Fanfic su attori > Johnny Depp
Segui la storia  |       
Autore: Aishia    09/08/2012    5 recensioni
una povera ragazza che non ha mai avuto l'occasione di scoprire il mondo e se stessa,vivrà qualcosa che le stravolgerà la vita.la sua esistenza cambierà,ma come?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
eccomiii =) !!!!!!!!!! Allora prima di tutto vorrei scusarmi per il ritardo,ma oltre a questa ff sono alle prese con altre due ossia: AMORE TRA LO SCRITTO ... e LUNA ROSSA u.u! se volete fateci un saltino xD
emh ... che dire o.o? va bene ci vediamo alla fine XD



...SALTO AL CUORE...




Mi sentivo strana. Strana ma felice! Felice come una farfalla che dopo tanto svolazzare,si posa sul fiore più bello! Assaggiando,appagata,il suo nettare talmente prelibato,da lasciarla letteralmente in estasi.
Finalmente,dopo tanto cercare,avevo trovato la mia dipendenza!non desideravo altro da tutta una vita e ora,dopo tanto vagare: l’avevo ottenuta!
Ero fuggita dalla casa dei miei genitori,che opprimevano il mio bisogno di libertà, e adesso mi trovavo nell’appartamento di Sergio,che non aveva esitato a darmi un tetto sopra la testa,e ad ospitarmi nella sua piccola dimora,che ormai conoscevo fin troppo bene.
‘’le valigie’’ erano state depositate e dimenticate nella sua camera da letto,almeno fino al momento della mia partenza,che sarebbe avvenuta alla fine di questa settimana!
Meta?
La bellissima Londra! Non vedevo l’ora di conoscere cosa avrebbe fruttato da questo viaggio!
Anch Lily,ormai, era stata informata della mia primordiale ‘’fuga’’ e cambiamento di proprietà. Non l’aveva neanche presa fin troppo male: la sua mascella mi pulì soltanto l’intero pavimento di casa!
I miei due compagni di dis … avventura,per immortalare questa nuova fase della mia vita,come primo giorno ,decisero di farmi provare il gusto della vera e propria libertà e frenesia,portandomi in una discoteca.
L’idea era grandiosa! Anche se non eclatante,ma come inizio poteva considerarsi piuttosto soddisfacente.
La sera stessa quindi,ci recammo all’Acropolis,un lido-discoteca situata lungo il lungomare veneziano.
Era passato quindi solo un giorno dalla mia fuga,e la notte appena trascorsa era stata primordiale … o almeno credo!
Avevo ballato fino a non sentire più le gambe attaccate al busto,bevendo senza sentire – tranne qualcuna- le oppressioni delle persone al mio fianco! Ma ciò non era stata una buona e salutare idea! Poiché aimè avevo scoperto fin troppo bene i rischi dell’alcol:rimettendo anche l’anima
<< Allison … non bere molto! Ti farà male non essendoci abituata. Inoltre non hai nemmeno mangiato! Posa quel maledetto bicchiere!>> ecco le parole del mio ragazzo che mi aveva espressamente ordinato di tenermi cauta e di posare il bicchierino che avevo tra le mani, giacchè io e l’alcol non eravamo mai stati ad una distanza talmente ravvicinata. E credete che gli abbia dato ascolto?
<< Nooo amore mio ma daiii! Quanto ti stai scaldando per qualche goccetto. Non ti preoccupare che io e questo delizioso bicchierino di vodka diventeremo buoni amici. Tranquillooo>>si con me c’era da stare tranquilli.
<< sei proprio andata>>
Dopo un paio d’ore,furono costretti a riaccompagnarmi a casa per piccoli problemi tecnici: gambe a penzoloni,stomaco in subbuglio e testa … beh avevo perso momentaneamente le mie facoltà celebrali,ma di quella notte ricordavo solo il decimo bicchierino ingerito,poi il nulla.

