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Autore: bobby92    09/08/2012    2 recensioni
Ciao ragazzi, questa è la mia prima storia su Naruto e ho deciso di modificare un po' il suo passato aggiungendo un nuovo personaggio che aiuterà il nostro protagonista a districare i nodi di questa vicenda. Vi auguro buona lettura!! Ciauuuz
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Ciao ragazzi,
questo è il nuovo capitolo e ora renderò la storia un po' più incasinata! Ci saranno tante novità. Il primo capitolo si poteva definire un piccolo prologo. Adesso ci saranno altri misteri da risolvere. Spero vivamente che la storia sia di vostro gradimento ciauu

PS: Ringrazio Manu _Nami per aver commentato e per aver messo la storia tra le seguite e ringrazio anche Jackal93 e Darkblu






"Cerco Tsunade! Saresti così gentile da portarmi da lei?!
"Si,cartamente. Comunque il mio nome è Naruto". Il ragazzo mi rivolse un sorriso. Mi limitai a rispondere: " Io sono Kimiko".
Entrambi iniziammo a dirigerci verso l'entrata  del villaggio e, mentre camminavamo, Naruto non fece nessuna domanda. Ero intenta ad osservarlo per cercare di capire cosa gli passasse per la mente. Alla fine ero niente meno di un' estranea. L'unica cosa che poteva dargli sicurezza era il coprifronte della foglia che portavo sempre legato alla vita. Cercai di spezzare quel momento di silenzio, ma fu Naruto a farlo: 
" Non ti ho mai vista al villaggio, ma ho notato che porti il coprifronte della foglia".
La sua domanda era piena di curiosità ma di certo non potevo rivelare tutti i particolari, quindi, cercai di rispondere rimanendo sul vago. " Ho passato solo l'infanzia nel villaggio. All'età di 8 anni facevo parte della squadra ambu quindi ho fatto molta esperienza conoscendo ninja molto forti. All'età di 9 anni sono partita con il mio maestro per un allenamento speciale. Quindi è normale che tu non mi abbia mai vista". Il ragazzo improvvisamente si fermò voltandosi per guardarmi con un'espressione molto stupita e meravigliata per poi dire: "Ma è fantasticoooo, quindi devi essere una ninja molto forte!". Lo guardai per poi scoppiare in una sonora risata. In quel momento sembrava davvero un bambino: "Hahahaha bhè questo non lo so. Non sono di certo io che devo giudicare. Spero di essere diventata più forte altrimenti l'allenamento con Jiraya
non sarà servito a un bel niente".
Ora il viso di Naruto era un misto tra incredulità e stupore " T-Tu conosci l'eremita porcelloooo??"- Disse, senza farsi troppo problemi.
Risposi cercando di mantenere la calma " Emmm... si certamente. Sono venuta al villaggio per parlare anche con lui".
Naruto era troppo preso dai suoi pensieri per poter rispondere, quindi, si limitò a guardarmi. Presi io la parola :" Quindi, anche tu conosci Jiraya?". Cercai di formulare quella domanda in modo da non poter destare sospetti. Il ragazzo rispose tutto d'un fiato "Certo che conosco l'eremita porcello! Lui è anche il mio maestro!"
Scoppiai a ridere per la seconda volta, era incredibile come Naruto non si facesse problemi a parlare in quei termini del maestro. Però aveva ragione, Jiraya aveva davvero dei brutti vizi. Mi schiaffeggiai mentalmente per questo pensiero ma non riuscii a fare a meno di ridere. 
Senza rendercene conto stavamo camminando nel villaggio ed eravamo arrivati ai piedi della struttura che ospitava l'Hokage. Naruto mi afferrò il braccio portandomi, a passo svelto, davanti ad una porta. Il biondino iniziò a parlare bussando alla porta "  Tsunade c'è una persona che ha bisogno di parlare con te!".
La donna dall'altro lato della porta rispose: " Vieni, entra, non ho tempo da perdere". Mi spostai di qualche centimetro da dietro la spalla di Naruto per poter osservare meglio la donna seduta sulla sedia intenta a siglare la pila di fogli che c'era sulla scrivania. La donna alzò il viso . All'inizio Tsunade aveva uno sguardo interrogativo. 
Poi, iniziò ad osservarmi meglio e comprese. " Grazie Naruto, ora puoi anche lasciarci sole. Dopo che avremo finito di parlare potrai portarla con te per una visita del villaggio"- Disse la donna sorridendo.
Naruto rispose:" Va benee! Allora, Kimiko, ci vediamo dopo".- Disse il ragazzo uscendo dalla stanza.
Quando Tsunade fu certa dell'allontanamento del ragazzo prese la parola " Ciao Kimiko, all'inizio ho avuto qualche dubbio però, guardandoti meglio, ti ho subito riconosciuta".
Sorrisi a quell'affermazione, ero contenta che non si fosse dimenticata di me. Non dissi nulla, volevo che la donna continuasse a parlare.
