Fumo e Cenere
“E' un lamento continuo di frasi
che ormai sono andate, sparite
Mai più sentirai ti aspettavi di udire "Sei il solo per me"
Metti l'anima in pace quei giorni son già
Fumo e cenere”
Finley
“Ehi ciao papà!”
“Ciao figliolo!”
“Amita dov’è?”
“La tua neo moglie intendi?”
“Sì! Papà lo so cosa pensi, ma in questi giorni al lavoro sono pieno … non è colpa mia!”
“No sai si stava incominciando a chiedere se ce lo ha un marito …”
“Papà dov’è?”
“E’ in giardino! Ti sembra che
deve venire qui per vederti e non a casa vostra?”
”Hai finito!”
“Sì sì … ora vai!”
Alana si rimise a lavare i piatti
alzando gli occhi al cielo mentre il figlio si diresse velocemente verso il giardino.
Fermo sulla soglia della porta la
guardò. Era bellissima. Sotto la luce del sole stava lavorando a dei calcoli e appena si accorse di qualcuno che la stava
osservando alzò il suo sguardo incrociato come quello di una bambina arrabbiata.
Amita e suo fratello erano sposati ormai da 3 mesi ma il dolore che sentiva dentro continuava a bruciargli come la prima
volta che si erano parlati …
“Allora?”
Amita era in lacrime ma doveva dirglielo non poteva mentirgli …
Gli si avvicinò e lo abbracciò aveva bisogno di sentirlo vicino.
“Ti devo dire una cosa …”
“Cosa c’è? Mi stai preoccupando sai?”
Lui le prese il viso tra le mani e la costrinse a guardarlo negli
occhi.
“Mi dispiace …”
Come un pugno allo stomaco l’uomo capì esattamente cosa poteva essere successo, non voleva crederci … non ci poteva
credere …
“Amita io ti amo ... ti rendi conto … io ti amo …”
“Ti amo anch’io … ma non basta”
Seduto solo nella stanza mentre note distorte di una canzone in lontananza giungevano a
lui. Aveva capito che l’aveva persa per sempre, che non sarebbe mai
tornata da lui.
“E’ un lamento continui di frasi che ormai sono andate sparite
…”
“Ma tu sei solo per me …”
Lei gli mise un dito sulla bocca.
“Non rendere tutto più difficile … e cerchiamo di mettere le nostre
anime in pace … questi giorni passati sono già fumo e cenere”
L’uomo si voltò verso quella parte di lei dopo tutte le mattine la trovava accanto a sé, quelle immagini ormai
cancellate … ma le emozioni quelle no, quelle rimangono.
Tutto quello che sperava … tutte i suoi sogni erano andati a puttane … poteva reagire, poteva impedirgli di andare via …
invece no … decise di mollare … di lasciarla andare via nel vento e lontana da lui per sempre …
L’uomo le si avvicinò e la baciò.
“Dai non farmi il broncio!”
“Cosa dovrei fare? Mi lasci sempre sola! Siamo sposati o sbaglio?”
”Scusami … per farmi perdonare,
mi prendo le ferie e andiamo via una settimana … dove vuoi tu!”
“Dici sul serio?”
Disse subito lei sorridendo.
Poi improvvisamente il suo sguardo
divenne scuro e voltandosi l’uomo vide il fratello camminare verso di loro.
“Ehi ciao ragazzi!”
“Ciao!”
Disse debolmente la ragazza.
“Gli amici di papà gli hanno dato
buca e mi ha chiesto se abbiamo voglia di andare a giocare con lui a golf …”
“Ottima idea! Vado a prendere le
mazze!”
Il ragazzo diede un bacio alla
moglie ed entrò in casa.
Amita si alzò e guardò negli occhi
l’uomo davanti a sé.
“E’ meglio che io non
venga …”
Fece per andarsene ma l’uomo
la fermò per un polso.
“No! Vieni!”
Lei lo guardò stupita ma lui
subito si sciolse in un sorriso.
“Sei mia cognata o sbaglio!”
Lei lo guardò e finalmente felice
lo abbracciò dandogli un bacio sulla guancia.
“Grazie …”
Gli disse lei debolmente.
“Amita … Don …”
Gli disse Charlie andandogli
incontro.
“Dai dobbiamo prepararci …”
“Andiamo!”
Disse lei prendendo per mano suo
marito.
“Allora facciamo la neo coppia contro me e papà?”
Chiese Don al fratello ed Amita.
I due sposi si guardarono negli
occhi e poi guardando Don all’unisono risposero:”Ci stiamo!”