I raggi del sole entrarono dalla piccola finestra affievolendo l’ambiente,scrollando inoltre una piccola figura ancora dormiente … svegliandola.
Aprì melense gli occhi,piano piano così da abituarmi ai cambiamenti di luce. Non mi trovavo nella mia camera,ma dove?
capì subito, dopo qualche minuto di sbandamento per via del sonno e del mal di testa bestiale,quel luogo. Ero nella camera da letto di Sergio,riconoscibili dal color verde mela delle pareti,inconfondibili a parer mio. Mi sentivo strana e spaesata e inoltre non ricordavo nulla della notte appena trascorsa,avevo solo vari flashback e qualche sfumatura qua e la.
Inoltre non riuscivo a sollevare la testa da cuscino,pervia di piccoli capogiri,che non mi permettevano la manovrabilità del mio corpo.
Mentre contemplavo l’arredamento,sentì la porta della camera aprirsi con una certa dimestichezza,e da li vi entrò Sergio in accappatoio.
Entrò in punta di piedi convinto che stessi ancora dormendo,aprì l’armadio e prese i primi abiti che gli capitarono davanti , cominciando a vestirsi.
<< buongiorno>>
Sussultò al suono della mia voce,probabilmente credeva che stessi ancora dormendo,ma quando si voltò nella mia direzione,incominciò spiegabilmente a ridere a crepapelle,senza una plausibile ragione,almeno credo.
La risposta arrivò dopo vari minuti,pronunciato tra una serie di risi e singhiozzi che probabilmente gli permettevano a malapena di respirare. Solo io ero in completa catalessi?
<< a me non sembra molto buono!anzi,credo di essere stata investita letteralmente da un camion>>
Proferì cercando di alzarmi,ma un piccolo giramento di testa me lo impedì,costringendomi a rimanere nella mia posizione iniziale e abbandonare i miei intenti.
Sergio rideva ancora di più. Cercavo di rammentare,nei meandri più profondi del mio subconscio, quello che fosse accaduto la notte precedente ,cercando di visualizzare qualsiasi cosa spiegasse quel suo comportamento totalmente bizzarro e incomprensibile. Ma niente,non veniva fuori proprio un bel niente.
Dovetti aspettare a lungo la risposta,dato che si era buttato letteralmente a terra dal forte ridere e sghignazzare,lucidandomi come la mascella di Lily,il pavimento.
<< sto ridendo perché … ahahaha …aspetta ce la faccio … ce la faccio ahhaahha … sto cercando di non pensare a quello che hai combinato ieri sera,ahahah>>
Cos? Ieri sera?Allison calma! Non farti prendere dal panico,tira un sospiro di sollievo e chiedi tranquillamente,senza cominciare a sembrare un topo che ha perso di vista il suo formaggio e scopre che lo ha preso il gatto,attirandolo nella sua trappola malefica,con le fauci spalancate,pronto per il pranzetto. Cosa ci azzecca? Non lo so.
<< perché?che cosa ho fatto ieri sera? >>ero totalmente intimorita,ed terrorizzata dalla risposta,cosa potevo aver combinato?
Sergio alzò, cominciando a tossire e a ridere sotto i baffi. Voleva tenermi sulle spine?
<< diamine … rispondi!>> odiavo quel suo atteggiamento!mi faceva andare letteralmente fuori di testa! proprio in quel momento avevo tutt’altro voglia di ridere
<< lo vuoi realmente sapere? Se io fossi in te preferirei restare nel dubbio … ahahaah>>
Santa sapienza impossessati dei miei nervi e frena la mia lingua assassina,sputa fuoco e sentenze,proteggi quest’uomo dal mio sopruso.
<< si ,lo voglio sapere>>
Dissi secca ed esasperata,riuscendo finalmente a mettermi a sedere,per la gioia del mio povero busto.
Sergio concluse di vestirsi e subito dopo si sedette accanto a me,cercando di non guardarmi negli occhi,per non scoppiare nuovamente a ridere! Se lo avesse fatto sarebbe morta seduta stante.
