Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Andy14    10/08/2012    1 recensioni
Prima di sette one shot per la Quaine Week.
I: Movie AU – Hunger Games
Dal testo: "-Perché non mi hai ucciso prima?- gli chiese il moro a bruciapelo. -Potevi benissimo farmi fuori e avere una possibilità in più per vincere.-
-Hai sentito il messaggio di ieri?- gli chiese subito lei, abbassando lo sguardo sul terreno dove si era accomodata. Blaine negò con la testa. Il giorno prima era stato troppo impegnato a nascondersi dagli altri e a compiangere se stesso come un idiota. -Se... se due ragazzi dello stesso distretto sopravvivono ed arrivano alla fine insieme.. vincono entrambi.-gli spiegò, guardandolo di nuovo in viso. Il ragazzo inspirò dal naso, annuendo.
-Ora capisco. Mi hai aiutato solo per vincere.-"
Genere: Angst, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Quinn Fabray
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lo so. Lo so, lo so, lo so. Mi sembra già di sentirvi "Ma non devi mandare avanti la long?". Sì è vero. Ma questa è un'occasione speciale. Per chi mi segue nella pagina di FB, già avevo detto che prima o poi avrei postato questa raccolta. Ho voluto farlo ora, per un motivo. Voglio dedicare questa prima di sette one shot ad AcidQuinn, che domani mi partirà per tipo venti giorni, e io come faccio senza di lei? c.c Quindi, moglie questa è tutta per te. Con te ho visto il film, e con te ho ideato la trama di questa storia. Quindi, è tutta tua.
Spero che vi piaccia e che mi facciate sapere la vostra opinione. Man mano che finirò le altre, le posterò ed appena metterò la seconda creerò la serie, così che qualora siate interessate possiate trovarle tutte li ;) Buona lettura.
PS: Non è betata. Se l'avessi mandata alla beta, addio sorpresa xD in caso, se dovessero esserci orrori, modificherò poi il testo con quello corretto.

Quaine Week

I: Movie AU – Hunger Games

Let the Games Begin


Blaine corse. Corse veloce, più veloce di quanto avesse mai corso in vita sua. Lo zaino che aveva miracolosamente raccolto all'inizio dei giochi gli sbatteva dolorosamente contro la schiena. Evitò alberi e saltò radici, sentendo comunque i suoi inseguitori troppo vicini. Si voltò, cercando di individuare le loro figure dietro le sue spalle. Grandissimo errore. Inciampò contro un masso, rovinando a terra come un sacco pieno di patate. Gemette per il dolore, la gamba destra pulsava e, toccandola, senti l'appiccicume del sangue. Si voltò sulla schiena, sentendo gli arbusti e piccoli rami pungerlo. Cercò febbrilmente il coltello che teneva legato alla cintura, mentre vedeva due figure avvicinarsi a lui di corsa. Imprecò a voce alta, ormai sarebbe stato inutile cercare di nascondersi.

-Ti abbiamo preso!- sentì dire ai suoi inseguitori, mentre ancora cercava di armarsi almeno per provare a difendersi. Non posso morire. Non può finire così. Pensò, strattonando la cintura finché questa non si ruppe. Riuscì a sguainare la lama giusto in tempo, conficcandola nel petto del ragazzo del distretto due, mentre questo si era abbassato per colpirlo a sua volta. Il pugnale dell'altro lo ferì ad una spalla, inviando scariche di dolore a tutto il suo corpo. Sì tolse il corpo dell'altro da dosso, e sfilò il coltello con forza, tenendolo comunque vicino a sé. Se fosse mai sopravvissuto, un'arma in più gli avrebbe fatto comodo. Se fosse sopravvissuto... non era finita. C'era qualcun altro insieme al ragazzo del due. Aprì gli occhi velati di lacrime di dolore, guardandosi intorno per quanto potesse. Una ragazza dai lunghi capelli castani era stesa a terra ad occhi spalancati, una freccia conficcata nella giugulare. La ragazza del distretto due. Blaine si guardò intorno confuso. Chi poteva aver mai tirato quella freccia? Alzò gli occhi al cielo, verso le fronde più alte degli alberi sopra di lui. E la vide. Quinn, la ragazza del distretto otto, il suo distretto. Sedeva a cavalcioni di un ramo, l'arco ancora stretto fra le mani. Aveva il viso sporco, come il suo d'altronde, di terra e polvere. Un leggero taglio le deturpava la guancia, e da dove si trovava il ragazzo notò una rudimentale fasciatura ad un polso. Per il resto, sembrava stare bene.

