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Autore: MushroomPower    12/08/2012    1 recensioni
Dire che fosse il momento più bello della mia vita non è esagerare, fidatevi!
Insomma ero in quella situazione con quel ragazzo.. avete presente il tizio al quale andate dietro per così tanto tempo da non ricordarvi neppure quando&come sia iniziata? Ecco, intendo proprio lui.
Finalmente dopo quell'attesa snervante potevo toccarlo, passare le dita tra i suoi morbidi capelli, drogarmi con il sapore della sua bocca e quello del suo dolcissimo profumo e sentirlo dentro di me.
Non mi importava del dolore che stavo provando durante le prime spinte, né del fatto che qualcuno potesse sentirci. Sapete, stando nell'aula di musica nel pieno dei corsi ero pronto a quest'eventualità!
Ciò a cui non ero pronto era, invece, quello che mi avrebbe detto quando stavamo per.. sì beh ecco, diciamo concludere.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altro personaggio, Key, Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quasi svenni sul posto a causa di quelle parole. Fosse stato per me mi sarei voltato immediatamente verso di lui urlando e, ovviamente, balbettando un “t-t-t-t-tu COSA?” per poi accasciarmi a terra. Però non sarebbe stata la reazione più adeguata, quindi mi limitai a stringermi a lui.
-Il suo ragazzo?- Jinki era divertito, si vedeva e non aveva la minima intenzione di nasconderlo.
Non sapevo più che fare.
Ero un ragazzo forte, di quelli che non si sono mai fatti mettere i piedi in testa ma difronte a lui non ci riuscivo, tutto il mio lavoro di una vita svaniva come se niente fosse.
Lo odiavo.
E mentre in quel momento Minho era pronto ad azzannarlo alla gola, Taemin stava perdendo la sua poca pazienza ed anche Jong aveva cominciato a stringere i pugni io ero lì fermo immobile e mi sentivo nudo come un verme.
Stavano combattendo la mia battaglia.
-Bum Bum Bum.. insomma, ma che mi combini? Non ricordi che mi avevi assicurato che non avresti mai amato nessuno all'infuori di me?-
-Stai zitto.- Taemin aveva ringhiato più che altro, mentre il mio sguardo cadeva inevitabilmente a terra.
-Che cosa vuoi da me?-
-Sai sono tornato a Seoul da qualche giorno, è da un anno che studio a Tokyo e adesso sono in pausa! Bello vero? Volevo contattarti e chiederti che so, di andare a prendere un caffè insieme.-
-Perché.-
-Ma per parlare no? Sai mi dispiace per come ti ho trattato, ma ero giovane e non ne capivo granché di sentimenti umani.-
-Ah sì, bella scusa. Quindi è per questo che ti sei scopato mezzo istituto?- ero stanco.
Quel tizio mi aveva rovinato la vita per troppo tempo e dovevo fargli capire che oramai non aveva più alcun tipo di potere su di me.
-Anche a me hanno spezzato il cuore, Kibum. Neanche troppo tempo fa..-
-Me ne rallegro! Vorrei proprio stringere la mano a questa tipa!-
-Bum, riproviamoci. Vuoi?- lo sguardo che lanciai a Minho fu abbastanza chiaro, così capì che non doveva mettersi in mezzo perché avevo intenzione di chiudere la faccenda lì e da solo.
-Tu sei tutto scemo.-
-Guarda che sono serio!-
-Ma secondo te potrei davvero accettare una cosa del genere?! Vaffanculo Lee Jinki. E dire che eri pure un tipo intelligente..- non sopportavo la sua voce, la sua faccia né tanto meno la sua maledetta mano sulla mia.
E fu in quel momento che capii. Bloccai l'odio e con esso l'impulso di picchiarlo a sangue, semplicemente lo guardai e sorrisi.
Strinsi la mano a Jonghyun e feci cenno agli altri di riprendere a camminare e, non appena superai Jinki, mi voltai verso di lui sempre col sorriso stampato in faccia. Non era falso, anzi, era il sorriso più sincero che feci negli ultimi tre anni.
