Film > Biancaneve e il Cacciatore
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Autore: Alice_Nekkina_Pattinson    10/08/2012    3 recensioni
...i nostri occhi si incontrarono ancora e ancora.
Capii che non avrei voluto essere in nessun'altro posto, se non li.
Sarei rimasto al suo fianco, finche mi avrebbe voluto.
Eric/Biancaneve (Biancaneve/Cacciatore)
ATTENZIONE!!! Per chi non avesse visto il film e letto il libro!!! Spoiler!!!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Biancaneve, Cacciatore / Eric
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Eric & Neve <3 *-*'
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Ciao a tutti!!! XD
Eccomi con un'altra storia dal punto di Eric! :D
Allora, ci sono alcune modifiche, almeno la mia testolina l'ha partorita così :D
Ho provato a descrivere i pensieri e i sentimenti di Eric, ci sono alcuni fatti che li racconto velocemente, non so come spiegare, dovete leggere per capire.
Alcuni riferimenti sono presi anche dal libro, ma solamente due proprio se non sbaglio.

COMUNQUE, SE NON AVETE VISTO IL FILM O LETTO IL LIBRO! NON LEGGETE!!!
ATTENZIONE!!!
 

Spero che vi piaccia,  mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate :D
 
 
 
 
 
 
 
Eric's pov
 
 
 
 
 
 
"Un'altra!" ordinai, appoggiato al tavolo mezzo morto, ero ormai stordito dopo tutto l'alcool che avevo bevuto nelle ultime tre ore.
Mi serviva, mi serviva per dimenticare, per avere la mente libera dai pensieri, per arrivare a non ricordarmi nemmeno il mio nome.
Da quando avevo perso Sara, nulla più contava nella mia vita, avevo solo lei di bello, e mi era stata portata via da quei ladri bastardi e maledetti.
Ero solo, solo con me stesso, e mi odiavo, non riuscivo più neanche a sopportare la mia vita, a guardarmi.
Il cameriere mi portò un'altra bottiglia di Whisky, scuotendo la testa in segno di arresa, aveva provato a dirmi di smettere, che avevo già bevuto troppo, ma a me non importava, non importava se mi riducevo a uno schifo vivente, volevo solo perdermi, dimenticare.
Dopo un'ora mi alzai, barcollando mi diressi verso l'uscita, senza farlo apposta mi scontrai con un uomo alto e grosso.
"Ehi! Guarda dove cammini!" urlò.
"Ehi, non l'ho fatto apposta, che vuoi?" risposi, da li si era scatenata una rissa.
Riuscii a dare qualche pugno, ma ubriaco com'ero, non riuscivo a reggermi in piedi.
Mi beccai parecchi colpi, ma sinceramente non me ne importò molto, la mia vita non valeva nulla, quindi che mi menasse pure, che mi colpisse a sangue, mi avrebbe fatto solamente un piacere.
Dopo qualche altro colpo, non ricordai più nulla, solo buio.
 
