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Autore: Zayns quiff    12/08/2012    5 recensioni
Neanche la morte poteva distruggere il nostro amore..
Our love is the most worthwhile thing I've ever done.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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«Zayn perché è come se ti conoscessi da tanto tempo?» gli chiedo mentre torniamo verso casa trascinando i cavalli con noi che camminano dolcemente scandendo il tempo del nostro percorso.
«Io.. non lo so» risponde vago accelerando il passo, rimette i cavalli nella loro stalla poi en­triamo in casa giusto in tempo per la cena che viene annunciata da Liam. Entriamo in cucina notando che però c'è solo Liam con Beth.
«Gli altri?»

«Louis ed Eleonor sono andati a mangiare fuori» risponde il ragazzo moro.
«Harry?» chiedo mordendomi il labbro.
«E' di sopra la febbre gli è scesa e sta meglio solo che non era il caso che venisse a mangiare giù» mi dice Beth guardandomi sempre con quell'aria stranamente distante e fredda. Sorrido per poi correre di sopra per cambiarmi visto che sono tutta sporca di terra dopo la caduta, mi faccio una doccia veloce per poi mettere un vestito verde fosforescente lego i ca­pelli in una treccia lasciandola morbida lungo la schiena.
Esco chiudendo la porta, ma sento una voce provenire dalla porta rosa di Styles mi appoggio cercando di sentire.. è una voce meravigliosa stroncata però ogni tanto da qualche colpo di tosse. Canta una canzone familiare ci penso su e mi ricordo che è la canzone che abbiamo sentito quella volta in macchina, sapevo che la conosceva!
«Allora la conosci questa canzone!» esclamo entrando e facendolo spaventare tanto che cade dal letto.
«Sei matta vuoi farmi prendere un infarto?» domanda portandosi la mano al cuore e respi­rando pesantemente, che esagerato!
«Non fare lo scemo e rispondi alla mia domanda» dico seria sedendomi sulla scrivania, c'è una chitarra nell'angolo prima non l'avevo notata oppure non c'era. Lui si passa una mano tra i capelli va all'armadio tirando fuori una camicia con un paio di pantaloni per poi spo­gliarsi e rimanere in mutande.
«HARRY!» urlo coprendomi gli occhi diventando improvvisamente rossa.
«Che c'è? Non siamo amici? Non ti dovrebbe dare fastidio...» lo sento provocarmi e vorrei tanto tirargli qualcosa, ma sono buona solo perché si sta riprendendo dalla febbre. Aspetto finché non lo sento avvicinarsi sussurrandomi all'orecchio facendomi rabbrividire apro gli occhi trovandomelo vicino, gli faccio la linguaccia e scendiamo insieme per la cena.
«Finalmente! Pensavo vi foste persi » urla Liam servendo in tavola, vedo con la coda del­l'occhio Zayn irrigidirci vedendoci entrare insieme ma mi volto sorridendogli lo deve capire che siamo solo amici.
Passiamo la sera raccontandoci alcuni eventi particolari, i ragazzi hanno vissuto così tante avventure insieme che mi chiedo com'è stare sempre insieme.. un conto se si è un gruppo, ma dei semplici amici vivere tutti i giorni a contatto mi sembra quasi impossibile.
Liam decide poi di vedere un film in salone così lavo velocemente i piatti insieme a Beth che non proferisce parola poi ci spalmiamo tutti sul divano, ma si rivela un film noioso e dopo un po' Harry si addormenta. Più tardi tocca agli altri mentre io e Zayn restiamo svegli ci guardiamo e scoppiamo a ridere sottovoce per non svegliare i nostri amici.
Mi fa segno di seguirlo, usciamo dalla porta secondaria quella che porta sul balcone da cui si vede il mare c'è un divanetto bianco dove Zayn si siede, ma io mi appoggio al muro di pietra guardando quella vasta distesa d'acqua difronte a me che brontola sotto il cielo stella­to.
«E' bellissimo qui fuori!» esclamo.
«Sai queste ragazze su Twitter dicono che oggi è una notte speciale.. una notte dove si vedo­no le stelle cadenti» dice Malik scorrendo il vetro del suo Iphone.
«Davvero?» chiedo entusiasta avvicinandomi per gettarmi anche io sul divano bianco, spo­sto lo sguardo verso il cielo allungando le gambe per stare più comoda: milioni di piccoli puntini luccicanti splendono in alto disegnando meravigliose figure.
«Hai twitter?» chiedo guardando lo schermo da sopra la sua spalla lui se ne accorge e spe­gne velocemente il telefono annuendo poi poso una braccio intorno alle mie spalle stringen­domi a sé.
Restiamo in silenzio per alcuni minuti entrambi immersi nei loro pensieri, che sento sono stranamente fastidiosi. Faccio per parlare, ma lui mi precede facendosi serio di colpo.
«Com'è stare con Harry?»
«Ancora..?» mi giro fulminandolo con lo sguardo... questa storia non vuole proprio passare! Mi volto dall'altra parte ignorandolo e allontanandomi un po', lui sbuffa e si avvicina per poi immergere il viso tra i miei capelli.. sento il suo respiro sul mio collo accompagnato poi da un dolce tocco delle sue labbra. Rabbrividisco.
«Mi dispiace..» sussurra, mi giro trovandomi il suo viso avanti a me sorrido per poi dargli un bacio sulle labbra lui però mi prende il volto guardandomi fissa negli occhi. Lo guardo confusa perdendomi nelle sue iridi marroni che mi sconvolgono del tutto, sento qualcosa muoversi nello stomaco e un vuoto investirlo di colpo come se tutto intorno a me fosse spa­rito di botto. Perché mi fa questo strano effetto?
Si avvicina fino a sfiorarmi le labbra, poso la mano destra sul suo petto spingendolo delica­tamente via lontano da me. Lui mi guarda vedo una strana luce illuminare i suoi occhi prima di vederlo alzare e girarsi con rabbia.
«Con Harry non ti sei fatta tanti problemi prima di baciarlo!» urla prima di andare via, vedo una striscia di fumo seguirlo deve essersi acceso una sigaretta. Bene ho fatto arrabbiare l'u­nica persona di cui mi sia mai innamorata!
Rimango qui sdraiandomi con le lacrime che iniziano a cadere.. vedo una stella che precipi­ta giù nel mare chiudo gli occhi ed esprimo un desiderio!