"Hai cambiato il colore dei tuoi capelli e, sei anche cresciuta. Finalmente sei tornata a casa".- Disse la donna con un sorriso ma anche con un po' di malinconia.
In quel momento decisi di rispondere per cercare di alleviare le sofferenze della donna " Non fare quella faccia Tsunade, lo sai che tu e Jiraya non avete niente da farvi perdonare! Questa è stata una mia scelta, dovevo farlo per lui, dovevo farlo per proteggerlo. Ora sono tornata e recupererò il tempo perso".
" Va bene! Ora vai a visitare il villaggio, penseremo dopo a tutto il resto. Ci vediamo più tardi"- Disse la donna prendendo una pila di fogli da compilare.
Uscii dalla stanza  dirigendomi verso l'uscita poi, mi sentii chiamare:" Heeyyyy Kimikoooooo"- Disse il biondino correndo verso di me. 
" Mamma mia come urla"-Pensai.
Naruto mi portò a visitare l'intero villaggio per poi dirigerci verso un piccolo cortile che ospitava fiori di vari colori. Quel posto era davvero bellissimo.
Era isolato, non c'era nessuno, forse era per questo che  trasmettva una sensazione di pace. Naruto infatti si sdraiò in mezzo al campo chiudendo gli occhi. Feci la stessa cosa anch'io sdraiandomi accanto a lui. Cercai di osservarlo notando ,con rammarico, che solo il colore degli occhi era lo stesso.
"Naruto, cosa stai pensando?". Dissi girandomi per annusare il profumo di quei fiori.
"Eh?? I-Io? Niente!". Rispose il biondino. 
" Sai, per essere un ninja le bugie non le sai raccontare. Comunque se non ti va di parlarne, non ti uccido mica"- Dissi abbozzando un sorriso.
Naruto fece un sospiro e iniziò ad osservare il cielo con uno sguardo malinconico e cupo. "A dir la verità, pensavo a un vecchio amico che è scappato dal villaggio".- Disse, facendo seguire un momento di silenzio. Poi, riprese a parlare "Abbiamo cercato di riportarlo al villaggio ma non ci siamo riusciti. Alle volte mi chiedo se questi due anni di allenamento siano serviti a qualcosa". 
Io sapevo tutto per quanto riguardava la questione di Sasuke, sapevo già della sua vendetta nei confronti di suo fratello maggiore Itachi. Ero stata lontana dal villaggio ma Jiraya mi aveva informata di tutto. Anche se non lo vedevo da tempo, sembrava che conoscessi Naruto da una vita. I suoi sentimenti, le sue preocupazioni, i suoi pensieri riuscivo a capirli. Era come se per me fosse un libro aperto. Proprio per questi motivi cercai di risollevargli il morale " Naruto, non è colpa tua. Tu hai fatto quel che potevi, ti sei allenato per due lunghi anni però non devi sentirti in colpa per questo tuo fallimento. Vedrai che le cose si sistemeranno"
Naruto sorrise " Hehehe hai ragione, devo solo continuare ad allenarmi! Io ho fatto una promessa ad un'amica ed ora, devo mantenerla".- Disse  il ragazzo alzandosi e stiracchiandosi. "Ora ritorniamo al villaggio! Ho bisogno di riempirmi lo stomaco...voglio del rameeen!"
Mi misi a ridere, Jiraya mi aveva raccontato del suo amore per quel tipo di cibo. Da quel che sapevo poco ci mancava che mangiasse solo quello.
" Ok! offro io, quindi, mangia quanto ti pare."- Dissi dando a Naruto una piccola pacca sulla schiena.
" Davvero? Posso ingozzarmi di ramen quanto mi pare? Yahoooo"- Rispose il ragazzo iniziando a dimenarsi per la felicità. Talmente era felice che mi prese in braccio iniziando a correre come un pazzo per arrivare al punto di ristoro più vicino. Per tutto il villaggio si udirono solo le grida di Naruto ed io, in viso, ero diventata di un colore rosso acceso per il troppo imbarazzo. Era davvero un tipo particolare.
Ordinammo entrambi ramen e Naruto mangiò almeno una decina di porzioni. Improvvisamente una voce.
" Hey Naruto, come al solito devi dare spettacolo".
Mi girai lentamente visto che avevo riconosciuto la voce. Quell'uomo non era cambiato molto. Portava i capelli bianchi sempre raccolti in una coda e si portava sempre dietro quell'enorme rotolo. "J-Jiraya"- Riuscii a dire solo quello. L'uomo prese ad osservarmi e un sorriso comparve sul suo volto. "Sono 2 anni che non ci vediamo, non è vero Kimiko?".
"Ciao eremita porcello"- Disse il ragazzo.
Con felicità mi alzai di scatto andando ad abracciarlo. Ero così felice di rivedero. Sotto i miei occhi Naruto cambiò espressione. Prima era scocciata e divertita poi Naruto capì che dovevo essere molto affezionata all'uomo e mi guardò con un misto di dolcezza e felicità. Pensai che fosse contento per me, per aver ritrovato una delle persone più importanti della mia vita. Jiraya mi accarezzò la testa per poi parlare " Senti Kimiko, mi presteresti del denaro? Hehehe sono in banca rotta"".
