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Autore: Without_Loved    09/08/2012    1 recensioni
Cosa succederebbe se Sakura, al primo anno di università si trovasse di fronte a una serie di decisioni che potrebbero cambiarle la vita? Riuscirà a far avverare il suo sogno di diventare un medico? Troverà qualcuno che riuscirà a farla sorridere dopo una serie di avvenimenti traumatici? Leggete la storia per sapere come continuerà
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Itachi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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University dream
 
Capitolo 7: Parole al vento.
 
-Ino, io lo so che con te dovrei parlare sinceramente, a cuore aperto, ma non ci riesco... E' più forte di qualsiasi cosa. Prima di iniziare vorrei che tu mi prometta di non farne parola con nessuno- voleva far giurare alla sua amica che quello che stava per udire non sarebbe mai trapelato al di fuori dalla loro stanza, si che era nel loro regolamento, ma non si sapeva mai che cosa succedeva con Ino, in fondo era una chiaccherona di prima categoria; quando la bionda giurò su se stessa la rosa prese un po' di fiato e lasciò che il suo passato riaffiorasse pian piano, anche se le doleva doveva per forza esprimersi con qualcuno o, da quanto le era stato suggerito, di farlo il prima possibile; cercò di deglutire più e più volte prima di iniziare il racconto, mentre veniva ascoltata a cuore aperto.
-Tutto ebbe inizio circa due anni fa, Pain era già partito per l'università ad Amegakure e io dovevo fare la quarta liceo; fu in quel periodo che conobbi il mio ex, ma lui in questa storia non c'entra, per cui eviterei questo discorso, fatto sta che frequentavo un corso di scrittura, per allenarmi un po' in prossimità degli esami e lì conobbi un ragazzo d'oro, assomigliava a Sasori, ma con i capelli più scuri, bene, mi stavo innamorando di lui, tanto che passavamo ogni singolo istante della giornata, lo amavo veramente...- cercò di non piangere, ma il ricordo la stava attanagliando così tanto da non riuscire quasi a respirare; Ino si portò accanto incominciandole ad accarezzare i capelli cercando di infonderle un po' di coraggio per parlare, sembrava che non se ne fosse mai andato, come se stesse lì ad aspettare che parlasse con qualcuno, in modo da dimenticarsi; osservò la bionda che cercava in tutti i modi di farla continuare, per cui riprese il suo discorso.
-Andavamo a pranzo insieme, e ci scambiavamo molte informazioni riguardo le materie, tanto da finire a frequentare gli stessi corsi; un giorno lui mi portò al lago che c'è vicino alla scuola e mi mostrò la cosa più bella del mondo, un rifugio per animali abbandonati o feriti, così quello diventò il mio, anzi, il nostro posto speciale, poi iniziò a suonare la sua chitarra, dove mi dedicò una canzone. Scusami Ino, ho la gola secca e vorrei bere, poi ti racconto ancora un pò- disse lei alzandosi e portandosi verso il mini bar che avevano posto sotto la finestra, notando la figura che si trovava ancora sugli alberi, ma non disse niente alla sua amica e aprì la sua lattina di Coca Cola, per poi prendere dei bicchieri e versarla completamente porgendola alla bionda; bevvero insieme tutto il contenuto, ma la rosa sentiva ancora quegli occhi freddi su di lei, iniziò a tremare, per cui opzionò di continuare a raccontare i suoi ricordi per sdeviare il tutto.
-I giorni passarono in fretta, e questo accresceva il nostro amore, ci scambiammo una serie di baci, ma nient'altro... Ho visto il tuo sguardo, per cui metto di già le mani avanti... lui era il solito secchione senza occhiali, prendeva ottimi voti, era il migliore della scuola, aveva ricevuto anche una borsa di studio per Iwagakure, lo volevano in tanti college, ma lui decise di seguire il suo sogno e studiare veterinaria proprio a Iwa, dove ci và anche tuo fratello. Purtroppo a pochi giorni dalla fine della scuola, successe una cosa tragica: pioveva e lui stava venendo a trovarmi, le nostre case erano distanti di molto, infatti abitava nel paesello dall'altra parte, per cui veniva in macchina- iniziò a piangere, tanto da rendere l'amica molto triste, per cui si scambiarono un abbraccio molto dolce, come mai prima d'ora; doveva stare davvero male se non riusciva neanche più a parlare, per cui la coccolò ancora un po' cercando di infonderle il coraggio per continuare a tener duro per tutto il tempo; Sakura, dal canto suo, prese tra le dita una collanina contenente la foto sua e del ragazzo, per poi mostrarla alla bionda che ne rimase sorpresa dalla somiglianza con Sasori.
