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Autore: wealthinlove    08/08/2012    1 recensioni
Sono le 23.23 esprimete un desiderio (?) no okay.
Sarà la noia a farmelo fare, ma avevo il bisogno di sfogarmi ed è uscito questo!
Ho tante nuove idee, sono vero simili, spero vi piaccia come inizio e che continuerete a seguirla! Besos :3
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
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                     3 marzo.

 Casa di Kevin Stifler, no non lo è, credo proprio sia andato a farlo cambiare all’anagrafe, non sono cavoli miei..maa il cognome intriga parecchio, forse perché avrò visto tutti i film almeno sei volte ciascuno.
Mi sentivo sola, diciamo nel posto sbagliato; Grace, mia migliore amica, bona, esaurita, bona,  molto perspicace, bona, attenta ad ogni minimo dettaglio..come ho già detto bona! E’ una cazzona e la amo da morire.   
Mi teneva compagnia, o per meglio dire rompevo i coglioni a lei e al suo corrispondente Jean Paul; alto, palestrato, biondo, occhi castani,super abbronzato…tale ragazza tale fidanzato direi.
Ma in fondo non ero poi così di disturbo, mi limitavo a bere il solito ed instancabile mojito , ho sempre retto l’alcool ma non era serata, a stento stavo in piedi, poi con quei super tronchetti blu notte che mi aveva prestato Gree  mi sentivo fuori luogo, anche se non ero il massimo dell’eccentricità, ragazze con minigonne appena sotto il sedere e slip inesistenti, no non siamo ad una riunione tra mignotte ahahha, in fondo indossavo un tubino blu appena sopra le ginocchia e un cappotto rosso ferrari della stessa altezza, avrei potuto distinguermi con quei colori accesi, ma insomma sono sempre stata una tipa inesistente.
Baci di là, morsi di qua, sesso ovunque…e assenza di genitori, quindi si spiriti liberi e  istinti sessuali fatevi avanti!
 Gree  e Paul facevano anche loro i piccioncini, quindi mi sedetti e iniziai a squadrare tutto e tutti, ero un po’ brilla quindi tacevo e acconsentivo, i freni inibitori erano allentati, non avrei potuto dire nulla di compromettente.  
Nel frattempo mi trovai di fronte le ‘sucone’ di turno, scusate l’espressione.
Cece (cecilia) Emy e Rachel accompagnate da Kevin, Marc e Liam.
Dimenticavo  Kevin aveva cambiato il proprio cognome in quanto inventore di un gruppo, qualcosa a che fare con American Pie, ma a parer mio erano tre idioti, sia loro, sia il loro stupido gruppo che le ragazze con cui stavano.
Emy afferrò con le punta delle dita il mio colletto: Dì un po’ vuoi fare colpo stasera?- Veramente no, disturbo? Replicai.
Kevin: Non direi, sei quasi invisibile agli occhi della gente, fortuna che sei come direi ccarin.. ti puoi guardare insomma..-Detto da te è un gran complimento!- dissi ironicamente.
Le ragazze mi guardavano con sdegno, Liam aveva il solito sorriso malizioso e terrificante e Marc, bè non lo sopportavo, non ci salutavamo, aprì per qualche istante la bocca e fece passare in modo tremendamente sexy la lingua tra di esse.
Li detestavo, erano dei narcisisti cafoni, ma avevano un fascino che incantava, ovviamente io non sono il tipo di esca che loro cercano, ma chiunque prendessero di mira era già ai loro piedi.
Ero come dire un po’ indifesa, così arrivo Jay, aveva da studiare per un compito in classe, ma non mi avrebbe mai lasciata sola, mi venne in contro e mi abbracciò.. –‘Ohw i teneri migliori amici, sono fuori moda non lo sai? Perché non vai a cercarti uno scopamico?’-‘Forse perché non ha alcun bisogno di fare la prostituta per essere conosciuta da tutti!- ribattè jay.
Loro non osarono continuare, avevano uno strano modo di fare, come se facessimo ribrezzo, sbuffarono e andarono via, mentre la mano dei ragazzi guidava nelle parti intime  di ciascuna.
Misero Vegas girl, tequila tequilaaa tararatataa..si sono andata, ma che ritmo, un hit fenomenale.
Mi vibrò il telefono, lo presi e aprì un messaggio:  Mi limito a guardarti da lontano, so bene che se starei a qualche centimetro da te le mie labbra condurrebbero le tue, dannata attrazione fisica!’ al solito il numero non compariva, sarà una di quelle tre streghe a ridere di me! E che cavolo quando la smetteranno di umiliarmi?
Andai a cercare la pochette, salutai i ragazzi e mi diressi verso casa.
 Arrivata a metà strada mi sentì chiamare, un tizio con l’affanno: Maison!Maison!- sssi…
Mi avvicinai, era Marc..che ci faceva quell’ameba, e perché urlava il mio nome?- e’ tuo per caso?- Oddio si, come ho fatto a dimenticarlo? Era l’orologio in oro di mia madre, uno dei ricordi più belli che potessi possedere.
‘ sei tu quella senza testa!’- Ah grazie!-‘ tranquilla..ma non ci siamo mai rivolti la parola, torno dalle  mie tre ladies, notte!’ ero come dire sconcertata, ahh cosa non si fa per la reputazione!
Sempre più indignata tirai fuori dalla borsa le chiavi di casa,  ero già arrivata, le impugnai, messe nella serratura, due giri antiorari, altro parallelo…una semplice dimora, dove non mi vergogno di essere ciò che sono.

 Ho postato il capitolo più in fretta possibile! Sinceramente non è uno dei migliori, speravo di esprimermi meglio.
Ringrazio quella graaande cessa della mia migliore amica, ti amo Sara.♥  besosss e recensite c:           be a girl.sexygirl.

  
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