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Autore: teresaap    07/08/2012    6 recensioni
Ma la cosa che più lo aveva colpito era stato il suo profumo.
Aveva distinto perfettamente quell’odore,non appartenente a nessuno dei ragazzi.Aveva riconosciuto subito l’odore del suo fiore preferito:la violetta.
La mora,infatti,profumava di violetta.
Sembrava fatta apposta quell’accoppiata nome – profumo,ma lui l’aveva adorata.
Che sarebbe diventata lei il suo nuovo “fiore” preferito?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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-Ma avete prenotato un hotel per dormire? Come vi siete organizzati?-chiese Violet, sorridendo ai ragazzi.
Dopo le presentazioni li aveva fatti entrare nella sua stanza, facendoli accomodare in quel piccolo angolo dove c’era un divano di fianco al letto. Avevano parlato del loro successo improvviso, della loro amicizia sempre più grande, delle fan e anche un po’ della vita monotona di Violet.
Niall continuava a ripeterle che era cresciuta troppo e bene e cantilenava ai ragazzi di levarle gli occhi di dosso.
A certe sue esclamazioni colorite ridevano tutti di gusto, compreso l’irlandese stesso.
Lui voleva bene alla sua migliore amica e ancora non si era abituato all’idea di doverla condividere con gli altri suoi amici.
-Veramente non sappiamo ancora dove stazioneremo per questi giorni. Penso che ci penserà Paul e dopo ci riferirà.-rispose Liam alla domanda della ragazza.
Paul era la loro guardia del corpo che non li mollava un attimo, per il loro bene.
-Non vorrei essere nei suoi panni quando affronta orde di ragazzine impazzite.-commentò divertita Violet.
-Tu non fai parte di loro, giusto?-chiese il moro puntandola con lo sguardo.
La ragazza sussultò e lesse una nota di sarcasmo nella sua voce. Cosa stava a significare quella domanda?
-Sono una vostra fan, ma non arriverei a rasarmi i capelli o cose così solo per avere una foto con voi. Ve l’ho già detto prima.-rispose tranquillamente, sentendosi però lo sguardo del moro perennemente addosso.
Lui annuì, estraendo poi il cellulare dalla tasca e estraniandosi dalla conversazione.
La mora deglutì, voltandosi poi verso Louis ed Harry che si confabulavano qualcosa.
Alzò un sopracciglio, quando si voltarono a guardarla, ricevendo come risposta una semplice alzata di spalle ed un sorriso.
-Dai vostri video ho sempre pensato che foste strani, ora ho la certezza che lo siete ma più di quanto pensavo.-constatò a voce alta.
La fissarono straniti poi scoppiarono a ridere.
-E questo è poco, cara. Noi abbiamo una bromance, una Larry Stylinson, in attivo e non sai di cosa siamo capaci.-rispose Louis, con un cenno affermativo di Harry.
-Ma c’è anche una Ziam, o sbaglio?-chiese la ragazza, sorridendo, a Liam che le aveva riservato uno sguardo incuriosito.
Sorrise ancora di più, voltandosi verso Zayn al suo fianco, che a sua volta aveva alzato lo sguardo verso Liam.
Gli altri tre ragazzi cominciarono a fare versi disgustati, mentre Violet non poteva fare a meno di sorridere.
-Ed io sono un forever alone, pazienza.-commentò Niall, sbuffando.
Fu a quel punto che Violet si scaraventò addosso al suo migliore amico seguita subito dopo dagli altri quattro ragazzi.
Il biondo cominciò a ridere borbottando qualcosa come un ‘guardate che pesate’, ma era al settimo cielo.
Aveva di fianco, anzi addosso, la sua migliore amica che non vedeva da mesi; aveva quattro amici fantastici ed una band che era amata ogni giorno di più. Stava alla grande.
Dopo pochi minuti ognuno riprese il proprio posto, mentre Violet raggiunse l’armadio per prendere un regalo che aveva comprato per Niall. Era un semplice plettro con sopra delle note musicali ,ma lei l’aveva adorato dal primo momento in cui l’aveva visto e se qualcuno doveva averlo quello era proprio il suo migliore amico.
-Tieni, questo è per te. Mi mancava farti regali quindi ho pensato di rimediare.-borbottò, consegnandogli quel pacchetto.
La metteva in imbarazzo condividere un momento abbastanza intimo con quattro ragazzi che, sì, conosceva ma con cui non aveva mai parlato di persona.
Niall aprì il pacco con calma e quando si rese conto di cosa contenesse sorrise alla sua amica.
-E’ bellissimo, davvero. –esclamò mostrando il plettro agli altri. –Non dovevi.
La mora lo zittì con un gesto della mano, poi si voltò verso gli altri.
-Per voi non ho niente, non vi conosco ancora così bene, ma posso rimediare con qualcosa da bere o da mangiare. Cosa preferite?-chiese, non prendendo fiato tra una parola e l’altra. Condividere quel momento con tutti loro l’aveva messa un po’ in imbarazzo e questa significava cominciare a parlare a macchinetta.
Niall, conoscendola bene, intervenne.
-Si, prendi ciò che vuoi, noi mangiamo di tutto.-e le sorrise per tranquillizzarla.
Si alzò, cercando di darsi un contegno, e si diresse in cucina. Prese qualche confezione di patatine, noccioline, biscotti e qualcosa da bere e poi ritornò dai ragazzi.
Si avventarono sul cibo come se non mangiassero da anni e quella visione le fece storcere un po’ il naso.
Doveva abituarsi a tutto ciò, ora non aveva solo un migliore amico da sfamare.