-Saku, ma è uguale a Sasori... Sembrano fratelli- disse sconcertata Ino mentre continuava a osservare la foto, cercando di trovare qualcosa che glielo facesse ricordare; in fondo quando abitava ancora nello stesso paese della rosa avevano il vizio di andare a fare un giro in bici, soprattutto nella bella stagione, magari con Pain e con Deidara, ma non riuscì a trovare qualcosa che la aiutasse; per cui chiese all'amica se per caso lo avessero già visto da piccole, ma lei le rispose semplicemente che, da quanto ne sapeva, si era trasferito all'inizio del liceo e del suo passato non ne sapeva niente.
-Allora, stavo dicendo che stava venendo a trovarmi in macchina, perché stavo male, in quanto avevo la febbre alta; stava quasi per arrivare, quando dall'altra parte della corsia un camion sbandò andandogli addosso, i soccorsi arrivarono quasi subito, per fortuna che alcune persone avevano visto il tutto, ma purtroppo per lui non ci fu niente da fare. Il fatto che io abbia pianto nel momento in cui Sasori ha detto “now or never” è perché anche a lui piaceva molto dirlo, diciamo che era il suo motto, una sua canzone si intitolava così ed era quella di cui ti ho parlato prima; da qualche parte dovrei avere il pezzo registrato, aspetta che te lo cerco- in quel momento era tornata serena, mentre infilava una mano nella sua valigia, dove teneva una scatolina, l'unica cosa che non aveva ancora sistemato nella stanza, come se non volesse separarsene lasciandolo disperso dentro essa, solo che stava frugando da più di cinque minuti, ma si arrese poco dopo; Ino, vedendola tornare triste le chiese se per caso fosse di colore argento con due nastri, uno rosa e l'altro rosso con su i rispettivi nomi: Sakura e Koori, doveva essere proprio quello il nome del ragazzo, gliela passò lentamente, poi aspetto che l'Haruno prese il suo mp3 rosa e lo accese, passando una cuffia alla bionda.
-E' stupenda... doveva essere un bravo cantautore...- sorrise Ino lasciando andare la cuffia non appena il brano finì, aveva osservato l'amica per tutto il tempo della canzone, notando dei cambiamenti in lei, come se si fosse ripresa da tutto; per cui decisero di andare a dormire lasciandosi tutto alle spalle tutta la giornata, in fondo la mattina successiva si sarebbero dovute svegliare presto; intanto al di fuori dalla finestra la strana figura non c'era più, ma stava correndo in mezzo al bosco portandosi con sé un fiore che aveva trovato sotto la finestra delle ragazze, magari l'avrebbe donato l'indomani alla ragazza dei suoi sogni.
-Svegliati Ino, si no non arriveremo mai in tempo alla caffetteria- urlò Sakura mentre teneva in bocca lo spazzolino per lavarsi i denti, lanciando quello della bionda addosso a essa, seguito successivamente da un bicchiere pieno d'acqua lasciato scorrere su di essa, per alzarla dal letto; quando l'altra aprì gli occhi si ritrovò zuppa ma felice, finalmente era tornata la sua amica di sempre, quella che durante le passeggiate in bici voleva sfidare il fratello, ritrovandosi per terra a piangere; quando ebbero finito entrambe di vestirsi e truccarsi corsero verso il luogo in cui la loro mattinata sarebbe iniziata, sperando nel migliore dei modi.