-Che aspetti...- gemette Blaine, abbandonando la testa contro la terra dura sotto di lui. Si portò la mano destra alla ferita, cercando di tamponarla. -Finiscimi...- mormorò, la voce strozzata. Quinn rimase a guardarlo per qualche minuto, prima di incominciare a scendere dal ramo.

-Non parlare.- gli disse, avvicinandosi una volta che fu a terra. -Risparmia il fiato.- si inginocchiò al suo fianco, cominciando a trafficare con il suo zaino. -Ieri la ragazza del sei mi ha colpito alla mano.- continuò, frugando nella borsa. Questo spiegava la fasciatura. -E mi è stata mandata questa.- tirò fuori un piccolo barattolino d'argento. Lo svitò velocemente, infilandoci poi dentro due dita. Poggiò il contenitore sul mio stomaco, scostandomi la mano dalla ferita ed allargando il lembi della maglia strappata.

-Cosa...- riuscì a sussurrare Blaine, prima di cacciare un urlo di dolore quando la ragazza cominciò a spalmare il liquido denso che aveva raccolto dal barattolo.

-Zitto idiota!- lo ammonì lei, mettendogli la mano libera sulla bocca. Bruciava, oh se bruciava. Sembrava come se gli avessero attaccato una spranga di ferro rovente alla spalla. -Resisti.- sussurrò ancora Quinn, continuando a spalmare quello che doveva essere un rimedio. Una volta finito si pulì la mano contro la stoffa sporca dei pantaloni che indossava, richiudendo il barattolo e riponendolo subito dopo nella borsa. Blaine chiuse gli occhi, respirando a tutti polmoni cercando di calmarsi. Pian piano il dolore cominciò ad affievolirsi, così come il bruciore che aveva provato poco prima. Il moro riaprii gli occhi color nocciola, guardando prima Quinn, poi la ferita. Non sanguinava più.

-Wow...- mormorò sorpreso, cercando di tirarsi a sedere. La bionda lo aiutò nel movimento, avvolgendogli le spalle con un braccio. Lo aiutò anche a mettersi in piedi, controllando che potesse stare in piedi da solo. Blaine si portò una mano alla ferita. Stava guarendo già, ma faceva comunque male.

-Vieni, ho trovato un posto buono per stare al sicuro...- sussurrò Quinn, porgendogli la mano destra. Blaine la guardò un attimo, prima di afferrarla con la sua sinistra, quella della spalla ferita. La ragazza lo guidò fra gli alberi, mentre gli zaini battevano mollemente sulle schiene stanche di entrambi. Blaine si dovette fermare un paio di volte, e rilassare i muscoli delle braccia. -Manca poco.- lo rassicurò lei, quando camminavano da quelle che sembravano ore. Ma il sole non era calato completamente, probabilmente camminavano da qualche minuto.

-Quanti... in quanti siamo rimasti?- chiese Blaine, per rompere il silenzio. Quinn si voltò per guardarlo un attimo, prima di riprendere a camminare.

-In cinque. I due dell'uno, noi e il ragazzo dell'undici. Da quanto ho capito, il ragazzo dell'uno ha ucciso i due asiatici, la ragazza del quattro, e il ragazzo del sei. E io che credevo che fossero dello stesso distretto.- cominciò ad elencare lei. -Il... il ragazzo dell'uno ha preso di sorpresa la ragazza dell'undici mentre era da sola...- Blaine si ricordava la ragazza dell'undici. Aveva lunghi capelli neri, lucidi, li teneva sempre sciolti, anche mentre si allenavano. - Il ragazzo del tre, la ragazza del dodici e il ragazzo del nove... Ma questo già lo sai no?- chiese, e lui annuii, abbassando lo sguardo. Il ragazzo del nove, Kurt, era morto davanti ai suoi occhi. Se ne era rimasto nascosto dietro un masso mentre succedeva, spaventato per sé stesso. Avevano deciso di dividere l'accampamento, lui, Kurt, Mercedes, la ragazza del dodici, e Finn, il ragazzo del tre. La seconda sera, Blaine si era avventurato da solo per cercare un po' d'acqua, Mercedes e Finn dormivano. Kurt lo aveva rassicurato, dicendogli che si sarebbe saputo difendere. Era tornato poco dopo, in tempo per vedere il ragazzo dell'uno aggredire Kurt, uccidendolo senza pensarci un secondo di più. Non sapeva nemmeno con quale forza sconosciuta, Blaine si era nascosto dietro un masso, stringendo al petto il coltello che aveva recuperato all'inizio dei giochi. Li aveva sentiti andare via poco dopo, ridendo come matti. Non si era voltato a vedere la strage che avevano lasciato dietro le loro spalle, aveva corso dalla parte opposta. Corso finché le gambe lo avevano retto. Quella notte si era rintanato su un albero, a cavalcioni di un ramo abbastanza forte. Puntuali come orologi, appena il sole calò le foto dei caduti di quel giorno apparirono nel cielo. Prima Finn, poi Kurt... e fu allora che Blaine versò le sue lacrime silenziose, sperando che nessuno lo sentisse singhiozzare.