<< allora … comincio dicendo che io con tutto questo discorso non centro nulla! È stata tutta colpa tua. Comunque iniziamo dal principio: ieri,sei stata tutto il tempo vicino a me e Lily,bevendo contro la nostra volontà non so quanti bicchierini di vodka,ma oltre a questo ti avevo sottocontrollo,fino a quando sei scomparsa dalla mia visuale. A trovarti è stata Lily,che guardava davanti a se ad occhi completamente sbarrati! Seguendo il suo sguardo sono riuscito a capire il perché della sua espressione,in quel momento ti ho trovata!>> rideva ancora sotto i baffi,ma ancora non ero riuscita a capire il succo del discorso,che cosa era successo?
<< e dov’ero?>>
Un ultimo risolino accompagnò Sergio,che stava prendendo fiato per buttarmi in faccia quell’orrenda colpa
<< eri sul palco a ballare con la cantante! Ahahahahah>>
Mi passò davanti tutta la mia vita,e sprofondai dalla vergogna sotto le coperte,mentre lui se la stava facendo sotto dal tanto ridere. Non riuscivo a credere a ciò che era appena uscito dalla sua bocca ‘’ sul palco con la cantante’’. Oh Dio dimmi che non era vero.
<< dimmi che è tutto … ti prego>>
Pronunciai a denti stretti immaginandomi la scena,e sentendomi invasa da un senso di vergogna che mi riempì tutto il corpo
<< mi piacerebbe tanto ma mentirei! E inoltre sei stata tu a chiedermelo. Beh dopo aver concluso il tuo balletto con la cantante,o almeno il quasi balletto- perché credimi … era già tanto se ti reggessi in piedi,gli hai preso il microfono dicendole :
‘’ tu! Razza di scopa con i capelli in testa,ci penso io ad animare la festa … lascia fare a me woooooooowooo’’>>
Okay non toccherò mai più una goccia d’alcol prometto … basta che sia finalmente tutto,ti prego … ti prego … ti prego
<< dimmi che non ho fatto niente di stupido>>
<< beh in effetti la festa l’hai animata! Cantando qualche canzoncina … ma almeno li sei stata eclatante anche se sempre sotto l’effetto dell’alcol-hai sbaragliato la concorrenza guadagnandoti incitazioni ed acclamazioni da tutto il pubblico! Specialmente quello maschile … >>
Cantare – una cosa umana di me-era sempre stata la mia passione,avevo cominciato da piccolina,prendendo lezioni private,ma in seguito avevo preferito smettere per non tralasciare lo studio, che per me era sempre stato al primo posto,ma cantare era ed è sempre stata una vera passione,ma prima di ieri sera,non mi sono mai esibita e credo che non lo farò mai più.
<< e per quanto ho continuato?>>
<< fin quando non le hai vomitato addosso … >>
Okay questa era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. mi alzai dalla mia postazione e tirai un cuscino addosso a Sergio che se la rideva come un pazzo
<< e perché non mi hai fermato?!!!>>
<< ahi,mi fai male! Ci ho provato ,cercando di dissuaderti e provando a farti ragionare,ho cercato di farti tornare da noi ,ma te ne sei letteralmente fregata,per giunta il pubblico ha fatto di tutto per impedirmi di venire a prenderti. A modo loro si stavano divertendo>>
<< non mi farò più vedere in giro,prenderò l’aereo e andrò al Polo Nord finché tutto il mondo non si dimenticherà di me>> ma perché proprio a me dovevano capitare?
Il suono del campanello mi fece smettere di frignare e poco dopo entrò dalla porta Lily,che appena mi vide cominciò a ridere senza freni seguita a ruota da Sergio
<< quando avete finito mandatemi un e-mail>> va bene la serata di ieri pure in onda in tv l’avevano mandata?