-Buon giorno! Avete dormito bene?- chiese Asuma mostrandosi con uno dei suoi migliori sorrisi, anche lui era ansioso di iniziare la nuova giornata preparando dei cornetti caldi, anche se i primi che avrebbero usufruito della prima infornata e macchinata di caffè sarebbero stati loro che lavoravano, in fondo dovevano mettersi in sesto, tanto che Itachi si era già messo all'opera azionando il complesso marchingegno, sussubito, appena aveva girato la manovella era stato preso da un getto d'aria calda, non era nuovo, ma neanche vecchio, aveva si e no dieci anni, ma funzionava come una volta; Sakura e Ino furono divise nei loro rispettivi gruppi, così poterono impastare tutti gli ingredienti per poi inserirgli nel forno: al gruppo dell'Uchiha toccarono fare quelli vuoti, alla nutella e al cioccolato, mentre agli altri alla marmellata, alla crema e integrale.
-E' facile fargli- si esaltò nel fargli Suigetsu, di solito lui era uno che se ne stava dall'altro lato del bancone a richiedere, per cui era una cosa nuova; al contrario suo Sakura non si stava divertendo, anzi, continuava a fissare il vuoto, rischiando di bruciare la sua infornata, così attirò l'attenzione di Itachi che si accostò subito a lei, sussurrandole di prendersi un attimo di pausa per riposarsi, ma lei prontamente scansò la proposta dicendoli che era solo soprappensiero e che non sarebbe mai più successo, così continuarono il loro lavoro con tutta la calma; Asuma dopo dieci minuti dalla prima carrellata di delizie si misero al tavolo più vicino e, dopo aver preparato la loro bevanda calda, iniziarono a consumare la loro colazione.
-Torniamo al lavoro, allora, la prima è fatta, ora ce ne mancano solo due- disse Sasori alzandosi dalla sedia portandosi dietro al bancone, dove poté iniziare a lavare la propria tazina e tornare in postazione, seguito a ruota da tutti gli altri; finalmente mancavano solo dieci minuti all'apertura mattutina, per cui andarono a pulirsi e cambiarsi, mettendo un abbigliamento adeguato, ovvero una camica bianca con cravatta dei colori della scuola per tutti con dei pantaloni neri per gli uomini e una gonna fin sopra al ginocchio alle ragazze, tutto nascosto dallo stesso grembiule del giorno prima.
-Sakura, hai problemi?! Se vuoi puoi metterti in pausa tra poco, non ci sono problemi- sorrise Itachi, posandole una mano sulla spalla, suscitando lo stupore e la rabbia di Sasori che lo stava minacciando con lo sguardo, ma il moro non se ne accorse nemmeno e continuò a fare il suo lavoro, purtroppo la caffetteria era stracolma e per cui nessuno riuscì a prendere fiato, finché non arrivarono le nove e la sala si svuotò; lasciando i camerieri a sistemare e riodinare il tutto, occupando si e no un'altra ora: per fortuna che se fosse stato nel momento in cui le lezioni vere e proprie esse sarebbero iniziate alle dieci e un quarto per cui non avrebbero perso il tempo, visto che si sarebbero prolungate anche nel pomeriggio fino alle cinque.
-Ragazzi, io vado a conoscere i professori... magari scopro qualcosa su Kakashi e su quella sua strana malattia per cui porta sempre la maschera che li copre il volto- disse Naruto sorridendo nervosamente, era dal giorno prima che parlava di scoprire qualcosa sul professore, per cui tutti lo lasciarono andare; Sakura si avvicinò a Sasori dandogli un piccolo e dolce bacio sulla guancia, lasciandolo sbigottito, e poi si diresse verso la classe dell'uomo con Ino e Suigetsu, mentre Asuma li salutava ricordandoli che nel mezzogiorno sarebbero dovuti tornare lì.
-Ino, ti prego, anzi, ti scongiuro, non fare che quello che ti ho detto ieri sera siano parole vane al vento. Per me era, è e sarà importante- la scongiurò la rosa continuando camminare, così raggiunsero il biondo, la Yamanaka le sorrise promettendole ancora una volta di non dimenticarsene e ne tanto meno di farne parola con nessuno; quando raggiunsero la classe trovarono il professore già intento a distrubuire il programma annuale, sapeva chi fossero gli alunni che alla prima ora di quel giorno si sarebbero dovuti presentare, per cui aveva già ben presente le facce di tutti, anche perché alla festa si era presentato a tutti e per lui era facile ricordarsi i volti, così iniziò a parlare appena arrivarono tutti.