*


Blaine si passò una mano fra i capelli sudati, mirando il centro del bersaglio con l'arco. Mancò del tutto il centro.

-Sbagli a prendere la mira.- disse una voce sottile dietro di lui. Il moro si voltò, notando la figura alle sue spalle. Un ragazzo castano gli sorrideva, le mani congiunte dietro la schiena. Blaine riuscì a scorgere il numero appuntato sulla sua maglia. Nove.

-Ah sì?- chiesi, ricambiando il sorriso. -Sono negato...-

-Io sono Kurt.- disse, avvicinandosi di nuovo. Si posizionò alle sue spalle, prendendo le mani del moro nelle sue, mettendole in posizione.

-Blaine...- rispose l'altro, prendendo la mira, aiutato dell'altro. -Il mio nome... è Blaine. Non negato.- disse, mentre la freccia veniva scoccata e si conficcava nel centro del bersaglio.

-Piacere di conoscerti Blaine non negato.-


*


-Blaine?- Quinn lo riportò alla realtà, strattonandogli leggermente la mano. Lui si riscosse, riprendendo a camminare con fatica dietro di lei. -Mi dispiace.- gli disse, continuando a camminare. -Per il ragazzo del nove. Avevate fatto amicizia, nonostante non fosse permesso.- Blaine annuii semplicemente, senza sapere cosa risponderle. La ragazza rimase in silenzio, mordicchiandosi nervosa un labbro mentre raggiungevano il “posto sicuro”. Era una grotta, nascosta un po' dalla vegetazione alta che cresceva incontrollata. Quinn lo aiutò ad entrare, visto che anche la gamba aveva cominciato a risentire dello sforzo di quella lunga camminata. Blaine si sdraiò a terra, toccandosi poi la fronte poco dopo. Una goccia d'acqua era caduta dal soffitto roccioso, segno dell'umidità del luogo. Si spostò di qualche metro, mentre la sua compagna di avventure gli si sedeva di fianco.

-Perché non mi hai ucciso prima?- gli chiese il moro a bruciapelo. -Potevi benissimo farmi fuori e avere una possibilità in più per vincere.-

-Hai sentito il messaggio di ieri?- gli chiese subito lei, abbassando lo sguardo sul terreno dove si era accomodata. Blaine negò con la testa. Il giorno prima era stato troppo impegnato a nascondersi dagli altri e a compiangere se stesso come un idiota. -Se... se due ragazzi dello stesso distretto sopravvivono ed arrivano alla fine insieme.. vincono entrambi.-gli spiegò, guardandolo di nuovo in viso. Il ragazzo inspirò dal naso, annuendo.

-Ora capisco. Mi hai aiutato solo per vincere.-

-Io voglio tornare a casa Blaine.- Quinn si sporse in avanti, posando una mano sulla gamba dell'altro. -Voglio tornare a casa da mia madre e da mia sorella. Voglio tornare a casa da Beth.- a sentire quel nome, Blaine capì che l'avrebbe aiutata a tornare a casa. Quando Quinn Fabray era rimasta incinta, tutto il distretto otto aveva il suo nome sulla bocca. Si ricordava bene le occhiate che le lanciavano quando il pancione aveva cominciato a crescere, e si ricordava quelle che lanciavano alla piccola Beth.

-Lo sai che è un colpo basso usare tua figlia per convincermi vero?- Quinn sorrise debolmente, annuendo.

-In caso di bisogno si provano tutte...- Blaine ricambiò il sorriso, sporgendo un braccio verso di lei, permettendole di sdraiarsi sul suo petto, stando attenta a non premere sulla ferita. Nel momento in cui i due ragazzi chiusero gli occhi, il cielo si inscurì, dando iniziò alla notte.


***


-Blaine! Blaine alzati!- Quinn scuoteva il corpo ancora addormentato con entrambe le mani, cercando di farlo tornare cosciente. Il ragazzo sbatté le palpebre ripetutamente, cercando di far abituare gli occhi alla luce improvvisa del giorno.