-Non starò qui a dirti quanto sono stato di merda, Jinki, perché tanto lo so che ne sei perfettamente a conoscenza. Forse è presto per dirlo ma credo di essermi innamorato e.. ti auguro un giorno di incontrare una persona speciale.-
-Bum senti...-
-Jinki non tentare la sorte. Hai visto in che modo ti ho parlato? Sono stato tranquillo e gentile ma giuro e dico giuro che se vedo anche solo la tua ombra nel mio campo visivo ti apro testa e culo in due con le mie stesse mani. Stammi bene
- il sorriso che mi fece Jonghyun appena mi rigirai verso di lui ho come l'impressione che non me lo dimenticherò mai.
Passammo tutti e quattro un altro paio d'ore assieme sparando cacchiate e ridendo come deficienti, tanto che molte persone ci guardavano come se fossimo ubriachi fradici, nudi e stessimo correndo in mezzo agli irrigatori del parco cantando un qualche inno hippy.
Appena il sole cominciò a tramontare, ovvero per le 7 e qualcosa, Taemin prese a saltellare e senza far capire niente a nessuno afferrò Minho trascinandolo in un negozio abbastanza lontano da non far intendere il nome sull'insegna, urlando un “torniamo subito” poco rassicurante.
-E così...- io e Jong ci eravamo seduti su un muretto piuttosto basso che circondava un parchetto verde e non molto grande. Mi ero incantato a vedere i bambini giocare a calcio, si capiva benissimo che in quel momento si sentivano come dei professionisti durante un'importantissima partita di campionato e ciò mi fece ridacchiare felice. Quando io ero piccolo non avevo mai amato correre dietro ad un pallone e sporcarmi di terra, così quando il mio cuginetto mi trascinava al parco con lui e i suoi amici mi mettevo sotto ad un albero ad osservarli urlare, spingersi e rubarsi la palla e poi, col passare del tempo mi insegnarono le regole dello sport così potei cominciare a fare da arbitro e sentirmi un po' più partecipe.
Totalmente immerso nei miei pensieri sussultai nel sentire Jonghyun parlare, ma gli sorrisi per incitarlo a continuare la frase lasciata a metà.
-..Sei innamorato di qualcuno?- aveva un ghigno divertito stampato su quella bellissima faccia resa ancora più mozzafiato dalla debole luce. Ridacchiai appena cominciando a giocherellare con le mie dita
-A quanto pare.-
-E di chi?-
-Mmmmm sai, penso tu lo conosca!- sia il suo ghigno che le mie risate aumentarono
-Ah davvero?-
-Mh mh, sai è un tipo piuttosto bassetto e super pompato, con i capelli sparati e la faccia da cucciolo..diciamo che non passa inosservato.-
-Ma sai che penso davvero di conoscerlo? Però più che una faccia da cucciolo la sua la definirei davvero figa!-
-Vero, ho dimenticato di dirti che è egocentrico!- e fu proprio lì, seduti sul muretto di un parco all'imbrunire di quel sabato primaverile che ci scambiammo il nostro primo bacio.
***
-Tae, ma si può sapere dove cavolo mi stai portando?!- inizialmente pensavo fosse diretto verso quel negozio di abbigliamento non molto distante da dove eravamo, invece cambiò rotta continuando a correre e ridere andando, di tanto in tanto, anche a sbattere a qualche passante al quale ero io a chiedere scusa.
-Sia...siamo arrivati.- dovetti sforzarmi un po' per non far cadere entrambi visto che mi si era completamente abbandonato addosso all'improvviso.
Lo guardai interrogativo mentre lui continuava a sorridere guardando prima me, poi quell'immensa torta panna e fragola dietro alla vetrina della pasticceria.
-Ahh Tae, sei incorreggibile!- mandai un messaggio a Kibum dicendogli che ci saremmo visti direttamente il giorno dopo per la cena con Jinyoung, tanto lo sapevo che non gli sarebbe dispiaciuto restare solo con Jonghyun.
Così comprammo quel dolce esageratamente grande per due persone e lo mangiammo, una volta arrivati a casa mia, sul letto matrimoniale che i miei genitori mi avevano gentilmente regalato tre anni prima quando ristrutturammo l'appartamento.
Appena fummo sazi ci sdraiammo sulle coperte aggrovigliando involontariamente il piumone che non avevo ancora tolto per pigrizia.
-Minho?-
-Mh?-
-Ti amo.- rimasi spiazzato.
Era la prima volta che me lo diceva e a causa della posizione non potevo vederlo in faccia (visto che l'aveva nascosta nell'incavo del mio collo) ma lo sapevo benissimo che era rosso come un pomodoro. Mentre io.. beh, io stavo semplicemente rischiando la fuoriuscita del mio cuore dalla cassa toracica.
