata stupenda, con lei c’era da sentirsi almeno con vent’anni in meno sulle spalle! Avrò fatto la cosa giusta oggi? E pensare che Denise … voleva fare l’amore con me. So che me ne pentirò.
Te ne stai già pentendo!
Già.
Non volevo neanche pensare al giorno in cui avrei dovuto lasciare Vanessa: mi spaventava troppo questa cosa. Ma Denise in fondo ha ragione, così le ho solo dimostrato che lei per me non è abbastanza. Spero che capisca la mia situazione.
<< dad!>> esclamò Jack, venendomi incontro. Barcollai all’indietro quando mi saltò letteralmente addosso. Risi.
<< hi, Jack. Come stai?>> gli arruffai i capelli come se fosse un cane e avanzai dentro casa per posare la borsa.
<< vieni a giocare con il nuovo videogioco che mi ha comprato mamma?>> mi chiese speranzoso. Lo scrutai perplesso.
<< vado a fare una doccia e sono subito da te.>> gli sorrisi e lui andò via esultando. Lo vidi riposizionarsi davanti allo schermo della tv con il joystick tra le mani.
<< Jakie, non stare così attaccato alla tv: dopo avrai bisogno degli occhiali!>> lo rimproverai, prendendolo per i fianchi e sollevandolo per farlo sedere un metro più lontano.
<< ma non ci vedo da così lontano!>> ribatté. << ecco. Stai già diventando cieco.>> borbottai con sarcasmo nero.
<< così dovrò portare una benda come i pirati!>> esclamò lui entusiasta. Alzai gli occhi al cielo e sospirai. Vanessa mi venne vicino e mi sorrise, dandomi un bacio.
<< tutto bene a lavoro, oggi?>> mi sussurrò. << è stato piuttosto stancate. Vado a fare una doccia.>> mentii. Fingere era il mio mestiere, ma mi pesava terribilmente. Mi sentivo un verme a doverle raccontare delle bugie: non mi è mai piaciuto dover nascondere le cose. Lily uscì dal bagno con un vestitino corto fin sopra le ginocchia e i capelli tirati in una coda. Aveva anche del trucco, lo vedevo scintillare sulle sue palpebre.
<< dove devi andare?>> chiesi perplesso.
<< ciao papà>> sorrise lei forzando un sorriso ruffiano. Lo conoscevo fin troppo quel sorriso ingannatore.
<< dove devi andare?>> ripetei con insistenza. << una festa.>>
<< e ci vai così?>> le chiesi scettico. Volteggiò su se stessa. << sì. Non ti piace?>> mi chiese con innocenza. Risi.
<< sei bellissima, ma non è affatto adatto.>>
<< perché no?>>
<< hai soltanto tredici anni! Questo vestito è troppo corto, troppo stretto, troppo tutto.>> borbottai.
<< dai papà! È una festa!>>
<< questo non significa che tu debba uscire nuda.>>
<< esagerato!>>
<< toglilo.>> le ordinai secco. Lei mise il broncio. << no.>>
<< Lily, togli quel vestito per favore. Avrai tempo per indossarlo …>>
<< solo per stavolta, ti prego!>>
<< Lily Rose vuoi per caso restare qui a casa stasera?>> la ricattai con un sorriso apparentemente innocente.
<< uffa!>> borbottò, richiudendosi nel bagno. << e togli anche il novanta per cento del trucco che hai messo. Ma tua madre ti ha vista?!>>
<< Johnny, sei troppo severo …>> mi richiamò Vanessa che sensuale scivolò accanto a me, mettendomi una mano su una spalla.
<< io troppo severo?! Ma per favore!>> accennai una risatina. Vanessa sospirò. << è una bambina …>>
<< appunto.>>
<< anche io alla sua età mi mettevo il rossetto di nascosto, Joh. Che ne vuoi capire tu?>> rise lei.
<< con tutte queste cose che si sentono in giro, non ce la mando mia figlia ad una festa con quel vestitino così corto.>> borbottai testardo. Lily uscì con addosso un vestitino più lungo e mi guardò speranzosa. Sorrisi.
<< questo è perfetto.>>
<< meno male! Temevo mi avresti chiesto di indossare un burka!>> scherzò.
<< l’idea non è male …>>
<< papà!>>
<< scherzavo! E di chi è questa festa?>>
<< un amico di classe …>> accennò lei e vidi un sorrisetto malizioso spuntare sul suo volto.
<< amico?>> ripetei, alzando un sopracciglio. << quanto “amico”?>>
<< non te lo dirò mai.>> rise lei afferrando una borsetta.
<< vieni a prendermi dopo mezzanotte?>> mi sorrise infine. Stavolta fui io a ridere.
<< alle dieci andrà benissimo.>>
<< ma sono già le otto!>>
<< allora dieci e mezza.>>
<< mamma! Ma perché devi fare sempre mille storie?!>> sbuffò adirata. Vanessa alzò gli occhi al cielo.
<< mezzanotte in punto.>> sorrise la donna, promettendolo a nostra figlia.
<< undici!>> replicai.
<< dai papà! La mamma ha detto che a mezzanotte va bene!>>
<< non è la mamma quella che verrà a prenderti e quindi non decide lei.>> mi meravigliai della mia frase pessimamente maschilista. Lily mi guardò arrabbiata, Vanessa pure. Non so quale delle due cose doveva spaventarmi di più.
<< undici e mezzo va bene?>> ritentai ancora. Lily alla fine si arrese.
<< se vieni più presto, giuro che faccio finta di non conoscerti.>> mi minacciò. Risi e gli diedi un bacio, prima che andasse via sull’auto della sua amichetta di scuola. Guardai Vanessa.
<< che caratterino! Chissà da chi ha preso …>> osservai scherzoso. La donna sospirò.
<< sta crescendo, Johnny. E tu non vuoi ammetterlo.>> mi sorrise, baciandomi il collo. Già, era difficile dover pensare che Lily ormai era entrata nel mondo degli adolescenti, mi fa piuttosto paura il suo futuro. Jack ritornò in cucina.
<< papà, allora? Vieni a giocare con me?>> mi richiese. Alzai di nuovo gli occhi al cielo e sprofondai sul divano.
<< pietà! Chiedo solo cinque minuti di pausa.>> sospirai. Vanessa si avvicinò a Jack.
<< papà è appena tornato da lavoro, dagli altri dieci minuti, ok?>>
Mi gettai nella cabina doccia sotto l’acqua calda. Avevo un gran mal di testa, ma forse era stata colpa mia: troppa confusione in questo mio cuore. Sebbene Vanessa si sforzi di essere dolce con tutti, non riuscirà a ristabilire il rapporto che c’era prima. Non finché Denise occupava la mia mente ogni singolo momento. Uscii dal bagno ancora in accappatoio e mi ritrovai Jack sorridente fuori alla porta.
<< sono passati dieci minuti. Ora vieni a giocare?>> disse per l’ennesima volta. Alzai gli occhi al cielo e scoppiai a ridere. Finché non mi sarei seduto a giocare accanto a lui, non mi avrebbe dato tregua.
<< come in! >>sorrisi, trascinandolo tra mille baci, solletico e le sue risatine verso la tv collegata alla nuova playstation.


