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Autore: Fra_Jones    18/08/2012    0 recensioni
“Sono stata innamorata prima. Ma quello che mi fa guardare il suo viso corrucciato, i suoi occhi azzurri.. è qualcosa di inspiegabile. Mi sento persa in un mondo differente. Se te avessi presente il colore dei suoi occhi..” disse, passando la mano sulla guancia per asciugare le lacrime che continuavano a cadere. “Comunque.. passerà. Tornerò a ‘vivere’ come facevo prima. Ma per il momento.. mi sento morta dentro. Non avevo mai sperimentato l’amore impossibile, ecco come c si sente.” Sorrise.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il nuovo capitolo. Non so se vi piace, non ho ricevuto nessuna recensione. Ma non fa niente :) Magari più in là...
Buona lettura.

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“Ehi bello.” Disse parlando al telefono.
“Ti va di andare da qualche parte? Si, sono solo!” affermò “Si, ti aspetto al solito posto .. ci vediamo tra dieci minuti!”
 
 
 
“Ehi” disse andando verso l’amico. Si strinsero la mano poi si diedero a vicenda una pacca sulla spalla.
“Come mai da solo amico? Dove l’hai lasciata tua moglie.”
“A casa. Ne parliamo davanti ad un bicchiere di whisky, ti va?” affermò James.
L’amico annuì.
“Andiamo al The Blythe?”
“Certo amico!” affermò sorridendo.
Arrivarono al pub, si misero al bancone e ordinarono due whisky lisci.
“Allora amico.. che è successo?”
“Non è successo niente, Erik”
“Bello, ti conosco. Qualcosa c’è sotto. “ disse.
“Io.. ma che ne so. Oggi è una giornata strana.” Affermò lui, mandando giù un po’ di whisky.
“raccontami la tua giornata strana allora.”
“Io, sono uscito un po’ prima da lavoro.. sono andato a casa di Emma. Non la sentivo da qualche giorno così ne ho approfittato. Sono arrivato da lei e.. cacchio amico, era strana. Mi ha chiesto che cosa ci facevo là, mi ha detto che era sicura che Mel mi stesse aspettando a casa con la cena pronta e.. mi ha praticamente cacciato da casa sua. Mi son sentito strano, non lo so perché. Torno a casa e racconto tutto a Mel, poi a cena le dico se le andava di fare una pazzia come quelle che facevamo al college. Si trattava di prendere la macchina ed andare da qualche parte, non di andare a rubare cazzo. Lei mi ha detto che era stanca, che le cose cambiano e io ho detto … che lo so.. so che le cose cambiano. Ma non facciamo più niente che ci faccia sentire vivi sul serio, lei mi ha detto che non era vero, che eravamo uscito giusto 2 giorni prima.. amico, lo sai che cosa abbiamo fatto?”
“No.” Disse lui attento.
“Siamo andati a cena con Josh e Haley!” disse sorridendo.
“Ooh! Cacchio bello.. mi dispiace dirtelo , ma sono la coppia più noiosa che io abbia mai incontrato. Non hanno interessi!”
“Lo so!” disse ridendo. “Alle dieci eravamo a casa. Così, le ho detto che uscivo e che l’avrei chiamata più tardi per farle sapere che cosa avrei fatto. Tutto qua amico.”
“Le hai risentite?”
“Le..?”
“Si, Emma e tua moglie.”
“No. Se usciamo a farci una sigaretta chiamo Mel. Emma.. non so che fare.. che le prende secondo te?” disse, bevendo l’ultimo goccio di whisky. Si alzarono e andarono fuori, si accesero una sigaretta e Erik cercò di rispondere alla domanda dell’amico.
“Io.. non lo so cosa le prende. Ma forse so cosa prende a te.. amico, ti rendi conto di preoccuparti parecchio per lei?”
“Si certo, è mia amica. Lo faccio per gli amici.. e poi, non lo so, a parte te, lei è la persona più cara che ho..”
“Non tua moglie?”
“Cosa?” disse sorridendo. “Che intendi dire?!”
“Hai detto che io ed Emma siamo le persone più care che hai. Tua moglie dove la metti?”
“Io.. ovvio che.. era sottointeso!” disse facendo un tiro.
“No amico. Ti conosco come le mie tasche, anzi forse anche di più..” disse accennando un sorriso “non dai mai niente per sottointeso! Io non dico niente di … cioè non lo so.. mi sembra che vi leghi qualcosa di straordinario.. non solo amicizia.”
“L’amicizia E’ straordinaria Erik. Darei la mia vita per i miei amici!”
“Lo so! Ma.. niente! Io la trovo molto bella comunque.. forse più bella di Mel. Cioè sai che voglio bene a Mel, sarà che è tua moglie e non posso fantasticare su di lei.” disse ridendo.
“bastardo!” disse sorridendo James e dandogli un pugno sulla spalla.
“Sul serio. Ha qualcosa di speciale quella ragazza.. è spontanea, ha un sorriso che.. non lo so. Ho sempre pensato di chiederti di aiutarmi ad invitarla ad uscire.”
“Si hai ragione, mi ci potrei perdere nei suoi occhi quando sorride. È molto bella. “ disse guardando avanti a sé. Poi si rese conto di essersi fissato, sibilò qualche “ehm” e disse “Vuoi, vuoi che le dica qualcosa di positivo su di te? Magari organizzo una cena a casa e vi invito a tutti e due. Io.. dovrei chiamare Mel. Ti dispiace se dormo da te stasera?”
Erik guardò il suo amico sorridendo e guardando bene la sua faccia ‘imbarazzata’.
“No certo, fai pure!” disse schiarendosi la voce e ridendo.
“Perché ridi?” disse aprendo le braccia in senso di incomprensione.
“No niente.. è che, i tuoi occhi mi fanno questo effetto!” disse meritandosi un altro pugno. “Ouch.” Affermò.
 