Ero convinto che questa mossa sarei stato io a farla visto la grande timidezza di Tae, invece mi aveva lasciato di sasso. Probabilmente il mio silenzio lo stava facendo agitare visto che si stava rannicchiando sempre più su se stesso, così decisi di reagire e lo baciai affettuosamente sul naso
-Ti amo anche io piccolo.-
-Idiota!-
-Ehi! E adesso a che devo il cazzotto in pancia?!-
-Mi hai fatto preoccupare, non rispondevi!-
-Dubitavi del mio amore per te?-
-No, avevo paura di averti ucciso.- ridemmo tanto quella sera, tra un bacio e l'altro.
***
Anche quel lunedì dovemmo assistere alle esibizioni per completare il cast del musical, fortunatamente non mancavano molti partecipanti e quel giorno si unì a noi anche Jinyoung.
E ringraziai il cielo che ci fosse pure lui perché, fosse stato per me, non avrei neppure notato la fine del provino.
-Taemin, che gli prende oggi al nostro Kibum?-
-Lascialo perdere Hyung, è cotto.-
-Cotto?-
-Zitto Tae!- non volevo che Jin lo venisse a scoprire, ero certo che mi avrebbe preso per i fondelli con qualche canzonetta tipo “Kibummie e Jongie seduti sotto un pinooo, si guardano negli occhi e si scambiano un bacinooo” o mi avrebbe punzecchiato facendo domande piuttosto inadeguate.
-Non lo sai?-
-Cosa non so?-
-Kibum Hyung è fidanzato!-
-Che cosa?! E chi è lo sfortunato?-
-Ah ah, fai poco il simpatico Jin, non lo conosci.-
-Si chiama Kim Jonghyun, insegna musica al mio liceo.-
-Kim Jonghyun eh? Mi piacerebbe conoscerlo.-
-Non succederà MAI. E ora fate silenzio che sta per iniziare l'altro provino.- volevo tanto bene a Jin ma di certo primo non avrei mai ammesso questo fatto e secondo, non gli avrei mai raccontato niente della mia vita sentimentale.
Forse questo mio silenzio non se lo meritava neanche visto che anche lui mi era stato sempre vicino però.. per questo tipo di confidenze preferivo parlare con Taemin. Persino con Minho facevo fatica a parlarne!
Potemmo finalmente uscire da quel teatro dopo due ore e mezza durante le quali ci ritrovammo davanti sì ragazzi molto talentuosi, ma anche ochette starnazzanti che non capivo davvero dove trovassero la faccia tosta di presentarsi davanti a noi tre.
A nessuno di noi andava particolarmente di tornare a casa, così decidemmo di fermarci ad un bar non molto lontano dall'edificio e chiacchierammo di tutto e di più, sperando che piano piano il mal di testa causato dalle troppe canzoni sparisse.
-Kibum-ah ovviamente non sei obbligato a dire tutto al tuo hyung ma.. perché non me lo hai detto?-
-Ahhh Jin per l'ultima volta: lascia perdere!-
-Ma io voglio saperlooooo!-
-E poi tu saresti il mio hyung? Sei peggio di Taemin quando non gli compriamo i dolcetti al cioccolato!-
-Ehi, stai dicendo che mi comporto da moccioso?-
-Esattamente.-
-Momento, state dicendo che IO mi comporto da moccioso?-
-Esattamente.- testimonianza delle nostre accuse fu proprio il broncio che mise non appena rispondemmo all'unisono.
Se c'era una cosa che avevo imparato in tutti quegli anni di amicizia con Shin Jinyoung era che quando faceva i capricci (cosa che accadeva davvero molto, molto spesso) bisognava ignorarlo, così io e Taemin cominciammo a chiacchierare per i fatti nostri.
Si arrese solo dopo una decina di minuti abbondante, così per farlo contento decisi di riprendere il discorso e gli raccontai tutto, a partire da come avevo conosciuto Jong fino ad arrivare all'incontro con Jinki, senza poi sorvolare il nostro primo bacio.
Quest'ultimo avvenimento però lo raccontai molto tra le righe, erano comunque affaracci miei!