Non riuscivano a smettere di ridere,e questo mi metteva particolarmente a disagio,soprattutto perché a quest’ora stavano ridendo di me,non so quante persone. Che bella cosa l’indipendenza.
<< ahahahaha,Sergio già le hai spiegato tutto?>>sghignazzò ad un certo punto la mia’’ migliore amica’’ cercando di riprender fiato tra una risata e l’altra,tentativo che le risultò molto difficile.
<< certamente Lily,dovevi proprio vedere la sua faccia,era un misto tra il rosso e un viola acceso aahahahha>>
Io non ci trovavo proprio nulla dal ridere,mi alzai dal letto rossa di vergogna, e mi intrufolai speditamente nel mini-bagno.
Mi immersi nella vasca,e mi abbandonai a quel senso di calore,che il torpore dell’acqua calda emanava.
Uscì mezz’ora dopo,ero tornata al mio colore naturale,e l’imbarazzo era volato via… O quasi
Dopo essermi vestita e apprestata, mi diressi in cucina dove i miei due compari stavano già gustando la colazione , che quasi sicuramente aveva portato Lily .
La tavola era imbandita da croissant,tortine varie e caffè,tutto quel cibo mi faceva salire la nausea.
<< che faccia Allison,sembri appena uscita da una sbronza>>
Ecco che ripartivano con le loro stupide risatine,e fra poco sarebbe partito anche il mio autocontrollo e il mio gancio dentro.
<< si si ridete, sono felice che vi divertiate alle mie spalle>>
Pronunciai quelle parole con tono piuttosto secco e acido,poi presi un tazza di caffè che cominciai a bere a sorsi per non scottarmi
<< suvvia amore,stiamo solo scherzando non ti scaldare>>
Mentre stavo continuando a sorseggiare quella bevanda scura chiamatasi ‘’caffè ‘’ ,che credetemi di caffè aveva soltanto il nome,mi persi tra i miei pensieri
<< Sergio,oggi non puoi andare a casa mia a prendere il resto del mio vestiario?>>
Esaminando attentamente la valigia mi ero accorta di aver preso solo l’indispensabile che di certo non sarebbe servito molto per un mese nella bella Londra.
Avevo lo sguardo fisso sul pavimento,quel discorso mi venne in mente senza preavviso,scaturendo in me un senso di vuoto:andare o non andare questo è il problema! Ero peggio di Amleto!
<< okay. Ma sicura di non voler venire con me? infondo avete esagerato entrambi,ed è ora di far pace!>>
Se avessi seguito il consiglio di Sergio,sarei ritornata alla vita di sempre,quella vita piena di soddisfazioni,si … ma solo riguardante lo studio, per il resto sarebbe stata una vita senza il piacere di essere vissuta.
Se mi sarei ripresentata da loro, avrei perso una grande opportunità,e sicuramente me ne sarei pentita per lungo tempo,quel tempo che non sarebbe più ritornato da me,che non sarebbe più tornato indietro . avevo preso quella decisione ed ero restia a ritornare sui miei passi! Avrei continuato per quella strada. Giusta o meno che sia …
<< no Sergio,andrò da loro dopo essere ritornata da Londra,per ora ho solo bisogno di cominciare a vivere>>
Sergio mi guardava con una strana espressione in volto! Per lui era solo un esagerazione,ma per me questa era la mia vita! I miei genitori dovevano lasciarmi andare,dovevo accettare che ormai non ero più la loro piccola bambina,ma che ero diventata effettivamente un donna!ma questo non significava che mi sarei allontanata da loro … no … ma che per me era iniziata l’ora di spiccare il volo,come quella farfalla che è riuscita a trovare il suo nettare! E anch’io dovevo trovare il mio.
