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Autore: Fra_Jones    12/08/2012    0 recensioni
“Sono stata innamorata prima. Ma quello che mi fa guardare il suo viso corrucciato, i suoi occhi azzurri.. è qualcosa di inspiegabile. Mi sento persa in un mondo differente. Se te avessi presente il colore dei suoi occhi..” disse, passando la mano sulla guancia per asciugare le lacrime che continuavano a cadere. “Comunque.. passerà. Tornerò a ‘vivere’ come facevo prima. Ma per il momento.. mi sento morta dentro. Non avevo mai sperimentato l’amore impossibile, ecco come c si sente.” Sorrise.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!! Allora, questa è una storia che ho iniziato a scrivere un po' di tempo fa e che ancora non ho concluso.  Ho deciso di intitolarla Breathe Me perchè.. beh, ero molto depressa e mi stavo ascoltando Breathe Me di Sia.

Così, ecco spiegato il titolo. Per quanto riguarda la storia. E' una storia romantica. Io adoro le storie romantiche con una punta di drammaticità. 
Il personaggio di James.. non so perchè. Ma quando scrivo di lui, delle sue reazione.. ci vedo un po' James McAvoy, che.. amo. Ditemi, voi ce lo vedete?Se no, come ve lo immaginate? (Con l'andare dei capitoli lo scoprirete un po' di più.)
Spero vi piaccia. Un bacioooooo. 

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Breathe Me.



“Mi sono innamorata.”
“Bene, e allora qual è il problema? È una bella cosa essere innamorati.”
“Non doveva succedere.”
L’amica la guardò perplessa.
“è un uomo sposato. ” Alzò lo sguardo e fece molta attenzione al cambiamento sul viso dell’amica.
“Ecco ora anche te fai quella faccia.”
“Quale..quale faccia?”
“Sei una stupida, Emma. È sposato, lo sapevi, non avresti mai dovuto innamorarti. “ disse.
L’amica cercò di dire la sua , ma fu impossibile.
“Lo so che è sbagliato; ha una moglie, una bellissima moglie per altro.. adorabile. Ma io.. è più forte di me. Io mi ci perdo dentro i suoi occhi.” Disse tutta rannicchiata sul divano blu, mentre una lacrima le rigò il viso.
L’amica la guardava; avrebbe voluto consolarla, dirle che sarebbe andato tutto bene, ma era giusto ascoltare.. solo ascoltare.
“Sono stata innamorata prima. Ma quello che mi fa guardare il suo viso corrucciato, i suoi occhi azzurri.. è qualcosa di inspiegabile. Mi sento persa in un mondo differente. Se te avessi presente il colore dei suoi occhi..” disse, passando la mano sulla guancia per asciugare le lacrime che continuavano a cadere. “Comunque.. passerà. Tornerò a ‘vivere’ come facevo prima. Ma per il momento.. mi sento morta dentro. Non avevo mai sperimentato l’amore impossibile, ecco come c si sente.” Sorrise.
 
 
Si sentì bussare alla porta.
“Chi è?”
“Sono io!”
“Io chi?”
“James.” Disse sorridendo dietro la porta.
La ragazza aprì, lo guardò, guardò il sorriso stampato sul suo bellissimo volto. “Cosa ci fai qui?” disse voltandosi e andando verso il divano.
“Cosa?” disse sorridendo “ora non posso passare a trovarti?”
“È quasi ora di cena direi. Quindi no. Magari tua moglie ti sta aspettando, non credi?”
James guardò Emma. “Sono uscito prima da lavoro e son venuto qua.”
La ragazza stava per mettersi seduta, ma rimase in piedi, guardò James e disse “Torna a casa James.”
Poi si avvicinò a lui, che era vicino all’uscio, gli mise a posto il colletto della camicia e poggiò le sue mani sulle spalle dell’uomo.
“Saluta Mel da parte mia.” Disse. Si scostò, leggermente, riaprì la porta e aspettò.
James era rimasto immobile. I suoi occhi erano chiusi. Un pugno stretto. Non riusciva a capire quella situazione. Riaprì gli occhi e si voltò verso la porta a cui dava le spalle. Guardò un secondo Emma, abbassò lo sguardo e andò via.
Chiuse delicatamente la porta. Con le sue mani ancora sulla maniglia, poggiò la testa sulla porta e strinse forte gli occhi. Le lacrime caddero a terra. Lo stomaco era sottosopra. Aveva appena cacciato James da casa e lo aveva mandato dalla moglie. Faceva male, ma era la cosa ‘giusta’ da fare pensò. Il mondo ruota intorno al giusto e allo sbagliato? Amore e odio?
Decise di dover affogare il dolore nel gelato. Lo faceva sempre quando era adolescente. Si ricordò la volta che si lasciò con il suo primo fidanzatino. Era rinchiusa in camera da ore, la mamma bussò alla porta e le portò una vaschetta di gelato dicendole che le avrebbe fatto bene. Chissà se questa volta avrebbe funzionato. Il dolore che provava era 4 volte maggiore.