Quando riaccompagnammo a casa Taemin erano le 20 passate e la madre mi aveva già mandato un paio di messaggi minatori, possibile che quella donna fosse così apprensiva? Infondo anche se ne aveva le sembianze non era un bambino!
Avevo cercato tante volte di convincerla ma ogni tentativo era stato vano, ma forse potevo pure capirla.. dopotutto Taemin era il suo unico figlio ed era la persona più importante della sua vita assieme al marito.
Io e Jinyoung restammo ancora un po' in giro a chiacchierare del più e del meno, mi raccontò che anche lui aveva conosciuto un ragazzo all'accademia dello zio ma non seppe dirmi il nome poiché non ci aveva mai parlato. Fui felice del fatto che forse anche lui aveva trovato qualcuno e la prima cosa a cui pensai fu il fatto che, se un giorno si fosse fidanzato, avremmo potuto uscire tutti e sei insieme e così finalmente Jong avrebbe conosciuto il mio terzo amico più importante.
Dovette poi tornarsene a casa pure lui ma a me proprio non andava di rinchiudermi tra quelle quattro mura silenziose, così feci quella che mi sembrò la cosa più ovvia: chiamai il mio ragazzo
(inutile dire quanto arrossii pensandolo) e gli proposi una serata a base di film e pizza.
Fu proprio così che passai quel lunedì sera, sdraiato sul divano bianco di casa mia con il ragazzo che amavo alla mia destra, pizza, coca cola e la maratona della terza stagione di Glee, poiché non avevamo trovato nessun film che ci appagasse.
-Jongie?-
-Mh?- non lo stavo guardando in quel momento ma lo sentii chiaramente sorridere.
-Passi la notte qui?-
-Ma certo, Bummie.-
-B-Bummie? E questo da dove esce?!-
-Non mi sembra giusto che io sia l'unico con un soprannome! E poi Bummie ti sta a pennello, è adorabile quasi quanto te-
-Io, adorabile? Lo sai vero che solo volessi potrei renderti la vita un inferno?-
-Mmmmm allora potrei seriamente prendere in considerazione l'idea di finirci!-
-Stupido scimmione..!-
***
Quel lunedì sera avevo deciso di mettermi a letto presto, ero stanco e il giorno dopo sarei dovuto stare al negozio l'intera giornata a fare l'inventario del magazzino perciò mi servivano energie.
Naturalmente la mia idea non andò a buon fine e mettermi a letto alle nove spaccate si era rivelato totalmente inutile, poiché troppo abituato ad addormentarmi alle due passate.
Stranamente però verso mezzanotte e mezza le palpebre cominciarono a farsi pesanti, peccato che non feci in tempo a realizzare ed apprezzare il mio sonno imminente che delle fastidiosissime botte al vetro della mia finestra mi fecero quasi cadere dal letto per lo spavento.
-Ma chi cazzo è?!- il mio fu un ringhio in tutto e per tutto ma non appena riconobbi il disturbatore del mio tanto ricercato riposo urlai un centinaio di scuse al secondo e sorridendo con un ebete.
-Piccolo, come sei arrivato qui?-
-A piedi Hyung, che domande!-
-A piedi a quest'ora?! Taemin!- mi faceva molto, molto piacere vederlo ma insomma, voi non vi sareste preoccupati all'idea del vostro ragazzo diciassettenne particolarmente stuprabile che cammina da solo per chilometri a mezzanotte e passa di notte?
-Volevo vederti...-
-Oh, Tae.- da quel momento le parole furono inutili.
Quello che inizialmente era un bacio dolce e pieno d'amore si trasformò, piano piano, in uno scontro appassionato tra le nostre lingue.
Non ci volle molto prima che ci ritrovassimo stesi sul mio letto abbracciati con le labbra ancora attaccate e le gambe intrecciate.
Io.. avrei voluto aspettare ma ehi, insomma, ero pur sempre un ragazzo e per di più Taemin era dannatamente invitante quella sera. Senza che me ne rendessi conto le mie mani cominciarono ad accarezzarlo un po' più del dovuto, alla fine del nostro lungo e appassionato bacio eravamo entrambi ansimanti e in particolare Taemin aveva le gote rossissime ed un rivolo di saliva che ricadeva all'angolo della bocca andando a bagnargli il collo.
Ero intento a baciargli ed accarezzargli il volto quando avvertii le sue sue mani farsi largo sul mio petto, andando poi a stringere con fare possessivo la mia malcapitata maglietta.
