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Autore: Eko1    09/08/2012    1 recensioni
La FF si svolge dopo la fine della prima stagione, direi qualche mese dopo, quando Lydia si è perfettamente ristabilita e Stiles ha deciso che diventare lupo mannaro non fa poi così schifo...arriverà un personaggio (anzi una personaggia) che sconvolgerà la vita di tutti quanti...
buona lettura e buon divertimento, fatemi sapere se vi piace!
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“...e poi Wai si è messo quasi a piangere la prima volta che è entrato in acqua perchè aveva paura che ci fosse qualcosa che voleva mangiarlo!” stavo finendo di raccontare la prima volta di mio fratello in acqua. Derek era appoggiato con la testa sulla mia pancia, la sua mano nella mia. Rise, e la sua risata si propagò nel mio stomaco. Il mio cellulare vibrò ed io mi misi a sedere per prenderlo.

“Si?” risposi bisbigliando mentre accarezzavo i capelli di Derek “Hare, tesoro, ciao...come stai? Tua madre come sta? Si...qui tutto bene, Wai sta cercando di insegnare a Stiles a fare surf ma con poco successo...quando torni? No, non ti preoccupare...qui stiamo tutti bene...va bene tesoro...ci sentiamo, ti chiamo io domani, va bene? Ciao, un bacio.” chiusi la telefonata e sentii che il corpo di Derek si era irrigidito. Mi chinai e gli baciai la fronte, delicatamente.

“Non puoi fare così ogni volta che sento Hare...sai la situazione, è complicata...” mormorai. Lui si tirò su. La luce della luna che filtrava dalle persiane disegnava delle pennellate più chiare sulla sua pelle. Gli toccai una spalla e lui si ritrasse.

“Non sarebbe così complicato se tu ti mettessi d'accordo con i tuoi sentimenti, Jenny.” sibilò, stringendo il lenzuolo con le mani.

“Cosa dovrei fare, Derek? Lasciare il mio branco, prendere Clara e seguirti?” gli domandai, buttandomi all'indietro. Atterrai morbidamente sul cuscino e allargai le braccia.

“Si, è esattamente quello che dovresti fare. Ormai tuo fratello è grande abbastanza per diventare Alpha, e tu...potresti venire con noi.” io non lo ascoltavo nemmeno, avevo sentito dei rumori, Qualcuno stava bussando alla porta. Guardai l'ora e scesi dal letto, prendendo la maglietta e i pantaloncini che avevo buttato sul pavimento. Derek fece per dire qualcosa ma lo fermai. Uscii di corsa dalla stanza e vidi i volti assonnati del mio branco e degli altri affacciarsi alle porte. Sentii Derek che mi stringeva la mano.

“Non vi muovete. Nessuno di voi si muova. Vado io. Vestitevi, tutti quanti.” Clara mi corse incontro e mi saltò in braccio. Tremava.

“Piccola, amore, stai tranquilla. Derek, tienila tu.” Gli passai la bambina, dopo averle dato un bacio. Scesi le scale lentamente, i colpi alla porta continuavano, ininterrotti. Guardai dallo spioncino. Due occhi enormi, spaventatissimi fissavano la porta come se fosse l'ultima speranza. Tirai la catena e la porta si aprì con uno spiraglio.

“Tona?” mi chiese la ragazzina. Tremava da capo a piedi, battendo i denti.

“Si, tu...tu chi sei?” chiesi, preoccupata. Sentii dei passi scendere dalle scale e mi voltai.

“State su ho detto! Non vi avvicinate!” gridai, tornando subito alla ragazzina.

“Stanno arrivando...sono un sacco di persone...e...cercano te...” era talmente pallida che pensavo sarebbe svenuta sulla porta. Tolsi la catena e la feci entrare. Lei mi ringraziò, barcollando. La presi per le spalle e chiusi la porta con un calcio, facendo sedere la ragazzina a terra.

“Devi raccontarmi tutto. Chi sono, quanti sono, chi sei tu e perchè sei venuta qui.” le ordinai, ma visto che stava per scoppiare a piangere mi rilassai “vuoi qualcosa da bere?” domandai. Lei biascicò qualcosa e mi avvicinai per capire cosa aveva detto. Un altro rumore su per le scale mi fece voltare di nuovo, ma quando mi girai di nuovo verso di lei mi trovai di fronte la canna di una pistola. Rimasi attonita. La canna, nera e lucida, era a pochi millimetri dalla mia fronte.

