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Autore: maryfantastica_98    11/08/2012    2 recensioni
Rachele va in palestra per cercare la sua migliore amica, Daria, e la trova. Ma senza vita. Da quel giorno niente è più lo stesso: la sua vita, la sua famiglia, la sua mente. Una civetta bianca si insinua nei suoi sogni e nella sua vita. Quella civetta vuole dirle chi ha ucciso Daria? Oppure scoprirà l’assassino da sola capendo allo stesso tempo molte cose su se stessa e sul suo legame con Daria?
E’ la mia prima storia originale. Spero che vi piaccia quanto a me piace scriverla. ;D
Genere: Drammatico, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il volo della civetta bianca

 

Dedico il capitolo alle mie piccole Laura e Francesca… che mi mancano tanto tanto! <3

                    

 

Capitolo 8

Piccole dimenticanze

 

 

 

“Ci vediamo all’intervallo in palestra. E’ importante”

Rachele rilesse più di cinque volte il messaggio mandatole da Alex.

Erano più di dieci minuti che aspettava e di lui non c’era nemmeno l’ombra.

“Menomale che era importante…” pensò.

 

<< Scusa il ritardo >> disse una voce alle sue spalle.

La ragazza alzò gli occhi al cielo << Che cavolo stavi facendo?! >>

 

<< Sono stato trattenuto dal professore di chimica. Mi dispiace >>

Lei sbuffò << Perché mi hai fatto venire? >>

<< Perché questo… >> lui indicò la palestra allargando le braccia << … è il luogo dove Daria è morta. Adesso dimmi una cosa… la polizia ha rilevato qualche oggetto dalla scena del delitto? Una collana per esempio? >>

Rachele incrociò le braccia al petto, infastidita dal tono di Alex. Chi si credeva di essere? Un’agente della polizia?

<< No. Non che io sappia >> rispose fredda

<< E hai visto se aveva un ciondolo quando l’hanno seppellita? >> chiese lui mentre incominciava a salire nel piano più alto degli spalti.

 

Rachele pensò alla domanda mentre lo seguiva. Dove cavolo voleva andare a parare quello lì?

 

<< No. Non  aveva niente >>

 

Alex sospirò << Come sospettavo. Sono più che sicuro che la collana sia qui >>

 

<< Posso sapere di quale collana stai parlando? >>

 

<< Non è niente di che. E’ un semplice ciondolo quadrato con la foto di una civetta bianca e una D incisa sul retro. Gliel’ho regalata io e non se la toglieva mai. >>

 

Rachele era molto confusa, ma decise di non dilungarsi con altre domande. << Su mettiamoci all’opera >>

 

Così iniziarono a perlustrare ogni centimetro del luogo. Alex si concentrava maggiormente sul pavimento e dietro alcuni armadi in cui c’era dell’attrezzatura varia. Rachele invece guardava tra le fessure delle finestre.

<< Era di mia madre >> esclamò Alex dopo circa un minuto di ricerca.

<< Tua madre? >>

<< Io non sono stato adottato. Uno dei miei papà è mio zio. I miei genitori sono morti in un incidente stradale. Fortunatamente non ero con loro, avevo appena un anno. >> Alex disse quelle parole con molta naturalezza.

<< Mi dispiace. Insomma morendo i tuoi genitori biologici ti hanno privato di avere una vita normale >> Rachele alludeva alla sua mancata popolarità.

<< Vita normale? >> Alex sorrise << Adoro Aldo e Tommaso, sono i migliori papà che avrei mai potuto desiderare >>

Detto questo il ragazzo si mise a gattoni e ricominciò a cercare. Rachele fece lo stesso, però a differenza del ragazzo le sue ricerche non furono vane. Tra una fessura degli spalti trovò ciò che cercavano.

Sicuramente di aspettava qualcosa di meglio. Invece il dono di Alex non era altro che un pezzetto di ceramica con una civetta bianca stampata sopra, non aveva nulla di particolare, eccetto la D incisa di cui parlava il ragazzo.

<< L’ho trovata >> esclamò neutra.

Lui si avvicinò e prese l’oggetto con cura, lo esaminò e poi iniziò ad accarezzare il disegno con la punta delle dita.

<< Mia madre si chiamava Dorotea. Adorava questo ciondolo. Aldo mi ha detto che non se lo toglieva mai perché era un regalo di mio padre quando erano fidanzati. Sono passati esattamente due mesi da quando l’ho regalato io a Daria >> Alex non pianse. Forse perché non aveva più lacrime.

<< E’ molto bello >> mentì Rachele non sapendo cosa dire.

<< Ed è anche molto prezioso >> aggiunse lui << Con questo possiamo incastrare Massimo >>

Rachele fece un passo indietro. << Perché dobbiamo incastrare Massimo? >>

Alex inarcò un sopracciglio stava per chiederle spiegazioni ma la campanella suonò la fine dell’intervallo, lasciando una grande questione in sospeso tra i due ragazzi.

***

La professoressa d’ italiano entrò nella classe della 4° ora, la classe di Rachele, con la solita aria scocciata. Non fece in tempo a sedersi che due ragazzi erano entrati in classe . Il primo era magrissimo e basso, il secondo era Alex.

“Che ci fa lui qui?” si chiese la ragazza.

Il ragazzo basso spiegò che erano stati divisi perché il professore di matematica si era dato malato.

L’insegnate pres ei nominativi e i due ragazzi si sedettero all’ultimo banco vicino alla finestra, proprio affianco a quello dalla  ragazza. Alex le rivolse un rapido saluto e lei ricambiò.

<< Iniziamo subito a interrogare. Ci sono volontari? >> che la prof. guardando la classe.

Rachele alzò la mano con convinzione << Posso essere interrogata? >>

 La prof. spalancò gli occhi << No >>

<< Come scusi? >> chiese incredula

<< Non puoi essere interrogata! Hai preso un 4 recentemente >>

<< Quattro? Q-quando? >>

<< Credo una settimana fa. Non fare la finta tonta che mi stai solo facendo innervosire. >>

<< M-mi scusi >> balbettò Rachele rinunciando ad avere altre informazioni.

 

Qualche secondo dopo le arrivò un bigliettino.

 

“ Non ricordavi di esser stata interrogata? :/

                                                       Alex”

La ragazza mandò il bigliettino al mittente con la risposta scritta sul retro.

 

Alex sussultò, quando lesse il grande NO scritto in stampatello.

 

Angolo della civetta J

Buon saaalve! Vi scrivo in diretta dal mio bel lettino della mia casa di La Spezia.

Scusatemi se il capitolo è troppo corto, ma non ho avuto il tempo di scrivere molto. Mi farò sicuramente perdonare con il penultimo capitolo (credo) che aggiornerò il 25 (spero)

Ieri era S.Lorenzo (A proposito… auguri ritardati a tutte le persone che si chiamano così) avete visto qualche stella cadente? Io NO! xD Vabbè se neanche voi avete visto qualche stella avete ancora tempo fino al 15 ;)

 

 Auguri a tutte le Chiara!

 

   
 
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