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Autore: lunatica365    11/08/2012    5 recensioni
allora gente :) innanzitutto questa è una Sterek, che contiene spoiler sulla seconda stagione! la storia inizia nel momento in cui la signora Argent sta tentando di uccidere Scott...
Derek:
- Tu non fare come ho fatto io, non chiuderti nel tuo dolore. Non ti renderà altro che pazzo. -
Stiles:
- Lo so, ma solo la felicità può scacciare via il dolore. Ho già perso mia madre ed è stato Scott a farmi tornare a vivere… chi potrebbe farlo adesso? -
Derek:
- Mi permetteresti di provarci? -
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sterek'
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You have never told me this

 
Ci addentrammo un po’ nella foresta con le macchine, fino a quando gli alberi non si fecero troppo fitti per permettere il passaggio della Camaro di Derek. Scendemmo e continuammo a camminare a piedi, fino a quando non raggiungemmo un radura. Decidemmo di aspettarlo là.
Poco tempo dopo, circa una decina di minuti, sentimmo un rametto spezzarsi e guardandomi intorno vidi al confine della radura Peter, che con un mezzo sorriso ci osservava. Dietro di lui stava mio padre, imbavagliato e con le mani legate. Mi prese una stretta al cuore quando vidi che aveva un occhio nero. Evidentemente aveva provato a lottare per non farsi portare via. Quando mi vide il suo cuore perse un colpo e lo sentii mugugnare il mio nome attraverso lo scotch che gli copriva la bocca.
Peter avanzò tranquillo, spingendo mio padre per far camminare anche lui. Mi tramavano le mani dalla rabbia, avrei voluto andare lì a ucciderlo con le mie mani. Derek dovette percepire la mia rabbia, perché mi strinse forte la mano e sussurrò “Lo libereremo, tranquillo.”. Quel suo gesto mi tranquillizzò un po’.
Peter osservò con un sorriso le nostre mani strette e rivolgendosi a Derek disse
- Oh, nipote, che novità! Non sapevo fossi dell’altra sponda… - gli occhi di Derek brillarono intensamente di rosso e un ringhio basso si scaturì dalla sua gola. Vidi mio padre osservare la scena sconvolto, e sperai con tutto il mio cuore che fosse sconvolto per aver visto il mio ragazzo ringhiare e far brillare i suoi occhi di una luce sanguigna, piuttosto per il fatto che fosse il mio ragazzo.
- Ma bando alle ciance, sono venuto qui per parlare d’altro. - continuò poi Peter.
- Dimmi cosa vuoi e libera il padre di Stiles. - disse allora Derek, ancora infastidito dal tono del commento precedente dello zio.
- Io voglio aiutarvi a fermare Gerard, ecco cosa voglio. Ma per farlo ho bisogno di due cose: un branco (il vostro), e ho bisogno di avere un po’ del tuo sangue. -
- Il mio sangue? Perché? E perché mai dovrei aver bisogno dell’aiuto di un pazzo psicopatico come te? -
- Primo: non sono un pazzo psicopatico. Secondo: sei o non sei tu quello che mi ha squarciato la gola con i suoi artigli? Ma ci stiamo tutti lavorando su… quindi, tornando al perché ho bisogno del tuo sangue: mi serve per tornare a essere potente come un tempo. C’è una leggenda, che dice che bevendo il sangue del più potente e il sangue di chi mai potrà esserlo, si otterranno poteri inimmaginabili. Tu, Derek, sei il più potente, essendo un Alpha, mentre c’è una giovane donna di vostra conoscenza che non potrà mai essere come noi… -
- Lydia. - completai la sua frase.