"Che cosaaa?"- Risposi con uno sguardo omicida. Forse voleva mettere fine a quel momento troppo commovente e quindi anch'io presi la palla al balzo cercando di divertirmi
" Kimikoooo...puuuunch!" assestai un bel pugno sul mento dell'uomo e questo prese a rotolare per tutto il viale. Ora lo sguardo di Nauto era incredulo. Poco mancava che la mandibola gli cadesse per terra. Poi il biondino scoppiò in una sonora risata e così anch'io. 
" Kimiko sei davvero forte hahaha! Anche con me si comporta così". 
" Ormai è arrivato il momento della vendetta dei giovani allievi!"-Dissi con un ghigno degno di un demone.- "Ora non ci potrai più fregare soldi, vero Naruto? uhahaha".
Entrambi ci alzammo e andammo di fronte a Jiraya con occhi iniettati di sangue e con sorrisi diabolici. Eravamo avvolti da un'aura omicida tanto che l'uomo disse:" Va bene!Va bene! Stavo solo scherzando hehehe".
Dopo questo breve saluto tutti e tre riprendemmo a mangiare. Avevo deciso di offrire ad entrambi e Jiraya iniziò a bere qualche bicchierino di sakè in più.
Ora,  ci fissava in modo serio e prese la parola " Bene ragazzi, Tsunade mi ha detto di avvisarvi per quanto riguarda le modifiche della squadra 7. Kimiko, ora entrerai a far parte della squadra di Naruto, quindi, cercate di lavorare insieme per le nuove missioni che vi affideranno. Ora siete in 5 però non sarò un problema grazie alle abilità della vostra nuova compagna. Bene, questo è tutto! Ora devo andare...ci vediamo dopo ragazzi".- Disse Jiraya sparendo dalla nostra vista.
"Ma è fantastico! Ora fai parte della nostra squadra".- Disse il giovane sorridendo. Risposi con altrettanta felicità " Si, non vedo l'ora di conoscere gli altri compagni!".
Per il resto del tempo Naruto mi raccontò dei miei futuri nuovi amici. Avevo compreso che Sai era un tipo molto particolare e che non sorrideva mai, mentre Sakura era l'allieva di Tsunade e quindi, per questo motivo, era diventata quasi la sua fotocopia. La sera arrivò presto ed entrambi tornammo a casa. Naruto mi accompagnò e con un "Ci vediamo domani" misi fine al nostro incontro. Entrai nella mia stanza, tutto era rimasto com'era. Il mio letto, la mia coperta,il mio armadio erano rimasti nella stassa posizione. Chiusi la porta e guardai fuori dalla finestra. Vicino a questa c'era un comodino con una photo. Rimasi sorpresa di trovarla ancora li. Mi avvicinai prendendola fra le mani. Chiusi gli occhi ripensando al passato. 
A soli 8 anni ero entrata nella squadra anbu e in quel frangente avevo conosciuto un ragazzo. Ero rimasta sorpresa dalle sue abilità ed era per questo che era entrato nella squadra, forse, anche prima di me. A quel tempo il ragazzo aveva  13 anni ed era appena diventato il capo della squadra. Io, a differenza sua, ero ancora molto inesperta ma nonostante questo il ragazzo mi aiutò con gli allenamenti affinchè io migliorassi. La prima volta che mi rivolse la parola fu quando rientrai ferita da una missione
"  Noto che, per fortuna, non è niente di grave. Però dovresti migliorare per evitare di ferirti durante le missioni. Se vuoi puoi venire a casa mia ad esercitarti con me".
Il ricordo continuava.
"Emm...non vorrei disturbarti, rallenterei i tuoi ritmi."-Risposi imbarazzata. Allora il ragazzo mi disse:" Non è un problema, lo faccio volentieri".
Dopo quel giorno andai ad allenarmi con lui tutti i giorni riuscendo a conoscere la famiglia del giovane e  anche il suo fratellino. Doveva avere quasi la mia età, forse ero giusto di un anno più grande di lui. Entrambi erano simili, avevano lo stesso colore degli occhi,neri come la pece. Un giorno il ragazzino venne da me portandomi qualcosa da mettere sotto i denti" Ciao, mia madre ha detto di farveli avere".
"Sei davvero molto gentile, ringrazia tua madre da parte mia".- Dissi sorridendo.
Improvvisamente aprii gli occhi. Il ricordo, anche se lontano, faceva ancora male. Era stato uno dei periodi più belli della mia vita, con lui mi sentivo bene,mi sentivo a mio agio. Guardai ancora la foto sfiorando con i polpastrelli il viso del ragazzo raffigurato.
" La strada che hai scelto di percorrere è troppo dura...ma questo già lo sapevi, non è vero Itachi?".
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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