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“Ehi” disse sorridendo andando verso di lui. Lo baciò.
“Tutto a posto?” chiese.
“Si,te?” rispose sorridendo. Non era tutto a posto, era ancora un attimo scombussolato per la reazione di Emma. Forse doveva dirglielo.
“Mel..” sibilò.
La donna si voltò verso di lui, si avvicinò e disse “si?”
“Non va tutto bene.” Disse lui.
“Lo avevo intuito.” Rispose.
“Come hai fatto?” affermò spostando lo sguardo sulla moglie.
“Ti conosco James. Sei mio marito.”
James accennò un sorriso; la donna pose la mano sul volto del marito e con il dito accarezzò leggermente quelle rosse labbra. Lui chiuse gli occhi e si lasciò coccolare, poi affermò : “Non è per me. Sono uscito prima da lavoro oggi. Sono passato a casa di Emma. Non si faceva sentire da qualche giorno così, ne ho approfittato. Era strana.” Disse, poi scosse la testa come per far si che il ricordo del momento si cancellasse. Sorrise e disse “Ah, forse sono io. Sono sicuro sia tutto a posto, giusto? Ti saluta comunque!”
La moglie lo guardò negli occhi. Amava l’altruismo del marito. Fu una delle prime cose che la colpirono quando incontrò James al college. Si ricordava perfettamente il giorno in cui lo incontrò. Era quasi calato il sole, ed era vicino al campo da football. Non era certo un fusto, pensò, ma nonostante ciò difese un ragazzo da quei classici figli di papà prepotenti che lo avevano preso di mira. Si prese un bel gancio destro, trovò un amico e.. una moglie.
“Dai, su. Ceniamo.” Disse lei.
“Si” rispose sorridendo lui e alzandosi di scatto dalla sedia.
La cena fu silenziosa, ascoltarono solamente il telegiornale. Alla fine del TG James disse: “Ti ricordi le pazzie che facevamo quando eravamo al college? Quante risate” disse ridendo.
“Si” affermò lei sorridendo.
James prese la mano della moglie che era sul tavolo e la strinse, poi disse: “che ne dici di farlo di nuovo?”
Mel scostò la mano, prese il tovagliolo e si pulì la bocca. Poi prese il bicchiere e sorseggiò un po’ d’acqua.
“Io.. che cosa intendi fare?” disse.
“Non lo so. Prendiamo la macchina e vediamo.. andiamo da qualche parte.” Disse sorridendo.
“Io, non lo so amore. Sono stanca, insomma domani mi sveglio presto.. vediamo.” Disse alzandosi e prendendo i piatti.
“ok scusa.” Disse ad alta voce James in modo che la moglie, che era in cucina, potesse sentire.
“Scusa di cosa?” affermò lei.
“Beh, evidentemente non.. non so, forse non vuoi più fare cose del genere con me. Oramai siamo sposati, adulti.. per modo di dire.”
“Ma cosa dici James? Che ti prende?” disse guardandolo. Poi prese la libertà di sedersi sulle gambe dell’uomo, gli mise le braccia intorno al collo e lo guardò negli occhi. James voltò il viso verso la tavola.
“Non lo so.. “ disse “Di solito le facevamo queste cose, era bello.. ora è come se, se il matrimonio abbia messo fine a tutto. Dobbiamo essere maturi e adulti giorno dopo giorno. Mel non ci concediamo più niente.”
“Non è vero, facciamo sempre le stesse cose. L’altra sera siamo usciti, non ti ricordi?”
“Si certo, a cena, con Haley e John. Alle dieci eravamo a casa.” Disse lui, facendo alzare la moglie dalla sue gambe. Si alzò ed andò verso il centro della stanza e guardò Mel che si era seduta sul divano color panna.
“Non riesco a capire il senso di questo discorso James. Le cose cambiano.”
“Siii, si lo so!” disse lui con un sorriso ‘ironico’ in faccia, passando una mano tra i capelli. “Mi rendo conto che le cose cambiano. Siamo sposati.. non facciamo più pazzie come al college, lì era tutto differente, i problemi erano quasi del tutto inesistenti. Ma qualche volta sarebbe bello fare qualcosa che ci faccia sentire più vivi.. ho detto solo questo Mel; non ho detto che dobbiamo farlo tutte le sere.”
“Smettila di alzare la voce.”
“Scusa.. senti, io esco. Andrò a fare una passeggiata e forse .. non so. Ti chiamo tra un po’.  Scusami.” Disse baciando la moglie sulla fronte. 
  
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