- Esatto, Stiles. Comunque il sangue va bevuto fresco in una notte di luna piena, e grazie ai poteri che otterrò vi aiuterò a distruggere Gerard. E se invece non dovesse funzionare mi sarò bevuto un bicchiere di sangue. -
- Come credi di convincere Lydia a darti il suo sangue? - Derek sembrava scettico e sospettoso. Non riusciva a fidarsi da un momento all’altro di qualcuno che era stato costretto ad uccidere per la sua incontenibile smania di vendetta. Peter rise alla domanda e poi rispose
- Ho già quella ragazza in pugno, farà qualsiasi cosa le chieda di fare. - poi vedendo che non credevamo al fatto che voleva aiutarci, slegò mio padre e lo spinse verso di me.
- Potete credere che voglio aiutarvi adesso? Alla prossima luna piena, che sarà tra una ventina di giorni, visto che come ben ti ricorderai, Derek, la scorsa luna piena è stata la sera della festa di Lydia, verrete di nuovo qui e scopriremo se questa leggenda ha un fondo di verità. - con un sorriso si voltò e se ne andò.
- Dio, Stiles come sono felice di vederti! Pensavo che non ti avrei mai più rivisto… - mio padre mi disse queste parole e mi abbracciò stretto.
- Sono qui, sono venuto qui per te, e adesso ti riporto a casa. -
- Si, ti prego. Non mi ha dato nulla da mangiare queste ore che mi ha tenuto con sé, ho proprio bisogno di un bel fast-food. - ero piuttosto contrario al fatto che mangiasse cibo-spazzatura, per via di quello che gli aveva detto il medico, però dopo essere stato rapito da un lupo mannaro, un premio ci sta.
- Solo per stasera, però! - intanto che io parlavo con mio padre, Derek e gli altri discussero sul fatto che non era il caso di fidarsi di Peter, ma se lui desiderava aiutarli avrebbe potuto essere un valido alleato con le sue conoscenze tanto maggiori rispetto a quelle di Derek.
Quando finirono di parlare, feci a Derek segno di avvicinarsi.
- Io porto mio padre al fast-food e poi lo porto a casa, tu…? -
- Porto a casa di Isaac loro tre e poi vi raggiungo a casa vostra. - e girandosi verso mio padre disse - Signor Stilinski, ci sono alcune cose che ha visto che devono essere spiegate. - mio padre lo osservava serio in volto, indeciso se fidarsi di quel ragazzo che aveva tante volte accusato e arrestato. Gli dissi che di lui si poteva fidare, e mio padre mi rispose che non sapeva se sarebbe riuscito a fidarsi di Derek, ma se io mi fidavo di lui, allora poteva almeno credere a quello che gli avrebbe detto.
- A dopo, allora. - dissi a Derek, che mi diede un leggero bacio a stampo prima di andarsene con gli altri Beta.
Io e mio padre ci incamminammo dietro di loro, perché avevamo comunque le macchine parcheggiate vicine, ma mantenemmo una decina di metri di distanza. Mio padre stette in silenzio fino a quando non fummo arrivati alle macchine. Una volta visto che Derek e gli altri ragazzi erano andati via mi chiese solo
- E, così… è il tuo ragazzo? -
- Io, si, suppongo di si. In realtà non ne abbiamo mai parlato in questi termini… effettivamente non ne abbiamo mai parlato, però credo di possa definire così. -
- Mh. Va bene. Se è questo quello che vuoi, non posso far altro che essere felice per te. -
- Grazie, papà. - lo abbracciai di nuovo. Ero felicissimo di aver ricevuto l’approvazione di mio padre. Credo che sarei rimasto distrutto se non lo avesse accettato.
Salimmo in macchina ed andammo al McDonald in centro. Prendemmo le cose da portare via: mio padre si prese due cheeseburger e una porzione di patatine, mentre io mi presi solamente un toast, visto che avevo già mangiato, ma avevo comunque un certo languorino. Andammo a casa e mangiammo con calma davanti alla TV, stravaccati sul divano. Poco dopo aver finito di mangiare, sentimmo il campanello suonare. Andai ad aprire, e per la prima volta in mesi e mesi Derek fece il suo ingresso in casa Stilinski dalla porta anziché dalla finestra.
