Anime & Manga > HunterxHunter
Segui la storia  |       
Autore: RedLinus    11/08/2012    1 recensioni
Che cosa accadrebbe se una ragazza normale entrasse la vita dello Zaoldyeck e della sua famiglia stravolgendola? Perchè Illumi, dopo averla incontrata, perde la sua impassibilità? Spero di avervi incuriosito. Buona lettura!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Illumi Zaoldyeck, Kikyo Zaoldyeck, Killua Zaoldyeck, Nuovo personaggio, Silva Zaoldyeck
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

  1. Iniziò tutto in un secondo

 

 

L'estate era la stagione che fra tutte preferivo di meno. È quel periodo dell’ anno in cui, solitamente i bambini escono all’aperto per giocare tra di loro con la palla, la corda o a rincorrersi.

Tutti tranne me. Io dovevo restare all’ombra il più possibile poiché il sole troppo forte sulla mia pelle chiara la rendeva immediatamente color aragosta, bruciandola. Tutta colpa di mia madre, dalla quale l’avevo ereditata. Nonostante fossi cresciuta e trasferita in un posto dal clima più temperato, la mia antipatia per questa stagione afosa non era scomparsa del tutto.

 

Questo pensavo dirigendomi al mercato, rischiando per giunta di finire contro un palo, non sapendo quello che mi sarebbe accaduto da lì a poco. Già perché da quel giorno la mia vita iniziò a prendere una strana piega, ma andiamo per ordine: mi chiamo Isobel Spears e ho vent’anni. Lavoro al museo archeologico della città di Zapan, dove vivo con mia sorella minore. Era pomeriggio, ero appena uscita da lavoro e stavo andando a prendere mia sorella alla scuola della città. Nella grande piazza, come ogni giovedì, c’era il mercato e puntualmente il mio corpo veniva letteralmente attirato dalla grande bancarella di frutta e verdura.

 

“Ciao Beth!” Esclamai allegramente all’indirizzo della fruttivendola.

 

“Ciao Isobel, eccoti qui!” mi rispose sorridendo.

 

“Uscita ora da lavoro?” Mi domandò mentre sistemava i meloni.

 

“Si e ho una gran voglia di frutta!” Replicai. Avrei fatto una macedonia coi fiocchi.

 

“Bene, cosa ti do?” Si informò la donna.

 

Stavo per rispondere quando si udirono degli spari. Voltai la testa di scatto, come molte delle persone presenti, dai loro volti si leggeva stupore e preoccupazione, Zapan era considerata una città mite e tranquilla, e nonostante ci vivessi da due anni non era mai successa una cosa simile. Mi ridestai dai miei pensieri quando scoprii con orrore che gli spari provenivano in direzione della scuola. Iniziai a corre a perdifiato, sperando con tutta me stessa di essermi sbagliata, seguita da Beth, che aveva la figlia nella stessa classe di mia sorella, incurante di lasciare incustodita la bancarella, non appena notò del fumo salire in cielo. Intanto cominciarono a sentirsi anche le sirene della polizia. In due minuti di corsa arrivammo nel luogo da cui provenivano gli spari: l’edificio opposto alla scuola era mezzo distrutto, e il piano superiore avvolto dalle fiamme. Cercai con lo sguardo mia sorella tra i bambini che, terrorizzati, erano accompagnati dalle maestre fuori dalla scuola, fatta evacuare per rischio incendio.

 

“Prim! Prim dove sei!” ero terrorizzata, iniziai a farmi largo tra la folla creata per vedere meglio, mentre auto della polizia circondarono l’edificio, sostenuti dai pompieri pronti per spegnere l’ incendio.


“Sore!” una bambina si separò dai compagni e prese a correre verso l’edificio. Fu in quel momento che mi accorsi di un dettaglio agghiacciante.


La voce di quella bambina la conoscevo fin troppo bene.


E io avrei riconosciuto Prim a occhi chiusi.


Per non parlare dei capelli raccolti in una coda alta, dello zainetto azzurro in spalla appartenuto a me da piccola.


Non potevo sbagliarmi. Quella stupida stava correndo verso l’edificio in fiamme, noncurante del pandemonio scatenato.


Mi fiondai in mezzo la strada, cercando di fermarla urlando il suo nome. Quando finalmente si voltò vidi i lacrimoni che le scendevano sulle gote infiammate e gli occhi colmi di terrore. La raggiunsi stringendola forte a me, alzandomi per portarla via, ma proprio in quel momento tre grosse autovetture dai vetri oscurati uscirono a tutta velocità dall’edificio travolgendo alcune auto della polizia, venendo verso di noi.


Mi giungeva tutto ovattato.


Le grida assordanti dei presenti, lo stridore delle ruote dell’auto che stava per investirci, Beth che urlava qualcosa simile a uno “spostati”… accade tutto in un secondo, forse meno, una figura scura tra noi e le auto, due occhi neri fissi nei miei, il duro dell’asfalto. Poi il buio.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > HunterxHunter / Vai alla pagina dell'autore: RedLinus