-Allora, mi presento io mi chiamo Kakashi Hatake, sarò il vostro professore di italiano, alcuni di voi mi conoscono perché sono il loro sorvegliante di corridoio, vero signor Hozuki?! Altri li ho visti alla festa della scuola. Ora vi presenterò il nuovo programma scolastico che vi accompagnerà per tutto l'anno scolastico...- iniziò a spiegare quello che aveva programmato per circa un'ora, lasciando tutti gli alunni frastornati, nessuno in vita loro, aveva reso una lezione così noiosa, poi alla fine proferì una frase alquanto strana e buffa: “io sarò anche noioso per il momento però, ma quando sarete di fronte a Ibiki Morino, il professore di inglese non sarete più tanto convinti che lo sia io”, detto questo li salutò liberandoli; la stessa cosa continuò per tutto il giorno, ogni ora giravano la scuola alla ricerca della classe, così a volte dovettero lasciarsi e allontanarsi.
Quando arrivò l'ora di pranzo Sasori fece una sorpresa a Sakura mostrandosi davanti a lei con una rosa bianca, chiedendole per prima cosa se si sentisse bene, in fondo dopo quello che le era successo il giorno prima era naturale che si fosse preoccupato, ma la rosa li rispose semplicemente che stava benissimo, anzi, non vedeva l'ora di iniziare a preparare il pranzo, che almeno quello lo facevano degli addetti, ovvero il professore Asuma e una certa Shizune, che non avevano mai visto prima di quel momento; così poterono far conoscenza anche con lei, era una ragazza dolce e anche l'assistente della professoressa di medicina Tsunade, ma prima del pranzo aiutava per passare il tempo; infine presero le loro postazioni, le stesse di ventiquattr'ore prima.
-Ok, ho controllato il menu e non credo che avremmo tempo per mangiare, oggi c'è la pizza, per cui molti studenti, diciamo un buon novantacinque per cento verrà- disse Itachi con un sorriso spento, portandosi con il suo team in posizione, dato che si erano già cambiati tutti; in quel momento, almeno quando la lancetta dell'orologio segnava le dodici e un quarto, la coda era già arrivata fino all'entrata, sembrava che il moro avesse indovinato, per cui entrambi si rassegnarono e continuarono a servire senza fiatare; Sakura, intanto osservava il rosso mentre serviva tutto quello che li veniva richiesto, sapeva che doveva parlargli, o almeno chiarire quello che ci doveva o poteva essere tra di loro, ma visto che nel pomeriggio non avrebbe avuto nessun professore, in quanto un pomeriggio alla settimana non ci sarebbero state lezioni, decise che lo avrebbe fatto durante quell'arco di tempo.
-Sasori, possiamo parlare?- chiese Sakura sorridendo, posando una mano sul fianco del rosso per attirare la sua attenzione e ci riuscì, per cui si appartarono in un luogo lì vicino e, visto che ormai era finito il loro turno, riuscirono a far tutto con calma; quando arrivarono nello stesso giardino della sera della festa lei si sedette proprio come aveva fatto lui a suo tempo e, fissandolo negli occhi, cercò di chiarire tutto: per prima cosa gli chiese il perché aveva scelto proprio lei e non Ino, in fondo l'altra era molto più bella e formosa, mentre lei si era sempre vista come un mostro, ricevette come risposta un misero perché a me piaci, mi sono innamorato di te immediatamente ma questo te l'ho già detto; alla fine di tutto il discorso, che era durato si e no un'ora, i due si baciarono teneramente isolandosi dal resto del mondo, tanto da non accorgersi che i loro amici li stavano osservando e commentando.