Dissi a mio padre che Derek era arrivato e ci dirigemmo in sala da pranzo, e una volta seduti, Derek iniziò a parlare.
- Allora, signore. Prima di tutto deve sapere che a questo mondo esistono esseri umani un po’.. diversi. Quelli con cui lei ha avuto a che fare con il suo lavoro da sceriffo, nonostante non se ne sia reso conto, erano lupi mannari e una specie di uomo lucertola chiamato Kanima. - mio padre spalancò gli occhi dalla sorpresa, incredulo delle parole che stava udendo.
- Era per quello che gli attacchi sembravano di animali? -
- Si. -
- L’uomo che mi ha rapito oggi, cos’era? -
- Un lupo mannaro, come me e suo figlio. - mio padre sbiancò all’ultima parola. Questa volta rivolse la sua domanda a me.
- Sta dicendo la verità, Stiles? Tu sei un… lupo mannaro? - sputò fuori quella parola, incapace di associare il nome di un mostro, che fino ad un giorno prima credeva esistesse solo nei libri e nei film, a suo figlio.
- Si, lo sono. - non riuscii a guardarlo negli occhi mentre gli dissi cos’ero diventato.
- Da quando? Insomma non credo che sia da molto, penso che mi sarei accorto che mio figlio fosse diventato… così. -
- In effetti, lo sono circa da stamattina. -
- Ah. E se posso sapere, come lo sei diventato? - capii da chi avevo preso la mia attitudine a fare continue domande.
- Beh, lui - indicando Derek - mi ha morso. - e sentendo i battiti del cuore di mio padre aumentare, in preda alla rabbia, continuai - E gliel’ho chiesto io. -
- Ah. - fece un respiro profondo, e ci disse che sarebbe andato a dormire.
Io e Derek andammo in camera mia, e ci stendemmo sul mio letto. Mi appoggiai al suo petto, mentre lui mi stringeva a sé.
- Beh, alla fine, come prima giornata da licantropo non è andata tanto male, dai! - Derek si sbatte la mano sulla fronte e fece una risatina.
- Stiles, quando spari queste stronzate mi fai proprio arrivare a chiedermi come ho fatto ad innamorarmi di te! - il suo battito non perse un colpo mentre diceva queste parole, mentre il mio accelerò e i miei occhi si spalancarono per la sorpresa.
- Che c’è? - mi chiese lui vedendomi così scioccato.
- Niente… è che non me lo avevi mai detto. -
- Cosa? Che ti amo? È la verità. -
- Lo so, l’ho sentito dal tuo cuore. Il fatto è che… beh, ti amo anche io. - arrossii dopo aver detto quelle parole. Non ero mai riuscito a dirle a nessuno.
Derek mi fece girare a pancia in su, e si mise sopra di me e prima di chinarsi a baciarmi mi disse con un sorriso malizioso
- Beh, caro il mio Stiles, adesso abbiamo una ventina di giorni di tempo per occuparci di noi…-
 

salve gente :)
immagino vi stiate chiedendo come mai ho scritto un capitolo così lungo! l'ho fatto perchè presto partirò per andare al mare, e lì voglio dedicarmi a continuare un libro che sto provando a scrivere :D quindi non prendetela a male, ma ricomincerò ad aggiornare appena tornerò, cioè fine agosto, inizi di settembre :) e ricomincerò proprio dalla notte della prossima luna piena, quindi potete farvi tutti i trip mentali che volete su che cosa succede in quei venti giorni :D ahahah! ah, e ho inserito la frase di Peter della puntata 11 perchè mi è piaciuta troppo e perchè mi ha fatto tanto ridere, spero che ci stia bene :) spero, inoltre, che il capitolo vi sia piaciuto, e non vedo l'ora di leggere che ne pensate :) alla prossima!
lunatica365
  
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