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Autore: dada    20/02/2007    4 recensioni
-E' che sai, se mi comporto così è solo perchè in fondo non sono sicuro di piacerti- -Ma non mi dire!- -Già, e penso che potresti farmi del male davvero se, sai, mi vedessi per come sono veramente, perchè...perchè io ti amo veramente Lily...- La romantica storia d'amore di James Potter e Lily Evans, tra incomprensioni e litigi, parole dolci e scene divertenti, una fanfiction interamente dedicata a spongy/ginny!!! Lasciatemi una rec, spero che vi piaccia, buona lettura!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei dire che questa fanfiction è dedicata a spongy, il mio unico piccolo lei-sa-cosa…e spero che le piaccia e che piaccia a tutti coloro che la leggeranno in generale

Vorrei dire che questa fanfiction è dedicata a spongy, il mio unico piccolo lei-sa-cosa…e spero che le piaccia e che piaccia a tutti coloro che la leggeranno in generale.

Buona lettura.

 

 

C’era una volta un cervo, il quale era in realtà un bellissimo principe che sapeva trasformarsi in questo animale, che viveva in una reggia incantata, aveva molti amici e nessun nemico, conduceva una vita tranquilla, amato e ammirato da tutti, non conosceva altro che felicità.

Pensava giustamente di essere la creatura più perfetta di tutto l’universo, e non faceva altro che andarsene di qua e di là per la reggia con i suoi amici: il fedele cane Padfoot, il lupacchiotto Moony e il piccolo topino Warmtail. Il nome del principe-cervo era Prongs.

Un giorno, mentre passeggiava nella sua forma umana, Prongs posò i suoi occhi sull’essere femminile più perfetto che avesse mai visto, un’incantevole principessa rideva e parlava con le sue ancelle sotto un albero di pesche, i suoi capelli rosso fuoco accesero la passione nel cuore del bell’animagus, la sua bocca inclinata al sorriso lo fece sorridere a sua volta, i suoi occhi lo ipnotizzarono. Nel tempo che seguì il principe provò a conquistare la principessa, ma questa non voleva saperne di lui, offesa dal fatto che avesse avuto così tante cerve al suo fianco prima di cominciare a corteggiarla.

Ben sette anni passarono, ed era sempre la stessa storia…più o meno: i capelli rosso fuoco della principessa accendevano il fuoco della passione nel cuore dell’animagus, il suo sorriso lo faceva sorridere a sua volta come un ebete, i suoi occhi lo ipnotizzavano…e i suoi schiaffi gli facevano un male cane! (senza offesa per il suo amico Paddy).

 

Vedete: il cervo è per sua natura un animale nobile e bellissimo, ma ama passare la maggior parte del tempo nel suo branco, si nasconde e scappa via appena qualcuno prova a raggiungerlo, se ne sta sempre con i suoi cuccioli e la sua cerva, senza dare troppo nell’occhio. Ecco, ciò è esattamente ciò che stava facendo quel nostro principe, passeggiando amabilmente per i giardini della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, quel tale Prongs meglio conosciuto dal mondo intero con il nome di James Potter.

 

 -FATE LARGO GENTE!!! FATE PASSARE I PIU’ GRANDI! I PIU’ MITICI! I FANTASTICI MALANDRINI!!!!!!!!!!! FATE LARGO GENTE…-

-James, ma devi proprio farlo urlare così?-

-Rilassati Remus, goditi l’aria fresca, il sole, questi ultimi giorni di riposo dallo studio prima di ricominciare…-

-Ehm James?!-

-Ah già, hai ragione: tu non hai mai smesso di studiare…-

-Oh Cielo!-

-SISSIGNORE, I MITICI MALANDRINI: JAMES POTTER SIRIUS BLACK REMUS LUPIN….-

-Va bene Andrè, credo che abbiano afferrato il concetto, adesso basta esaltare la nostra gloria ok?-

-Perché lo vuoi far smettere? A me piace! E poi gli ho promesso che gli avrei fatto l’autografo se lo avesse fatto…a proposito Andrè, ti ci ho messo anche una foto con dedica nella busta con dentro l’autografo, puoi trovare tutto nella tua stanza, il mio gufo ce lo ha portato proprio ora.-

-Wow James grazie! Sei un mito!-

-Grazie, lo so.-

-Heylà ragazzi! Che mi sono perso?- disse Sirius arrivando in quel momento.