-Che succede?- chiese con voce impastata dal sonno, mentre l'altra lo tira su in piedi quasi di peso.

-Colpo di cannone. E hanno fatto un annuncio. Dobbiamo muoverci ad andare allo spiazzo dove ci hanno portato la prima volta, ti ricordi?- disse, prendendo in spalla il suo zaino. Blaine annuì, e cominciò ad affrettarsi a sua volta, rendendosi conto a malapena l'assenza di dolore alla spalla ferita. Seguì Quinn fuori dal loro riparo, correndo dietro di lei verso la piazza. Si nascosero dietro un cumulo di cespugli,accucciati a terra.

-Possibile che gli altri due non siano arrivati...-

-Probabilmente si sono nascosti per tenerci una trappola...- la frase di Quinn venne interrotta da una metallica voce fuori campo. “Benvenuti tributi. Siete rimasti solamente in quattro ormai. Questa, per voi, potrebbe essere l'ultima sfida prima della gloria.” I cespugli dietro i quali Quinn e Blaine si erano accucciati scomparvero, così come gli alberi che erano serviti da nascondiglio ai ragazzi del distretto uno. “Buon divertimento.” I ragazzi del distretto uno, Matt e Juliet scoprirono dopo, si guardarono in viso seri. Si guardavano con tanta intensità che Blaine pensò potessero comunicare telepaticamente. Entrambi i ragazzi afferrarono le loro armi, facendo qualche passo avanti. Quinn strinse la presa sull'arco, facendo scricchiolare il legno di cui era composto. Blaine, invece, afferrò il pugnale con dita tremanti, sentendo l'impugnatura scivolare contro la pelle sudata del palmo. Come se una sirena suonasse all'unisono nelle loro teste, si avventarono l'uno contro l'altro. Quinn caricò l'arco in tutta fretta, mancando il bersaglio di qualche centimetro. La ragazza dell'uno si abbassò, lanciandole contro il pugnale. Blaine si abbassò a sua volta per evitare il colpo del ragazzo che si stava avventando su di lui, puntando il coltello che aveva recuperato poco prima di scgliarlo verso la ragazza dell'uno, che si accasciò con un gemito strozzato. Il suo compagno spalancò gli occhi, gridando il suo nome. Quinn ne approfittò per incoccare una freccia, tirandola contro il ragazzo che, a ripensarci, non fece poi molto ne per difendersi ne per scappare. Blaine gemette, tirandosi su a fatica. La ferita sulla sua spalla si era riaperta, e la maglietta si stava pian piano macchiando di nuovo di rosso. Quinn gli si avvicinò di corsa, facendolo appoggiare a sé. “Complimenti tributi” disse nuovamente, la voce metallica. “Le regole dei giochi sono cambiate, di nuovo. Solo uno di voi potrà essere il vincitore dei settantaquattresimi Hunger Games. Buon divertimento.” Blaine e Quinn si guardarono in viso seri, poi il ragazzo aprì le braccia.

-Fallo. Uccidimi.- mormorò con voce affannata, il petto che si alzava e abbassava velocemente.

-Io non voglio ucciderti.- disse lei, lasciando cadere l'arco a terra.

-Ma tu devi tornare da Beth.- Blaine riprese il coltello. -O lo fai tu, o lo faccio io per te.- il ragazzo si puntò il coltello al petto, guardando la ragazza in viso. Lei gli afferrò il polso, facendogli cadere l'arma a terra.

-Ho un'idea.- sussurrò lei, togliendosi lo zaino e cominciando a frugarci dentro. Ne tirò fuori delle bacche molto simili a more, dello stesso colore e dall'aspetto invitante. -Queste sono bacche velenose... la ragazza del nove è morta mangiandole. Io ne ho raccolte un po', pensando potessero servirmi.- spiegò, prendendo la mano di Blaine nella sua, versandoci dentro la metà delle bacche. -Insieme...- mormorò poi, e lui annuì. Entrambi presero una bacca, e di comune accordo la portarono alle labbra dell'altro. Blaine sentì la consistenza liscia della buccia di quel frutto letale contro le labbra e le schiuse un poco, toccandola con la punta della lingua. Socchiuse gli occhi vedendo Quinn fare lo stesso, e aprì un poco di più la bocca, aspettando che la bacca gli fosse posata sulla lingua. Quando entrambi lasciarono entrare i frutti nelle rispettive bocche, la voce metallica parlò ancora, e una leggera musica riempì l'aria circostante.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Andy14