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Autore: bsalvatore    10/08/2012    1 recensioni
Il mio nome è Lillian. 145 anni fa sono morta. Sono stata addestrata a diventare un'assassina di vampiri per conto di un gruppo di sole donne chiamato "Le Cacciatrici". Mi hanno insegnato a non amare e mi hanno costretta ad abbandonare i miei affetti. Sono diventata una delle migliori cacciatrici esistenti ed è ora mio compito proteggere la seconda doppelganger Petrova, a costo della vita.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Klaus, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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È veramente Elena.
Presenta delle ferite superficiali, ma mi salta subito all’occhio il polso squarciato. Deduco sia stata aggredita da un vampiro. Devo controllare che sia cosciente: “Elena? Mi senti? Sono Lilly?”
Mi fa cenno di sì con la testa. Non credo riesca a camminare, così la prendo in braccio. All’inizio la vorrei portare in ospedale, ma mi rendo conto che non potrei spiegare la ferita sul polso. Decido di tornare a Mystic Falls.
Mi dirigo verso un parcheggio e fermo il primo ubriacone che vedo. In un attimo lo tramortisco e gli prendo le chiavi che ha in mano. Entro in macchina e posiziono Elena di fianco a me. Ora a perso definitivamente i sensi, ma non mi preoccupo perché penso sia solo stanca. Metto in moto la Range Rover che ho “preso in prestito” e parto il più velocemente possibile. Tante domande mi affollano la mente: perché Elena era ad Atlanta? Chi l’ha aggredita? Perché?
Sono quasi arrivata, non manca molto, così decido di telefonare a Caroline per avvisarla della situazione. Prendo il telefono di Elena (io non ho il suo numero) e cerco nella rubrica il numero.
“Cavolo Elena si può sapere cosa vuoi a quest’ora di notte? Sono con Tyler e …”
“Caroline, sono Lillian. Non ti allarmare, ma ho trovato Elena priva di sensi in un vicolo di Atlanta …”
“COSA!”
Caroline calmati per favore, Elena sta bene, ma volevo chiederti di avvisare Stefan e dirli che sto arrivando”
“Certo certo ci penso io. A dopo.” Detto questo chiude la telefonata e io faccio altrettanto.
 
Sono davanti al pensionato. Spengo la macchina e apro la portiera a Stefan che tira fuori Elena.
Damon è dietro di lui: “Come sta?”
“ Tutto sommato bene. Ha solo ferite superficiali.”
Anche Caroline è venuta a controllare (figurati!), mentre gli altri sono sulla porta.
Entriamo uno dietro l’altro e Stefan appoggia Elena sul divano.
“Mi chiedo perché il vampiro che l’ha assalita non l’ha uccisa” Guardo Bonnie: anch’io me lo stavo chiedendo.
Damon assaggia i residui di sangue rimasti sul polso: “Verbena”
“Quindi Elena sapeva che sarebbe stata attaccata.” Solita perspicacia di Caroline.
“Stefan, ne sai qualcosa?” So che è l’unico che potrebbe avere una mezza idea dell’accaduto. Ma lui scuote il capo.
 
Abbiamo medicato le ferite e ora Elena si è ripresa. Lei dice di stare bene ed è già in piedi per sgranchirsi le gambe. Caroline è in cucina ha preparare della camomilla per Elena.
“Hai visto chi è stato?” Damon va sempre al sodo.
“Mi dispiace non poter essere d’aiuto, ma mi ha presa alla sprovvista.”
“Andiamo deve essere sicuramente opera di Klaus” Questa è Caroline che ritorna dalla cucina, con in mano un vassoio ottocentesco su cui sono posate due tazze di camomilla. Ne porge una ad Elena. Poi si siede elegantemente vicino al suo cagnolino (Tyler) e ne prende una per se.
“Pensate sia colma sua?” Nel dirlo mi volto verso Damon che annuisce. Guardo Elena in cerca di conferma:
“Deve essere senz’altro opera sua.”
Stefan si alza di scatto dal divano e si dirige verso la porta: “Dove vai?” Non vorrà scontrarsi con Nick?
“Lo troverò”
“Andiamo Stefan! Sarà lui ha trovare te!” Ma lui non sembra darmi ascolto ed esce. Furioso. Non posso lasciarlo morire così mi getto al suo inseguimento. Sento i passi di Damon fare eco ai miei e sono felice che mi stia seguendo. Dopo non molto siamo davanti a casa Mickaelson e Stefan, prima che io possa fermarlo, spalanca la porta ed entra in casa.
Il salone sembra deserto e io spero che non ci sia nessuno in casa. Ma ad un tratto si sente un rumore e Klaus ci appare davanti: “A che cosa devo la visita?” Sembra veramente stupito della nostra presenza. Vedo Stefan stringere i pugni.
“Stefan, per favore, ragiona! Ti ucciderà! Non hai nessuna speranza contro di lui!” Ma le mie parole sembrano avere l’effetto contrario e infatti Stefan lo sbatte ferocemente contro il muro. Lui si libera facilmente dalla presa e lo scaraventa dall’altra parte del locale.
“Nick, sei stato tu ad aggredire Elena ad Atlanta?”
“Cosa?! No!” So che non dovrei, ma mi fido delle sue parole. Nel frattempo Stefan si è rialzato:
“Non penserai che dica la verità, vero?”
“Stefan, io credo che non stia mentendo. Torniamo a casa”
“Lei è la cosa più importante che ho!” Detto questo ritorna alla carica verso morte certa.
Mi slancio velocemente verso di lui e lo sbatto contro il muro tenendolo per le spalle. È stanco e non ce la farà: “Damon, portalo a casa!”
“Mi autorizzi ad usare i miei metodi?”
Sorrido. “Li condivido pienamente.” Detto questo lascio Stefan tra le amorevoli cure di Damon che è costretto a portarlo fuori a calci e alla fine di peso. Rimaniamo solo io e Klaus:
“Se sei stato tu … giuro che …”
“Principessa, non è il mio stile”
Gli sorrido e faccio per uscire, ma lui mi si para davanti alla porta: “Non pensi che mi meriti un premio per non aver ucciso tuo fratello?”
“Klaus … io …” Non faccio in tempo a finire la frase che lui mi salta addosso e mi bacia con foga. Mi sbatte sul pavimento e riesco a sentire le sue mani toccare ogni parte del mio corpo, mentre mi lascia languidi baci e succhiotti sul collo.
“Ti voglio Lillian. E ti voglio adesso” Continua a baciarmi e nel frattempo mi ha sbottonato la camicetta bianca. Affonda la lingua in mezzo ai miei seni, ma io non posso, davvero non posso perché so che c’è qualcuno che vuole uccidere la mia Protetta e la missione viene prima del piacere.
Mi stacco da lui e velocemente mi riallaccio la camicia. Lui è decisamente furioso. Odia essere interrotto.
“Non è il caso Klaus, non è davvero il caso.” Mi dirigo verso la porta, ma prima che io sia uscita sento la sua voce che con tono minaccioso, mi avverte: “Tu sei mia Lillian, ricordatelo sempre.”
Non riesco a voltarmi ed esco velocemente da quella casa.
 