<< ma …>> cominciò a dire Sergio,venendo poi interrotto dalla ragazza posta di fronte
<< niente ma … questo è quello che vuole,non c’è niente da dire,e poi stasera dobbiamo divertirci!! Voi cosa proponete di fare?>>
<< tutto! Basta che di mezzo non ci sia dell’alcol!!!!>>risposi io con un tono ironico e preoccupato
A quelle parole scoppiammo tutti in una fragorosa risata,ci voleva proprio … al resto ci avrei pensato dopo.
Quello stesso pomeriggio Sergio prese l’automobile per recarsi a casa mia,per far ciò che gli avevo domandato,nel frattempo io e Lily eravamo rimaste a casa a fare del chiacchiericcio
<< stamattina mi ha chiamata Marco>>
Proferì la mia amica ad occhi bassi,e contemporaneamente facendo un tiro dalla sigaretta,rilasciando il fumo subito dopo.
Marco era stato il suo ragazzo per la bellezza di otto anni,ma si erano lasciati per circostanze inequivocabili
lui era il tipico ragazzo bello e dannato,uno di quelli che in un solo sguardo ti fanno fuori,ma troppo sicuro di se e troppo stronzo per la mia amica.
L’aveva tradita due, tre,quattro volte,ma l’amore di Lily era troppo grande e aveva continuato a perdonarlo finché all’ennesimo tradimento la mia amica aveva messo il punto e la parola fine.
<< e che ti ha detto mister Bean?>>
<< che è pentito,che vuole tornare con me,e se ritorniamo a stare insieme … andremo a convivere e che magari potremmo crearci una famiglia … >>
Mascella in caduta libera tra : 3 – 2 – 1
<< che cosa?!>> ma quello è fuori di testa o gli si è paralizzato il cervello?
Ma purtroppo Lily era ancora innamorata persa me lo sentivo,ma il problema è che lei sapeva quanto Marco fosse male per lei
<< sono tornato>> disse una vocina dall’ingresso che doveva appartenere a una persona di mia conoscenza. Proprio in questo momento cruciale doveva tornare ed interromperci?
<< Sergio sei tu?>>
<< e chi senò? La fata turchina? Mica aspettavi un altro ragazzo!?>>
Si presentò nel piccolo soggiorno con un enorme valigia in mano e con un foglietto di carta nell’altra,sicuramente la lista dei miei vestiti e dei miei libri,che gli avevo chiesto espressamente di consegnarmi
<< si,aspettavo James Bond,e secondo te avrei portato un altro ragazzo in casa tua … wow mi reputi sveglia!comunque hai preso tutto? Erano entrambi in casa??>>
probabilmente l’ultima frase mi uscì con un tono troppo acuto,perfino per me,suscitando un sorriso da parte di Lily e un sospiro da parte del portatore di valigie ambulante.
<< si è tutto,tua madre mi ha aiutato,e no … c’era solo lei …>>
Mi alzai,prendendo la valigia e cominciando a rovistare il contenuta al suo interno
<< si c’è proprio tutto,e comunque ti ha detto niente?>>
<< si, ma c’èra necessità di farmi prendere anche tutta la divina commedia? È un volume gigantesco! Comunque mi ha chiesto se stai bene,e che è molto amareggiata per quello che è successo e vorrebbe che ritornassi da loro>>
Forse non ero altro che un egoista. Ma come reagireste voi,stando per così tanto tempo rinchiusa in una sfera di cristallo?
<< okay,grazie>> che dovevo fare? Nella mia testa girano tantissimi si no si no si no
La sera decidemmo di andare a fare un falò in spiaggia,invitando anche qualche amico mio e di Sergio,arrivando a quota dieci.
io avevo deciso che non avrei toccato neanche una goccia di alcol,mentre il ‘’sesso forte’’ del gruppo si era dato alla pazza gioia,rigurgitano un’ abbondante quantità di alcol e infine a tarda notte decidemmo che sarebbe stato meglio dormire direttamente li,dentro due sacchi a pelo che aveva portato Dario,l’amico d’infanzia di Sergio.
Ritornammo a casa in mattinata,ognuno era tornato nei propri alloggi,con la promessa che quella serata avrebbe avuto un seguito.
