Inganno
“Come sono scostanti le nostre emozioni,
come sono ingannevoli i nostri sentimenti!
Come è facile caderne preda.
Come uno stanco pellegrino che,
in un torrido e assolato pomeriggio,
esausto, sfinito e assetato,
vede un’oasi.
L’istinto è di buttarsi
ma che fare?
"Cadrai in uno stagno di sabbia,
oh esule pellegrino,
o ristorerai il tuo corpo?"
Così è l’amore.
Ingannevole,
mutevole,
sfuggente.
Come un miraggio.
Ti ci butti a capofitto
e bevi sabbia, soffocando a causa della tua stessa sete.
Rimiri da lontano, ti volti e te ne vai
lasciando che il tuo corpo si consumi
sotto il peso della bruciante sete,
che cacci indietro all’istante
per convincerti di stare bene
e cadi.
Cadi a terra sfinito, senza più forze. E ti lasci morire così.
Come il pellegrino soffocato nella sabbia
creduta acqua.”