 

Vorrei potermi ricordare tutto!

 

 

 

 

«Cait.. Cait» sento urlare, chi è che disturba il mio dolce sonno? Non ho mai sopportato le persone che mi svegliano mentre sto dormendo figuriamoci di prima mattina.. sarà l'alba me lo immagino!
«Chi è..?» mugugno rigirandomi, mi fanno male tutte le ossa della schiena e non riesco a muovermi.
«Cait sono Niall ti sei addormentata di fuori, ma come diavolo hai fatto!» lo sento ridere, apro gli occhi vedendo una chioma bionda muoversi davanti a me. Il ragazzo sta mangiando un sacchetto pieno di biscotti mi sembrava strano che non stesse divorando qualcosa! Lenta­mente cerco di alzarmi, ci riesco ma ho i muscoli immobili che non riescono a muoversi del tutto e la cosa mi spaventa moltissimo, Niall lo capisce e mi prende il braccio posando il sacchetto sul divano.
«Non ti mancheranno i tuoi biscotti?» chiedo mettendo le mie braccia intorno al suo collo, mi guarda con i suoi occhi azzurri prima di scoppiare a ridere.
«Cait cos'è successo?» chiede spaventato Liam avvicinandosi, sento un rumore e qualcun al­tro si affaccia dal salone è Louis con una bella maglia con la bandiera americana mi sorride.
«Avete fatto festa voi due? Niall sei un terremoto l'hai distrutta così tanto?» urla Louis scop­piando a ridere lo guardo sbalordita, ma la sua risata mi contagia facendo ridere anche Niall.. non l'avevo mai sentito ridere e devo ammettere che ha un verso davvero buffo.
«Tommo non fare lo scemo!» lo rimprovera Liam. Il biondino mi deposita sul divano facen­domi allungare le gambe sopra un pouf arancione, va in cucina per tornare con un pacchetto di patatine le apre e me ne offre un po' sorridendo accetto.
«Cosa c'è in tv?» chiedo sgranocchiando.
«C'è la finale di beach volley!» urla Lousi sedendosi accanto a noi prendendo un po' di pata­tine.
«Finale?» domando confusa.
«Si ci sono le olimpiadi.. finiscono domani» uao! E' già agosto? Come vola il tempo, non ci voleva proprio l'incidente che ho avuto mi sono persa moltissimi mesi il moro accende la tv proprio mentre inizia lo speaker a parlare . Deve aver iniziato adesso perché le squadre stan­no entrando in campo: Gran Bretagna contro Canada!
«AVANTI !!» urla Louis eccitandosi, lo guardo ridendo non sapevo gli piacesse così tanto lo sport.
Passiamo la mattinata ad esultare davanti il televisore ogni volta che la nostra squadra face­va punto, ad insultare l'albatro per le scorrettezze o almeno per quelle che noi credevamo scorrettezze fino all'ora di pranzo dove Liam mi porta un bel vassoio perché non riesco ad alzarmi.
«Dovrei chiamare un medico?» chiedo preoccupata.
«Vediamo, se sta sera sei ancora così lo chiamiamo» mi risponde sorridendomi, è bellissimo quando lo fa come se tutta la stanza si riempisse di luce.
«Oggi non sono io quello malato» sento sussurrare dietro di me, mi volto trovandomi un paio di occhi verdi che mi fissano e un sorriso scemo sotto di essi. Gli faccio la linguaccia fingendomi offesa, ma in quel momento alla tv passa la canzone che avevo sentito in radio così cerco il telecomando alzando il volume.
«Vi ricordo che per la chiusura delle Olimpiadi domani sul palco si esibiranno i One Direc­tio, la nuova band che sta diventando fenomeno mondiale! Perciò restate incollati al televi­sore perché oltre a loro avremmo tantissimi altri cantanti» urla il telecronista.
«Nuova band ma se è passato un anno da quando.. » inizia a scaldarsi Harry correndo contro la televisione cercando di prendersela con il tizio alla televisione Liam lo blocca impedendogli di rompere lo schermo, scoppio a ridere.
«Styles ma cosa fai!» rido «Li conosci?» gli chiedo con le lacrime agli occhi.