-Hyung io... ti voglio.- non riuscivo più a muovere un muscolo.
-Tae m-ma-
-Shhh. Io ti amo Choi Minho e a dire il vero mi sentivo pronto già da un po' solo che a-avevo paura di affrettare le cose ma.. ora sono sicuro. Fammi tuo, Hyung.-
-...Ti amo Lee Taemin.- avevo paura di sbagliare, di fargli male e sapevo che anche Tae aveva i miei stessi timori ma a contrario di quanto mi aspettassi fu tutto più che naturale.
Non provammo vergogna nel vederci per la prima volta senza vestiti indosso, come non la provammo nel corso di quell'atto così intimo.
Poter essere una cosa sola con il ragazzo del quale ero innamorato perso.. fu fantastico. Una sensazione unica che non solo mi fece godere (perché di piacere ne provai talmente tanto che temetti di impazzire) ma mi fece anche capire una cosa: io e Taemin non ci saremmo divisi mai, per nessun motivo al mondo.
Io ero suo, lui era mio e sarebbe stato così per tutto il resto delle nostre vite.
***
Era una giornata parecchio afosa di inizio agosto, avevamo deciso di passare del tempo tutti e quattro assieme dopo un po' che non lo facevamo, tutta colpa di Taemin e Minho che avevano deciso di andarsene via per oltre un mese!
Inizialmente avevamo pensato di fare un picnic in un immenso prato poco fuori città, proprio vicino al lago, peccato che Minho fosse costretto a lavorare fino alle 2 a quel dannatissimo negozio.
Così decidemmo comunque di recarci in quel luogo che tanto adoravo per stare assieme e chiacchierare!
..Oh ma chi prendo in giro, il vero motivo per cui ci siamo visti era ingozzarci di dolci. Era un lusso che mi permettevo solo in compagnia di Taemin (così da non risultare eccessivamente goloso) e essendo lui partito per così tanto tempo era da parecchio che non addentavo una bella fetta di torta alle fragole.
Mentre io e Taemin stavamo finendo il secondo vassoio di pasticcini i nostri rispettivi ragazzi si erano tuffati completamente vestiti nel lago, urlando e schizzandosi come due bambini.
-Razza di incoscienti, vi prenderà una bella congestione!- gli gridammo io e Taemin quasi in sincronia.
Non l'avessimo mai fatto.
Inutile dire che ci ritrovammo anche noi due a mollo nell'acqua. Si beccarono due belle legnate in testa da parte del sottoscritto, ma poi riuscii a fregarmene altamente dei miei jeans praticamente nuovi e la mia maglietta preferita che, con tutte le probabilità, avrei dovuto cestinare non appena rientrato a casa e cominciai a ridere e divertirmi come un matto.
Era il paradiso. Fosse stato per me avrei bloccato il tempo a quel giorno così allegro e spensierato, passato con tre delle persone più importanti della mia vita.
Ogni tanto il mio pensiero cadeva su quel bastardo di Jinyoung che ci aveva dato buca all'ultimo inventandosi una scusa ben poco credibile, se voleva passare la giornata a fare da lecchino al tipo a cui aveva una cotta stratosferica bastava dirlo!
Ma ci sarebbero state altro occasioni da passare, ne ero certo.
Per andarcene aspettammo il tramonto, Taemin amava il crepuscolo e la stessa cosa valeva per me poiché mi riportava alla mente il primo bacio tra me e Jonghyun.
Mentre osservavamo tutti e quattro in silenzio il calare del sole, io scoppiai in una fragorosa risata. Mi guardarono come si guarda un folle e quando Minho mi chiese “ma che hai da ridere?” io risposi prontamente
-Sono felice!- e dopo esserci scambiati tutti un sorriso la mia risata non fu più l'unica a riecheggiare per quell'immenso prato.


Allora zeh, bello fare una JongKey in cui l'unica scena un po' ahem è su Minho e Taemin, vero? :°
Questa è la prima fanfiction non os che concludo! Ommioddio *asciuga una lacrimuccia*
Grazie di cuore a tutti voi che avete seguito questa piiiccola e breve storia in cui il povero Dubu è un grandissimo stronzo~
Chuuuuu
(Chiedo scusa per eventuali errori di battitura in questo e nei precedenti capitoli)


  
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