-Aiuto-

Un ragazzo passeggiava solitario in mezzo ad una prateria. Aveva appena ucciso tre demoni, probabilmente emanazioni di Naraku, che volevano tendergli un agguato. Aveva sperato di divertirsi un po’, ma i demoni si erano dimostrati di una debolezza impensabile, e così gli aveva trapassato il cuore con un sol colpo di quella spada, che questa volta era rimasta completamente normale, come una qualsiasi spada. Inuyasha non si era stupito di aver ucciso tre demoni nella sua forma umana. Anche lui, come tutti quelli che lo circondavano, si era accorto di essere diventato molto più forte. Myoga gli aveva pure detto che aveva superato di gran lunga suo fratello Sesshoumaru. Avrebbe potuto sconfiggere Naraku in qualsiasi momento, anche con una sola cicatrice del vento….certo, ma dato che momentaneamente il nemico si teneva ben nascosto, la cosa era proprio impossibile. Nemmeno lui riusciva più a percepire la sua aura maligna.
Ora però Naraku non era al centro dei suoi pensieri, di recente sempre più tormentati. I: “ Kagome”
Era a lei che pensava. Era lei che l’aveva liberato dal sigillo. Era lei che sapeva donargli quelle strane sensazioni, che si facevano sempre più forti dentro di lui giorno per giorno. Era lei che l’aveva accettato subito per quello che era. A differenza di Kikyou ovviamente, che avrebbe voluto farlo trasformare in un uomo completo. Al sol pensiero gli veniva il voltastomaco. Come diavolo aveva fatto ad innamorarsi di una musona come ‘quella’!?
I: “ be però dovrei ringraziare Kikyou”
Pensò beffardo con il suo solito ghigno
I: “dopo tutto se non mi avesse sigillato a quell’albero, ora non sarei quei, e non avrei conosciuto Kagome. La mia piccola Kagome.. MIA??!!......PICCOLA??!!..”
Inuyasha si scrollò la testa
I: “Accidenti, quando sono in forma umana non riesco a controllarmi. Be comunque non posso continuare a fingere a me stesso che la amo”
Inuyasha arrossì sotto il cielo privo del chiarore lunare. Il leggero venticello gli scompigliò i neri capelli ribelli. Sorrise.
I: “è ora di andare a scusarsi da lei”
E, tranquillo, si avviò verso il pozzo mangia ossa

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Kagome e Hojo si trovavano nell’entrata. Il ragazzo era appena entrato con una strana aria, e Kagome pensava che fosse ancora deluso per la sua “fuga” dal Luna Park con Inuyasha.
K: -ti chiedo ancora scusa per oggi ma..-
H: -perché….perchè mi respingi sempre?-
K: - c-come?-
H: -non passa giorno che non ti chieda d’uscire con me. Ma tu mi rispondi sempre di no. oppure,come oggi, te ne vai-
Spinse con violenza Kagome contro il muro
K: -ma che fai?!-
H: -ZITTA-
K: -lasc..-
Kagome non fece in tempo a finire la frase, perchè ricevette uno schiaffo. Provò un dolore allucinante.
K: -AAAH-
Aveva gli occhi lucidi e con una mano si teneva la guancia colpita.
K: -Ma sei impazzito??!!!-
H: -GUARDAMI!!!-
La prese per la gola tra l’indice e il pollice, tenendole ferme braccia e gambe per impedirle di dimenarsi. Con un gesto violento le strappò la camicetta da dosso, ed incominciò a ‘leccarla ’ su tutto il collo.
H: -so che mi desideri-
K: “è pazzo…completamente pazzo”
Kagome cercò disperata di scappare,ma Hojo le diede una gomitata sulla schiena, facendola cadere. Provò ad urlare , ma non ci riuscì perché le schiacciava la pancia con una gamba. Riuscì comunque ad assestargli un calcio negli stinchi che lo fece arretrare, riuscendo così a scappare fuori. Sentì un brivido salirle mentre correva scalza sulla neve ghiacciata. Stava congelando. In fin dei conti aveva solo una gonna e un reggi-seno addosso.
H: -DOVE CREDI DI SCAPPARE! –
K: “ oh mio dio!oh mio dio!!vuole.. vuole.. lui vuole..” AIUTOOOOO!! -
Ma nessuno udì il grido di paura e d’implorazione di Kagome. Passò davanti al Goshinboku.
K: “Inuyasha!”