James si allontanò leggermente , prese il cellulare e andò sulla rubrica. Digitò la lettera E .. poi cancellò e fece il numero di Mel.
“Ehi.” Disse a voce bassa.
“Dove sei?” disse la moglie.
“Io, sono con Erik. Non penso di tornare a casa stasera.”
“Cosa? James, stai scherzando spero.. perché?”
“Mel.. solo.. non penso di tornare a casa stasera. Stai tranquilla.”
“Si certo.” Affermò un po’ scocciata lei.
“Per favore.. non fare quel tono Mel.. Ci vediamo domani mattina. Buonanotte am..” disse fermandosi “sogni d’oro.” Concluse.
Arrivò dall’amico, decisero di rientrare e prendersi un altro whisky.
Chiacchierarono un po’.. Erik cercò di dire la sua sulla situazione. James era innamorato di Emma, o se non lo era, di sicuro ne era attratto.. e da molto tempo. Guardò verso la porta d’ingresso e disse “Oh, non ci credo! C’è Michael!”
James si voltò verso la porta. Guardò poi l’amico e sorrisero. Michael era un amico di vecchia data dei due. Furono compagni di college per quasi tre anni, poi Mike si trasferì.
Si alzarono e Erik urlò “Ehi Gunner!!”
L’uomo, che era con altre persone si guardò intorno quando sentì quel nome. Gunner era il soprannome che James ed Erik gli avevano affibbiato data la sua incommensurabile passione per l’Arsenal.
Quando vide i due affermò “NON CI POSSO CREDERE!”
Si fece strada fra la gente e andò dai due. Li abbracciò forte.
“Come state?”
“bene direi! “ disse Erik guardando James in senso di approvazione. “Tu amico?”
“Io, tutto bene!”
“Dove sei stato?” disse Erik.
“In America. “
“Oooh, e come hai fatto senza le tue adorate partite dell’Arsenal!?” disse Erik.
“Non lo so amico!” disse ridendo Michael.
Andarono al bancone e chiacchierarono un po’ delle loro vite.
“allora, che ci sei andato a fare in America?”
“Ricerche.”
“Ricerche..” disse Erik cercando di dare un torno misterioso alla parola.
L’amico sorrise poi disse “si, una specie di dottorato in biologia. Niente di speciale.”
“oh no , nulla di speciale. Lui fa dottorati di ricerca in America, noi rimaniamo qua! Non che Londra non ci piaccia.. ma non dire che non è speciale amico!” disse James.
“Voi invece?”
“Io faccio.. il manager” disse Erik cercando di dare un tono interessante alla cosa.
“Io.. sono un giornalista.. più o meno!” disse sorridendo.
“Si, ho letto i tuoi articoli! Sei un grande! E .. sei sposato!” disse entusiasta Mike,guardando l’anello al dito dell’amico.
“Eh, si.. sono sposato!”
“Chi è la fortunata?”
“Eh, te la ricordi la crocerossina che curò il nostro James quando si prese il destro da Nathan il terribile, prima che tu ti trasferissi?”
Mike annuì e disse “si,vagamente.”
“Ecco, lei!” disse James.
“Tu amico, sei fidanzato?”
“Si” affermò “Si chiama Gwen. L’ho incontrata in America, ma è di qua! Il mondo è piccolo. Tu?” disse riferendosi ad Erik.
“Aaaaah. No.. tasto dolente!”
“Ma quale tasto dolente!” affermò James “hai avuto più donne te di.. Don Giovanni”
“Oh, il nostro imbranato Erik è diventato un Casanova!”
“Direi di si” affermò James sorridendo. “Ma ha messo gli occhi su una mia amica adesso. Chissà che non vada a buon fine.”
“La vedo brutta,lei è tutta sua!” disse Erik scherzando,meritandosi un’occhiataccia  da James e uno sguardo d’incomprensione da Michael.
Continuarono a chiacchierare. Poi decisero di tornare a casa. Salutarono l’amico e si promisero di incontrarsi di nuovo e più spesso.
Erik aprì la porta e accese la luce che si trovava al lato sinistro della porta.
“l’hai chiamata tua moglie?”
“Si, l’ho chiamata MIA MOGLIE.. perché devi sottolineare il fatto che sia mia moglie. Chiamala Mel, la conosci da quando la conosco io perdinci .. “
“Oh oh, amico calma.”
“Scusa.”
“Fa niente. Vuoi qualcosa da bere?”
“Birra?”
“Ma si dai!”
Si scolarono 3 birre a testa stando davanti alla tv. Erik andò a dormire; James , che aveva sistemato i cuscini  ed una coperta sul divano, si mise giù e cercò di addormentarsi, ma non ci riusciva.
Erano le 4 del mattino, ed era ancora sveglio.
Si alzò.. prese carta e penna e lasciò scritto a Erik “Niente sonno. Passeggiata. Tornerò con caffè e brioche amico. A domani mattina!”
Si diresse verso la porta, la aprì e uscì,facendo attenzione a non far troppo rumore.
La testa gli faceva alquanto male, forse avevano bevuto troppo. Chissà come era Londra alle 4 del mattino, pensò mentre si dirigeva fuori dal palazzo.
Faceva freddo. Si abbottonò il cappotto nero, incrociò le braccia al petto per scaldarsi un po’ di più poi chiuse gli occhi. Pensò “Dove vado?”

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Ho deciso di intitolare il capitolo Shelter perchè..
ahaha non so bene. Forse perchè James sta sfuggendo da qualcosa e va a "rifugiarsi" dall'amico.
(E' un vocabolo che adoro.. Shelter <3)
  
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