Il pomeriggio io e Sergio restammo a casa da soli,Lily non era potuta venire,e il motivo era rimasto inspiegato.
Comunque come avevo pocanzi detto,io e Sergio eravamo rimasti a casa,sul divano davanti il piccolo schermo a litigare su quale film guardare
<< avaaaa io voglio vedere Titanic, Sergioo,è un film strappalacrime, è troppo intrigante!>>
Stavo frignando da due ore,un ragazzo così cocciuto come lui,non lo avevo mai visto.
<< per favore! Manca solo che ti metta a piangere così scateni il diluvio universale la vendetta,non c’è motivo,è poi è noioso! >>
Che risposta saccente,la sua era una costatazione infondata,non aveva mai visto il film,ne aveva solo sentito parlare,avendo così brutta impressione,e riservando all’ opera cinematografica una brutta condotta << e di grazia,che cosa avresti in mente? Cerca di trovare una buona idea o va a cercare un buon ombrello! >>
<< Rambo!!!! >> quel titolo mi apparse come una meteora,lo aveva pronunciato con talmente enfasi da fare invidia ad un ottimo attore,non che io me ne intendessi di attori.
Così il resto del pomeriggio passò litigando per la scelta del film … alla fine? Alla fine nessuno dei due si era dato per vinto,quindi lasciammo scegliere al destino …
Chiusi gli occhi e indicai il film facendo:ambarabà ciccì cocò
<< vai con gli Aristogatti!>>
Mentre eravamo concentrati sul ‘’grande schermo ’’ il mio telefono squillò
<< si pronto?>>
Nulla,sentivo solo dei piccoli singhiozzi dall’altra parte della cornetta
<< pronto chi è?>>
Chi poteva essere?magari era solo uno scherzo di cattivo gusto?stavo per chiudere la telefonata quando …
<< Allison?!>> ma …
<< pronto Lily?!>> aveva la voce strozzata e riusciva a malapena a parlare,che cos’era accaduto?
<< Allison … puoi venire a casa mia… ti prego …>>
<< ma che cos…>> tu tu tu tu
La telefonata venne interrota,mi salì il panico. Che cosa poteva essere successo?
Sergio costatò il mio cambiamento di colore e la mia faccia terrorizzata
<< Allison chi era?>> non riuscivo a parlare,ero terrificata.
Lui si alzò dal divano e si avvicinò a me,scrollandomi le spalle,e guardandomi dritta dritta negli occhi.
<< Allison che cosa diamine è successo?>>
<< Lily … dobbiamo andare da Lily! Non so che cosa le sia successo ma aveva la voce strozzata e terrorizzata e ….>> ero uscita fuori di me,in queste situazioni di emergenza non ero certamente d’aiuto. Entravo nel panico più assoluto e non capivo più nulla.
Uno schiaffo mi fece risanare e tornare in me. alzai lo sguardo su Sergio,che mi guardava serio e preoccupato nello stesso tempo
<< devi calmarti!!! Ora prendiamo la macchina e andiamo a casa sua! Ma devi calmarti!!>>
<< okay…>> risposi semplicemente
Prendemmo le chiavi della macchina che fu messa in moto.
La casa di Lily non era poi così lontano,solo qualche isolato più avanti.
Arrivati alla palazzina,scendemmoin fretta
Salì le scale in fretta e furia. La porta dell’appartamento di Lily era aperta,questo vuol dire che qualcuno doveva essere entrato.
<< Allison fa passare me davanti>>
Sergio si presentò con un piccolo bastone in mano … dove lo aveva trovato?
Entrammo piano e senza far rumore,tutto sembrava in ordine … ma Lily dov’era?