“Non ti muovere, razza di lupa bastarda. O ti ammazzo con le mie mani.” mi disse. Aveva il tono duro, ma cercava di dissimulare il terrore infinito che le attanagliava lo stomaco. Non aveva nemmeno tolto la sicura, ma decisi di stare al gioco. Misi le mani avanti e cercai di indietreggiare.

“Ok...ok calmati...cosa vuoi da me?” domandai, cercando di far tremare la voce.

“Voglio che tu, il bastardo del tuo Half e tuo fratello veniate con me. Adesso. La Argent vi vuole e ha messo un sacco di soldi sulla vostra testa.” esclamò. Mi trattenni dallo scoppiare a ridere. Una taglia sulle nostre teste? Cos'era, un film sul selvaggio west?

“O...ok...farò come vuoi tu...posso alzarmi, almeno?” le chiesi, facendo finta di essere spaventata.

“Jenny!” un grido. Mi voltai verso le scale e vidi Derek, seminudo, che guardava la scena attonito. Scattò. La ragazzina cercò di spararmi, ma ovviamente non ci riuscì. Io guizzai a fianco a lei e le torsi il polso, per farle cadere la pistola di mano e la afferrai prima che toccasse terra. Mi voltai verso Derek che aveva già afferrato la ragazzina per il collo e l'aveva sbattuta contro la porta, ringhiando.

“Derek, fermati! Fermati!” gli urlai, cercando di calmarlo. Mollò la presa solo quando gli tirai un calcio dietro al ginocchio. La ragazzina si afflosciò per terra come un sacco vuoto. Derek ansimava rantolando. Mi guardò e mi strinse a sé, senza una parola.

“Derek, aveva la sicura inserita, non mi avrebbe fatto niente di niente...è una ragazzina, guardala...”cominciai a baciarlo, piano, per calmarlo. Altri passi per le scale, forti, veloci. Wai si precipitò nell'ingresso, già trasformato per metà. Lasciai Derek e mi precipitai verso di lui.

“Wai, tranquillo. Non è successo niente.” lui mi fissò, mentre gli occhi gialli tornavano neri.

“No...non è per te...cioè è per te, ovvio che è per te, ma...io conosco questo odore.” fece scorrere lo sguardo per tutto l'ingresso e quando vide la ragazza svenuta sulla porta, impallidì.

“La conosci, Wai?” gli chiesi, mettendogli un braccio intorno alle spalle. Lui annuì, a testa bassa. Derek mi superò e andò a prendere Clara, che era a pochi gradini da lì.

“Derek, portala su. Rimettila a dormire, adesso. Non voglio che veda queste cose.” mandai un bacio a Clara quando suo padre la prese in braccio e lei ricambiò con un sorriso. Io guardai di nuovo la ragazzina e poi mio fratello.

“Wai, aiutami a tirarla su, per favore. Portami della corda, dovrebbe essercene ancora, visto che l'hai lasciata fuori.” mi avvicinai a lei. Poteva avere quattordici, quindici anni. Davvero l'Ordine era arrivato a questo? Mandare una ragazzina? Contro una ventina di lupi? Scossi la testa.

“Wai, non serve la corda. Guardala.” la tirai su e la portai sul divano. Cominciava a riprendersi, si muoveva e cercava di aprire gli occhi. Li spalancò all'improvviso, inspirando di colpo. Io continuavo a fissarla, ma lei fissava Wai, in piedi dietro di me.

“Stai. Ferma.” le intimai, visto che cercava di alzarsi “Sei venuta in casa mia e hai cercato di uccidermi. Mi devi più di una spiegazione. Chi sei, prima di tutto?” le chiesi. Lei non rispose, continuava a fissare mio fratello. Mi girai verso di lui e vidi che lo scambio di sguardi era reciproco.

“Wai, mi spieghi chi cazzo è, per favore?” cominciavo ad innervosirmi, non poco.

“Lei è...da quello che mi ricordo, da quello che posso sentire...lei...” si interruppe e mi si avvicinò “lei..è mia sorella.”

  
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