Entro velocemente nel pensionato, come se fossi pedinata. Vedo Stefan seduto sul divano vicino ad Elena:
“Allora Stefan ti sei calmato?”
“Sì. Mi rendo conto di aver agito senza pensare. Ma non ho ancora capito perché tu ti sei fidata di Klaus”
“è una lunga storia che non ho intenzione di raccontarti” Damon mi guarda con aria interrogativa:
“A me non sembra poi tanto lunga …” So che non dirà nulla e so che l’ha detto giusto per far invidia a Stefan e farli vedere che conosce tutti i miei segreti. Certo che a volte è proprio infantile.
“Aspetta un secondo, è un succhiotto quello?” Ahi! Beccata!
“Senti Elena posso sapere cosa ci facevi ad Atlanta?” Le porgo questa domanda tanto per cambiare argomento. Ma lei sembra in imbarazzo per la domanda, quasi nascondesse qualcosa.
“Elena?” Stefan sta cercando di tranquillizzarla.
“D’accordo! Ho ricevuto una lettera di Kathrine e …”
“KATHRINE!?” Questa volta mi unisco anch’io al coretto di chi è sconcertato da qualcosa.
“… sì, io ho ricevuto una lettera ieri mattina …”
“UNA LETTERA?!” Ok, sembriamo proprio dei deficienti.
“ e che cosa diceva?” Chiede Stefan.
“ … che aveva rapito Alaric e visto che ieri non c’era a scuola, mi sono preoccupata che fosse la verità …”
“ALARIC?!” Questa volta non mi unisco al coretto perché non so chi sia questo Alaric.
“e perché sei andata da sola?” Domanda dell’altro lato del triangolo amoroso.
“ Perché diceva che voleva solo me! So di aver fatto una gran cavolata, ma io …”
“Oh sì è stata una gran cavolata!” Che stupida! Ma almeno ora so dove posso cercare Kathrine per ucciderla.
“Andremo noi da lei.” COSA?! No no Stefan, sei proprio fuori strada. Io la ucciderò! Semmai mi porterò dietro Damon, ma non te!
“No Stefan, io sono la sua Protettrice. Andrò solo io”
“Kathrine è una donna piena di risorse, ti faremo comodo.” Sbuffo. Non ho voglia di affrontarla con lui, ma non ha tutti i torti.
“Damon, guida tu!”
“Agli ordini, generale!”
Gli lancio le chiavi della macchina e poi mi volto verso Stefan:
“Tu vai dietro!”
Lui mi sorride: “Grazie”
Schiocca un bacio sulla fronte di Elena e le sussurra: “Ti amo” Fantastico! Mi tocca anche sorbirmi gli addii, manco partissimo per la guerra!
“Ti amo anch’io, ma stai attento” Ok, se non lo uccide Kathrine, lo uccido io.
Finalmente usciamo di casa ed entriamo in macchina, con i posti prestabiliti da me. Tutto mi ricorda i bei vecchi tempi in cui eseguivano tutti i miei ordini. Bene, non hanno perso l’abitudine:
“Allora, chi è questo Alaric?”
 
ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! Premetto: ho deciso di dividere il capitolo in due parti sempre per lasciare più suspance. Dunque, abbiamo visto che l’aggressione di Elena non era nulla di grave. All’inizio si pensava che fosse stato Klaus, ma lui ha negato e Lilly gli ha creduto. Inoltre lei ha anche avuto un momento “hot” con lui, ma alla fine non hanno combinato nulla e lui le ha detto che lei è sua. Possessivo il nostro Klaus!  Abbiamo visto che Elena ha ricevuto una lettera da parte di Kathrine, dove lei dice di aver rapito Alaric (no, non è morto) e ora sono tutti in partenza alla volta di Atlanta, sicuri che sia Kathrine l’aggressore di Elena. Sarà davvero sua la colpa? Lilly riuscirà a collaborare con Stefan? Ucciderà Kathrine? Tutto questo nel prossimo capitolo. A presto!
  
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