-Niente che ti potesse interessare più che farti spupazzare un po’ a quanto pare!-

-Non so a cosa tu ti riferisca Prongs-

-Forse ai segni rossi che hai ovunque sulla faccia, Pad-

-Davvero??? Ma pensa Rem, non me ne ero accorto!-

-hehe, gli scherzi della vita! Piuttosto…oh mio Dio…James, che cavolo sta facendo Peter?-

-Oh…be’…visto che doveva ringraziarmi per averlo aiutato a studiare…-

-Ti correggo, io l’ho aiutato a studiare, quindi…-

-Ma tui pensa che tu voglia che lui faccia ciò che sta facendo…e tu lo vuoi vero?-

-Cosa? Ma come parli? Ok, non voglio arrabbiarmi: punto primo, James, amico mio, fa pace col cervello! Punto secondo, che cosa gli hai detto di fare esattamente, e soprattutto: perché diavolo è vestito come un araldo del settecento?!?-

-…ehm…-

-Io una mezza idea ce l’avrei- intervenne Sirius che fino a quel momento era stato impegnato a strofinarsi la faccia , tentando di levare tracce di rossetto, tanto che era più rosso di prima, un po’ per il trucco, un po’ per la forza che aveva messo nelle mani mentre se le passava sul viso.

Alla sua osservazione, il licantropo dovette accorgersi che Peter si recava, tutto impettito in calzamaglia e pantaloncini gonfi sulle cosce, verso niente di meno che una Lily Evans alquanto perplessa.

In quel momento udì uno squillo di trombe e Minus si inginocchiò ai piedi della rossa e, mentre tutti si avvicinavano curiosi, iniziava a declamare:

-Lady Lilian….-

-Lilian???-

-Faceva più nobile!- rispose James ad un infuriato Remus Lupin.

-Lady Lilion, messer James mi manda a confessarvi il suo rispettoso interessamento nei vostri confronti…-

-rispettoso interessamento???-

-Scusa cosa dovevo dirle, che me lo fa alzare sull’attenti modello soldatino? - Remus roteò gli occhi allo sguardo innocente e ovvio di James mentre Minus continuava imperterrito

-…e dall’alto della sua bellezza, intelligenza, eccetera eccetera vi prega di non aver paura di sfigurare vicino a lui, e accettare l’invito a uscire che agognate da tanto, visto che voi avete il privilegio di piacere al ragazzo più speciale della scuola.-

Ora, lasciamo un attimo da parte un Sirius Black che si sganascia dalle risate, un Remus Lupin che solo in virtù della sua calma e pazienza si trattiene dal dare capocciate ad un albero, un James Potter che sorride sicuro di sé e un Peter Minus ancora inginocchiato a terra, in calzamaglia.

Passiamo piuttosto allo sguardo attonito di una più che basita Lily Evans.

Bisogna dire che questa era una delle ragazze più carine e intelligenti di tutta Hogwarts, per non dire simpatica, gentile, altruista, disponibile e tanti altri aggettivi carini che davvero sembrano essere stati inventati apposta per lei. Essa era, nella sua vita, molto felice e pensava di avere tutto ciò di cui aveva bisogno, pur non essendo figlia di maghi era stata ammessa alla scuola di magia più prestigiosa al mondo, aveva una famiglia amorevole (tralasciando sua sorella) e delle amiche sincere. C’era, secondo lei, un unico neo nella sua vita…indovinate? Esatto: James arrogante-viziato-presuntuoso-ecc-ecc Potter. Terribile! Però, come abbiamo già detto, la nostra Lily era una ragazza piena di virtù, perciò con tutta la calma che riuscì a trovare dentro di sé, un po’ perché non voleva che la rabbia danneggiasse la sua immagine (e mettersi a urlare istericamente contro Potter lo avrebbe fatto) un po’ perché Minus così conciato le faceva davvero pena, pacatamente rispose:

-Minus, ascoltami, fai il piacere di dire al signor Potter da parte mia, che l’unica cosa che agogno di fare al momento è dargli un bel calcio là dove lo sentirebbe meglio, e se a questo doloroso destino non condanno anche te è solo perché……in fondo la calzamaglia ti dona! Ora, se non ti dispiace, va da quell’idiota e ripetigli ciò che ti ho detto!.........Minus, che ci fai ancora lì?-

-Non posso alzarmi-

-Perché?-

Minus non rispose, ma occhieggiò imbarazzatissimo alle suddette calze, e Lily si accorse che queste ultime di erano rotte a causa di un ramiscello, lasciando scoperta buona parte del polpaccio peloso e grassoccio.

Decisamente Peter le faceva pena, tutta la scuola stava ovviamente ridendo di lui, senza ombra di dubbio quell’albero stava diventando sempre più attraente per il bel Lupin, Sirius Black non aveva più fiato dal ridere e Ramoso sembrava essere stato colto da una paralisi facciale proprio mentre sorrideva in modo inequivocabilmente idiota.

Terribile!

 

 

 

Qualche ora dopo, nel dormitorio maschile dei Grifondoro si teneva un’animatissima discussione.

