C'è una linea sottile che divide lo sbagliato dal
visionario.
Sfortunatamente,
devi essere un visionario per poterla vedere.
(Sheldon Cooper)
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Dormitori Torre Nord – Holy Grail School
Amy
gli riservò l’ennesimo sguardo incuriosito e al contempo preoccupato,
stranamente avrebbe preferito scoprire da lui ciò che aveva combinato durante la
serata anziché origliare qualche frecciatina per i
corridoi.
Ryan
sospirò annoiato.
-
E va bene. Cercherò di essere sintetico… Dopo il sesto giro al bar hai iniziato
ad accusare i primi sintomi di una sbronza pazzesca. Ti basti sapere che ti sei
dilettata in uno striptease “osé” ma il tuo amico biondo, Williams credo, ti ha
fermato… Non appena i tuoi amici sono scomparsi, probabilmente attratti dai
“nordici” presenti, un biondino ti ha portato in un privè. Il tizio sopracitato
ha allungato troppo le mani ed è stato schiantato da un buttafuori. – il biondo
fece una pausa per vedere la reazione della rossa, la vide per la prima volta
con gli occhi sgranati e la bocca semiaperta, in un certo senso la trovò carina
ma cancellò in fretta quel pensiero dalla sua mente e riprese il discorso - Ti
ho recuperato verso le quattro, in mezzo a tutto quel casino era difficile
seguirti, quindi ti ho riportato a scuola. Una volta arrivati qui mi hai
vomitato addosso l’anima e sappi che ti manderò il conto della lavanderia. Ti ho
ripulito e messa a letto. –
-
Fantastico… Davvero fantastico. – sbuffando, raccattò alcuni vestiti puliti e si
chiuse in bagno. Si spogliò velocemente, concedendosi un lungo bagno rilassante,
con gli occhi chiusi, un broncio appena accennato sulle labbra e mille pensieri
per la testa…
Uscì
quando l’acqua era ormai fredda, si vestì in fretta, per non concedere a Ryan
altro tempo per frugare tra le sue cose.
Rientrò
nella camera da letto e si accorse che non c’era più traccia del ragazzo…
Probabilmente se n’era andato per la noia. Scrollò le spalle e si avvicinò allo
specchio per gli ultimi ritocchi: notò che il suo volto aveva ormai perso
l’abbronzatura ottenuta durante l’estate e che stava finalmente riottenendo la
sua naturale tinta.
Le
labbra erano scure, come potevano esserlo solo dopo una nottata passata a
rincorrersi tra le strade di Helsinki
con addosso soltanto gli abiti da discoteca.
I capelli, stranamente ordinati, ricadevano in esili boccoli sulle sue spalle.
La
vera sorpresa fu notare il suo sguardo: i suoi occhi nascondevano una sfumatura
di gioia mescolata ad altre emozioni confuse, alcune erano positive e altre
negative ma c’erano altre cose che proprio non riusciva ad identificare. Era una sensazione strana… che non provava
da un tempo.
-
Perché voi donne avete questa fissa per gli specchi? – Ryan la riprese
bonariamente divertito, Amy notò che era ricomparso accanto all’ingresso,
appoggiato allo stipite della porta, con le braccia conserte e il capo inclinato
per poterla guardare meglio.
Amy
si legò i capelli in una coda alta e gli mostrò, tramite il riflesso nello
specchio, una linguaccia mentre tentava di sistemare i ciuffi più
corti.
-
Io non sono fissata… Più che altro spero di non romperlo! Di sfiga ne ho già in
abbondanza, altri sette anni così non potrei proprio sopportarli! - esclamò
sarcastica, con un sorriso appena accennato sulle labbra, rivolgendo uno sguardo
ricco di sottintesi al ragazzo accanto a lei… A Ryan sfuggì uno sbuffo che,
tuttavia, sembrò avere il sapore di una risata.