"Aaaaaaah!" mi svegliai di colpo sentendomi soffocare.
Qualcuno mi aveva immerso sotto'acqua, ma chi poteva essere?
"Svegliati cacciatore. La Regina ti vuole vedere" ordinò un uomo biondo.
"Ma come? Sto facendo il bagno non si vede?" dissi ridendo io.
Le due guardie che prima mi avevano immerso nella vasca, mi fecero alzare di peso e mi condussero all'interno del castello della Regina, che suo non era, ma comunque…
Mi condussero lungo un corridoio, e una guardia davanti a me spalancò l'enorme porta del salone quando arrivammo, entrai e vidi altre guardie appostate ai lati, che esagerazione.
Alzai gli occhi e vidi due corvi neri alla finestra, cercai di alzare il braccio per mandarli via, ma una delle guardie mi colpì il braccio con l'arma.
Odiavo quei corvi, c'è ne erano anche due al funerale di Sara, Sara, per un attimo rividi il suo viso davanti ai miei occhi.
Mi ripresi dai miei pensieri quando venni spinto in avanti da una delle guardie.
"E così, tu sei il cacciatore" disse la voce di una donna davanti a me, era la Regina, era di una bellezza strana, strana perché era la stessa di dieci anni prima, due occhi azzurri che ti scrutavano con cattiveria, e i capelli raccolti su.
"Cosa volete da me?" dissi senza mezzi termini.
"Un prigioniero è fuggito nella foresta oscura, trovala" ordinò.
"Nella foresta oscura? Allora è morto"
"Morta" mi corresse lei.
"Allora è sicuro, se è una lei, non andrò nella foresta oscura" continuai.
"Verrai ricompensato" continuò imperterrita anche lei.
"A cosa mi servono i soldi se sarò morto?" dissi.
"Ti ridarò tua moglie" mi bloccai, il respiro mi si bloccò nei polmoni, come faceva a sapere di mia moglie, cosa ne sapeva lei di Sara, non doveva nemmeno nominarla, il suo nome non doveva uscire dalle sue labbra sporche e crudeli.
"Ho detto no, non ci credo, se mi rifiutassi?" provocai io, le guardie intorno a me ad un suo cenno, mi puntarono addosso le loro armi, mentre lei scendeva dal trono e mi veniva vicino.
"Oh, fate pure, vi prego, non aspetto altro" dissi io.
"Ho tanti poteri, credetemi, posso ridarvi vostra moglie" mi sussurrò vicino all'orecchio.
Se fosse vero? Disse una parte di me.
E se invece ti stesse solo mentendo? Disse l'altra parte di me.
In fondo era la regina cattiva, non mi sarei stupito, però da quando aveva detto mia moglie, continuavo a vedere il volto di Sara davanti ai miei occhi.
Con quel suo sorriso, quei suoi occhi scuri come i capelli, Sara, mi mancava poterla abbracciare, poterla baciare.
"Va bene" risposi solamente.
 
Così, seguito da Finn il fratello della regina e i suoi uomini, mi inoltrai nella foresta oscura.
"Seguite me, ci sono molti pericoli" dissi solamente, non che me ne importasse molto di loro, visto come facevano.
Dopo qualche ora, sentii il rumore di rami spezzati al passaggio di qualcuno, poi intravidi una figura.
Doveva essere lei, si stava nascondendo, ma io l'avevo vista.
Allungai la mano e l'afferrai per un braccio, lei incominciò a dimenarsi, a dare pugni, che finirono tutti all'aria.
"Lasciatemi!" urlò, ma io la strattonai e la feci voltare verso di me.
Non mi aspettai di vedere quello che vidi in quel momento.
Due grandi occhi verdi, mi fissarono con paura e rabbia allo stesso tempo, poi quando si accorse di chi c'era con me, i suoi occhi incominciarono a esprimere solo terrore.
"Vi prego, non consegnatemi a loro, mi uccideranno!" disse con la voce rotta dal terrore, era veramente spaventata, i suoi occhi non mentivano.
"Perché la regina vi vuole?" le chiesi.
"Perché vuole il mio cuore, vi prego!" continuò.
"Datela a me, avete fatto il vostro dovere" disse Finn, mi faceva schifo quell'uomo, guardai nuovamente la ragazza, non sapevo che fare, rivolevo Sara, ma non potevo condannare alla morte la ragazza.
A vederla, sembrava così giovane, dovevo anche ammetterlo, era di una bellezza incredibile, grandi occhi verdi e lunghi capelli corvini che le incorniciavano il bellissimo viso.
Sara, Sara, ancora il suo volto davanti ai miei occhi.
E poi c'era lei.
Cosa avrei dovuto fare?
Cosa avrebbe fatto Sara al mio posto?
"Datemi mia moglie prima!" dissi, ma quel maledetto incominciò a ridere, così i soldati.
"Credi davvero che la regina possa ridartela? Lei ha molti poteri, può guarirti o prenderti la vita, ma non può riportare i morti in vita! Sei uno stupido ubriacone credulone cacciatore" e rise ancora "Davvero hai creduto di poter rivedere la tuaSara".
Non sapevo come lui conoscesse il suo nome, ma quando lo disse, non ci vidi più dalla furia.
Spinsi indietro la ragazza e mi avventai su di lui e lo colpii con la mia ascia, i soldati mi si avventarono contro, ma con qualche difficoltà riuscii a colpirli e a bloccarli, rimase lui.
"Maledetto!" urlai, riuscì a ferirmi.
Barcollai per due secondi all'indietro, poi mi ripresi e lo colpii, affondai l'accetta e gli graffiai il braccio, poi lo spinsi verso degli spuntoni affilati di pietra.
"Aaaaaaah!" lo sentii urlare dal dolore, ma non mi importava, era crudele, cattivo, aveva ucciso tante ragazze insieme a sua sorella, e poi come faceva a sapere il nome di Sara, che lui c'entrasse qualcosa? In quel momento non riuscii a chiederglielo, ma lo tenevo contro a quelle lame affilate.
"Sai, aveva urlato il tuo nome quando l'abbiamo uccisa" disse sogghignando, non c'era bisogno di sapere chi, avevo capito che si riferiva a lei, lo spinsi ancora più forte verso quelle lame taglienti.
"Sorella!" Lo sentii implorare la sorella di aiutarlo, ma questa volta lei non lo fece e lui morì.
In seguito scoprii che la ragazza che dovevo catturare, era Biancaneve, la figlia del Re, uccidendo Finn, sarebbe stata al sicuro per un po'.
 
