''Belle, sono io, sono la tua mamma..''
''Mamma.. mamma.. sei tu.''
''Si piccola.. sono io, dammi la mano..''
''Mamma, non ci riesco.. mamma, non andartene, no mamma.''
''Piccola, ti amo piu' di ogni altra cosa al mondo, ricordalo sempre.''
''Mamma, non andartene, ho bisogno di te.. mamma..''

''Ehi, Belle, cosa hai?''

Apri' di scatto gli occhi, e vidi la mia piccola sorellina, Jasmine, accarezzarmi dolcemente la guancia.
Capi' che era solo un sogno.
Uno di quei sogni, che speri diventino realta', ma poi ci pensi su e ti rendi conto che quello che hai sognato, non potra' mai avverarsi.
Sognai la mia mamma.
Sognai, di starle accanto, di guardarla, mentre mi perdevo in quegli occhi color verde smeraldo, pieni di lucentezza, da illuminare la parte piu' profonda della mia anima.
Lei mi tese la mano, ma io non riusci' a combarciarla con la mia.
Desideravo piu' di ogni altra cosa abbracciarla forte a me, toccare la sua mano, sentire quel suo dolce profumo, o semplicemente sfiorarla.
Mi mancava, da morire.

''Ehi, Jamie, cosa ci fai qui?''
''Sentivo delle voci provenire dalla tua camera, penso che stavi sognando..''
''Si piccola, stavo sognando.'' risposi, accennando un sorriso.
''E cosa sognavi?''
''Stavo sognando una cosa bella, ma che non potra' mai avverarsi.. ''
''Perche' dici cosi'?''
''Perche' quel sogno e' impossibile.''
''No, ti sbagli. Per le persone che hanno un cuore grande come te, e che meritano il meglio dalla vita, i sogni si avvereranno, sempre.'' mi rispose, sorridendo.

Rimasi senza parole.
La guardai per dei secondi.
Aveva il suo sorriso; aveva il sorriso della mamma.
Mi avvicinai a lei, e l'abbracciai.
Aveva solamente cinque anni, ma riusciva a sorprendermi, sempre.

''Jamie, non puoi immaginare, il bene che ti voglio. Grazie.''
''Anche io ti voglio bene, Belle.''
''Su andiamo a far colazione.''
''Okay.''

Scendemmo giu' in cucina e incominciai a preparare la colazione.
Visto che era Domenica, non andai a scuola.
Guardai l'orologio, e vidi che segnava le 10:30 del mattino.

''Belle, papa' ha detto che torna verso l'ora di cena, e' dovuto andare a lavoro, anche oggi.''

Disse le ultime parole, abbassando il volto.
Percepivo nelle sue parole, la delusione.
Lui era sempre occupato.
In casa non c'era mai; per lui contava piu' il lavoro, che noi.
Jamie, voleva andare al parco? lui non l'accompagnava, doveva lavorare.
Ci andavo io.
Ci sono sempre stata io, per Jamie.

''Ehi, guardami. Ci divertiremo con o senza di lui, ti fidi di me?'' dissi, alzandole il mento e sorridendo.
''Si.''
''Bene. Ora mangiamo e poi forse, potremmo andare al centro commerciale..''

Quando pronunciai la parola Centro commerciale il volto di Jamie si illumino'.
Lei, adorava andare li'.
Per lei quel posto, era un mondo.

''Siiiiii.'' strillo', per poi abbracciarmi.

Amavo vederla sorridere; guardare quel sorriso pieno di gioia.
Lei, era tutto.
Lei per me, contava piu' di ogni altra cosa al mondo.
Se lei era felice, lo ero anche io.
Se lei era triste, lo ero anche io.

''Okay, pero', ora mangia.''
''Si.''

Finita la colazione, ci recammo al piano di sopra per prepararci.
Indossai un paio di jeans, una felpa e le nike.
Vesti' Jamie e andammo giu'.
Presi le chiavi di casa e il cellulare, per poi avviarci.
Il centro commerciale, era poco distante da casa mia, cosi' andammo a piedi.
Arrivammo li' in pochi minuti.
Jamie non faceva altro che sorridere.
Arrivammo davanti alla porta automatica.

''Pronta?''
''Si.'' rispose, con un'enorme sorriso.



EHILA'.

Questa e' una mia nuova storia, spero tanto che il primo capitolo vi piaccia.
Sara' molto diversa dall'altra.
Per favore, ditemi cosa ne pensate, per me conta molto il vostro parere.
Recinsate in tanti, ci conto! c;
Mi scuso se ci sono errori.
Beh, buona lettura.
Baci, mrsmalikyoo. ♥