-Da quanto siete qui?- chiese Sasori appena se ne accorse, interrompendo il bacio, mentre gli osservava in modo atroce; i loro amici sorridevano dolcemente cercando di rompere l'imbarazzo che si era creato, poi li fecero alzare e insieme si diressero alle macchine dove opzionarono di andare verso il centro, per fare un giro nel quartiere alto della città, il luogo in cui risiedevano la famiglia Yamanaka e Uchiha, così avrebbero avuto la possibilità, almeno di chi non era di quelle parti, di esplorare un posto nuovo, lontano dalla scuola, ancora una volta. Partirono dopo dieci minuti, anche perché le macchine più vicine al roseto erano quelle della bionda e della rosa, solo che alla seconda non piaceva tanto il fatto di andare in un luogo così lussoso con una macchina così misera, in fondo i suoi avrebbero voluto tanto comprarle un altro modello, almeno un po' più decente, ma i loro soldi li avevano permesso di comprare solo quella, per fortuna che erano riusciti a tirare fuori qualcosa, forse grazie a Yahiko, per fargliela di colore rosa, in quanto era stata il suo regalo di diploma al liceo; per cui chiese a Suigetsu di usare la sua, che era posteggiata di fronte e lui acconsentì senza fiatare.
-Sembra che a te non piaccia molto andare in giro con la tua auto- affermò Itachi mentre si dirigeva insieme a lei e Ino alla macchina della seconda; la rosa disse semplicemente che era un regalo dei suoi e le piaceva molto, ma che aveva dei problemi con essa, in quanto era il modello base e non funzionava tanto bene, a volte si spegneva da sola e consumava troppo; poi il ragazzo le rispose che se gliela avesse lasciata per un giorno di quella settimana, l'avrebbe rimessa a posto; l'Haruno senza obiettare confermò che il giovedì non aveva niente da fare, per cui poteva prendersela tranquillamente. Appena arrivarono a destinazione si trovarono di fronte a uno spettacolo meraviglioso: tutte le case erano messe in un ordine ben preciso, alcune dallo stile ottocentesco mentre altre più moderne, le dimensioni variavano a delle semplici villette a palazzi di due piani enormi; a Sakura brillarono gli occhi, la sua era una casa decadente, o quasi, l'aveva costruita il suo bisnonno circa cento anni prima, ma i suoi nonni l'avevano lasciata decadere per motivi finanziari; intanto le numerose abitazioni scorrevano di fianco a loro mostrando come vivevano i ricchi, finché non si bloccarono di fronte a uno stabile bianco.
-Benvenuti a casa mia- esaltò Ino, scendendo dall'auto seguita dagli altri, che osservavano esterrefatti la magnificenza del luogo; sicuramente nessuno di loro aveva mai visto una cosa così, anche perché venivano da posti diversi, aventi diverse culture, per cui a rigor di logica ogni città era differente; passeggiarono per tutta la lunghezza del giardino che antecedeva l'enorme struttura, finché non si fermarono e aspettarono che le porte si aprissero per far apparire la casa con tutta la sua magnificenza.
 
 
Eccomi ancora qui, scusatemi tanto per il ritardo dell'aggiornamento, ma sono in vacanza e ho poco tempo da impiegare, di solito lo faccio la sera, ma spero vivamente che questo capitolo vi sia gradito.
Ho messo il primo amore di Sakura, ma prima o poi scoprirete qualcosa di più su di questo famigerato ragazzo e sull'ex della ragazza. Chissà quali altri segreti nasconderà la nostra protagonista? Non lo so, scopriremo tutto insieme nei prossimi capitoli, per ora vi lascio con il mistero del suo primo amore, che spero vi sia piaciuto!
Itachi cerca un approccio per stare con lei, oppure no?! Ora visiteranno la casa di Ino e succederà qualcosa di bello, almeno per qualcuno, ma chissà?!
Intanto mi metto all'opera con il nuovo capitolo, per fortuna che qui fa fresco e concilia i miei pensieri, magari farò i capitoli successivi se ne avrò possibilità.
Ringrazio inoltre tutti quelli che hanno recensito e chi ha messo la storia tra i preferiti, fa ricordare, ecc...
Ora vado a fare il capitolo nuovo.
Baci baci, alla prossima.
Without_Loved.
   
 
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