Dopo quel momento continuammo a camminare, ad inoltrarci nel fitto della foresta oscura,  il nostro obbiettivo era arrivare al castello del duca Hammond, durante il cammino successero molte cose.
Incontrammo molti ostacoli durante il cammino, e durante la notte, quando dovevamo fermarci per dormire, eravamo solo noi, io e lei, incominciammo un po' a conoscerci.
Lei capì molte cose di me, senza che io aprissi bocca, era buona, gentile, dolce, amorevole, anche forte e decisa, assomigliava tanto a Sara.
"Allora, è per quel motivo che avete incominciato a darmi la caccia, mi dispiace per vostra moglie. Ravenna è stata crudele ad usare un tasto del genere" disse sinceramente dispiaciuta, come se lei avesse colpa.
Aveva fatto bene a fuggire, a correre via da quell'inferno appena ha potuto.
Lei, è la figlia del Re, deve vivere per il suo popolo e per se stessa.
Un pomeriggio fummo catturati dai nani, non ero in ottimi rapporti con loro, eppure, bastò la sua presenza per far calmare le acque ed avere il loro aiuto.
Riusciva ad incantare ogni persona intorno a se, ogni persona che incontrava sulla propria strada.
L'avrei seguita ovunque, l'avrei portata al castello sana e salva e l'avrei protetta, senza voler nulla in cambio, lo facevo per lei.
Incominciai ad affezionarmi seriamente a lei, non capivo quando quel sentimento era nato, ma c'era.
Man mano che i giorni passavano, io sentivo la necessità di starle sempre accanto.
Incontrammo William, il figlio del Duca, si ritrovarono dopo tanti anni con Biancaneve.
Sentii una fitta di gelosia, quando lo vidi avvicinarsi pericolosamente a lei, non seppi spiegarmi subito il motivo, ma durante il corso del viaggio quando lo sentii parlare con lei, volevo solo allontanarlo e mandarlo via, il più lontano da lei.
"Credevo fossi morta" lo sentii sussurrare piano.
"Non potevi saperlo" rispose lei.
"Se l'avessi saputo… non ti avrei abbandonato come allora" disse rammaricato.
"William, eravamo solo bambini, adesso… sei qui" finì di dire lei.
Avevo notato che parecchie volte lei si girava verso di me, mi lanciava uno sguardo, facendo incatenare i suoi occhi verdi ai miei azzurri, rimanevo ogni volta paralizzato dai sui occhi.
Eravamo sempre più vicini, quando successe tutto.
Mentre noi dormivamo, lei fu attaccata da Ravenna, nessuno di noi aveva sentito nulla.
Io non avevo sentito nulla, mi odiavo per questo.
Quando arrivammo sul posto, vidi la sagoma della regina cattiva sparire, di sottofondo ancora l'eco della sua risata malvagia.
Non avevo il coraggio di guardare nella sua direzione, sapevo che mi avrebbe distrutto farlo, ma poi… dovetti farlo.
Il cuore mi si fermò, perse dei battiti, lo sentii spezzarsi e rompersi definitivamente.
Era li, stesa a terra immobile, non si muoveva, il suo viso era pallido e le labbra violacee, e il suo respiro… era inesistente, così come il battito del suo cuore.
Sentii gli occhi pizzicarmi, non era possibile, anche lei no, no, non potevo perdere anche lei così.
Vidi William avvicinarsi e inginocchiarsi accanto a lei, la prese tra le braccia e tra le lacrime, pregava nel suo risveglio.
La baciò, ma non successe nulla, ormai era morta.
Ma lui continuava a stare li, a tenerla tra le braccia, ma con quale diritto? Quale?
Praticamente non la conosceva, l'aveva vista dieci anni fa l'ultima volta, poteva magari provare affetto come un amico, ma non altro, come poteva amarla, perché era questo che sembrava, come? Quando praticamente non sapeva nulla della Biancaneve di adesso.
Mentre io si, io c'ero dall'inizio di questa avventura, c'ero solo io con lei, eravamo io e lei nella foresta oscura a combattere per le nostre vite.
Sono io che l'avevo vista piangere quando era morto Gus, io che l'avevo vista tirarsi su e lottare per andare avanti, e lui?
No, lui era spuntato così, dopo tanto tempo e adesso… era li.
La portammo al castello del duca, ma avrei voluto portarla da viva.
Quando tutti se ne andarono, rimasi solo con lei.
Non potevo crederci, non poteva essere vero, non poteva essere morta, non lei.
Perché di nuovo? Perché lei? Nessuno dovrebbe starmi accanto.
Mi avvicinai piano e la osservai, era sempre bella, anche in quello stato.
"Perché mi hai fatto questo? Anche tu mi hai lasciato. Non dovevi starmi accanto, io porto solo guai e distruzione" sussurrai, mentre sentii delle lacrime rigarmi il viso.
Piansi, piansi tutte le lacrime che avevo in corpo.
"Sai, sei così simile a lei, le assomigli molto. Buona, dolce, gentile, amorevole, generosa, forte… e ho deluso entrambe, perdonami" e poi senza che ne potessi fare a meno, avvicinai le mie labbra alle sue, in un bacio d'addio.
Una mia lacrima cadde sul suo viso, per poi colare via come se non fosse mai apparsa.
Mi voltai e me ne andai per la mia strada, ormai era tutto finito.
 