Mi guarda disorientato, ma il telefono lo salva squillandogli improvvisamente.
«Paul! Si certo» esclama allontanandosi, è lo stesso Paul di cui avevo letto nei messaggio, prendo Liam per un braccio costringendolo a sedersi accanto a me poi aspetto che Harry si si allontanano prima di parlare.
«Chi è questo Paul?»
«Lui è.. ehm.. ehm..» fa il vago guardandomi confuso.
«Cait scusa mi chiama Beth» scappa via.
«Ma non è vero!» gli urlo da dietro.
Rimango a guardare la televisione imbronciata, pian piano tutti i ragazzi scendono uno dopo l'altro dirigendosi in cucina l'ultimo è Niall che mi fa l'occhiolino prima di chiudere la porta dietro di se. Basta con tutto questo mistero!
Cerco di alzarmi e lentamente mi dirigo verso la porta bianca appoggiando l'orecchio per cercare di sentire cosa dicono, si sentono voce confuse forse stanno parlando tutti insieme ma poi eccola la chiara voce di Liam sovrastare le altre.
«Basta ragazzi domani dobbiamo esibirci dobbiamo dirle la verità! Anche perché e la viene a sapere da noi o da internet o la vede domani alla chiusura delle olimpiadi»
«Ma Liam e se avesse uno shock?» domanda Louis con la voce che gli trema per l'agitazio­ne.
Ingoio sentendo la gola improvvisamente secca. Cosa vuol dire che si dovranno esibire? Cosa mi stanno tenendo nascosto? Levo l'orecchio dalla porta decisa a dare un'occhiata su internet, ma sento la sua voce più bassa del solito con un tono triste e distante.
«Non voglio che le succeda un'altra disgrazia.. però non voglio neanche privarla dei suoi ri­cordi e del suo passato» è Zayn.
«Cosa vuoi fare amico? La decisione spetta a te visto che sei coinvolto maggiormente» dice Harry che fino adesso non aveva parlato.
«Dobbiamo parlare» torno in salone gettandomi sul divano confusa e meravigliata. La porta della cucina si apre mentre i ragazzi escono a turno raggiungendomi, mi sforzo e sorride ve­dendoli sedersi accanto a me mentre Zayn rimane in piedi insieme a Liam.
«Che succede ragazzi?» domando innocentemente.
«Ti abbiamo omesso una cosa.. forse la più importante» risponde calmo Payne guardandomi negli occhi, mi faccio seria.. sto per scoprire la verità.
«Bhé noi.. noi siamo.. vedi devi sapere» cerca di iniziare.
«Noi siamo gli One Direction» sbotta Niall un po' più in là seduto sul divano a testa in giù guardandomi con un sorriso enorme, è questo il modo di dire una cosa così importante? Di colpo comincio a ricordare: la mia camera piena di poster, le giornate passate con le cuffie nelle orecchie ad ascoltarli, le sere cercando di farmi seguire da loro su Twitter, le lettere di­sperate e piene d'amore mandate a Zayn. Alzo lo sguardo guardandolo, ma lui non riesce a sostenerlo infatti lo abbassa vergognandosi di aver omesso una cosa così importante.
Poi un flash il giorno dell'incidente: il viaggio in autobus per raggiungere il loro studio, la notte passata davanti i cancelli, poi il loro incontro abbracciarli parlargli dei miei problemi e dare le lettere a Niall raccomandandomi di consegnarle a Zayn che quel giorno non c'era.
Mi metto le mani nei capelli stringendoli forti e scoppiando improvvisamente a piangere sempre più forte con singhiozzi a ritmo con il mio cuore.
Qualcuno si avvicina stringendomi a sé, dischiudo gli occhi vedendo Harry anche lui mi ha mentito quando mi aveva promesso che non lo avrebbe mai fatto, che mi avrebbe sempre detto la verità
Mi scosto correndo in camera mia sbattendo la porta.
«Niall cosa nella parola “delicatezza” non capisci?» sento esclamare Liam al piano di sotto.



  
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