<< lily dove sei?!>> gridai ad un certo punto,guadagnandomi un occhiataccia da Sergio! Il resto non mi importava,la cosa basilare era ritrovare Lily e sapere che stava bene
<< Lily!!>> pronunciai nuovamente a voce più alta
<< sono qui…>> proferì una piccola vocina proveniente dalla stanza alla fine del corridoio,quella della camera da letto
Corsi subito per la stanza,e quando entrai il mio cuore si bloccò: sul pavimento c’erano dei piccoli pezzetti di vetro e qualche traccia di sangue,e quando alzai di poco lo sguardo trovai Lily sul letto,in posizione fetale cingersi la tempia
<< Lily!>> urlai andandole incontro,nel frattempo in stanza entrò anche Sergio,che vedendo la scena prese il telefono-cellulare digitando qualche numero.
<< ehi Lily che cosa ti è successo?>> sembrava cosciente,fatto sta che aveva gli occhi aperti e mi guardava,anche se il suo sguardo era a dir poco terrorizzato
<< sta venendo il dottore!>>mi informò Sergio,venendomi incontro con un panno bagnato e cominciando a pulirle la ferita
<< è stato lui!>> le domandai ad un certo punto. Immaginavo esattamente chi poteva averle fatto una cosa del genere,ma Lily non rispose.
Dopo una decina di minuti il campanello suonò e andai ad aprire
<< salve! Sono il dottor Kartney! Cos’è successo?>>
<< prego entri>>
Accompagnai il dottore in stanza che dopo aver dato un occhiata veloce alla mia amica,ci pregò espressamente di uscire dalla camere.
Era già tanto che mi reggessi in piedi e Sergio fu costretto ad aiutarmi a camminare verso la cucina,aiutandomi poi a sedermi
<< ehi andrà tutto bene!>> mi disse poggiando le sue labbra sulle mie
<< lo so…>> risposi con voce strozzata
Dopo mezz’ora rispuntò il dottore che annunciò che Lily stava bene ed era cosciente.
Io corsi subito da lei mentre,Sergio restò a parlare con il dottore
<< ehi>> disse Lily appena mi vide entrare
<< Lily!>> le risposi mentre la soffocai con il mio abbraccio
<< che cosa ti è successo?e sai cosa ti ha fatto il dottore?>>
<< mi ha dato qualche punto in testa,ma niente di grave! Tre giorni e mi rimetterò!>> mi sentì più sollevata,ma la mia domanda era un’altra,così avrei capito se dovevo munirmi di polvere da sparo e pistola per uccidere ad una certa mia conoscenza
<< chi ti ha fatto questo cos’è successo?>>
<< è stato Marco! questa mattina mi ha telefonata,chiedendomi di parlare,e ho accettato …lo sai quanto sono curiosa!>>
No so quanto tieni a lui
<< era salito nell’appartamento,e all’inizio eravamo tranquilli,abbiamo parlato e scherzato serenamente, fino a quando mi ha chiesto di tornare insieme! Mi ha preso alla sprovvista e non ho saputo rispondere! Allora si è arrabbiato e ha incominciato a baciarmi. Ho provato a divincolarmi dalla sua presa ma era troppo forte,ad un certo punto mi ha lasciato e ho perso l’equilibrio,cadendo da prima sulla specchiera e poi sullo spigolo del tavolo … forse sono svenuta perché dopodiché non ricordo più nulla.>>
Sergio era tornato,e aveva assistito a gran parte della conversazione! Io avevo il sangue che mi ribolliva.
Mi alzai bruscamente e corsi verso la porta,avevo intenzione di andare da lui e prenderlo a calci nel culo,e magari anche in altre aree che lo avrebbero fatto diventare una donna senza bisogno di intervento
<< Allison dove credi di andare!>> Sergio aveva capito le mie intenzioni e mi fermò prontamente,cingendomi la vita con entrambe le braccia
<< voglio castrare quel brutto figlio di puttana!>>
Lo avrei fatto,e ci avrei provato piacere! Nessuno poteva toccare le persone che amo!NESSUNO
<< ma sei impazzita?! Lo sai quant’è grosso! E più probabile che lui castri te!>>
<< lo so,lui mi potrà anche massacrare di botte … ma io almeno un pugno glielo rifilo>>
<< shshsh>> sussurrò Sergio abbracciandomi << ci penserò io a lui, per ora l’unica nostra priorità è Lily!>>
Quel giorno e gli altri due di seguito passarono accanto alla mia amica,ci davamo il turno per occuparci di lei,ma non servì a lungo,perché in che due giorni ritornò più pimpante che mai..