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In un’altra era un hanyou ebbe una strana sensazione……
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Kagome inciampò, e cadde sfinita sul manto nevoso davanti al pozzo mangia ossa. Si sentì sovrastare da qualcuno
H: -DIMMI CHE MI AMI!-
urlò Hojo. Silenzio . si sentivano solo i singhiozzi di Kagome.
H: -DIMMELO!!!!-
le strinse i polsi.
K: - t-ti prego l-lasciami..-
implorò Kagome.
H: -ZITTA!-
le dette uno schiaffo. Poi la prese per il polso e cominciò a trascinarsela dietro. Kagome urlava con tutte le sue forze, e Hojo rideva sapendo che nessuno poteva sentirla.
K: -LASCIAMI!!-
fu l’ultimo grido disperato di Kagome. Hojo si fermò.
H: -DI CHE MI AMI!!!!!-
Kagome lesse pura pazzia nei suoi occhi
K: - tu…sei pazzo-
Fu quasi un sussurro, ma Hojo lo sentì benissimo e le sfoderò un calcio in pancia e sul braccio
K: -AAAAH!-
era accasciata al suolo quasi inerte. Hojo le tolse la gonna ridendo.
H: -AH!AH!AH!AH!AH!POVERA STUPIDA INGENUA!AH!AH!AH!AH!AH!
K: “AIUTO…Aiuto….aiuto…”
Hojo si alzò, quasi per poter contemplare il corpo di Kagome, a cui ormai era rimasta solo più la biancheria intima.
H:- ahahahah!!!! Sai non mi va proprio di farlo con una come te. Certo le doti corporee non ti mancano affatto, ma sai devi capirmi, credo proprio che tu non mi piaccia più….ahahahahahahahahahahah. e quindi adesso..-
Hojo si chinò e la prese per i capelli sollevandola un poco
H: -rimarrai qui fuori a congelare. Ahahahahahahahahahah-
Kagome poteva solo piangere. Hojo le aveva dato talmente tante botte che a ogni suo piccolo movimento provava un dolore indescrivibile.
H: -ooooooh non piangere piccola Kaggy. Un bacetto, se proprio vuoi, te lo posso dare -
Si chinò ancor di più per baciarla, ma gli arrivò un pugno in pancia che gli fece sputare sangue e lo fece volare sei metri spianando la neve.
?: -BASTARDO!!!!!!!!!!!!!-
Inuyasha alzò Hojo per il colletto del giubbotto e gli dette un pugno sul naso spaccandoglielo completamente. La sua faccia sporca di sangue ora sembrava quasi deformata. Una ginocchiata di Inuyasha alle costole lo fece volare per altri otto metri, e un leggero ‘crak’, fece intuire che almeno una delle due si era rotta. Anche il suo braccio destro ora era inutilizzabile dato che Inuyasha glielo aveva storto all’ indietro il più lentamente possibile di modo da farlo soffrire ancora di più. Ora le grida di dolore e terrore erano di Hojo. Inuyasha lo teneva con una mano al collo, sospeso in aria. Fece per avventarsi di nuovo su di lui, ma un gemito di Kagome lo arrestò. Lo lasciò cadere con un tonfo e così Hojo riuscì a scappare strascicando freneticamente sul terreno.
Inuyasha si tolse la casacca e la avvolse attorno all’esile corpo di Kagome. La prese in braccio stringendola a sé. Sentendo quel calore famigliare Kagome capì di essere finalmente al sicuro.
Fine del sesto capitolo