Finii di bere il liquore che avevo in mano, mi avrebbe odiato se mi avesse visto.
Ma che potevo fare? Era l'unico modo che avevo per non sentire quel dolore nel petto che… mi fermava il respiro.
Era l'unico modo per crederla ancora viva.
Ma poi, in lontananza sentii delle urla di stupore e di gioia, mi voltai senza neanche un motivo, ma sapevo solo che dovevo farlo.
E la vidi.
Rimasi bloccato. Fermo. Immobile.
Lasciai cadere a terra la fiaschetta vuota e continuai a guardare nella sua direzione, lei che sembrava cercarmi, scrutare tutte le persone nella folla, mentre aveva incominciato il suo discorso.
"Io lotterò per il mio popolo, per la mia vita e per poter sconfiggere la regina, io sono l'unica che può farlo, andrò comunque, chi sarà con me" disse fiera, poi incrociò i miei occhi e mi rivolse un sorriso splendido, unico, sorrisi di rimando e mi inginocchiai anche io, e insieme tutto il popolo.
L'avrei seguita ovunque, ovunque avesse voluto andare.
 
Riuscimmo ad entrare nel castello e arrivare alle porte della regina.
La vidi li, di fronte a lei, fiera, forte, determinata, sicura di se, pronta a tutto per il suo popolo.
Riuscì a sconfiggerla e prese il posto che era suo di diritto, divenne la nuova Regina, io rimasi a guardare per un po' la cerimonia, i nostri occhi si incontrarono ancora e ancora.
Capii che non avrei voluto essere in nessun'altro posto, se non li.
Sarei rimasto al suo fianco, finche mi avrebbe voluto.
L'amavo, con tutto me stesso e l'avrei protetta sempre.
 
 
Allora? Che ne pensate? :D
 
L'altra è questa " Mi ero innamorato di lei ":D
 

CiaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooXD

   
 
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