Fra due giorni saremmo partiti per Londra lasciando questo fatto alle nostre spalle,ma io mi ero prefissata un compito : Marco l’avrebbe pagata cara!
Il penultimo giorno prima di partire,il dottore aveva dato il via libera a Lily,dicendole di andare a svagarsi e togliendole i punti
La stessa sera andammo nuovamente in discoteca – non l’Acropolis,dopo la figuraccia dell’altra volta non ci avrei più messo piede -.
In quella piccola settimana era nata una nuova Allison,non quella sempre seria e responsabile ma era venuto fuori il mio lato ‘’trasgressivo ‘’,ironico e pazzo,certamente quello che avevo imparato ad amare.
Il giorno prima della partenza fu dedicato alle valigie e agli ultimi preparativi.
La mattinata e mezzo pomeriggio passò sistemando vestiti e altri piccoli particolari. Finito tutto ci concedemmo un po’ di riposo.
Lily era andata a dormire,per eliminare totalmente la stanchezza che l’aveva invasa,mentre Sergio aggiustava una lampadina fulminata in bagno.
Sergio era un ‘’tutto fare’’ sapeva aggiustare qualsiasi cosa avesse tra le mani,ed era molto ricercato.
<< Allison ma veramente stai leggendo quel grosso libro?>>
Ero seduta sul divano a leggere la Divina Commedia quando Sergio si piombò vicino a me guardando le 353 pagine che popolavano l’enorme volume che avevo in mano
<< tu non capisci l’arte! La Divina Commedia è un opera paradisiaca Sergio!>>
<< a sisi hai ragione, infatti lui arriva nel paradiso accompagnato da Barbara … Bernadette,emh Beee nonono Baaaa>>
Scoppiai a ridergli in faccia,era buffo e mi toglieva un sorriso ogni volta che mi stava vicino
<< B-e-a-t-r-i-c-e Sergio! Quando finirò di leggerlo lo passerò a te!>>
<< come farò senza di te …>>
Era improvvisamente divenuto cupo,avevo perfettamente capito a cosa alludesse
<< me lo chiedo anch’io … >> dissi ridendo,lui mi guardava strano,con una luce strana negli occhi,e poi …
<< sposami … Allison … >>



NOTE DELL'AUTRICE:
premetto che questo capitolo è relativamente lungo e per scriverlo ho impiegato la bellezza di due ore e mezza x.x quindi no,non l'ho riletto u.u ... quindi non mangiatemi per gli errori u.u
ho voluto svolegerlo in questa maniera,per simboleggiare la ''dipendenza''tanto voluta da Allison ,e perchè inoltre volevo tenervi sulle spine u.u ihihi lo so lo so sono malefica u,u
prometto che nel prossimo capotolo ci sarà... nono scherzo non ve lo dico xD
ringrazio inoltre: HICARU e S_BAKER94 che fino adesso hanno seguito la mia storia :D GRAZIE MILLE RAGAZZE!! ^________________________^ spero che questo vi sia piaciuto ^.^ fatemi sapere :D
infine, e vi lascio in pace : devo partire per un viaggetto e spero di trovare al mio ritorno altre recensioni o qualcuna che segua la mia storia ^_^ lo spero tanto :) ... soprattutto per l'enorme capitolo T.T xD
va bene non divago più u.u
ringrazio sempre chi legge e chi recensisce ;)
un bacione :****
Aishia
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Johnny Depp / Vai alla pagina dell'autore: Aishia