s-s-s-s-s-s-s-s-s-s-s-s
CENS - Russia
Damastair
si ritrovò circondato dai ragazzi Sigma, era più che evidente quanto fossero
sconvolti all’idea del blocco apposto alla mente della loro amica ma si premurò
affinché nessuno di loro fraintendessero le sue intenzioni: - So che è difficile
da comprendere ma è stato necessario. –
-
Perché farla soffrire ulteriormente? – domandò istantaneamente Liam, il più
vicino all’elfo, sul suo volto una maschera di preoccupazione e delusione che
non si curò di nascondere davanti ai propri compagni – Si sta sacrificando anche
troppo… E per cosa? Mancano sei mesi al rito e ancora non abbiamo niente da
usare contro gli Shadow! –
-
Su questo ti sbagli. – lo interruppe preventivamente Duncan ricordando le ultime
conversazioni avute con la rossa, se c’era una cosa di cui non aveva mai smesso
di parlare con l’amica erano proprio le armi – Dovreste fare un giro
nell’appartamento di Amy, c’è roba che farebbe impallidire un Terminator, ve lo
posso assicurare. –
-
Vi dispiace tornare al problema principale? – Daniel si frappose tra i suoi
compagni, si erano lasciati distrarre ancora una volta dalla consapevolezza che
Amy non li avesse informati ma in quel momento erano lì per affrontare un
discorso ben più importante - Ancora non ci è stato spiegato il motivo del
blocco. -
Damastair
abbandonò la sua poltrona, si avvicinò alla bottiglia di vino elfico posta con
cura sopra una delle mensole alle sue spalle sospirando, ripensò a tutte le
volte in cui aveva pregato Amy di informare i suoi compagni di ciò che faceva ma
mai aveva ottenuto una riposta: - Non vi annoierò ulteriormente con inutili giri
di parole, cercherò di essere diretto… Amy ha già visto come si concluderà lo
scontro. -
David
scoppiò a ridere, attirò gli sguardi confusi dei presenti e si premurò di
spiegare la sua reazione, non poteva essere il solo ad aver notato
quell’incongruenza palese: - Ma dai… Come fate a credergli? Amy non è affatto
una veggente! -
-
Credo di essermi spiegato male. – sul volto dell’elfo si materializzò un
espressione vagamente divertita, seppur inconsapevolmente il giovane Sherazad
aveva centrato il punto, chiunque sentendo le sue parole avrebbe pensato ad una
soluzione simile eppure… c’era un “ma” che era intenzionato a puntualizzare –
Amy era presente allo scontro, non ha semplicemente “visto” la battaglia nella
maniera più tradizionale, vi ha partecipato. –
-
Ha viaggiato nel tempo…? – sul volto di David si materializzò la sorpresa, fu
costretto ad ammettere con se stesso di non aveva affatto preso in
considerazione quella, seppur assurda, eventualità – Credevo fosse illegale
aprire un portale. –
-
Una giovane strega che scopre il mondo della magia non è limitata dalle leggi
della società… - fu la risposta che l’elfo diede ai Sigma, prima di ritornare
alla scrivania dove prese a sfogliare un enorme manuale sulla cura delle
chimere.
Damastair
fu costretto ad ammettere con se stesso quanto, nonostante la gravità della
situazione, fosse estremamente divertito all’idea di rivelare cosa avesse
portato Amy tra le file dei Sigma.
-
Allora, una volta per tutte, perché usare un blocco? – domandò per l’ennesima
volta Daniel, stanco degli infiniti giri di parole dell’elfo che sembrarono
affascinare totalmente i suoi compagni.
-
Ricordate i primi giorni di Amy alla confraternita? – domandò Damastair puntando
lo sguardo negli occhi del giovane Shuster che sembrò capire immediatamente di
cosa stesse parlando – Era distaccata, scontrosa e aggiungerei fastidiosamente
altezzosa… Vi siete mai chiesti il perché? –
Daniel
si passò stancamente una mano sul volto, capì fin troppo in fretta cosa l’elfo
stesse cercando di dirgli e si premurò di informare il resto dei compagni:
- Pochi giri
di parole… Qui siamo tutti democraticamente nella merda! –
s-s-s-s-s-s-s-s-s-s-s-s
Holy Grail School - Terzo Piano
-
Dove mi stai trascinando Halliwell? – borbottò annoiato il moro, incrociando le
mani dietro la testa, erano già passati dieci minuti da quando lui e la rossa
avevano abbandonato la sala comune eppure Amy non gli aveva ancora rivelato
quale fosse la sua meta.
-
Nessuno ti ha chiesto di seguirmi. – sbottò la rossa riservandogli un’occhiata
altrettanto annoiata, sicuramente la compagnia del biondo era l’ultima di cui
avrebbe voluto approfittare, soprattutto dopo le scottanti rivelazioni che Ryan
le aveva gentilmente riferito - Devo vedere qualche insegnante per capire come
rimettermi in pari con il programma… Piket mi ucciderà se non mi presento da lui
entro stasera! –
-
Sanno tutti che il “grande pozionista” ti ha fissato una verifica su teoria e
pratica per mercoledì. – sbuffò spazientito Ryan, meritandosi uno sguardo
incuriosito dalla rossa che non aveva capito come mai “tutti” fossero a
conoscenza dei fatti suoi – Devi sapere che a nessuno era mai stata data la
possibilità di recuperare un test con lui… La notizia ha fatto il giro della
scuola in meno di dieci minuti. Hai un nuovo soprannome, adesso ti conoscono
tutti come la “Master Cocca”. –
- Chi ha due pollici e se ne frega? – rispose lei sarcastica, sorridendo al moro che restò immobile, sorpreso e confuso dall’affermazione della rossa.
Quando Amy bussò alla porta dell’aula di Storia della Magia, udì chiaramente il moro scoppiare a ridere, la sua risata riecheggiò nel corridoio ma quando si voltò per incrociare lo sguardo con Ryan, non lo trovò...