Rieccomi :D
Che ve ne pare di questo nuovo capitolo? So sempre come farmi perdonare, eh? u.u
Charlene si è dichiarata ... -_- ma a noi che ce ne frega?! ahah, vi dico solo di non sottovalutarla: avete già visto di cosa è capace... :P
E Orlando? Voi ci credete a lui insieme a Marylin? Keira fa di tutto per farli mettere insieme....forse lei è innamorata di un altro? Chi lo sa >.<
Una giornata in spiaggia così ci voleva proprio: ho sempre desiderato di scriverla!! Non sembrano due piccioncini innamorati? :O E voi siete d'accordo con tutto ciò che ha detto Johnny? Che dolcino *^*
Ho deciso di mettere anche il suo POV per avere un po' chiari i suoi pensieri e poi a tutte è piaciuto il pezzo che ho scritto in uno dei vecchi capitoli, così ho deciso di inserirne un altro piccolino: Johnny però ha ragione e tutti i padri sono così con i figli >.< Infondo, chi non ha paura e non si preoccupa per i propri figli?
Passo subito ai ringraziamenti...
Grazie alla "new entry" che mi ha sorpreso con le sue tante recensioni ad un fiato, sono felice che mi seguano sempre più fan Depp-endent!: Lennon_ e anche all'altra new entry wonderwall   chec 
Poi alle mie "lettrici di fiducia" che recensiscono ogni mio capitolo: meligarry , edge , _H i k a r u , Aishia , a jekikika96 , thegreenlady e la mia carissima      MikiruH   ! (visto che Gin ti è così tanto cara, ti ho dedicato un pensierino nella storia da parte sua u.u)
Scusate se ho dimenticato qualcuna: ho la testa altrovve ora xD Tantissime grazie a tutti quelli che la seguono, che la mettono tra i preferiti, seguite, ricordate e soprattuto a chi recensisce!! Vah, grazie anche a chi legge senza lasciare traccia u.u  
*Da notare che ho pubblicato il giorno 7 e sono esattamente 5 mesi che sono iscritta qui su EFP... non credevo che in così poco tempo si potesse raggiungere tale felicità! *-*
Detto questo, ora vi lascio.... magari vi faccio qualche piccola sorpresina nel prossimo capitolo (ci sto già lavorando u.u)
Ma prima volevo ricordarvi di passare a dare un occhiata anche qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1186338&i=1 è una sorta di sogno che ho fatto che riguarda questa storia xD
Vi lascio con delle foto, al posto della gif: visto che siamo nell'atmosfera del mare....beccatevi tanti Johnny Depp in costume u.u

  e la e,  !! che ho pubblicato di nuovo  c*h*

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Vabbè qui non è in costume, ma è mezzo nudo, quindi fa lo stesso *^*
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