-Mamma perché non andiamo da Violet? Voglio vederla.-borbottò Charlotte, scendendo dal letto.
Anche lei aveva voglia di vedere la sua migliore amica ma ora non poteva, non poteva assolutamente.
Tra qualche ora avrebbe accontentata sua figlia ma non ora, non ora che c’erano i ragazzi lì.
-Charlie, non insistere, per favore. Ti ho detto che dopo andiamo, ma non ora.-ripetè per l’ennesima volta.
La bambina sbuffò, poi accese la tv alla ricerca di qualche canale che trasmettesse cartoni animati, ma alla fine si soffermò su un programma musicale.
Hope non ci fece poi così tanto caso -dato che sua figlia amava la musica quanto lei e quanto suo padre, era una caratteristica familiare – fin quando dalla tv provenirono delle note a lei molto familiari.
Era ‘One thing’, l’ultimo singolo estratto dall’album dei One Direction, i cinque ragazzi che erano a pochi passi dalla sua stanza.
Deglutì e forzò un sorriso, mascherando i ricordi che ritornavano prepotentemente a galla, e ritornò in cucina lasciando la figlia intenta a fissare con sguardo sognante la tv.
Doveva far finta di niente, doveva sopprimere i suoi pensieri e non lasciarli uscire. Aveva tenuto quel segreto per molto, troppo tempo dentro di lei e poteva continuare a custodirlo senza problemi, o almeno pensava.
Il solo pensiero di aver quel ragazzo a pochi passi da lei faceva crollare tutte le sue sicurezze e l’unica soluzione per tenere al sicuro quel segreto era tenersi alla larga di lui, non incontrarlo per nessun motivo al mondo.
-Mamma, ti squilla il cellulare.-urlò Charlotte, dalla stanza di fianco.
La loro camera era un po’ più grande delle altre stanze del convento, perché erano in due e la bambina aveva diverse esigenze.
Non poteva permettersi di vivere in una piccola stanza, dove tutte le stanze erano compresse in una sola e l’unica porta che c’era era quella del bagno. Non con una figlia, almeno.
Si affrettò ad arrivare in cucina e afferrò il cellulare dalle mani della figlia, per poi rispondere.
-Hope, ti do cinque minuti per farti bella e arrivare qui. Non accetto un no come risposta.-la voce squillante di Violet la fece sorridere. Era felice e per niente in ansia e questo le faceva piacere, così non poteva giocarsi la carta del ‘non so come comportarmi con Zayn’.
-Tesoro –cominciò, pensando a cosa dirle per convincerla- non posso, davvero.Ho appena infornato una torta per Charlie e non posso allontanarmi e poi, sai com’è la piccola, ci rimarrebbe male al pensiero del ‘niente torta’.
Incrociò le dita e sperò per il meglio, ma Charlie le ruppe l’idillio di poter aver convinto Violet con un urlo che faceva intendere tutto tranne che lei desiderava restare in casa ad aspettare una torta che non sarebbe mai arrivata.
-Okay, ho capito. Una manciata di minuti e sono da te.-sbuffò, chiudendo la telefonata e guardando accigliata la piccola.
-Ehi, mamma, che c’è? Guarda che io lo faccio per te, magari tra i cinque puoi trovare un bel fidanzatino.-ridacchiò, infilando gli stivaletti colorati e allacciandosi il cardigan.
Hope sorrise scuotendo la testa e cambiò le comode ciabatte con un paio di stivaletti bassi, neri. Sistemò alla bell’e meglio i capelli, diede una sistemata anche alla matita ormai sciolta, passò un po’ di mascara e, dopo aver afferrato il cellulare e le chiavi della stanza, si diresse fuori mano nella mano con Charlotte.
‘Il solo pensiero di aver quel ragazzo a pochi passi da lei faceva crollare tutte le sue sicurezze e l’unica soluzione per tenere al sicuro quel segreto era tenersi alla larga di lui, non incontrarlo per nessun motivo al mondo.’ Le ultime parole famose, pensò la ragazza prima di lasciare due colpi alla porta di Violet.

•●•

-vashappenin?
ciao ragazze!
vi ricordate di me? *parte un coro di no*
non aggiorno da mesi e mi dispiace un casino,non potete immaginare quanto.
ci tengo troppo a questa ff e ce l'ho ben strutturata in mente,ma quando aprivo word si andava a farsi un giro tutto ciò che dovevo scrivere.
stasera,finalmente,ho buttato giù questo capitolo e posso dire che il mio blocco si è sbloccato! (?)
ne sono abbastanza soddisfatta,alla fin fine è quasi come lo volevo ma si può sempre avere di meglio.
vado a rispondere alle recensioni dello scorso capitolo,e niente,spero che qualcuno si ricordi di questa storia.
aspetto qualche recensione positiva o negativa che sia,qualunque cosa voi vogliate dirmi,ditemela. mi fa piacere leggervi e sapere cosa vi piace e cosa no,cosa posso migliorare e mi spronate ad andare avanti.
voglio ringraziare,ancora una volta,coloro che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
graaaaaaaaaaaaaaaaaaaaazie mille. 
 
se volete seguirmi su twitter sono @maliks_hugs. (:
appena sarà pronto il prossimo capitolo,aggiorno. devo recuperare i mesi persi. u.u
alla prossima,sperando che qualcuno ci sarà.
un bacio,ciao belle e scusatemi ancora. 
 
  
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