-Ma dai Rem, tu spiegami come ha potuto rifiutarmi anche stavolta. Dopo una dedica del genere!-

-In effetti ti sei proprio superato, si vede che le stai sotto! E di brutto!-

-Ma che stai dicendo Sirius, quella non era una dedica, era una pagliacciata, in costume d’epoca per giunta!-

James mugugnò con la faccia affondata nel cuscino e il suo migliore amico rispose subito a quella ovvia richiesta d’aiuto, rispondendo:

-Andiamo non essere così duro Moony, sai che ti dico James, io ho trovato la scena molto…romantica!-

-Prego?-

-Sì sì caro il mio lupacchiotto, e ti dirò di più, anche…poetica! Decisamente poetica!-

-Sirius, per l’amor del cielo, mentre io apro la finestra per far uscire questa emerita stronzata, vattene anche tu-

-Ma questo è il mio dormitorio, quello il mio letto, e quella è la mia cazzata!- disse il bel Black mettendosi davanti alla finestra affinché il suo amico non la spalancasse davvero.

-Senti, perché non vai ad aiutare Peter a rammendare la calzamaglia? È di sotto e ha sul serio bisogno d’aiuto-

-…mmmmmm…posso prenderlo in giro?? Ti preeeego!-

-Uff, e va bene!-

-Ok allora vado!-

Sirius scese nella Comune e Remus si avvicinò al ragazzo ancora steso a pancia in giù sul suo letto e rendendo il suo tono più dolce gli disse:

-Sai James, non dubito dei tuoi…ehm…sentimenti per Lily, solo dovresti davvero cercare di essere più carino con lei, tu sei una persona speciale e anche lei lo sa, devi solo farglielo capire nel modo GIUSTO!-

-Rem, due dei miei migliori amici mi hanno appena mollato per una calzamaglia, non credo di essere poi così speciale!-

-Ma che stai dicendo, certo che lo sei…e poi scusa ma quella non era davvero poesia, né romanticismo, ma queste due cose in genere vanno forte con le ragazze, perciò se aggiusti il tiro sono sicuro che anche la Evans le apprezzerà-

-Dici sul serio?- chiese Potter finalmente sollevando il capo, rivolgendo al licantropo uno sguardo pieno di speranza.

-Bè in genere siete te e Sirius gli esperti dell’arte della conquista ma, per quel che ne so io, credo proprio di sì-

I due si sorrisero, uno riconoscente all’altro per il sostegno morale e il consiglio.

 

 

Il giorno dopo, Peter, Sirius e Remus erano già seduti al tavolo a fare colazione, quando James corse velocemente nella Sala Grande e sedette accanto a loro trafelato, dicendo prima che potessero parlare:

-Ciao ragazzi, state a sentire e ditemi che ve ne pare- si schiarì la voce

-Alla dolce Lily.

Lily, sei come un fiore profumato, che appassirà se io non lo terrò in mano,

Lily, tu sei il vento della passione che scatena in me l’uragano.

Lily, sei la più bella ragazza che io abbia mai voluto,

ma di certo non la prima che ho in quel senso conosciuto.

Tu sei la luna e io il sole,

non nascondere il tuo batticuore.

Vieni da me e baciami appassionatamente,

così che io possa finalmente averti del corpo e…nella mente.

Allora che ne pensate?- chiese James, ma appena alzò lo sguardo dal foglio si rese conto che Minus quasi si era strozzato col succo di zucca, Remus lo guardava disperato e Sirius lo fissava senza capire.

-Allora Moony, cos’è quella faccia! Non sei stato tu a dirmi di correggere il tiro nella poesia ieri sera? Ecco, l’ho fatto, ed è molto meglio ora vero-

Ma il malandrino interpellato era ancora troppo traumatizzato per rispondere, quindi al suo posto prese prima la parole uno sbalordito Padfoot.

-Ma porca puttana Moony, io te lo lascio cinque minuti per andare a prendere in giro Wormtail, e tu me lo fai diventare un poeta smielato tutto zucchero e niente parolacce!?! Oh cielo!-

-James, ti prego, dimmi che non gliel’hai già data…- domandò Lupin alquanto pallido trattenendo il respiro.

-Veramente non ancora, aspettavo il tuo parere.-

-Sia lodato Merlino! Ebbene, vuol il mio parere? La tua poesia è perfetta…-

-Bene!-

-…per accenderci il fuoco!-

-D’oh!-

-Dammi retta, fa in modo che sparisca-

Detto ciò Remus se ne andò, subito seguito da Minus ancora sputacchiava il suo succo di zucca.

-Oh , rassegnati amico, la carriera poetica non fa per te!- affermò pragmatico Black prima di afferrare un paio di cornetti e uscire dalla sala, lasciando James con una faccia dispiaciuta a fissare alternativamente ora il foglietto stropicciato che teneva in mano, ora la Evans che bellissima come sempre parlava allegramente con le sue amiche, e sospirare.

  
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